Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: The Princess of Stars    16/07/2015    3 recensioni
La storia che sto scrivendo è una di quelle che nascono sempre dalla domanda "E se...?". Come sarebbe andata l'avventura di Anna se ci fosse stata una terza sorella, più grande di Elsa e con dei poteri sul fuoco? E se Hans non avesse mai avuto cattive intenzioni?
Tre sorelle: due con poteri opposti, una senza. La maggiore se la vedrà con i suoi poteri in un modo, la seconda ne troverà un altro ma non meno doloroso. Quando Elsa avrà la sua "crisi agghiacciante" come si risolverà la situazione? Leggete e lo scoprirete.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ehilà! Come va? Sapete, mi sa che ho detto una stupidaggine, dopo questo capitolo ce ne sarà un'altro e poi l'epilogo.
Con questo capitolo, riusciamo a portare questa storia a 35 recensioni? A coloro che lo renderanno possibile, manderò un piccolo sneak peek di una delle mie fanfiction Helsa, a cui sto lavorando ;-)
Spero che il capitolo vi piaccia e buona lettura!

 

“Lo sai che è una follia, vero?” disse Kristoff, armato di piccone, al principe che gli stava accanto. Hans aveva già la spada sguainata e aveva appena proposto il piano di approccio.

“Sì…. Ma dobbiamo fargli una sorpresa, no?” ribatté il principe. Anna e Graham stavano dall’altra parte del castello aspettando il loro attacco. L’avvio del piano dipendeva dal consegnatore di ghiaccio e dal principe.

“Giusto…” disse il consegnatore di ghiaccio.

“Bene… Kristoff, sei pronto?” chiese Hans.

“Pronto, tu?”

“Prontissimo”

“Io sono nato pronto”

“Questa è una frase da Anna… ma comunque io sono più pronto di te”

“Non credo proprio…” Silenzio “Stiamo esitando perché non siamo pronti per niente” concluse il consegnatore.

“Sì, infatti… andiamo” concluse il principe e detto ciò, Hans si tirò su il cappuccio della cappa che gli aveva prestato Kristoff, per coprirsi il volto e i due uscirono allo scoperto sbraitando come forsennati per attirare l’attenzione delle guardie, chiamando i principi Kyle e Robert sfidandoli e provocandoli, dicendo che li mandava la regina Elsa e che li "invitava" a lasciare il trono alla legittima sovrana. Le guardie avevano subito avvertito i principi che si erano precipitati lì, aspettandosi di trovare la Regina delle Nevi, ma trovando solo un uomo incappucciato e il consegnatore di ghiaccio che li provocavano.

“Ma non staranno davvero pensando di assaltare il castello in due?!” fece il Duca di Whiselton.

“Robert, andiamo a dargli una lezione” fece il principe Kyle.

“Con molto piacere” rispose il fratello, unico che al di fuori di Kyle che sapesse bene che sotto quel cappuccio si nascondeva Hans. Dovevano farlo fuori, subito, ma vennero fermati dal Duca.
“Principi, è inutile che vi sporchiate la spada con il sangue di un inutile servo e di uno zotico villico. Sono in due, non sono una minaccia” disse il Duca. I due fratelli cominciarono ad innervosirsi.

“Ci stanno sfidando. Non staremo come vigliacchi qui dentro” rispose Robert.

“Ma, Principi, non ne vale la-”

“Principe Kyle! Guardate!” fece improvvisamente un soldato. I due si affacciarono sul muro merlato e videro cosa stava succedendo. Elsa era uscita dal bosco che dava sul fiordo ghiacciato e si era fatta avanti a testa alta. Quando la videro tutti gli uomini capirono che era giunto il momento di entrare in azione.

