Libri > Harry Potter
Segui la storia  |      
Autore: dreamscatchers    08/07/2015    3 recensioni
{Mini long • Lorcan/Hugo • accenni Scorpius/Rose/Albus • Teddy/Lily Luna • Fred/Lucy • Lysander/Roxanne • possibilmente Happy Ending}
Hugo si mosse a disagio sulla sedia, arrossendo appena e sperando che quella battuta non lasciasse ulteriori strascichi nella mente di suo padre. Inoltre, il modo in cui Lorcan lo stava guardando gli dava una spiacevole sensazione alla bocca dello stomaco – era già stato complicato accettare di essere innamorato di lui, ma il fatto che quelle occhiate rendessero così evidente l’attrazione provata e ricambiata non facilitava le cose.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Hugo Weasley, Lorcan Scamandro, Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Albus Severus Potter/Rose Weasley, Rose/Scorpius, Teddy/Victorie
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest, Triangolo | Contesto: Nuova generazione
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Liberty_Fede e xitsgabs sono liete di presentare la loro prima collaborazione!
 
Potter&Malfoy’s note: un cucchiaio di slash, un cucchiaino di het, per ora pochissimo angst, chili di fluff e commedia, l’intera nuova generazione, shakerare il tutto con tanti feels, ed ecco a voi: Quest’asfalto di pazz- carta vetrata! (citazione dalla canzone dei Negrita: “Niente è per caso”).
Non siamo a conoscenza degli effetti collaterali che la lettura di questa storia potrebbe portare – potete capire quanto noi autrici siamo già abbastanza malate di mente, per averla scritta – quindi non ci prendiamo assolutamente nessuna responsabilità per i danni che potrebbe portare la lettura.
Okay, allontanata Potter dalla tastiera, passiamo alla cose serie. La storia si divide in tredici capitoli (più prologo ed epilogo) che analizzeranno lo svilupparsi del rapporto tra Hugo Weasley e Lorcan Scamander (OTP in comune nata in un delirante giorno d’estate di circa un anno fa).
Il prologo è in medias res, quindi ci saranno capitoli che precedono quanto scritto, e altri che ne seguiranno.
Ci saranno accenni di svariate coppie, che saranno trattate più o meno approfonditamente – alcune, se tutto va bene, avranno anche una propria storia!
Dunque vi auguriamo buona lettera, e speriamo che vi possa piacere ciò che abbiamo scritto!

–  dreamscatchers


 
Quest’asfalto di carta vetrata

 
Prologo

Maledetti Fragili

{ 05.07.2025 }
 
 
«Non è valido! Non è valido! Zio Harry, diglielo anche tu, che è un fallo palese!», disse Fred, indicando vistosamente James, che cercava di dare una parvenza di innocenza.
«Non avevo visto Rosie arrivare, papà! Non puoi fischiare fallo!»
Hugo lanciò loro un’occhiata distratta e tornò a concentrarsi sul suo tema di Trasfigurazione. Proprio non gli piaceva, il Quidditch: troppo chiasso, troppi rischi di cadere per mano dei cugini – parenti serpenti! –, di battere la testa e compromettere quell’intelligenza che gli era stata donata. Inoltre, preferiva di gran lunga studiare e prendere E in quante più materie possibili, piuttosto che sprecare il suo tempo rincorrendo la Pluffa o il Boccino.
Intanto, continuava a sentire Fred starnazzare per qualche altro fallo – più o meno discutibile – operato da James a danno della sua Cacciatrice di punta.
«Insomma!», rispose James contrariato, «Se continua a sbucare da tutte le parti è ovvio che il Bolide prima o poi la colpisca!»
Sentì Fred mormorare qualcosa sul fatto che fosse un bene che Rose si fosse diplomata quell’anno, e che anche se si fosse infortunata, James non avrebbe potuto compromettere in alcun modo la squadra di Quidditch Grifondoro.
Scosse la testa, affranto: sua sorella prima o poi si sarebbe fatta ammazzare per la sua competitività.
«Rose, passa! Sono libero!», esclamò Lorcan, al che Hugo dovette vincere l’istinto di voltarsi e seguire l’azione di gioco. Per fortuna, fu salvato dall’arrivo di Lucy, che aveva messo da parte “Storia di Hogwarts” e aveva deciso di essere in vena di chiacchiere.
Non che avesse perdonato i suoi cugini e Lysander per il brutto tiro che gli avevano giocato qualche mese prima, ma era piuttosto difficile tenere il muso a tutta la sua famiglia, specie se continuavano a girargli intorno e a trattarlo come se non fosse accaduto nulla – ma qualcosa era successo, e non passava minuto senza che ci pensasse.
«Weasley passa a Scamander, che scarta Weasley, ripassa a Weasley e- aspettate, c’è qualcosa che non va. Ricominciamo: Rose passa a Lysander, che scarta Roxanne e i suoi terribili Bolidi, ripassa a Rose che riesce ad eludere il portiere! Grande, Rosie!», commentarono Albus e Scorpius, addetti alla telecronaca, scambiandosi un cinque. Zio Harry fischiò il punto sotto gli sguardi atterriti di Lily e James e i festeggiamenti di Fred.
Troppo chiasso, pensò, decisamente troppo chiasso. Aveva già chiuso la boccetta con l’inchiostro e si preparava a lasciare il giardino, quando scorse in lontananza i genitori arrivare. Tanto per non alimentare le loro convinzioni sulla sua scarsa vita sociale, si risedette e aspettò di essere raggiunto.
«Hugo, tesoro», sussurrò sua madre scompigliandogli i capelli, «stai facendo i compiti?»
Suo padre quasi si strozzò con la Burrobirra, per poi guardare il bicchiere e assumere l’espressione tipica di chi si chiedeva se non fosse il caso di passare a qualcosa di più forte.
«Compiti?», chiese scandalizzato. «Le vacanze sono appena iniziate e tu fai i compiti?», proseguì, per poi lanciare un’occhiataccia alla moglie. «Sai che è tutta colpa tua, vero? Hugo, figlio mio, vai a giocare a Quidditch!»
Gli rispose con una placida scrollata di spalle, picchiettando leggermente il titolo del tema, “La Metropolvere attraverso i secoli”. Appena suo padre lo notò, si accasciò sulla sedia più vicina e cominciò a mormorare: «Tu non sei mio figlio, tu non puoi essere mio figlio! Lucy, cara, potresti andare a prendere quella bottiglia di Whiskey Incendiario che tuo padre tiene scrupolosamente sotto chiave?», chiese poi rivolto alla nipote. Hugo sollevò entrambe le sopracciglia mentre continuava a ripetere: «Tu non sei mio figlio, tu non sei mio figlio…»
La situazione fu peggiorata – per quel che poteva peggiorare – dallo zio Harry, che arrivò, fece un sorrisetto divertito, gli posò una mano sulla spalla e commentò: «Di chi dovrebbe essere figlio, di Malfoy?». Fece appena in tempo a notare Scorpius impallidire, suo padre tossire acutamente e sua madre trattenersi a stento dalle risate.
 
