Le ombre della gente
Ti ho amato Sirius. Con tutto il mio cuore, lo giuro, io
ti ho amato.
Ti ho anche odiato. Con ogni stilla della mia forza, lo
giuro, io ti ho odiato.
Per te sono stata una delle tante vero?
Tu per me sei stato l’unico
Sono una delle tante che è
entrata nel tuo letto ed a cui ti sei legato per una settimana o meno. Nel mio
caso una settimana abbondante. Sono stata fortunata, ne sono
consapevole.
Tu eri l’eclissi, il Gryffindor macchiato dall’ombra delle
sue origini, il tenebroso e lussurioso Sirius Black.
Io … non serve che dica il mio nome, nessuno lo
conosce. Sono solo un numero trai 1000, una delle tante mogli di uomini che hanno votato la loro esistenza all’oscurità.
Figlia di una famiglia minore nel cerchio della purezza
non ho mai cercato la gloria. Non m’interessava … mi
bastava fare ciò che volevo senza che i miei pretendessero da me il massimo. Tu
invece la golia non hai mai avuto bisogno di cercarla,
correva da te. Eri il suo prediletto, nel bene o nel male.
Ricordo che ho trovato ammirevole la tua ribellione, che
mi sono data a te perché avevi il fascino di ciò che sapevo non sarei mai
stata. Normalmente non sono una codarda … ma … sai
Sirius … io non ho avuto la forza di ribellarmi al mio destino.
Tu mi hai avuta e tu mi hai
lasciata, in mente già un’altra moretta da fare tua ed un sorriso un po’
complice ed un po’ scherzoso sulle labbra mentre mi dicevi addio. Cioccolatini e lacrime in una camerata Ravenclaw mentre il tuo
sorriso faceva innamorare un’altra ragazzina. Ma
in fondo è giusta che sia andata così, non avevo le caratteristiche per starti
al fianco.
Tu eri nel gruppo di eletti, tu
vivevi al fianco di James Potter, Remus Lupin, Lily Evans … io studiavo accanto
ad altri volti senza nome come il mio e vi guardavo con dolcezza distraendomi
dai miei esercizi.
Poi mio padre si è fatto vivo. Nott aveva bisogno di una
moglie, io ero libera … matrimonio vantaggioso, onore della famiglia, dovere
verso i tuoi genitori, la giusta cosa da fare … tutti quei termini su cui tu
avresti sputato senza aspettare un secondo.
Ma abbiamo già chiarito che io non
sono te e che non mi sono opposta al mio destino. Ho sposato Nott … un ragazzo
che sembrava un comodino e che crescendo è diventato un armadio. Un ragazzo a
cui tutt’ora piace il mio corpo e che quindi prende
volentieri, pur non risparmiandosi di andare con altre ragazze, più attraenti e
giovani.
Ho un figlio che è cresciuto simile a me nell’aspetto ma
macchiato nell’animo come suo padre. Ogni buona parola, ogni bell’insegnamento sono caduti nel vuoto con lui. Una delle tante ombre di
Draco Malfoy, così come mio marito era l’ombra di Lucius Malfoy ed io quella
delle ragazze più belle e decise di me.
E poi tu sei caduto. Come Lucifero sei caduto nelle tenebre e la gloria ti ha avvolto
nel male, una gloria mortalmente malata che non ti meritavi per la tua
innocenza. Tu sei finito ad Azkaban a parlare con te stesso ed a sorridere alle
sbarre. Cioccolatini e lacrime nella stanza di una donna
mentre tu pativi l’inferno. Non ho potuto aiutarti perché non volevo che
mio figlio morisse. Mio marito … sì voglio bene anche a lui ma è mio figlio la
mia vita e non so se tu possa capire come un figlio che inizialmente neanche volevo sia riuscito a diventare parte del centro di questa mia
esistenza … colmando quella parte che tu hai lasciata vuota.
Questo è solo l’ennesimo sfogo su carta dove una penna
scrive righe d’inchiostro uguali nei loro contenuti e differenti di poco nella
forma. Una pergamena che poi finirà nel fuoco di un caminetto che attizzerò
stringendomi in una coperta per sconfiggere il gelo di cui mi sento avvolta in
questo novembre in cui sono sola con mio marito.
Chissà che sarebbe successo se ti avessi
mai fatto leggere qualcosa di ciò che scrivevo … nulla suppongo, tutto spero …
eppure … niente, la mia vita è sempre stata quella dei numeri due, delle
persone in ombra ed io non ti avrò mai se non nei miei sogni.
I miei baci, la mia memoria, la mia felicità e la mia vita
sono fermi all’istante in cui mi hai baciata dandomi
il tuo ultimo addio. Vivo in un mondo di ricordi che permea
un freddo presente dove ho un marito che non mi ama, un figlio avviato a
Mangiamorte ed Azkaban davanti se mai prenderanno uno dei due. Perché
interrogheranno anche me ed io non saprò negare nulla di ciò che sento vero … complicità con loro … li ho sostenuti,
cresciuti, tenuti stretti.
Chissà che non ti veda magari quando
saremo lì … ed allora ti rivolgerò un sorriso soffiandoti un bacio.
Christine
* Il fuoco brucia nel camino, ardendo un foglio i cui
angoli si accartocciano ed anneriscono. Una donna legge un
libro seduta in poltrona, il viso segnato dalle rughe della
preoccupazione. Il marito la guarda con noia … quand’è che andrà a dormire così
che lui possa andare fuori a trovare la sua amante?,
questo si chiede. E’ la loro vita … una vita meschina e povera per quanto ricchi possano essere … la vita delle ombre della
gente *
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Owari
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Scritta in un momento triste … identificando me stessa nel
mondo di Harry Potter, perché io non sono una stella
Bryn