Serie TV > Teen Angels
Segui la storia  |       
Autore: LoonyZombiee    13/07/2015    3 recensioni
Sequel di Hija de la luna #1
"Jazmin dice sempre che la vita è come una ruota e che bisogna imparare a girare con lei, e se girasse troppo veloce?. Cosa sarei disposta a fare pur di non perdere un'altra persona a cui tengo? So con certezza che mi sacrificherei per salvare ciò che amo, ma se non bastasse? Se la ruota andasse fuori dal suo percorso? Cosa farei se la vita dei miei amici dipendesse solo da me? E Thiago? Thiago lo devo salvare o altrimenti me lo porteranno via. Un odore, una canzone, uno sparo, la corsa per la vita, il raggio di sole che si rispecchia in un vetro rotto. Le parole girano nella mia testa più veloci della ruota della vita. Urla, gioia, dolore, salvezza. Un amico perso, uno ritrovato e la morte certa. Io sono come una ruota, e la vita deve imparare a girare con me."
***
Disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Cris Morena; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.
Genere: Erotico, Mistero, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Hija de la luna '
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 4: Quilombos
 
(Mar)
 
“Amore” mi sussurra una voce all’orecchio.
 
“Shh ancora cinque minuti” rispondo con la voce impastata dal sonno.
 
“Dai” dice Thiago baciandomi, poi con delicatezza mi tira su staccandomi dal cuscino. “Buongiorno” aggiunge poi quando sto a pochi centimetri dal suo viso baciandomi una seconda volta.
 
 “Ti ho portato la colazione” dice lui passandomi un vassoio con i cornetti e il succo.
 
Facciamo colazione insieme imboccandoci e baciandoci in continuazione, è una settimana che siamo tornati insieme e non c’è stata nemmeno una discussione e invece di pensare a quanto possa durare decido di vivere il momento.
 
“Ah scusate” dice ad un certo punto Nico affacciandosi alla porta io e Thiago lo guardiamo confusi poi però ci mettiamo a ridere appena il nostro tutore rientra urlando “Che state facendo?”
 
“Colazione?” rispondiamo con tono ovvio.
 
“Ah no…ah no! Vieni qua!” dice Nicolas tirandomi via dalle braccia di Thiago.
 
“hahahha Nico è la mia fidanzata” dice lui provando a stringermi una seconda volta.
 
“Sentilo ‘è la mia fidanzata’ Quanti anni hai 40? No! State sotto la mia tutela e perciò niente baci, niente abbracci,  niente rock n’ roll*…niente okay! I ragazzi con i ragazzi e le ragazze con le ragazze, stop!”
 
“Okay io vado a cambiarmi” dico prendendo i vestiti che mi dovrò mettere e aprendo la porta per entrare in bagno.
 
“Ti accompagno” dice Thiago.
 
“Benissimo! …..Cheeee?!? Vai in camera tua tu!” dice Nico assestando una pedata sul sedere a Bedoya.
 
Ridendo entro in bagno mi lavo e mi vesto pronta per affrontare la lezione di ballo che è tenuta da un professore del Rockland qui all’ Hogar Magico.
 
Appena entro nella sala da ballo Jaz mi corre incontro e poi con fare civettuolo mi comunica che l’aiutante del prof. è Matt il surfista figo che abbiamo conosciuto nel campo scuola d’inizio anno. Quando quest’ultimo mi vede mi fa un sorriso che deve mascherare subito appena il professore si gira verso di lui, nella mia testa mi viene in mente uno dei tanti episodi relativi al campo scuola.
 
*breve flashback di Mar*
 
Un mese e mezzo fa…
 
“Io sono un alunna e tu un coordinatore non ti sembra un po’ pericoloso?” dico con fare provocatorio a Matt.
 
Lui mi guarda con quei suoi profondi occhi marroni e mi sorride con quel suo sorriso magnetico che gli permette di avere tanto successo con le ragazze. Il suo fisico scolpito è abbronzanto e leggermente bagnato poiché è uscito da pochi minuti dall’acqua.
 
“Sono un surfista, me encanta el peligro!” dice lui stringendomi.
 
“Non hai mai sentito la frase ‘Non si gioca col fuoco’ ?” gli domando.
 
“E tu saresti il fuoco?” mi chiede lui intrappolandomi alla parete della casetta in legno dietro alla quale ci siamo nascosti.
 
“No” rispondo “soy mas caliente e posso scottarti di più” aggiungo provocatoria.
 
“allora correrò il rischio” dice Matt baciandomi con passione.
 
*fine breve flashback di Mar*
 
“Mar ci sei?” mi domanda la Gitana passandomi ripetutamente una mano davanti al viso nel tentativo di riportarmi alla realtà.
 
“Eh? sì Jaz ci sono” rispondo riprendendomi e distogliendo lo sguardo da Matt.
 
