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Autore: Ehris    08/07/2015    6 recensioni
Dopo aver miseramente fallito nella conquista del potere assoluto, le Trix, troveranno nuovi potenti e temibili alleati. Amici e nemici, non ci si potrà fidare di nessuno...
Tratto dal capitolo 18:
-Vogliamo il potere; vi chiediamo aiuto a conquistare una delle scuole più prestigiose ed importanti dell’intera Dimensione Magica ed in cambio vi ridaremo la libertà che tanto agognate e che vi è stata strappata molti anni fa- spiegò Icy con molta calma e con fare suadente.
-Impossibile!- urlò lo spettro furente -La nostra libertà è andata persa per sempre! Il nostro destino ci impone queste condizioni per l’eternità. Una vita insulsa, fra le pareti di queste montagne. Una vita che non può essere vissuta ma allo stesso tempo che non ci dà pace. Una vita da non morti!-
Una storia che racconta di come il desiderio di vendetta dia sfogo alla malvagità più oscura; di come a volte occorri tirare fuori coraggio e grinta. Una storia incentrata sulla forza dell'amore e dell'amicizia.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Musa, Riven, Specialisti, Trix, Winx
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 33 – L’inizio di uno scontro terribile

 

Tecna continuava a girarsi e a rigirarsi nel letto. Non c’era verso: quella notte non sarebbe riuscita a prendere sonno, in nessun modo; troppi pensieri per la mente. Troppe domande. Troppe cose da comprendere.

Senza fare rumore scivolò fuori dal letto, decisa ad uscire da quella stanza che iniziava a sembrarle troppo piccola. Forse fare due passi l’avrebbe aiutata a schiarirsi le idee e a vedere le cose in maniera più lucida, o almeno così sperava.

-Tecna dove vai?- La voce di Flora era un sussurro ma nel silenzio della notte le sue parole risuonavano con chiarezza.

-Ho bisogno di fare due passi…- rispose in maniera evasiva la fata della tecnologia. Non desiderava altro che far trovare alla sua mente finalmente un briciolo di pace. Flora, vedendo l’espressione irrequieta di Tecna non domandò altro. Tutti erano nervosi per l’imminente battaglia; tutti erano stanchi e provati dalle ore di addestramento e dai turni di guardia. La situazione era tutt’altro che favorevole e non giocava a loro vantaggio in nessun modo.

La fata percorse con molta calma tutto il corridoio e quando raggiunse la rampa di scale decise di scendere e di andare nel salone centrale. Fonterossa era piuttosto affollata, malgrado fosse notte fonda: infatti i turni di guardia continuati creavano un certo movimento all’interno della scuola, come se in realtà ci si trovasse in pieno giorno.

Quando la giovane raggiunse la grande sala fu lieta di ritrovarvi Timmy ed Helia che mangiavano qualcosa. Con fare disinvolto la fata si avvicinò al tavolo e si sedette accanto allo specialista occhialuto. 

-Tecna, cosa ci fai sveglia?- domandò il giovane, sorpreso di ritrovare la ragazza in piedi a quell’ora della notte, seduta al suo fianco.

La fata pensò per un lungo momento alla risposta. Dapprima rimase con l’espressione disinvolta che aveva assunto per mascherare il suo nervosismo ma poi si lasciò andare in un sospiro e confessò tutte le sue preoccupazioni: -La verità è che non riuscivo a dormire. Ho la testa piena di pensieri. Continuo a pormi un milione di domande, soprattutto su Minerva, eppure non ne arrivo ad una. È come se dentro la mia testa adesso tutto si stesse annebbiando. Non riesco più ad essere lucida. Avrei bisogno di certezze…- il tono di voce della ragazzo mutò con il proseguire del discorso: infatti la sua agitazione si fece sempre più percettibile.

-Tecna, tu sei solo stanca- disse Timmy con dolcezza, guardando la giovane negli occhi e prendendole poi la mano, per cercare di tranquillizzarla.

-Cosa non ti torna?- domandò invece Helia, che era rimasto in silenzio ad ascoltare le parole della giovane che pareva essere davvero sull’orlo di una crisi.

-Tante cose! Troppe!- rispose semplicemente lei e dopo una breve pausa continuò, cercando di esporre i suoi pensieri in modo chiaro e logico -Abbiamo distrutto il talismano di Alissia e liberato Xeno dalla sua forma di lupo. Abbiamo ridato alla foresta di Selvagrande il suo antico splendore…-

-Esattamente- disse Timmy che seguiva le parole di Tecna con molta attenzione, per non perdersi nemmeno il più piccolo dei dettagli. Lei sentiva che qualcosa le sfuggiva e l’unica cosa che lo specialista poteva fare per tranquillizzarla era aiutarla a trovare il pezzo del puzzle mancante.