“Robert, tu guida gli arcieri” fece Kyle “Uomini! Venite con me! Duca, voi e-”

“-Noi altri ci ripariamo!” fece il Duca che fuggì all’interno del castello, seguito dagli altri nobili. I soldati subito seguirono Kyle, mentre gli arcieri aspettarono ordini da Robert. I soldati, armati fino ai denti, guidati da Kyle si fecero avanti sul ghiaccio, pronti alla battaglia. Kyle si sentiva che ci doveva essere qualcosa sotto, ma doveva uccidere Hans ed Elsa, per sciogliere l’inverno e assicurarsi la sua posizione di sovrano di Arendelle, poi avrebbe dovuto cercare la principessa Anna e uccidere anche lei, per davvero. Tuttavia, quando Kyle gridò ai soldati di andare all’attacco, accadde l’inaspettato. Dal bosco che dava sul fiordo congelato erano usciti fuori degli enormi mostri di neve, esattamente come quello che Kyle e Hans avevano affrontato sulla Montagna del Nord, ma questi erano molti di più. I mostri di neve avanzarono minacciosi, schierandosi dietro alla regina. I soldati di Kyle, impauriti cominciarono ad indietreggiare. Kyle non esitò ad usare i suoi poteri, spostando la paura dei soldati su altro, manipolando le loro menti con parole di incoraggiamento da battaglia. I soldati, tutti con le iridi rosse, preda dei poteri del principe rimasero al loro posto e attaccarono.
Una volta partito l’attacco nemico anche Elsa ordinò di attaccare. I mostri di ghiaccio si fecero subito avanti, di corsa urlando e sfoderando gli aculei di ghiaccio, sbaragliando i soldati, ma attenti a non ucciderli, come era il volere della loro regina e creatrice. Hans e Kristoff si erano subito buttati nella mischia, combattendo valorosamente contro i soldati. Elsa invece stava dando il meglio di sé con i suoi poteri, tenendo a bada quelle decine di soldati che le venivano contro, aiutata dai suoi mostri di neve. Nella mischia, Kyle e Hans si trovarono faccia a faccia.

“Ciao, fratellino!” fece Kyle quando vide Hans “Allora, come vuoi morire? Una morte veloce o una morte lenta e dolorosa, magari tra le braccia della  tua amata regina?” fece lui sfottendolo.

“Kyle, non è troppo tardi per fermare questa follia” fece Hans “Elsa può scongelare l’inverno e scongelare il cuore di Crystal. La tua vita dipende da quella della tua compagna”

“Sì, ma c’è un problema…” rispose Kyle “Perderei il trono… e non ho alcuna intenzione di farlo. L’estate tornerà, la mia vincolata sarà salva… ma con la morte della strega” disse e alzò una mano per usare i suoi poteri, ma Hans fu più rapido a parlare.

“Allora mi batterai usando la via del vigliacco? Usando i tuoi poteri come un codardo?” disse Hans facendolo esitare e arrabbiare “Se non ricordo male, per tanti anni tu mi ha detto che eravamo fratelli, ma che io non sarei mai stato alla vostra altezza, che sarei sempre stato l’ultima ruota del carro, il peso morto, l’anello debole. Dimostramelo. Dimostramelo in un duello leale. Niente poteri, vediamo di che pasta sei fatto… o hai paura che ti batta?” Kyle abbassò la mano e alzò la spada.

“Io sono la paura” disse con un ghigno malvagio “Fatti sotto, fratellino” e con ciò Hans attaccò. Mentre Elsa, Kristoff e Hans combattevano sul ghiaccio aiutati dai pupazzoni di neve, Robert ordinò agli arcieri di infuocare le frecce e puntare sui mostri di ghiaccio e la regina.

“Arcieri!” gridò “Caricare… puntare… FUOCO!” tutti gli arcieri scoccarono le frecce e fu in quel momento che da dietro la torre del castello si levò un enorme fenice dalle piume di fuoco che con un colpo di ali bruciò tutte le frecce riducendole in cenere. Questa era la vera fenice che era in Crystal, un’esplosione di fuoco. L’unica somiglianza che aveva con la trasformazione che la ragazza era solita chiamare ‘di incognito’ era la somiglianza ad un’aquila reale e gli occhi azzurri. Questa fenice era enorme con il piumaggio dal colore splendido: il collo color d'oro, rosse le piume del corpo come le piume della coda, che a differenza delle prime a metà diventavano vere fiamme, le ali in parte d'oro e in parte di porpora le cui piume più lunghe erano puro fuoco, un becco lungo e affusolato e lunghe zampe dotate di artigli. I soldati tremarono alla vista. Robert fece del suo meglio per trattenerli, incoraggiandoli a sparare contro l’uccello che si apprestava a distruggere le catapulte con i suoi artigli e a proteggere Elsa incenerendo tutte le frecce che gli arcieri le sparavano contro.

