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Autore: Spensieratezza    13/07/2015    7 recensioni
Dean Winchester è un adolescente difficile e problematico, che crea molti problemi al padre John. Quando Sam, suo fratello separato alla nascita, torna a vivere nella loro casa assieme alla madre Mary, cercherà di aiutarlo a combattere e a distruggere i propri demoni, ma ben presto Sam scoprirà che non può aiutare Dean, senza che esso lo stravolga nell'animo. I due fratelli rimarranno intrappolati in un vortice di sentimenti e passioni e tanti altri sentimenti che li sconvolgeranno nel profondo.
Genere: Angst, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'La catena dell'estasi, dell'amore e della famiglia'
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Erano passati alcuni giorni da quando Sam aveva iniziato la scuola con Dean, ma la situazione non era cambiata, sia quella tra lui e Dean, sia quella scolastica. A Sam non sembrava di frequentare una scuola, ma un manicomio. La scuola era sempre a soqquadro e il bagno perennemente allagato. Sam era ormai certo che era Dean assieme alla sua squadra, a farlo. 

Quel giorno erano nel laboratorio di chimica e Dean aveva smesso per un attimo di fare lo scemo, per avvicinarsi a Sam e Castiel.

"Se lo fai saltare in aria, poi devi pagarlo. Lo sai, vero?" chiese a Castiel.

"Il laboratorio?" chiese Castiel confuso.

"No, scemo. Sam." 

Sam restò totalmente spiazzato. 

Castiel invece si riprese velocemente. "È più probabile che sia te a farlo." gli disse.

Dean reagì prendendolo per la collottola con uno sguardo minaccioso e solo l'intervento tempestivo di Sam e dell'insegnante, impedì che si scatenasse una rissa o che Dean riempì di pugni Castiel, a seconda dei punti di vista.

Prima di tornare al suo posto, Dean disse a Sam il corretto uso della formula per quel prodotto chimico cui stavano lavorando, lasciando Sam perplesso.

Perchè finge di essere un asino, se le cose le conosce?

Poi tornarono in classe e il casino ricominciò.

"Dean! Dì alla tua piccola mafia di fare un pò di silenzio. Qui c'è gente che ha davvero interesse a seguire le lezioni e a imparare qualcosa!" gli disse Sam, mentre gli amici di Dean stavano facendo un gran baccano in aula, urlando a squarciagola e buttando palline di carta dappertutto.

"E seguitele! Magari con delle cuffie addosso!" ridacchiò Dean.

Sam perse la pazienza e lo afferrò per la maglietta. "Basta, Dean! Perchè ti comporti così?"

"Così come?"

"Da teppista."

"Perchè lo sono.""Non è vero. Oddio, non sei un santo, anzi sei irritante spesso e volentieri, ma comunque sei buono, Dean. E sei anche molto intelligente, come prima nel laboratorio di chimica che mi hai aiutato, ricordi? Non ti vedo mai aprire un libro ma sei tutt'altro che uno stupido...le materie ti piacciono e invece ti nascondi dietro questa facciata da bullo e irresponsabile, perchè? Tu non sei così."

"Sono solo me stesso."

"No. Non lo sei."

Dean lo fissò con sguardo cupo e poi gli disse: "Sei il solo a pensarlo."




*
Dean, pensi che nostra madre abbia mai sentito la mancanza di nostro padre in tutti questi anni?" chiese Sam, mentre stavano tornando a casa.

Dean scrollò le spalle. "Non vedo perchè...a quanto ne so, le ha sempre passato gli alimenti."

"Oh, Dean...sei così cinico." sbuffò Sam.

"Sono realista. Se non l'avesse fatto, vedi come lo cercava."

Sam lo guardò male, ma decise di soprassedere. "Io parlavo di sentimenti, Dean. In fondo sono i nostri genitori."

"Scusa, Sam, ma non ti capisco."

"Mi chiedevo se non avssero mai sentito la mancanza l'uno dell'altro."

Dean sospirò. "Se fosse successo, si sarebbero rivisti. Punto."

"Però adesso l'hanno fatto."

"Già. È un dato di fatto."

"Dean....tu hai mai sentito la mia mancanza?" chiese Sam.

Dean si girò sconcertato. "Stai scherzando, vero? Avevo pochi anni quando te ne andasti. A malapena ti ricordo."

"Però puoi aver sentito la mancanza di un fratello...io sì, sai?" disse Sam, arrossendo. Era difficile aprire il proprio cuore a suo fratello, ma lo faceva sentire anche tanto bene.

Dean sospirò. A Sam parve di cogliere una traccia di emozione.

"Sono sicuro che conoscendomi, avrai già cambiato idea."

"Invece no, Dean! Non tutti sono bipolari come te, sai??"

"Se dici che non hai cambiato idea, sei un ipocrita. Non sono il fratello perfetto. Perchè dovresti volermi come fratello?"

Sam sospirò e lasciò che fosse il suo cuore a parlare.

"Perchè mi proteggi meglio di chiunque altro e come nessun altro fa. Tu non te ne accorgi neanche di farlo, forse, ma io sì."

Dean restò in silenzio e a Sam parve di cogliere ancora quel profumo di emozione che irradiava da Dean o forse da entrambi.

"Forse non mi mancavi prima come fratello, ma ora sì."

Sam quasi scoppiò a piangere per l'emozione. Fece uno sforzo immane per non piangere.

"Però, a ben pensarci, c'è una prova del fatto che anni fa ti pensavo. Vieni a vedere."

"Dove??" chiese Sam stupito.

"Devo portarti in un luogo." disse Dean. 

















Note dell'autrice: 

Siete curiosi di sapere che cosa Dean vorrà far vedere a Sam, vero? :p :p   
   
 
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