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Autore: Spensieratezza    12/07/2015    8 recensioni
Dean Winchester è un adolescente difficile e problematico, che crea molti problemi al padre John. Quando Sam, suo fratello separato alla nascita, torna a vivere nella loro casa assieme alla madre Mary, cercherà di aiutarlo a combattere e a distruggere i propri demoni, ma ben presto Sam scoprirà che non può aiutare Dean, senza che esso lo stravolga nell'animo. I due fratelli rimarranno intrappolati in un vortice di sentimenti e passioni e tanti altri sentimenti che li sconvolgeranno nel profondo.
Genere: Angst, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La catena dell'estasi, dell'amore e della famiglia'
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Sam non era andato a scuola l'indomani, mentre Dean era uscito alle 13:30 da scuola ed era tornato a casa.

Non stava bene e continuava a pensare a Sam e al perchè suo fratello non era voluto venire. Forse stava male, ma anche in quel caso, che cosa gli importava? 

Quando tornò a casa, chiese a Ovidio dov'era Sam.

"Il signorino Sam è chiuso a chiave nella sua stanza da ieri notte e si è rifiutato sia di mangiare che di fare colazione." fu la risposta di Ovidio.

Dean andò in cucina furibondo.

"Che cos'è questa storia che Sam non vorrebbe mangiare??" chiese iroso, verso i genitori che stavano mangiando.

"Abbiamo cercato in tutti i modi di convincerlo. Ha accettato di uscire solo per lavarsi e poi si è rinchiuso di nuovo dentro. Dean, avete litigato? Sam si è rifiutato di dirmi qualsiasi cosa." disse Mary preoccupata.

Dean sbuffò. Se Sam era stato zitto, Dean non voleva essere da meno. Qualcosa però doveva pur dire.

"Sam non si è trovato bene a scuola, ma è normale visto che era il primo giorno. Gli porto io il mangiare."

"Ma Mary ti ha già detto che non..." intervenne John.

" A me aprirà." disse Dean, prendendo un piatto e mettendoci lo spezzatino e le patate.

Ci pensò un pò su, poi decise di aggiungere una ciambella al cioccolato, per addolcirlo.

John e Mary guardarono basiti andare via Dean con il piatto, 

"Non credevo sarebbe mai successo." disse John a bocca aperta.

"Cosa?" chiese Mary.

"Dean. Non credevo che qualcosa sarebbe mai riuscito a scuoterlo dal suo torpore e invece Sam ha fatto il miracolo. Che sia benedetto." disse John commosso.



Nel frattempo, Dean era ancora fuori dalla stanza di Sam a cercare di farsi aprire.

"Vattene, Dean."

"Non hai nessun diritto di chiuderti a chiave, lo sai, vero? Quella stanza non è tua e neanche la chiave."

Sam lo mandò a quel paese.

"Avanti, fratellino...se non mangi, muori e poi i tuoi organi si deteriorano e rimarranno in quella stanza per sempre. Immagina la puzza. Apri la porta, Sammy."

"Smettila di chiamarmi Sammy. Io sono Sam."

"Tu sei mio fratello e sei qualsiasi cosa voglia che io sia. Apri."

Nonostante il tono arrogante, Sam sentì il cuore balzargli nel petto. Avvicinò la testa alla porta e sorrise: "Sono tuo fratello solo quando ti fa comodo. Ieri non ero tuo fratello quando mi hai trattato in quel modo."

"Neanche io ero tuo fratello quando mi hai gettato il vino addosso, ma non te lo faccio pesare."

Sam sospirò. "Mangerò quando avrò fame. Ora per favore vattene."

Dean sospirò a sua volta. "Guarda che rimango qui fino a che non prendi il piatto."

"Figurati se lo fai."

"Non mi conosci bene." disse Dean.



Dopo mezz'ora, Sam si avvicinò di nuovo alla porta. "Dean, sei ancora qui?"
"Sì."

Sam sbuffò e aprì la porta. 

Dean sorrise. 

"Dà qua, rompiscatole e ora vattene!" 

Dean rise a crepapelle, felice di averla avuta vinta.



Non cambiò comunque molto. I due fratelli continuarono a non parlarsi per tutto il giorno, anche perchè Dean sparì per tutto il giorno. Tornò verso la sera e si fermò davanti la camera di Sam, indeciso.

Alla fine prese un cuscino e si sdraiò sul pavimento accanto alla porta.

é solo per poco...poi me ne vado. Si, me ne vado prima che si svegli...prima dell'alba...

E invece no. Dean cadde addormentato, fino a che la mattina dopo, Ovidio, il maggiordomo, con i suoi capelli corti neri tirati indietro con il gel, non telefonò dal piano di sotto all'apparecchio che c'era in camera di Sammy.

"Pronto?" chiese Sam, perplesso.

"Ehm. Signorino Sam, sono Ovidio. La avviso che il signorino Dean, suo fratello, sta dormendo davanti alla sua porta da ieri notte. Ho provato a svegliarlo, ma mi ha tirato un calcio...forse lei riuscirà a farlo ragionare. Devo pulire il pavimento ed è un compito di solito riservato agli elettrodomestici, non ai corpi umani." disse Ovidio preoccupato.

"La ringrazio di avermi avvertito, Ovidio. Adesso ci penso io." disse Sam stranito.

Aprì la porta e si trovò davanti Dean che dormiva placidamente per terra.

Un'ondata di tenerezza lo travolse e gli colmò il cuore. La rabbia del tutto scomparsa. Sorrise e gli accarezzò una guancia con il dorso della mano, piano.

Dean reagì con un sorriso, inarcandosi un poco a quel tocco, poi aprì gli occhi e si trovò davanti il viso di Sam, quindi indietreggiò spalancando gli occhi.

"Che diavolo fai?"

"Ti sveglio. Ovidio mi ha detto che hai dormito qui."

"Non mi devi toccare la faccia. Non mi piace. Non sono un barboncino."

Non gli piace? Strano...sembrava il contrario...pensò Sam.

"Dean, perchè hai dormito qui? Avrai la schiena a pezzi. Avevi paura che avrei camminato nel sonno?"

" Sono qui solo da una mezz'ora. Non devi credere a niente di quello che dice Ovidio. Racconta sempre balle. Un giorno di questi lo licenziamo." disse Dean, facendo per andarsene, ma poi si fermò.

"Vieni a scuola oggi, vero?"

Sam sorrise. "Certo, Dean."


Pov Sam

Non lo capisco. Mio fratello è così strano. A volte vorrei solo strangolarlo perchè è un grandissimo stronzo...a volte invece vorrei strapazzarlo di baci e abbracci per la sua tenerezza....la sua grande tenerezza...perchè la tiene così nascosta? Perchè se ne vergogna?




Quando furono in cucina, Ovidio disse a Dean, sorridendo:

"Il signorino ha dormito bene? Se lo desidera, posso procurarle uno zerbino davanti la porta. Starebbe più comodo. O forse una piccola cuccia o..."

"Sparisci!!!" Gridò Dean., facendo ridere a crepapelle Sam.
 
















Note dell'autrice: 

Non riesco a resistere ed ho dovuto aggiornare di nuovo ahhahah
   
 
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