-Continua- esclamò Helia dopo che la fata aveva guardato anche lui in cerca di un segno che le permettesse di proseguire.

-La Griffin era a conoscenza della storia di Alissia. Ricordate che ci ha confessato di aver reso illeggibile lei stessa le pagine di quel libro? Ecco, guarda caso la notte del nostro rientro, mentre noi festeggiavamo la vittoria ad Alfea, lei è scomparsa. Abbiamo stabilito che dietro a tutto questo ci fossero di nuovo le Trix perché loro, dopo la battaglia nella foresta di Selvaoscura, hanno garantito che sarebbero tornate. Come se avessero già pianificato un piano di riserva…- la fata si bloccò e ragionò sulle sue stesse parole.

-Successivamente i non morti hanno preso il controllo di Alfea- disse Timmy.

-E voi vi siete recate sulle Grandi Montagne della Dimensione Magica per cercare Minerva, su preghiera di Faragonda- proseguì Helia.

-Esattamente! Hai detto bene Helia: Faragonda ci ha pregate. Questo può voler dire solo una cosa…- esclamò Tecna.

-Che Faragonda era certa che lei potesse essere d’aiuto o quanto meno che fosse a conoscenza di un modo per fermare i non morti- Timmy finì la frase che la fata aveva lasciato in sospeso.

-Okay, voi però non avete trovato Minerva ma sua cugina: Morgana- specificò il nipote di Saladin.

-Ricordo che quando Minerva è arrivata a scuola si è presentata sostenendo l’alleanza fra sua sorella e i non morti- spiegò Timmy -E a quanto pare quella non era nemmeno la prima volta che la preside si univa a loro-

-Io non capisco!- disse Tecna, picchiando poi la mano sul tavolo -È evidente che Minerva è coinvolta, esattamente come lo è la Griffin, in un qualche modo-

-Io credo che una parte di questo racconto ci sia ancora del tutto sconosciuta. Penso che in ballo ci siano questioni passate che riguardano unicamente la Griffin e Minerva- commentò Helia.

-E va bene ma Minerva è buona o cattiva? Penso a quello che ci ha fatto; alla sua prova. Penso a come era sconvolta Musa tuttavia sono certa che lei, in un modo o nell’altro, ci volesse realmente insegnare qualcosa di utile per combattere i non morti- Tecna su questo punto era ferma. Aveva già chiaramente esposto la sua teoria alle Winx e aveva finito per litigare piuttosto pesantemente con Stella, però alla fine aveva avuto l’appoggio della stessa Musa e visto ciò che quest’ultima aveva dovuto sopportare, per la fata della tecnologia avere il suo sostegno era come possedere oro.

-Lei ad ogni modo non è qui- esclamò Helia e la fata si voltò a guardarlo. Lei era convinta di aver ragione. Non sapeva spiegarsi da dove derivasse quella sensazione tuttavia non poteva negare la verità delle parole del giovane specialista. Quello era un dato di fatto inconfutabile. Un dato di fatto che purtroppo metteva a dura prova la sua stessa teoria.

I tre ragazzi rimasero seduti al tavolo in silenzio per qualche minuto.

-È una mia impressioni o la temperatura è notevolmente calata?- domandò Timmy.

Tecna alzò lo sguardo ed incontrò gli occhi dello specialista. Lui aveva maledettamente ragione; l’aria si era fatta gelida e la fata riuscì a pensare unicamente ad una cosa: i non morti e il loro imminente arrivo.

***


Brandon stava eseguendo il suo turno di guardia, così come da programma. Quella notte era buia e tempestosa e lui si sentiva poco tranquillo.

Il suo compito consisteva nel sorvegliare Jared e i suoi tre amici, tuttavia il giovane si chiedeva per quale motivo Codatorta non gli avesse affiancato nessuno del suo gruppo; in fondo quello era uno degli appostamenti più importanti e strategici di tutta Fonterossa, in quanto permetteva un’ottima visuale su tutta la fortezza. C’era inoltre il sospetto sulla lealtà di Jared: infatti fin tanto che non avrebbero scoperto se potersi fidare o meno del ragazzo e dei suoi compagni, tenere gli occhi ben aperti era d’obbligo.

Brandon continuava a perlustrare l’area con estrema attenzione, esattamente come avrebbe fatto qualsiasi altro specialista ben addestrato, ad ogni modo, dentro di sé, il giovane si sentiva piuttosto irrequieto.

Improvvisamente una strana macchia di luce attirò l’attenzione del giovane specialista. Velocemente si avvicinò al punto in cui aveva avvistato lo scintillio e per un momento pensò di esserselo sognato ma l’istante successivo davanti a lui si aprì un varco dal quale uscirono le Trix, Minerva e un esercito intero di non morti.