Mi accordo che Melody e Tefy, che nel mentre è venuta a vivere da noi dato che la sua madre adottiva se n’è andata per lavoro in Spagna col marito, mi stanno fissando ridendo e scambiandosi battutine tra di loro. Entrambe indossano una canottiera aderentissima corta e dei pantaloncini microscopici che lasciano in bella mostra le loro gambe magre.
 
Mi avvicino a loro perché seduto lì accanto c’è Thiago impegnato a conversare con Nacho e Gero, sinceramente non riesco a capire di cosa si possa parlare con quei due che nemmeno insieme riescono a mettere un neurone. Pensandoci meglio però so quali possono essere i loro argomenti soldi, feste e ragazze. Così decido di raggiungere al più presto il mio ragazzo prima che me lo portino sulla cattiva strada.
 
Hola” dico baciandolo mentre mi siedo sopra di lui che inizialmente è sorpreso poi mi bacia a sua volta. Quando ci stacchiamo il mio sguardo cade sull’espressione di disapprovazione che ha Matt così decido di guardare altro ma mi scontro con le facce divertite di Melody e Tefy che dopo aver riso per almeno cinque minuti decidono che forse è arrivato il momento di dirmi in faccia quello che pensano.
 
“Dai Tef, poverina non è colpa sua se non è venuta con l’outfit giusto! Sai per strada nessuno gli ha insegnato cos’è il buon gusto” dice guardando il mio felpone nero e i miei pantacollant lunghi bianchi passando poi il suo sguardo schifato sulla cipolla che mi sono fatta per tenere a bada i capelli.
 
I ragazzi, tranne Thiago ovviamente, si mettono a ridere quando lui sta ribattere mi giro verso di lui dicendogli “Puedo sola
 
Mi alzo e con la stessa vocetta stridula di Tefy dico “Ay sorry” portandomi entrambi le mani al petto con aria disperata. Loro mi guardano stranite e io aggiungo “Avete ragione voi, ho completamente sbagliato l’ outfit” dico seria. Loro per un po’ rimangono senza parole non capendo perché sto reagendo in questo modo poi con l’aria di chi è stato preso da un’illuminazione annuncio “vediamo se posso rimediare però”.
 
Detto questo mi tolgo il felpone mostrando l’abbigliamento che ho sotto che consiste in un top sportivo nero che mi copre il seno lasciando quindi la mia pancia completamente scoperta e dei pantacollant bianchi che sono a vita alta. Dalla faccia stupita di Thiago e dei suoi amichetti idioti capisco che a loro va benissimo come sono vestita, Rama e Tacho mi mandano un fischio d’approvazione ed io rispondo con un sorriso. Poi con finta sincerità mi avvicino a Melody e Tefy dicendogli “Grazie mille per i consigli” mi sciolgo la cipolla lasciando liberi i miei capelli mori “Sì così sto molto meglio” aggiungo sorridendogli.
 
Le loro espressioni sorprese si trasformano velocemente in arrabbiate ed io di rimando gli sorrido vittoriosa. Mi riavvicino a Thiago che mi sta guardando con tanto d’occhi ma invece di rimettermi seduta sopra di lui rimango in piedi distratta dalla persona che è appena entrata: Simon.
 
Io e Thiago per ora non ci siamo mai incontrati con lui insieme, in realà io è esattamente una settimana che non lo vedo perché lui ha deciso di evitarmi completamente come aveva promesso. Rimane un po’ incerto sulla porta a guardarmi poi si accorge della presenza di Thiago vicino a me così fa il giro da dietro per andare a salutare i suoi amici.
 
Ero rimasta a guardare i suoi movimenti tanto da non accorgermi che Nacho si sta sporgendo sempre di più verso di me con un gesto secco della mano gli dico “Eii a cuccia tigre”. Questo movimento fa risvegliare Thiago dalla trance in cui è caduto per qualche secondo così, dopo aver fulminato Nachito con lo sguardo, si alza avvolggendomi la felpa nera che mi ero appena tolta intorno e dicendo “ Tu adesso ti copri!”
 
Ma per fortuna il professore chiama il mio nome così allontanandomi da lui replico “magari dopo”.
 
Vado vicino al banchetto dove stanno seduti Matt e il prof. al quale proprio in quel momento suona il telefono. Dopo aver risposto ed essersi scambiato un paio di parole con la persona che l’ha chiamato ci annuncia che deve andarsene e per tanto di cose ci lascerà in mano al suo aiutante di cattedra.
 
Matt fa un sorrisino dei suoi poi appena il prof. se n’è andato si rivolge a me “Allora Mar, oggi balliamo un po’ di bachata. Sei capace?”
 
“Sì” replico.
 