Nel frattempo mentre sul lato Nord del castello si davano battaglia, Graham ed Anna ne approfittarono per avvicinarsi al passaggio di cui parlava il servitore. Non si erano persi l’entrata in grande stile di Crystal, che era infatti il loro segnale. Appena si avvicinarono al passaggio, Graham cominciò a tastare i mattoni per trovando quello che apriva la porta nascosta. Premuto il tasto, la porta si sbloccò e roteò aprendosi, in modo tale che servo e principessa potessero entrare, poi una volta dentro, Graham tirò la leva che azionava il meccanismo di chiusura e si chiuse la porta. I due si ritrovarono al buio, ma Anna prontamente tirò fuori dalla borsa la sfera di fuoco che le aveva dato la sorella maggiore, passandola a Graham. La sfera illuminò il passaggio segreto e si ritrovarono in un tunnel abbandonato, polveroso e pieno di ragnatele.

“Ma da quanto tempo non usano questo passaggio?!” protestò Anna tossendo per la polvere.

“Circa da quando Crystal se ne è andata, hanno aperto un secondo passaggio poco dopo” rispose Graham “Andiamo” disse il servitore, dando la mano ad Anna e guidandola attraverso il passaggio. Camminarono per il lungo corridoio polveroso e freddo, poi arrivarono ad un punto cieco. Graham mise via la sfera di fuoco e guardò un momento Anna.

“Dovremmo andare di soppiatto. Io sono considerato un traditore e dobbiamo arrivare ai nobili senza incrociare Robert o il Duca di Whiselton, non c’è da fidarsi di quel tappetto. La scelta più saggia sarebbe cercare mio padre o mia madre e farci aiutare, ma non voglio metterli in pericolo, dovremmo fare da soli” disse il ragazzo.

“Ti seguo” rispose Anna, Graham le fece un cenno di capo e abbassò la leva che sbloccò la porta che si aprì spostandosi lateralmente. Graham si sporse dalla porta e fece cenno ad Anna di seguirlo. La ragazza uscì dal tunnel e vide che si trovavano nel lavatoio, nell’ala destinata alla servitù. I due si diressero verso la porta, uscendo dalla stanza e ritrovandosi nel corridoio. I due, di soppiatto, corsero subito avanti facendosi strada nel palazzo.

“La cosa non mi piace. Perché non ci sono soldati?” disse Anna cominciando a temere il peggio.

“Tranquilla. La maggior parte sta fuori a combattere contro Crystal ed Elsa, ma non hanno lasciato il palazzo incustodito” disse il servitore, e infatti, non appena i due svoltarono l’angolo, Graham si attaccò ad una parete nascondendosi, tirandosi Anna dietro che si nascose accanto a lui. C’erano due guardie che stavano di turno, Graham stava già formulando un piano per arrivare da loro e metterli fuori combattimento, ma in quel momento entrò una terza guardia.

“Voi due che ci fate qui! Il castello è sotto assedio, muovetevi!” disse la guardia

“Ma, Signore, noi siamo di guardia-”

“NON MI INTERESSA! LA REGINA DELLE NEVI E’ ALLE PORTE! E poi quale intruso dovrebbe passare, qui? Un roditore?! Muovetevi!”

“Sì, Signore!” dissero le guardie e scapparono di corsa verso l’entrata principale. Graham ed Anna si guardarono un secondo e con un cenno reciproco andarono avanti.

Nel frattempo, sul campo di battaglia, Hans e Kyle si stavano battendo con forza l’uno contro l’altro, senza esclusione di colpi, mentre Kristoff ed Elsa si occupavano dei soldati e Crystal li copriva dalle frecce, la fenice tuttavia, non poteva continuare a bruciare frecce, doveva bloccare i soldati. Il suo fuoco non sarebbe servito, avrebbe solo fatto danni, aveva bisogno del ghiaccio. L’uccello di fuoco virò improvvisamente verso il campo di battaglia, volando a pochi centimetri sopra la tesa di Kyle per distrarlo e fermarlo con la forza dell’aria dovuta al battito d’ali. Hans ne approfittò per allontanarsi e andare ad aiutare Kristoff, in difficoltà per il gran numero di soldati. Crystal poi risollevatasi in cielo, dalla bocca sputò fuoco facendo un cerchio intorno ad Elsa, sciogliendo il ghiaccio sul perimetro. Bloccati così i soldati, la fenice piombò giù e, prima che Elsa potesse rendersi conto di cosa stesse facendo la sorella, l’afferrò col becco e rialzatasi in cielo se la mise sulla schiena. Elsa subito prese le piume per reggersi.

