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Autore: _Briga6dimattina    14/07/2015    3 recensioni
Hannah Evans, ragazza testarda, ma con un animo timido.
Zayn Malik, classico cattivo ragazzo, menefreghista che pensa solo a divertirsi.
I due, per uno strano scherzo del destino, si ritroveranno a vivere sotto lo stesso tetto, tra litigi e segreti.
Sono l'uno l'opposto dell'altra, ma si sa, gli opposti si attraggono.
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Tratto da un capitolo:
- Hannah cazzo! Smettila di fare la bambina. -
Mi aveva appena dato della bambina, brutto stronzo.
- Vaffanculo Zayn! - cominciai a prenderlo a pugni sul petto, con le lacrime che mi appannavano la vista, ero furiosa.
Mi afferrò i polsi e mi spinse contro il muro, imprigionandomi.
- Dimmi quello che vuoi Hannah, cazzo! -
A quelle parole mi bloccai.
L'unica cosa che in quel momento volevo era lui, lui e basta.
- Hannah. - mi riprese, ancora furioso.
Lo guardai negli occhi e quelle parole uscirono, senza che il mio cervello potesse fermarle.
- Voglio te. -
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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23. Devo ritrovare me stessa!

Mi ritrovai seduta di nuovo sul mio vecchio letto con le gambe incrociate, accanto ad El, Kim era seduta sulla sedia con i piedi sul letto.
- Quando sei scappata dove sei andata? – mi chiese Kim giocando con un pupazzetto che aveva tra le mani.
- Ho corso per un po’ e poi ho trovato una catapecchia e mi ci sono rinchiusa dentro. – ammisi guardandomi le mani.
- E Zayn? Appena sei scappata ti è corso subito dietro. – chiese El.
- Dopo pochi minuti è entrato anche lui nella catapecchia e mi ha dato la sua felpa. – dissi nascondendo le mani dentro le lunghe maniche della sua felpa.
- E poi? Che è successo? – Kim fremeva di impazienza.
- Non ha voluto andarsene e così ci siamo addormentati entrambi. –
- E avete passato tutti questi giorni in quella catapecchia? – chiese El preoccupata.
Scossi la testa. – Mi ha portato a mangiare qualcosa e poi siamo andati – mi bloccai, mi aveva detto di non dire niente a nessuno di quel posto.
- Siete andati dove? –
- In un posto. – restai sul vago, vidi El e Kim annuire all’unisono, forse avevano capito che non potevo parlarne.
- E… -
Avrei dovuto dirglielo, Kim era la mia migliore amica ed El era una delle amiche più care che avevo, sapevo che non mi avrebbero mai giudicato per questo.
- E? – chiese curiosa Kim.
Presi un lungo respiro e buttai fuori tutta l’aria in un solo colpo.
- E…sono andata a letto con Zayn. – ammisi guardando la trapunta bianca che c’era sul mio letto, non avevo il coraggio di guardarle in faccia.
- Tu hai fatto cosa? – urlò Kim alzandosi alla velocità delle luce dalla sedia.
- Dimmi che ho sentito male, ti prego. – mi pregò lei ancora in piedi.
Scossi la testa e sentii El sospirare.
- Che c’è di tanto sbagliato? Non è successo niente, era soltanto per toglierci lo sfizio. – sussurrai io tenendo ancora gli occhi bassi.
- Che c’è di sbagliato? Non è successo niente? Da quando andare a letto con una persona è “Niente”?? – Chiese urlando.
- Kim, abbassa la voce. – la riprese El.
- Abbassa la voce un cazzo, è andata a letto con Zayn! Credevo che ormai avessi imparato a conoscerlo. – sbraitò lei.
Era vero, Zayn era sempre andato a letto con una ragazza diversa ogni sera, ma questo non faceva di me una di quelle ragazze, o forse sì?
Per un minuto buono nessuno fiatò poi sentii Kim risedersi pesantemente sulla sedia.
- è che ho paura che ti faccia soffrire. – ammise lei addolcendo la voce.
- Perché dovrei soffrire? Infondo non proviamo niente nei confronti dell’altro, era solo per divertimento. – dissi io, era vero, l’avevamo fatto solo per divertimento, per toglierci lo sfizio eppure nonostante tutto continuavo a rivivere quel momento e mi faceva sentire bene, tanto bene.
- Lo sai che Zayn non cambierà? Andrà a letto ogni volta con una ragazza diversa, senza che cambi nulla. – 
Annui, lo sapevo, non sarebbe cambiato niente eppure mi si formò un groppo in gola e ricacciai indietro le lacrime.
- Hannah. – mi richiamò una vocina dolce, Safaa.
La vidi aprire la porta e sorridermi correndomi incontro, scesi dal letto e la presi in braccio, stringendola a me.
- Dove sei stata? – mi chiese dolcemente.
- Sono stata in un bel posto. – ammisi, infondo era vero.
La vidi sorridere e stringersi al mio collo, quella bambina era adorabile.
- Mamma ha detto che potete restare qui a mangiare. – informò Safaa rivolgendosi a Kim ed El.
- Oh perfetto, grazie. – ringraziò Kim alzandosi dalla sedia e stiracchiandosi, tutte insieme scendemmo in cucina, sul divano trovammo Niall e Harry a giocare alla play, Louis seduto sul tappeto con la testa appoggiata al divano e Liam e Zayn seduti sui braccioli del divano.