“Non avevo dubbi” risponde lui fissandomi. Di riflesso sposto lo sguardo su Thiago che ovviamente se lo sta guardando male e spero vivamente che non si ricordi di quella volta in cui Matt, durante il campo scuola, mi aveva portata in braccio davanti a tutti fingendo che mi si era slogata la caviglia e che per questo non riuscivo bene a camminare. 
 
“Ballerai in coppia con…” comincia il surfista e il mio ragazzo di riflesso si alza siccome il professore ci fa ballare sempre insieme ma Matt lo ferma “No Bedoya non con te ma con…” si guarda tutti i ragazzi e dopo un po’ con voce sicura afferma “Arrechavaleta”. So perché l’ha chiamato, è l’unico ragazzo nella sala che non mi stava guardando.
 
Lui si alza un po’ incerto e si mette vicino a me, mentre aspettiamo che l’aiutante di cattedra metta la canzone entrambi rivolgiamo un’espressione di scuse a Thiago che con una faccia infastidita ci fa segno che è tutto okay.
 
Matt mette “Obsesion” degli Aventura e dallo sguardo che mi lancia capisco che è un messaggio per me. Mi irrita il fatto che abbia scelto la Bachata perché è un ballo molto sensuale ed io sono costretta a ballarlo col migliore amico del mio ragazzo con cui fino a una settimana fa pomiciavo alla grande e in più ha scelto una canzone che peggiora solo la situazione.
 
Io e Simon ci guardiamo con fare timido però appena iniziano a cantare lui mi afferra mettendomi un braccio dietro lo schiena cingendomi la vita mentre con la mano sinistra stringe la mia. Io metto il mio braccio sinistro dietro alle sue spalle e stringo a mia volta la sua mano. Iniziamo a ballare e mi accorgo che el Payasito è inaspettatamente bravo così dopo un po’ ci scordiamo che stiamo ad una lezione e che c’è Thiago a pochi passi da noi che ci sta fissando con tutto il resto della classe e iniziamo a divertirci. Ci sorridiamo e in base se è la voce maschile o quella femminile a cantare ci scambiamo carezze e sguardi a turno. Accorgendomi del fatto che sto muovendo un sacco il bacino mi viene da pensare che forse i pantacollant bianchi non sono stati proprio la scelta migliore, il pensiero che qualcuno mi stia fissando il sedere mi infastidisce un po’. Forse aveva ragione Thiago quando mi aveva detto che dovevo coprirmi ma io ero troppo occupata a far rosicare Melody e Tefy piuttosto che pensare a me. Cerco di scacciare questo pensiero concentrandomi sul ballo, Simon mi manda uno sguardo complice così finisco di ballare la canzone con tutta tranquillità.
 
Quando ci stacchiamo la classe ci fa un forte applauso mentre noi continuiamo a tenerci per mano staccandoci bruscamente appena incontriamo la faccia infastidita di Thiago.
 
Matt annuncia che ci saranno cinque minuti di pausa fa per venirmi incontro ma Jaz lo ferma mettendosi a parlare con lui. Bedoya mi trascina fuori dalla stanza con forza senza dire una parola né a me né a Simon.
 
Que pasa?” chiedo preoccupata.
 
Eso pasa” dice lui sbattendomi alla parete prima di baciarmi. Le sue mani scendono sulle mie gambe fa per sollevarle ed io lo aiuto dando una leggera spinta in modo da mettergliele in vita. Più andiamo avanti nel bacio più le sue mani si spostano in alto fino a che non arrivano alla meta, il mio sedere.
 
“Che fai?” gli dico dopo un po’ accorgendomi del fatto che le sue mani sono rimaste immobili lì per tutta la durata del bacio.
 
“Sono il tuo ragazzo qualche privilegio devo averlo, no?” risponde lui facendomi il suo famoso sorrisino malizioso.
 
“Okay ma non significa che puoi parcheggiarci le mani” replico a mia volta fingendomi infastidita. Lui le toglie mettendomele in vita e con delicatezza mi poggia a terra.
 
“Così va bene?” mi chiede.
 
“Sì” rispondo baciandolo.
 
“Anche se preferivo la posizione di prima” dice in quei due secondi che mi sono staccata, quando riprendo a baciarlo gli mordo leggermente il labbro.
 
“Mi piace quando lo fai, però preferisco farlo io” dice poi mordendomelo a sua volta.
 
“Ora vatti a cambiare” dice appena smettiamo di baciarci.
 
“Va bene papi” replico prendendolo in giro, lui fa una faccia maliziosa e con una leggera sculacciata mi spedisce in camera.
 
Indosso dei pantaloncini sportivi sopra i pantacollant in modo da coprirmi il sedere ma lasciando la pancia scoperta non reputandola così volgare. Faccio per riuscire quando fuori dalla porta trovo una persona a aspettarmi: Matt.
 
Prima che possa dirmi qualcosa sono io a parlargli “Non fare giochetti con la mia amica Jaz!” lo avverto.
 
