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Autore: Morena Sparrow Rogers    13/07/2015    5 recensioni
[Storia ambientata prima di PotC1]
Alyssa è una signorina di Londra come tante altre. Vive una vita di lussi e festini, e suo padre, Jonathan Swann, è il fratello del governatore di Port Royal.
Ma in questo scenario mondano, Alyssa non è affatto felice come sembra: il suo passato nasconde infatti un segreto di cui nemmeno lei è a conoscenza. Un segreto che potrebbe sconvolgere la sua vita per sempre.
Tutto ha inizio una sera, poco prima di un galà, quando suo padre presenta alla ragazza un grande esponente della Compagnia delle Indie Orientali...
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jack Sparrow, James Norrington, Joshamee Gibbs, Lord Cutler Beckett, Nuovo Personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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The Beginnings: Alyssa's Story

Capitolo primo: Il galà


Era un giorno come gli altri, noioso come gli altri, ma, d'altronde, non poteva che esserlo, per una ragazza di corte.
Passavo interi pomeriggi sotto una quercia secolare nel giardino dell'immensa reggia di mio padre, in una cittadina nei pressi di Londra.
Leggevo storie di grandi amori tra un povero cittadino ed una ricca nobildonna, talvolta il contrario, oppure mi interessavo a storie di pirati. Per quanto odiassi questi ultimi per le orribili e spregevoli azioni che compivano, mi piaceva molto leggere questi racconti, racconti di libertà. Proprio mentre ero completamente immersa nella lettura ed ero persa nei miei pensieri, udii una voce dietro di me. Era Josephine, una serva, emigrata dalla Francia nel 1729, l'anno in cui nacqui, e che fin da quando ricordavo si era sempre presa cura di me come se fossi una figlia.
«Alyssa» si fermó affaticata dalla lunga corsa. «Signorina, dovete andare. Sapete che questa sera vostro padre ha dato un grande galà, dovete prepararvi. Vi divertirete tantissimo, vedrete.» finì lei ancora affannata.
«Oh Josephine, se per te divertimento vuol dire starsene seduta ad un tavolo e sentire uomini parlare di economia e politica estera, beh sappi che non lo è.»
Mentre Josephine stava per riaprire bocca, arrivò mio padre che, con viso falsamente preoccupato, mi portó in gran fretta nel suo studio.
Non avevo mai avuto così tanta paura di lui... aveva il viso cupo, buio. Sapevo che probabilmente mi avrebbe picchiata così abbassai la testa.
«Alyssa, tu... tu non devi fare più niente! Non vedi che ore sono?! Tra un'ora avremo i più importanti rappresentanti dell'Inghilterra nel nostro salone. E tu? Invece di prepararti adeguatamente, tu perdi tempo nel leggere storie che non ti apparterranno mai! Storie di pirati... briganti... poveracci!» finì lui.
In quel momento, avrei voluto fosse stato stroncato da un infarto fulmineo. Avrei voluto gridargli in faccia quanto fosse difficile sopravvivere senza che qualcuno pensi veramente a me. Ma stetti zitta.
Forse per la mia fanciullezza, forse per via delle novelle che tanto amavo, ma io speravo che un giorno qualcuno sarebbe venuto a salvarmi e che mi avrebbe portata via da colui che non reputavo nemmeno mio padre.
Ma presi il fiato e lo feci.
«Voi... voi pensate che sia facile? Pensate che solo perché abbiamo soldi, ricchezza e potere, io sia felice? No. No, non posso crederci. Voi non siete mio padre! Non lo siete mai stato veramente. Mi vergogno di essere il sangue del vostro sangue. E ora picchiatemi! Frustatemi, perché no? Tanto per voi la mia morte sarà indolore.»
A quelle parole, lui mi torse violentemente il braccio, mi fece cadere sul pavimento e mi ritirò su per i capelli. Io gridavo, piangevo in silenzio.
E infine mi lasció a terra, viva da fuori ma inerme dentro.

*


Corsi in camera piangendo, ed appena entrata mi buttai sul letto a baldacchino color cipria. Mi sentivo morta.
Appoggiai la guancia sul cuscino e chiusi gli occhi gonfi per qualche momento. Stavo proprio per addormentarmi, quando sentii qualcuno bussare alla porta.
Mi alzai coprendo il cuscino zuppo di lacrime e sporco del sangue che usciva dal mio labbro inferiore. Mi asciugai le guance con un asciugamano ripescato dalla toeletta e mi dipinsi la bocca di un rossetto rosso per coprire il labbro screpolato.
Fuori, continuavano a bussare.
«Alyssa, tesoro, sei in camera?»
«Sì, Josephine, aspetta un attimo.» mormorai io, mentre finivo di coprire quell'orrido spettacolo.
«Su, Alyssa, devo darvi una cosa.»
Mi aggiustai in fretta i capelli per poi aprire la porta.
«Tieni, cara, questo è per te.» esclamò lei sorridendomi, mentre mi porgeva un abito di broccato color rosso scuro, davvero stupendo.
«... Era mio.» continuó, abbassando il capo. Il suo volto mi lasciava scorgere molto malcelato dolore, in lei.
La guardai sorridendo ed anche lei mi sorrise.
«Grazie mille Josephine, lo trovo meraviglioso. Ora potete andare, lo indosserò da sola.»
«Aspettate, Alyssa, fatemi cambiare la federa al cuscino.» disse lei.
Alzai lo sguardó, e mentre si avvicinava al letto la fermai. «No! No, non preoccuparti sono pulite le federe, ora va' pure.»
«Ma signorina...» tentò di replicare.
«Ho detto vai
La donna chiuse la porta dietro di sé, ed io tirai un profondo respiro di sollievo.
Indossai il vestito aggiungendo una collana di perle, dono di mia madre, e finii di truccarmi quando sentii bussare di nuovo alla porta.
«Josephine, ma mi hai sentita? Ti ho detto di non preoccuparti, sono pulite le federe...»
Aperta la porta, alzai lo sguardo, e sull'ingresso vidi mio padre accompagnato da un altro uomo. Era giovane e ancora più basso di me, e lasciava alquanto a desiderare in fatto di bellezza.
«Oh, padre...» dissi io imbarazzata per via dei due sguardi puntati su di me.
Lui mi sorrise e, facendo segno verso l'uomo che aveva accanto, me lo presentò.
«Alyssa, figlia adorata, ho l'immenso onore di presentarti Cuttler Beckett.»






























Salve a tutti!
Questo era il primo capitolo della mia fanfiction, intitolata così perché racconta la storia di un personaggio totalmente inventato da me (certo, grazie alla mia saga preferita che é Pirati Dei Caraibi, credo l'abbiate capito).
Come dicevo prima, questa ff é "l'inizio" della storia di Alyssa, già protagonista di un'altra mia ff scritta a parte.
Spero tanto che vi piaccia perché, sinceramente, ci tengo un bel po'.
Fatemi sapere cosa ne pensate! :)
Vi saluto,
Morena Sparrow c:
   
 
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