“Che stai facendo?!” esclamò Elsa non aspettandoselo e reggendosi forte per non cadere.

Ahi! Non quelle piume! Spostati più avanti! Spostati più avanti! Spostati più avanti! Prendi quelle collo! disse la voce di Crystal, che sembrava più sperare che Elsa facesse quello che aveva detto che un comando.

Ma pensavo non potessi parlare in forma di fenice!” disse Elsa spostandosi in avanti, mettendosi a cavallo della fenice, subito dopo l’attaccatura delle ali, tenendosi al collo dell’uccello di fuoco “Vuoi che ti cavalchi?” disse nel momento in cui si rese conto di stare cavalcando la fenice.

Elsa?! Riesci a sentire i miei pensieri?! Ma tu non hai il vicolo con me! disse Crystal

I tuoi pensieri? Ma non stai parlando?”

No! Non posso parlare in forma di fenice! In quel momento Elsa si illuminò.

“Anna aveva ragione…” disse la regina tra sé e sé.

Cosa?

“Crystal, il linking non c’entra niente! Anna aveva ragione! Io e te non siamo solo opposti, siamo complementari! Il nostro è un legame di simbiosi! La perfetta unione degli opposti!” disse Elsa. Crystal si illuminò capendo che la sorella aveva ragione.

Allora andiamo a dimostrare a Kyle e Robert che si sono messi contro le sorelle sbagliate! Tieniti forte! disse Crystal e volò nuovamente verso gli arcieri, che puntarono le armi su di loro. Gli uomini scoccarono le frecce, ma Crystal con un getto di fuoco le bruciò tutte, fu poi il turno di Elsa, che sparò un getto di ghiaccio, intrappolando gli arcieri. Quella che cadde dopo, fu l’ennesima catapulta che, dopo aver detto alla sorella di tenersi forte, Crystal distrusse con gli artigli. Quando ripresero quota, Elsa si guardò un momento dietro e vide la macchina che temeva di più.

Crystal, la balista!” avvisò.

Reggiti, sarà un volo movimentato! rispose la sorella invertendo violentemente il volo. La fenice volò alta verso la torre, mentre Elsa bloccava gli arcieri con il suo ghiaccio. A pochi metri di distanza dalla torre, Crystal si alzò di quota e scese in picchiata, nello stesso momento in cui la balista fece fuoco. Crystal aprì le ali arrestando violentemente il volo e sputò un fuoco così intenso che oltre che bruciare il legno della enorme freccia, sciolse il metallo della punta.

Ghiacciala, Elsa! disse la fenice e con un raggio di ghiaccio, Elsa congelò la macchina da guerra.

“Andiamo avanti con le prossime!” disse Elsa reggendosi alle piume.

Dentro al palazzo nel frattempo, Graham e Anna si dirigevano verso la sala delle riunioni. Dove dovevano trovarsi i nobili, ma più avanzavano più diventava difficile in quanto le guardie cominciavano ad aumentare. Avevano dovuto prendere la strada più lunga, ma era la meno sorvegliata. Erano appena entrati attraverso la porta dell’ennesimo corridoio quando la porta opposta a loro si aprì ed entrarono due guardie. Graham si fermò appena in tempo e acchiappata la principessa per mano, si andò a nascondere dietro ad una doppia colonna, tirandosi Anna dietro che gli andò a sbattere contro al petto. La ragazza soffocò una protesta, mentre lui col dito le fece cenno di fare silenzio. Per loro fortuna le guardie non li videro e non li sentirono, ma attraversarono il corridoio uscendo dall’altra porta che richiusero dietro di loro. Graham tirò un sospiro di sollievo.