“Che c’è bellezza, sei gelosa?” mi chiede lui poggiando un braccio alla parete.
 
“Ti piacerebbe” dico facendo per andarmene ma lui con la mano libera prontamente mi trattiene.
 
“Dove pensi di andare?”  mi chiede.
 
“In classe?” rispondo retorica.
 
“Stai andando da quel ragazzino, no? Senti se vuoi perdere tempo con lui poi non venirmi a fare una scenata di gelosia, okay?”
 
“Ancora?!? Io non ti ho fatto nessuna scenata non m’importa nulla di quello che fai. Solo non voglio che tu faccia del male a Jazmin tutto qua. E Thiago non è un ragazzino!” rispondo scocciata.
 
“Sei così carina quando ti arrabbi” dice Matt “Baciami” aggiunge poi avvicinandosi alla mia bocca.
 
“Non voglio baciarti!” replico allontandolo.
 
“Io credo di sì” dice lui avvicinandosi una seconda volta.
 
Per fortuna arriva Simon “C’è qualche problema?” chiede.
 
“No, nessuno!” risponde il surfista scocciato dal fatto che il Payasito ci abbia interrotti.
 
“Il professore se ne stava andando” aggiungo io, lui mi guarda male ma è costretto ad andarsene.
 
“Tutto bene?” mi chiede Simon avvicinandosi appena Matt se va.
 
“Sì”
 
“Non mentirmi, ho visto che ti voleva baciare.”
 
Ops…“Sì” replico non riscendo a trovare una scusa “però grazie a te non l’ha fatto”. Lui mi sorride ed io aggiungo “per favore non dire nulla a Thiago”
 
“Cosa non mi deve dire?” chiede Bedoya spuntando dalla mia stanza.
 
“Che gli ho detto che balla la bachata molto meglio di te” rispondo di riflesso, Simon mi guarda confuso però non smentisce quello che ho detto.
 
“Ho sentito che parlavate di Matt” risponde Thiago.
 
“Ah”
 
“Va bene io vi lascio. Ciao Mar, ciao hermano” dice il Payasito salutandoci.
 
“Ti ha fatto qualcosa?” mi chiede poi il mio ragazzo.
 
“No”
 
“Ma quest’estate c’è stato qualcosa tra di voi, no?”
 
“Sì” rispondo abbassando lo sguardo a terra.
 
Lui annuisce poi mi alza il mento dicendomi “Non importa. Ora sei mia” e mi bacia tanto per marcare il concetto.
 
 
 
La mattina dopo…
 
“Nico ho bisogno di parlarti!” dico entrando sconvolta in cucina.
 
“E’ importante?” mi chiede lui.
 
Annuisco. Ma prima che lui possa alzarsi per venire da me Thiago lo interrompe “Aspetta Nico prima io” poi mi guarda con fare accusatario e mi dice “Stanotte non hai dormito nel tuo letto”
 
Nicolas cambia espressione e poi con fare preoccupato mi chiede “E’ di questo che mi volevi parlare?” poi dopo un po’ aggiunge “Chi è stato? Lo ammazzo!”
 
“Mmm…forse il mio migliore amico Simon però è molto più probabile sia stato l’aiutante di cattedra del professore” risponde Thiago continuando a guardarmi male.
 
“Che?!? Un maggiorenne?” chiede sconvolto il nostro tutore.
 
“No Nico! Simon e Matt non c’entrano nulla!” esclamo esasperata dalla piega che ha preso la situazione.
 
“Matt? Qualcuno ha nominato Matt?” chiede la Gitana risvegliandosi improvvisamente. Mi porto una mano alla fronte  con fare disperato.
 
“E quindi?” chiede Nicolas non capendoci più niente.
 
“Mi sono addormentata nella stanza dell’orologio” replico fissando Thiago. Le loro facce cambiano espressione perché quella era la camera di Cielo.
 
“Scusa” dice Thiago sentendosi in colpa per le accuse che mi ha appena fatto “Io…” prova a dire ma io lo fermo.
 
“Non importa, continuiamo dopo. Adesso ho bisogno di parlare con Nico” entrambi annuiscono poi il più grande mi segue in salone.
 
“Ho sognato Cielo!” dico tutto d’un fiato.
 
“Io l’ho vista” risponde il mio tutore.
 
“Che? Non è possibile” replico sconvolta.
 
“Sì, mi è apparsa e mi ha detto che non tornerà più” commenta lui tristemente.
 
“Sì anche a me nel sogno diceva lo stesso.” Dico abbasando la testa “Era bellissima” aggiungo poi “aveva il vestito, la tiara e le scarpe bianche del giorno in cui è sparita”
 
“Era vestita da sposa” dice Nicolas perdendosi nel ricordo del loro matrimonio in chiesa mai avvenuto.
 