***
 
Hugo aveva imparato che, nella sua famiglia, se qualcosa poteva andare storto, sicuramente sarebbe andato storto. Quindi non si stupì quando, dopo che tutti furono atterrati, i ragazzi, sudati, cominciarono a togliersi la maglietta – il che prevedeva Lorcan a torso nudo, il che prevedeva che molto presto sarebbe diventato difficile togliergli gli occhi di dosso, il che prevedeva che avrebbe dovuto buttarsi sui compiti di Trasfigurazione prima che la situazione gli sfuggisse di mano.
Maledetti i suoi cugini e i Tiri Vispi Weasley!
Era davvero una brutta, brutta situazione: si erano tutti riuniti intorno al tavolo dove stava pacificamente studiando fino ad un quarto d’ora prima, e avevano preso la decisione di renderlo parte del discorso, nonostante questo vertesse sulla partita appena conclusa.
«Hugo! Hai visto quando ho preso il Boccino, vero?», chiese Lily, lasciando chiaramente intendere che una risposta negativa l’avrebbe contrariata. Si schiarì la voce, pronto a rispondere cauto che in quel momento – con la paternità di suo padre messa in discussione – era davvero preso da altro, quando Lorcan affermò: «Sicuramente l’avrà visto, Lily. Così come avrà seguito tutte le altre azioni di gioco. Sbaglio?», domandò poi, guardandolo in un modo che gli fece salire i nervi a fior di pelle.
L’avrebbe volentieri strozzato, in quel momento, mentre borbottava qualcosa sull’essere stato troppo impegnato a studiare per guardarli giocare.
«Mio figlio – perché è mio figlio – ha preferito studiare proprio come la mia fedelissima moglie – piuttosto che interessarsi al Quidditch!», esclamò suo padre risentito, con il tono di chi è stato punto nell’orgoglio, scatenando la risata di zio Harry e di sua madre e parecchia confusione tra i presenti – tranne tra Scorpius e Albus, che si scambiarono uno sguardo allibito.
Hugo si mosse a disagio sulla sedia, arrossendo appena e sperando che quella battuta non lasciasse ulteriori strascichi nella mente di suo padre. Inoltre, il modo in cui Lorcan lo stava guardando gli dava una spiacevole sensazione alla bocca dello stomaco – era già stato complicato accettare di essere innamorato di lui, ma il fatto che quelle occhiate rendessero così evidente l’attrazione provata e ricambiata non facilitava le cose.
Lasciò scorrere un paio di minuti, ascoltando distrattamente i vari discorsi portati avanti: Quidditch, scuola, progetti futuri di Rose, Albus e Scorpius – freschi di diploma –, tempo e vacanze, qualche gita che avrebbero voluto organizzare, filtri d’amo… – perché stavano parlando di filtri d’amore?
«…sta cercando di potenziarli – mamma non è molto sicura che sia legale, ma papà è convinto che sarà un successo!», stava dicendo Roxanne. Ci fu un attimo di terribile, imbarazzante silenzio, dopo il quale Hugo si alzò, trovò una rapida scusa e si rintanò in casa, mentre i cugini sembravano leggermente in colpa.
 