- Sul tavolo ci sono i soldi per ordinare le pizze, io porto Safaa dalla nonna, Waliyha resta a dormire da una sua amica e Donya finisce di lavorare tardi quindi Zayn – indicò il figlio. – Non fare casini okay? – 
- Si mamma, tranquilla. – la tranquillizzò lui.
- Molto bene, a più tardi ragazzi, ciao Hannah. – mi salutò con un bacio sulla fronte e sparii con Safaa dietro la porta.
- Tanto non mi batti. – urlò Niall a Harry, stavano giocando a Fifa, erano entrambi molto concentrati e dalle loro espressioni stava vincendo Niall.
- Chi vince va contro di me. – disse Louis fissando la tele.
Passammo tutto il pomeriggio a parlare e a giocare alla play, feci un paio di partite anche io, ne vinsi soltanto una però, contro Harry, che ci rimase malissimo.
- Che ne dite di ordinare? – chiese Liam.
- Dico che è un’ottima idea! – constatò Niall.
Tutti annuimmo e Liam compose il numero ordinando 8 pizze che arrivarono poco dopo.
Ci sedemmo tutti al tavolo, io tra Kim ed Harry, mentre Zayn tra Liam e Niall e Louis ed El a capo tavola.
Tagliammo tutti la propria pizza e cominciamo a magiare, ridendo e scherzando tra di noi, facendo finta di rubare della pizza al piccolo Niall che la proteggeva con entrambe le mani.
Notai che Kim non faceva altro che guardare Zayn con uno sguardo omicida, parecchio omicida.
- Liam, puoi dire alla tua ragazza di smetterla di trucidarmi con lo sguardo? – disse Zayn parecchio infastidito.
Tutti ci girammo verso di loro mentre Kim ribatté. 
- Tu prova soltanto a farla soffrire che ti rovino quel bel faccino che ti ritrovi. – minacciò aggressiva.
In quel momento maledii sia lei che me, lei perché aveva fatto intuire a Zayn che gli avevo raccontato tutto e me perché ero stata tanto stupida da dirglielo.
Di colpo Zayn si girò verso di me, non riuscii a tradurre la sua espressione ma sembrava infastidito.
- Ma che sta succedendo? Far soffrire chi? – chiese Liam rivolto ad entrambi.
- Niente, è la tua ragazza che oggi ha le sue cose. – constatò Zayn alzandosi e facendomi segno di raggiungerlo di sopra, senza però farsi vedere dagli altri.
Ingoia il groppo che mi si formò in gola e, dopo pochi minuti, mi alzai con la scusa del bagno e guardai Kim di traverso, la vidi mimare con la bocca uno “Scusa” e mi diressi in camera, dove mi aspettava.
Quando richiusi la porta dietro di me lo vidi girato di schiena rivolto verso l’armadio, cercai di spostarmi dalla porta ma ero bloccata, totalmente immobile.
- Zayn io – cercai di dire ma lui si scaraventò verso la porta sbattendo le mani ai lati della mia testa imprigionandomi.
- Perché gliel’hai raccontato? – chiese severo guardandomi negli occhi.
- Ecco io – non riuscivo a formulare una frase di senso compiuto, ero totalmente presa dai suoi occhi.
- Rispondimi. – ordinò con voce ferma senza smettere di guardarmi.
- è la mia migliore amica. –
- Non è una motivazione valida per raccontargli cose private. – quasi ringhiò arrabbiato.
Aveva ragione, non era una motivazione valida però avevo bisogno di raccontarlo a qualcuno.
- Avevo bisogno di raccontarlo a qualcuno. – ammisi sentendo il battito del mio cuore accelerare, non sapevo se a causa della paura o della sua vicinanza.
Lo sentii sogghignare, ma non sembrava affatto felice.
- Scusa, ma che ti cambia a te? – chiesi cominciando a sentir crescere la rabbia dentro di me.
- Che mi cambia? Mi cambia che gli hai raccontato delle cose private. – sbottò lui.
- Credevo che non ti importasse di niente. –
- Forse. - disse lui allontanandosi e aprendo la porta, richiudendola subito dopo.
Cominciai a singhiozzare e mi lasciai scivolare contro la porta, arrivando a toccare il pavimento freddo, mi premetti una mano sulla bocca, cercando di soffocarli e cominciai a piangere, rannicchiandomi per evitare di tremare.
Dovevo smetterla di piangere, da quando ero arrivata qui la Hannah che c’era prima era come se fosse scomparsa, dovevo ritrovare me stessa , e lo dovevo fare al più presto.


 

*si nasconde* chiedo umilmente perdono per non aver pubblicato ieri, perdonatemiii anche perchè non riuscirò ad aggiornare per una settimana da dopodomani siccome sarò da mia nonna e non avrò internet, piango
comunque, ritornando al capitolo, vi è piaciuto? So che è un po' corto e che non succede un granchè ma è più che altro un capitolo di passaggio dove descrivo i sentimenti di Hannah e spero di averli descritti bene, ahahaha
Okay, ora mi dileguo e vado a leggere le vostre recensioni al capitolo precedente ;)
Alla prossima e *abbraccia tutti*
p.s. Scusate per gli eventuali errori


 

  
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