Mi mette un braccio sulla spalla mentre calde lacrime iniziano a scendergli dai suoi occhioni celesti. Ne asciugo un paio con la mia manima piccola e lui per tutta risposta mi sorride prima di baciarmi la mano.
 
“Però nel mio sogno non era sola” aggiungo appena Bauer si calma un po’.
 
“Con chi stava?” chiede allarmato.
 
“Non lo so era un personaggio buffo di nome Tic Tac basso e vestito tutto di bianco. Ma il punto non è chi era il punto è quello che mi ha detto” rispondo.
 
“E che ti ha detto?” chiede lui confuso ma allo stesso tempo curioso.
 
“Tutte le cose tornano solo non come noi ce l’aspettiamo” replico ricordandomi le parole di quell’omino simpatico. “Poi ha aggiunto No hay tiempo ed è sparito” concludo.
 
“E secondo te che significa?”
 
“Il mio intuito mi dice che Cielo tornerà” faccio una pausa e poi mi spiego meglio “solo non come la conoscevamo noi”
 
Nico annuisce speranzoso, credo che preferirebbe riaverla indietro anche se diversa piuttosto che non rivederla mai più.
 
“E la cosa del tempo?” domanda poi.
 
“Non so bene cosa potrebbe significare. Però suppiamo che sia inteso nel senso del “tempo non esiste” potrebbe avere a che fare con quello che pensava il filosofo Parmenide ovvero che il tempo non esiste perché passato, presente e futuro sono un’unica cosa. Potrebbe avere a che fare con Eudamon?” chiedo poi in cerca d’appoggio sentendo che forse il mio ragionamento è sbagliato.
 
“Sì. Eudamon è detta l’isola dei bambini felici e se la paragoniamo all’isola che non c’è perché effettivamente Eudamon non si trova in nessun punto geografico potrebbe essere che si chiami così perché là il tempo non scorre e perciò i bambini sono felici perché conservano sempre la loro innocenza” replica lui perdendosi nei suoi ragionamenti più intrigati delle piramidi che ha esplorato.
 
“Cit. filosofo Bauer” dico prendendolo in giro cercando di sdrammatizzare un po’ la situazione.
 
“hahahhaha visto altro che Parmenide!” dice lui dandosi arie poi ripensandoci dice “E tu come fai a sapere queste cose?”
 
“Nel bordello c’era una ragazza che era laureata in filosofia e mi ha insegnato tante cose, questa è una di quelle che ricordo meglio…non so perché ma sentivo che un giorno mi sarebbe servita” dico rispondendo con sincerità guardandolo negli occhi “Lo so che può sembrare strano ma non è un caso che è la prima cosa che mi è venuta in mente appena Tic Tac ha detto quella frase”
 
“Non è strano.” Risponde Nicolas “E’ estramemamente intelligente” aggiunge poi convinto lasciandomi un bacio sulla fronte.
 
“Lo sai, credo che tu sia la prima persona a dirmelo” commento ridendo.
 
Lui ride a sua volta e poi mi stringe forte forte coprendomi di baci. Il mio babbo è morto ma Nico per come mi tratta mi fa sentire come se fosse tutti i giorni della mia vita ancora accanto a me, è una bellissima sensazione.
 
“Nico c’è un’altra cosa che volevo dirti” dico seria.
 
“Ti prego, non dirmi che sei incinta!”
 
“Sì, sto al sesto mese” Lui impallidisce e proprio quando si mette a guardare la mia pancia inesistente esclamo “Ma dai Nico!”
 
“Che sollievo…” dice sospirando “ che volevi dirmi?” aggiunge poi.
 
“Ho una strana sensazione…come se qualcuno ci stesse spiando” faccio una pausa e poi gli domando “E’ così, vero?”
 
“Sì, ma non devi dirlo a nessuno” risponde lui dopo essersi ripreso delle shock della mia intuizione.
 
“Chi sono?” domando sempre più curiosa e leggermente preoccupata, per un attimo il pensiero che sia Carlos mi sfiora la mente ma in qualche angolo del mio essere sono convinta che non sia lui.
 
“Non lo so bene so solo che vogliono prendersi l’orologio..si chiamano Corporacion CC” afferma lui.
 
“Che?” domando allucinata ricordandomi il mio sogno di qualche settimana fa.
 
“Li conosci?” domanda confuso.
 
“Ho sognato che mi sequestravano…c’era una donna ma non mi ricordo il viso ricordo solo che aveva una cartella verde in mano con scritto “CC” . Mi stavano facendo degli studi e poi un uomo ha detto ‘Addio figlia della luna’ ma non ho la più pallida idea di quello che significhi.” Lui mi guarda senza sapere cosa dire e allora io aggiungo “Pensi che abbia a che fare con Eudamon?”
 
“Non lo so piccola” risponde lui “Ma tranquilla che nessuno ti toccherà”
 
Mi abbraccia forte e comincia a riempirmi di baci sulla testa mentre mi fa un grattino sul braccio destro.
 