Il ragazzo non fece in tempo a reagire in nessun modo che Minerva alzò un braccio nella sua direzione per scaraventarlo a terra.

-Ahi- si lamentò Brandon che dopo aver sbattuto la testa tentò di rimettersi in piedi il più velocemente possibile. Lo specialista non riuscì a credere a ciò che vide dopo: Jared stava aprendo uno dei portoni laterali ai nemici -Ma cosa diavolo fai!- gridò l’istante dopo al giovane mentre cercava con tutte le sue forze di tenersi in piedi.

L’orda di spettri, seguita da Minerva, penetrò nella fortezza e quando lo specialista riuscì ad avvicinarsi al portone e ad azionare finalmente l’allarme, sotto l’occhio vigile di Stormy, era ormai tardi.

-Non servirà a nulla!- esclamò la strega palesemente divertita -Ma è stato bello lasciartelo fare. Sono proprio curiosa di vedere come reagirà ora Fonterossa- continuò poi.

Intanto Darcy si stava occupando di Jared e degli altri tre specialisti, compagni di quest’ultimo. Brandon non fu in grado di dire cosa la donna stesse facendo loro ma i giovani parevano essere completamente assoggettati al suo volere.

Brandon impugnò il suo spadone e con tutta l’intenzione di attaccare si buttò su Stormy ma i suoi riflessi, rallentati a causa della ferita alla testa, gli impedirono di difendersi dall’attacco a sorpresa di Icy, che lo pugnalò sul fianco destro con un pezzo di ghiaccio dalla punta acuminata che si materializzò dal nulla.

Lo specialista si accasciò a terra, ferito, mentre la sua divisa si macchiava di un rosso vivo che era il suo sangue.

Le Trix fecero irruzione nell’edificio ed il pensiero di Brandon volò a Stella. Avrebbe tanto voluto averla vicina in quel momento difficile e sentirsi meno solo.
Sarebbe stato disposto a tutto per poter stringere un’ultima volta la sua fata meravigliosa fra le braccia; sì, per un’ultima volta perché in quel momento sentiva la vita scivolargli lentamente via.

Stella era unica e gli aveva dimostrato di amarlo alla follia quando aveva deciso di rimanere al suo fianco pur sapendo che lui non era niente di più che un semplice scudiero al servizio del re di Eraklyon. Per quanto quella sua posizione venisse considerata di prestigio lui non era un principe ma lei aveva saputo accettarlo e vedere oltre.

Lo specialista si accorse che malgrado i pensieri su Stella gli scaldassero il cuore, il freddo lo avvolgeva sempre più, indebolendolo. Il pezzo di ghiaccio conficcato nel suo fianco non gli lasciava pace, causandogli forti dolori e presto i sensi lo abbandonarono, lasciandolo steso a terra, da solo, sotto la pioggia e al freddo.

***


-Riven cosa facciamo? Devo trovare le altre!- gridò Musa mentre cercava di tenere il passo dello specialista che impugnava saldamente la sua scimitarra. Avevano provato la magia di convergenza; si erano esercitate al punto di saperla finalmnete utilizzare a dovere e se avevano anche solo una speranza di placare l'orda di non morti dovevano essere unite.

-Troveremo le altre e…- Riven non riuscì a terminare la sua frase che davanti a loro apparvero due non morti.

-Mega Sound!- Musa scagliò il suo attacco e Riven approfittò del momento di stordimento delle due creature per pugnalarle ma senza alcun esito: le due creature infatti iniziarono ad avvicinarsi ai due giovani che istintivamente indietreggiarono di un paio di passi.

-Gabbia di elettrodi!- gridò improvvisamente Tecna, apparendo da dietro i due spettri ed imprigionando quest’ultimi in una gabbia di energia. Insieme alla fata vi erano anche Timmy ed Helia.

-Ragazzi, giusto in tempo eh!- esclamò Riven, lieto di ritrovare i due specialisti e Tecna.

-E così hanno deciso di attaccare questa notte- disse Helia.

-Già- rispose Musa guardandosi intorno furtivamente; aspettandosi un secondo attacco da un momento all'altro.

Ad un tratto anche Bloom, Stella, Flora ed Aisha svoltarono l’angolo del corridoio.

-Uh!- gridò Stella, trovandosi inaspettatamente davanti ai suoi amici.

-È qui il party?- scherzò Aisha, notando subito i due non morti ancora imprigionati nelle gabbie di energia di Tecna.

-Timmy da dove sono entrati?- chiese poi Riven e il giovane con gli occhiali iniziò a digitare furiosamente sul suo palmare in cerca della risposta.

-Oh!- esclamò poi lo specialista.

-Cosa Timmy? Che c’è?- chiese Tecna preoccupata, intuendo che qualcosa non andava, oltre al fatto che erano sotto assedio.