“Fiuùù! C’è mancato poco” disse Anna, sollevata “Andiamo” Graham la raggiunse silenzioso ed ripresero a camminare. I due ragazzi procedettero finché non si trovarono davanti ad un bivio, che in entrambi i casi li avrebbe portati alla sala riunioni. La via più breve tuttavia era a sinistra. Graham disse ad Anna di restare nascosta, mentre lui sarebbe andato a vedere quale delle due vie fosse meno sorvegliata. Il ragazzo si avviò in silenzio per il corridoio di sinistra, mentre Anna rimase nascosta ad osservarlo mentre lui andava. Graham riuscì ad attraversare il promo corridoio. Si sporse per vedere se ci fossero delle guardie, ma in quel momento venne afferrato da un braccio che gli andò intorno al collo, e un altro che gli mise un braccio dietro la schiena.

“Tu sei il servo traditore! Ti ho riconosciuto subito!” disse la guardia, stringendo la presa.

“Avete preso il traditore sbagliato!” disse Graham mentre tentò di liberarsi, ma più lui si dimenava, più l’uomo stringeva la presa alla sua gola, il metallo dell’armatura freddo e doloroso contro la sua pelle. Poi improvvisamente dopo un sonoro e metallico POOM  il soldato cadde a terra svenuto con l’elmo ammaccato. Graham guardò dietro di sé e vide che la sua salvatrice non era altro che Anna armata di candelabro.

“Bel colpo” commentò il servitore stupito dalla forza della minuta principessa

“Grazie!” rispose Anna allegra.

“Il rumore veniva da lì!” disse una voce dal corridoio. Dai passi erano due guardie. I soldati si avvicinarono sempre di più all’angolo dove si trovavano servo e principessa. Poi quando girarono quell’angolo entrambi vennero accolti da un colpo di candelabro in faccia, uno da Graham e uno da Anna.

“Wow! Funzionano bene!” disse Anna ammirando il candelabro e soddisfatta del lavoro fatto.

“Ottimo lavoro! 3 punti per Team Annram!”disse Graham dando il cinque ad Anna, per poi mettere via i candelabri e rimettersi in cammino. Ma mentre Graham stava per lasciare il corridoio, Anna notò qualcosa fuori dalla finestra.

“Graham! Vieni a vedere” disse la principessa, il servitore subito andò da lei e lo vide anche lui.

“Elsa sta cavalcando Crystal!” disse sbalordito, quando vide la regina in groppa alla grande fenice “Avevi ragione, Anna... il loro legame è più forte del vincolo” disse sorridendo fiero. Il sorriso di Anna invece si spense.

“Il vincolo… Kyle è laggiù… Graham, dobbiamo correre, subito! Crystal deve atterrare il prima possibile! Non è detto che Elsa riesca a respingere i poteri di Kyle questa volta!” disse Anna allarmata. Il servitore non se lo fece ripetere due volte e ripresero subito la loro via verso la sala riunioni.

Anna e Graham facevano bene ad avere paura. Kyle, come tutti aveva visto come la Regina delle Nevi stesse cavalcando la fenice e un’idea gli venne subito in mente. Sarebbe stato un incidente: la Regina delle Nevi per fare la sbruffona, cade dalla fenice e muore per l’impatto, sciogliendo l’inverno… Ma prima doveva togliersi di mezzo suo fratello. Hans si era accorto che Kyle era diventato più forte, lo sentiva ad ogni colpo. Kyle stesso si sentiva più forte. Era chiaro ad entrambi che se il potere di Elsa e Crystal aumentava una volta in simbiosi, a causa del vincolo, con l’intensificazione del potere di Crystal, anche Kyle diventava più forte. Il principe tentò con tutte le sue forze di tenere occupato il fratello, ma il maggiore lo bloccava sempre, respingendolo. Poi all’ennesimo colpo, Kyle riuscì a ferire Hans sul braccio.

“Ops!” fece sfottendolo, Hans partì nuovamente all’attacco, ma facendosi sfuggire di proposito l’opportunità per eliminare il suo avversario, per non fare del male a Crystal, venne colpito in faccia da un pugno di Kyle, che poi tentò di attaccarlo, ma Hans fece incrociare le spade con lui.

“Attento, fratellino! Non stiamo più giocando con i bastoni” fece Kyle deridendolo.