“Ora vado” dico dopo aver fatto il pieno di coccole.
 
“Vai hermosa” dice lui lasciandomi andare però poi dopo qualche passo mi dice “non avercela con Thiago è solo che ha paura di perderti ancora.
Annuisco e mi avvio in camera mia.
 
 
 
Una settimana dopo…
 
“Mar, hai 38 e mezzo di febbre” annuncia tristemente Cari.
 
“No, ma sto bene” dico tra uno starnuto e l’altro.
 
“Sì e io non mi chiamo Caridad Martina Cuesta” dice lei mettendomi un panno bagnato sulla fronte.
 
“Amore!” urla Thiago entrando in stanza fa per baciarmi ma io lo blocco.
 
“No non farlo non voglio attaccarti la febbre” gli dico allontandolo.
 
“Per te rischio questo e altro” dice poi vedendo la mia faccia contrariata aggiunge “Va bene allora mi accontento di baciarti la fronte” . Mi sposta i capelli da essa e poi con estrema dolcezza mi bacia. “Ci vediamo dopo chiquita linda” aggiunge uscendo dalla camera per andare a scuola. Io mi metto a dormire con la bella sensazione che mi ha lasciato il bacio di Thiago.
 
Al mio risveglio sento delle dita che mi sfiorano la guancia così dopo aver lottato contro gli ultimi residui di sonno decido di aprire gli occhi.
 
Payasito!” esclamo appena vedo Simon seduto accanto al mio letto. Lui mi sorride e poi con espressione confusa chiedo “Che ci fai qui?”
 
“Ho saputo da Caridad che hai la febbre così ho deciso di venirti a trovare per vedere come stavi” risponde lui fissandomi. Io mi tiro su e lui guardondomi mi dice “Come dormono eleganti queste principesse” posando lo sguardo sulla maglia di cotone bianca che mi arriva fino all’alta coscia e sotto il seno è resa più stretta da un filo lilla ed è leggermente scollata a “V”.
 
Gli sorrido e poi replico “Smettila con questa storia che di principesco non ho niente”
 
Lui mi sorride una seconda volta portando la mano con cui mi stava accarezzando il viso sotto il mio mento e poi guardandomi fa per dire qualcosa ma una voce lo interrompe “Mi sono perso qualcosa?”.
 
Thiago ci sta guardando fermo addosso allo stipite della porta di riflesso io mi rimetto la coperta addosso e Simon toglie di scatto la mano dal mio viso.
 
“No, Thiago. E’ che Caridad mi ha detto che Mar era malata e quindi sono venuto a vedere come stava ma ne stavo andando” dice il Payasito. “Ciao Mar” aggiunge poi sorridendomi.
 
Il mio ragazzo se lo guarda fino a che non esce dalla stanza dopo di che si gira verso di me e mi manda un sorrisino malizioso dicendo “Adesso puoi riabbassare la coperta”
 
“Mmm…non ne ho voglia” rispondo ricambiando il sorrisino.
 
Thiago si avvicina al mio letto e poi fissandomi negli occhi ci si siede sopra allungando le mani verso le lenzuola. Lentamente prova ad abbasarle ma io le tengo strette così lui mi inizia a fare il solletico e a baciarmi il collo in modo da farmi lasciare la presa ed io resisto fino a che lui riesce a farmi sdraiare.
 
“Ho vinto, merito un premio” dice facendo rispuntare il suo sorriso malizioso.
 
Sbuffando lascio smetto di stringere le coperte e Thiago ne approfitta per toglierle del tutto. Mi guarda dall’alto studiando il mio corpo minuto poi lasciandomi un bacio vicino alle labbra mi sussurra “Sei così bella”. Sorrido e poi alzandomi leggermente gli lascio un bacio all’angolo della bocca. “Ho voglia di baciarti” mi dice.
 
“Anch’io.” dico mordendomi il labbro.
 
“Non farlo” mi ammonisce lui, mi bacia ancora una volta vicino alla bocca e poi mi annuncia che deve tornare a scuola ma prima di andarsene si assicura di ricoprirmi il corpo con le lenzuola.
 
Sono stanca ma sinceramente non ho voglia di rimettermi a dormire così decido di alzarmi dopo pochi minuti che mi sono seduta alla scrivania inizio a sentire un odore strano e sento molto caldo ma sono sicura che non è la febbre. Provo a chiamare qualcuno ma nessuno risponde così decido di scrivere un bigliettino per Nicolas scrivendo quello che sta succedendo. Ad un certo punto sento una voce in corridoio e per un attimo mi domando se il gas provoca allucinazioni perché mi è sembrato di sentire la voce di Justina. Con quel poco di lucidità che mi resta mi affaccio e l’unica che vedo è Felicitas che caso strano è identica a Justina con l’unica differenza che lei non marca la “r” tanto come la cugina ma quella che sta parlando ora invece, lo sta facendo. Non riesco a capire quello che dice comunque decido di raggiunge la scrivania per scrivere l’ultimo messaggio a Nico cercando di lottare contro il sonno ma gli occhi non ce la fanno più a restare aperti così faccio solo in tempo a piegare il bigliettino prima di crollare sul tavolino.
 