-Sono entrati dal portone secondario- rispose il giovane, balbettando. Riven ed Helia impallidirono.

-Ragazzi cosa succede? Lo volete spiegare anche a noi?- sbottò Bloom, notando le occhiate che i ragazzi si erano appena scambiati; occhiate che facevano ben comprendere che sotto a tutta quella agitazione ci stava una spiegazione bella e buona.

-Jared e altri tre erano di guardia lì- spiegò Helia.

-Quindi è confermato; Jared è una talpa!- esclamò Stella.

-C’è dell’altro…- disse poi Timmy, guardando la fata del Sole e della Luna con due occhi che parevano chiedere scusa -Anche Brandon è stato assegnato a quella postazione-

-Che cosa?- gridò Stella, impallidendo visibilmente -Non ci posso credere! Come sta? Io devo trovarlo!- la fata era nel panico più totale.

-Stella calmati! Vedrai che sta bene- cercò di calmarla Bloom ma senza alcun risultato perché l’amica pareva non sentire più niente e nessuno.

-No… io devo… io- la giovane si sfilò il suo anello e lo trasformò in scettro e prima che chiunque potesse dire o fare qualcosa la ragazza si era già smaterializzata sotto gli occhi increduli di tutti.

-Okay, io vado a cercarla!- disse Bloom.

-Veniamo con te!- esclamò allora Flora.

-Sì, è meglio se restiamo unite- aggiunse Aisha.

Le ragazze guardarono per un momento gli specialisti, consce che era giunto il momento di salutarsi e intraprendere strade differenti.

Helia si avvicinò a Flora, le posò le labbra sulla fronte e poi la pregò di fare attenzione.

-Lo stesso vale per te!- disse Riven voltandosi verso Musa e la ragazza rise.

-Piuttosto tu! Cerca di non farti ammazzare!- scherzò la giovane fingendo un’aria da superiore, mentre teneva le braccia incrociate al petto.

-Io mi faccio ammazzare soltanto quando la tua vita è appesa ad un filo- disse lo specialista avvicinandosi alla fata e lasciandole poi un delicato bacio sulle labbra. Nella sua voce non c'era traccia alcuna di rimprovero. Dalle sue parole traspariva solo un profondo sentimento: l'amore.

-Riven…- sussurrò Musa, letteralmente spiazzata da quell'affermazione. Non avrebbe sopportato di vederlo privo di vita ancora una volta. Tutto il dolore provato nella foresta di Selvaoscura, quando aveva creduto di averlo perso per sempre, era una ferita che ancora non era guarita del tutto. La paura di dover rinunciare a lui era moltissima e la fata sentiva di non riuscire a gestirla così scrollò la testa e chiuse gli occhi nella speranza di cacciare la terribile sensazione di abbandono dal suo animo; fece un sospiro e prima di voltarsi e unirsi alle amiche salutò Riven -Ci vediamo più tardi!- quelle poche parole suonarono come una solenne promessa alle orecchie della giovane...

-Contaci!- ...e per Riven valeva lo stesso.









Note d’autrice: Buonasera miei cari lettori! Ecco a voi il capitolo 33 suddiviso in tre parti. La prima parte vede Tecna, Timmy ed Helia impegnati a ricapitolare brevemente tutto ciò che è successo. In realtà questo breve riassunto ha aiutato anche me a fare il punto della situazione visto quanto sono riuscita a complicare tutta questa storia con tradimenti e intrighi! Ahahah… Allo stesso modo penso che possa essere stato d’aiuto anche a voi lettori visti i miei ritardi negli ultimi aggiornamenti…
La seconda parte è dedicata a Brandon e si chiude lasciando il nostro caro specialista a terra ferito. Non è messo bene. Questo ve lo posso assicurare.
Infine abbiamo l’ultima parte in cui il gruppo di amici si riunisce. All’appello manca solo Sky ma l’ho volutamente lasciato fuori. Per lui ho altri piani… ahahha
Vorrei ringraziare tutti i lettori e tutti coloro che seguono la mia storia ormai da quasi un anno!
Vorrei ringraziare anche i miei fedelissimi recensori senza i quali questa storia probabilmente non avrebbe mai avuto una seconda parte: Tressa, ShessomaruJunior, Musical, Musaeriven, Arii_oreste7 ed infine Zantanna. A loro si aggiungono Daphne09 e MartiAntares, con le quali vorrei congratularmi poiché so che hanno ottenuto la maturità, e Nebula 93, che ha appena iniziato a seguire la mia storia e che l’ha praticamente divorata per poi lasciarmi il suo gentilissimo commento. Infine vorrei dire bentornata a GiuliaAvril!
Ottimo, sono riuscita a dilungarmi perciò ora vi lascio e vi saluto.
Un abbraccio
Ehris

  
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