***
 
Il punto era che non dovevano sentirsi leggermente in colpa, ma enormemente in colpa, e possibilmente fino all’ultimo dei loro giorni – se non si fossero sentiti in colpa, avrebbe provveduto ad accertarsi che accadesse.
In fin dei conti, non era molto arrabbiato con loro – li avrebbe volentieri ammazzati, ma non era quello il punto. Seppur con le loro intenzioni beffarde, avevano fatto in modo che si rendesse conto di una realtà che non aveva mai notato, e che probabilmente avrebbe continuato a ignorare.
Quando Lucy – piccola serpe mascherata da corvo – gli aveva somministrato il filtro d’amore, il loro scopo era quello di metterlo in una condizione tale che li avrebbe autorizzati a prenderlo in giro a vita. Poi probabilmente si erano resi conto che sarebbe stato difficile imbarazzarlo anche sotto incantesimo e avevano deciso di rendersi utili, aiutandolo a coronare quello che sarebbe dovuto essere il suo passeggero sogno d’amore.
Le prime avvisaglie di una vera e propria infatuazione erano arrivate soltanto allo scadere dell’effetto del filtro, nonostante si fosse rifiutato di ammetterle. Quindi, dopo il rapido sollievo e il più pressante turbamento, si era ritrovato ancora innamorato di Lorcan – senza poter sperare negli effetti di un secondo incantesimo.
Nel vano tentativo di distrarsi da Lorcan, si prese un bicchiere di limonata per poi aprire la boccetta con l’inchiostro, srotolare la pergamena e dedicarsi alla stesura del tema.
La Metropolvere è un mezzo di trasporto ampiamente diffuso nel Mondo Magico... fu bruscamente interrotto da qualcuno che aveva afferrato il suo bicchiere per scolarlo senza neppure chiedergli il permesso. Alzò lo sguardo, ritrovandosi davanti colui che era l’oggetto di molti dei suoi pensieri. Era bello, bello come una serpe – tanto affascinante quanto dannosa.
«Come mai quel ghigno soddisfatto?», domandò, tenendo gli occhi fissi sul libro di Trasfigurazione – cosa alquanto difficile se si presentava in quelle condizioni.
 «Perché sei attratto da me.», si sentì rispondere con nonchalance dall’altro, intento a passarsi un asciugamano sul corpo. Hugo deglutì, perseguitato dal disagio che provava ogni volta che finiva nella stessa stanza con Lorcan e sperò che nessun altro avesse la brillante idea di raggiungerli.
«Non è vero.», borbottò, diventando tutt’uno con i capelli. Lorcan sorrise, prima di sporgersi a dargli un veloce bacio a stampo.
Quando si allontanò da lui avvertì l’istinto di seguire le sue labbra e dovette far violenza su se stesso per evitarlo – che fossero maledetti, lui, i suoi cugini, i filtri d’amore e i suoi sentimenti. Lorcan l’aveva baciato e l’aveva lasciato solo in quel salotto, a masticare imprecazioni e a fare i conti con l’ardente desiderio di qualcosa di più.
 

 
___________________________________________________________________________________________________________

Potter&Malfoy’s note (post delirio apocalittico):
“Perché questa è la nostra storia, perché l’abbiamo scritta noi e nessuno lo mette in dubbio, quindi ssh”
Scherzi a parte, speriamo davvero che vi sia piaciuta! Per quel che riguarda la scena della dubbia paternità di Ron, be’, è tutta colpa di Potter (io volevo assolutamente accennare alla Dramione, ma no!, la qui presente Malfoy – la vergogna delle Dramione shipper – ha preferito mantenere l’aria familiare candida e pura – e menomale che sono io, la Romione shipper. Cosa c’è di sbagliato, in questo orribile mondo? In quest’universo privo di giustizia). E niente, vista l’infermità mentale di Potter, dovrò fare tutto io, di nuovo. Comunque, si pensa di scrivere un What if…? in cui ci sia davvero la Dramione, ma è un luuungo progetto.
Il titolo del prologo viene da un’altra canzone dei Negrita, “In ogni atomo” (e Potter è profondamente contraria, ma a me piacciono, quindi sopporta in silenzio).
Penso di aver finito (miracolosamente, Potter non ha nulla da aggiungere!), quindi ci sentiremo nel prossimo capitolo!
–  dreamscatchers
P.s.: chi fosse interessato a seguire ulteriori sviluppi della storia (headcanons sui personaggi, particolarità relative alla stesura, piccole anticipazioni) può trovarci su vari social indicati nella nostra bio!
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: dreamscatchers