Mi sveglio e mi rendo conto d’essermi addormentata sulla scrivania dopo di che sento le voci dei ragazzi nel corridoio così mi precipito in camera loro pronta ad accoglierli.
 
Il primo ad entrare è Tacho e guardandolo mi rendo conto di quanto è diventato bello. Rispetto all’anno scorso è più muscoloso e le sue braccia possenti sono lasciate visibili dalla cannottiera a bande larghe con un teschio disegnato sopra che indossa. I capelli sono più biondi e incorniciano alla perfezione il suo bel viso angelico. Dietro di lui entrano anche gli altri ma le loro facce le vedo appena oscurate dalla bellezza dell’angelo che mi sta di fronte.
 
Petisa ti è già passata la febbre?” mi domanda lui con un sorriso e penso che non possa essere più bello di così.
 
“Sì, adesso sono calda ma per un altro motivo” dico fissandolo con espressione maliziosa.
 
“Ah buono a sapersi” dice un ragazzo con delle guanciottone di cui al momento mi sfugge il nome.
 
“Stai bene, Mar?” mi chiede l’angelo biondo.
 
“Questo me lo devi dire tu, sto bene?” gli domando mettendomi davanti a lui e facendo una lenta giravolta per farmi ammirare il corpo.
 
Lui rimane un po’ a bocca aperta poi dice “Sì, mi sembra che stai benissimo” commenta facendo cadere il suo sguardo sul mio petto.
 
“Sono contenta” dico sollevandogli il viso in modo che mi guardi negli occhi “Mi ricordo male o io e te avevamo lasciato un conto in sospeso?” gli domando poi fingendo di non ricordarmi bene.
 
“Ehm…sì?” mi domanda lui. Dal tono finto capisco che se lo ricorda ma probabilmente vuole prima sapere se stiamo parlando della stessa cosa.
 
“Sì solo che poi si sono messi in mezzo quella ragazza bionda…”
 
“Jazmin” risponde prontamente lui.
 
“E quel ragazzo col neo…”
 
“Thiago”
 
“Sì, lui.” mi guardo intorno e mi accorgo che nessuno dei due è presente così gli dico “ma in questo momento loro non ci sono” mettendogli le braccia dietro al collo.
 
“No. Però…”
 
“Però nulla. Tu rinunceresti a questo?” dico spingendolo sul letto e raggiungendolo gattonando. Lui si allontana stupito dalla mia reazione fino a che non è bloccato dalla testiera del letto. “Non rendermela ancora più difficile” dico passandogli un dito sulla bocca. 
 
“No, non te la voglio rendere più difficile” risponde lui dopo essersi concentrato abbastanza per dire una frase di senso compiuto. Capisco che la posizione in cui stiamo deve confondergli un bel po’ le idee e questo mi rende ancora più consapevole della mia bellezza e del fatto che allora non gli sono indifferente.
 
Te callas y me besas!” gli dico poi mettendomi seduta sopra di lui e avventandomi sulle sue labbra. Lui ricambia il bacio mentre le sue mani scendono lungo la mia schiena, le mie afferrano i suoi capelli mossi e a seconda dell’intensità del bacio stringo o rilasso la presa. La sua lingua si muove esperta nella mia bocca ed io ritrovo a pensare che non solo è un grandissimo figo ma è anche una grandissimo baciatore. Mi accorgo che per seguire il ritmo del bacio ho iniziato a fare un lieve accenno di su e giù e questo rende la pomiciata ancora più spinta.
 
Delle voci di sottofondo fanno commenti tipo “Mar che fai?” o “Se Thiago li vedesse” o ancora “la Gitana lo castra” ma io e lui siamo troppo impegnati a limonare duro per sentirli o per meglio dire ascoltarli.
Ad un certo punto sentiamo delle urla come “Io lo ammazzo” da parte da una voce maschile e “Io li faccio pelati” da parte di una voce femminile e mi viene il sospetto che forse siano quei due…si dai quelli che si chiamano Jazmin e Thiago anche se al momento sono presa da tutt’altro per concentrarmi su di loro.
 
Qualche minuto dopo una voce più profonda che non posso ignorare mi chiede “Mar che ne pensi di Tacho?” mi stacco dalla sua bocca solo per rispondere un “che è un figo pazzesco” per poi rifiondarmici ancora una volta e sentendo in risposta un “Adesso la uccido” da parte della stessa voce femminile di prima. Poi la voce profonda ha un’altra domanda stavolta però per il mio baciatore “Tacho che ne pensi di Mar?” e lui si stacca a sua volta per rispondere “Y esta re buena, se re parte” e di sottofondo si sente qualcosa come “lo castro!” detto dal maschio che stava lamentandosi prima ma noi continuiamo a baciarci come se non fosse successo niente.
 