“Come se ci foste mai andati piano anche con i bastoni” rispose Hans respingendolo. Il principe attaccò nuovamente, ma l’altro parò il colpo e bloccato un secondo, diede una ginocchiata nello stomaco di Hans e lo fece cadere a terra con una spazzata. Ma Kyle non aveva finito, subito gli fu addosso e gli diede uno, due, tre pugni sul volto, lo prese per la collottola e dopo averlo tirato su lo lanciò con violenza a terra sul ghiaccio, facendogli perdere la spada.
Dall’alto, dopo aver congelato l’ultima macchina da guerra, Elsa aveva visto la scena. Hans era disteso a terra stordito ma tentava di rialzarsi, il sangue gli colava dall’angolo della bocca e dal naso e un livido era ben visibile sulla guancia. Poi, Elsa con orrore vide che Kyle si stava preparando a uccidere il fratello.

“HANS! Crystal, fammi scendere! SUBITO!”  disse Elsa.

Ma cosa-?! Elsa! Dobbiamo finire di bloccare gli arcie- anche Crystal vide che stava per succedere Ti faccio scendere subito! Sta pronta a saltare! disse e la fenice invertì il volo, andando in picchiata contro Kyle, per poi aprire le ali e stordirlo con un violento battito d’aria delle ali, ignorando il dolore alle orecchie, per il colpo d’aria. Elsa invece approfittò del sobbalzo per saltare giù dalla sorella che risalì in volo un momento dopo.

“E’ me che vuoi fatti avanti! Mostrati per quello che sei” disse Elsa con coraggio, per distrarlo dal suo principe. Kyle non si fece sfuggire quella seconda frase. Non poteva permettersi di far scoprire i suoi poteri, combattendo apertamente con essi contro Elsa. Kyle, per una volta si trovò con le spalle al muro, ma poi quando si ricordò dei soldati al suo fianco, ghignò, gli bastò un piccolo cenno della mano che i soldati più vicini a loro si scaraventarono su Elsa distraendola da Kyle. La ragazza riuscì a respingerli tutti senza troppi problemi, ma Kyle le si era avvicinato alle spalle, alzando la spada, nel momento in cui Elsa si voltò, Kyle scagliò il colpo che venne bloccato dalla lama di Hans, che incrociate le spade tentò di spingerlo via, ma Kyle fu più rapido e con un gesto rapido gli trafisse una spalla e lo ferì al ginocchio. Il principe cadde a terra tenendosi la spalla, dolorante. Elsa non se ne sarebbe rimasta con le mani in mano, ma nel momento in cui si precipitò verso il principe, venne bloccata da altri soldati che sotto comando di Kyle, si interposero, tra loro. Tuttavia, il piccolo momento di gloria del principe malvagio fu interrotto, quando Hans si tirò su in piedi con la spada  in mano e con l’altro braccio piegato per la spalla ferita, ma incurante del dolore si fece avanti, con lo sguardo più determinato che mai.

“Non riesco a credere che sia ancora disposto a combattere?! Sei disposto a morire per ‘amore’?!” disse Kyle marcando l’ultima parola con disgusto. Hans lo fece irritare ancora di più quando gli fece un sorrisetto malizioso.

“L’amore può molte cose… ti compatisco per questo, Kyle” disse Hans “Tu non conoscerai mai l’amicizia o l’amore, e questo lo devi solo a te stesso. L’amore può sciogliere un cuore di ghiaccio, anche il tuo… ma non si può sciogliere qualcosa che non c’è” e con questo, i due iniziarono nuovamente a duellare. Elsa non si era fatta sfuggire quell’ultima frase.

L’amore scioglierà… ma certo! L’amore!” esclamò a sé stessa, tornando nuovamente ad occuparsi dei soldati, ma lo aveva capito. Sapeva come sciogliere l’inverno.

 
Hello! Allora, come vi è sembrato questo capitolo? Spero di aver rimediato per quello di prima... considerate le 0 recensioni anche se era importante... Vi invito a recensire il più possibile, perchè VI AVVISO, le recensioni di questo capitolo e di quello precedente, potrebbero farmi cambiare alcune idee... e farvi leggere l'inaspettato (spero).
Recensite (possibilmente in modo costruttivo) e ripeto: a coloro che mi faranno arrivare il racconto ad almeno 35 recensioni, manderò una piccola anteprima di una delle mie fanfiction Helsa a cui sto lavorando.
Spero vi sia piaciuto il capitolo!
Alla prossima! ;-)
Baci
Stella


 
  
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