“Bene…” risponde la voce matura “CHE STATE FACENDO?!?” urla poi facendoci sobbalzare perciò stiamo costretti a separarci.
 
“Stiamo pomiciando?” rispondiamo alzando le spalle e leggermente scocciati per questa interruzzione.
 
“Ah allora se è questo continuate…” stiamo per ribaciarci quando la voce urla una seconda volta “BASTA!” e poi con forza mi separa dal mio angelo biondo.
 
Il tipo grande che c’ha separati stringe Tacho mentre io sono tenuta ferma da un ragazzo che mi sembra si chiami Rama, girandomi mi accorgo che altre due ragazze, Valeria e Caridad forse, tengono per la braccia Jazmin mentre due ragazzi, probabilmente Simon e Nacho, stanno bloccando Thiago.
 
“Per terra ho trovato questo!” dice una ragazzino biondo porgendo un bigliettino famigliare all’uomo che ora che ci penso meglio si dovrebbe chiamare Nicolas.
 
“Lleca è importante?” chiede lui scocciato.
 
“Credo di sì, l’ha scritto Mar” replica il biondino guardandomi.
 
L’uomo inizia a leggere ad alta voce “Nico ti scrivo mentre sto repirando un gas strano che qualcuno ha messo nella casa. Ho urlato per chiedere aiuto ma nessuno ha risposto perciò deduco d’essere a casa da sola. Non so perché ma so per certo che questo gas non mi ucciderà però ho il presentimento che mi possa far ferire Thiago perciò quando leggi questo biglietto tienilo lontano da me. Mar.” mi guarda negli occhi poi legge un’ultima riga “P.s. Felicitas è…”
 
“E’ cosa Mar?” mi chiede poi.
 
“Bo. Non so nemmeno chi è Felicitas, ora posso ritornare a pomiciare con Tacho?” domando scatenando uno scatto da parte di Jazmin che per fortuna viene frenata in tempo.
 
“No, Mar. Tu adesso vai in camera tua a riposare” mi ordina lui.
 
“No!” do un calcio sulle parti basse al ragazzo che mi stringe e poi mi aggrappo a Tacho riprendendolo a baciare nonostante il nostro tutore cerchi di separarci dopo di che decide che l’unica soluzione è smettere di stringere Tacho e afferrare me e mi dice una seconda volta con voce più risoluta “Tu ora vai a dormire!.”
 
“Va bene” replico rassegnata “Ma Tacho può venire con me?” domando al mio tutore con una faccia da cucciola e mettendo le mani a mo di preghiera.
 
“No” replica lui.
 
“Allora non dormo!” controbatto risoluta puntando i piedi a terra.
 
“Se ora vai a dormire quando ti svegli ci potrai passare tutta la giornata senza che nessuno ti dica niente” mi convince Nicolas.
 
“Nico che dici?!?” chiedono sconvolti Thiago e Jazmin cercando di liberarsi dalle persone che li tengono fermi.
 
“Sì ragazzi. Zitti adesso.” li rimprovera lui poi gli fa l’occhiolino e loro annuiscono smettendo di urlare ma io sono troppo impegnata a sognare ad occhi aperti la mia giornatina con Tacho per preoccuparmene.
 
“Ci sto!” annuncio poi soddisfatta.
 
“Perfetto!” esclama contento Nicolas cercando ti tirarmi fuori dalla stanza.
 
“Aspetta!” Mi divincolo dalla sua presa per raggiungere la mia meta.
 
“Buonanotte angelo biondo” dico baciando un’ultima volta Tacho dopo di che vado verso la porta e mi giro a mandargli un bacio prima di andare a dormire. Mi addormento con la bella sensazione che mi ha lasciato vedere il sorriso di Tacho quando mi ha salutata.
 
 
 
|Angolino dell’autrice|
 
Hola people!
 
Che ne pensate del momento Tachella? Mi sono divertita tanto a scriverlo perché ho sempre pensato che quei due insieme sarebbero stati una forza dato che i personaggi della serie in certi aspetti si assomigliano. 
 
Detto questo ringrazio ancora una volta le mie recensitrici e anche voi lettori silenziosi.
 
P.S. Il prossimo capitolo sarà interamente Thiaguella e sorpriseee Thiago si vedrà immerso in vortice di gelosie, alla prossima J .
 
Besitos,
 
LoonyZombiee.
 
*Il termine rock ‘n roll nella serie TV viene usato come sinonimo di sesso.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Angels / Vai alla pagina dell'autore: LoonyZombiee