Libri > Hunger Games
Ricorda la storia  |      
Autore: _The story at the End_    16/07/2015    2 recensioni
Un mese prima della mietitura per I 74° Hunger Games, Katniss e Gale si incontrano come ogni giorno per cacciare.
"Le avrebbe voluto rivelare che voleva essere lui, quello che le spostò i capelli dagli occhi, quel giorno, e che lo avrebbe voluto fare anche adesso..."
Genere: Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gale Hawthorne, Katniss Everdeen
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Katniss era in ritardo come al solito così Gale decise di raccogliere delle bacche da assaporare nell'attesa. Si sedette su una roccia per godere del paesaggio; era talmente incantato da quel sottile vello di foschia impastato alle sfumature del crepuscolo, che non si accorse dell'arrivo di Katniss e, nel vederla, trasalì.
 "Scusa se ti ho spaventato, credevo che mi avessi sentito. Insomma, se sei in grado di sentire il suono di un rametto che si spezza nel raggio di 200 metri allora pensavo..."
 "Smettila, ero preso dal paesaggio e non mi sono accorto che stavi arrivando..." si affrettò a dire Gale."Comunque sei in ritardo, tanto per cambiare..."
 "Scusa, erano di passaggio dei pacificatori e ho dovuto aspettare che si allontanassero." Spiegò Katniss sedendogli accanto.
 "Si avvicinano gli Hunger Games e in questo periodo dell'anno il numero dei pacificatori aumenta." confermò Gale, nel suo solito tono saccente che seguiva sempre un momento di imbarazzo. Era il suo modo di gestire le emozioni.
 "Guarda che questo lo so, e so anche che, quando osservi il cielo come se volessi volartene via, significa che è successo qualcosa."
 In effetti era proprio così, l'altro giorno, Gale, aveva visto di nuovo Darius importunarla, lo aveva ossevato mentre le toccava la guancia e le scostava una ciocca di capelli dagli occhi; solo a pensarci gli montava di nuovo la rabbia... "Vuoi una bacca?" disse Gale con un tono talmente acuto che sorprese anche lui. Avrebbe voluto chiederle cosa le aveva detto Darus ma sospettò che non ne avrebbe mai avuto il coraggio. Non era arrabbiato solo con Darius ma anche con se stesso; perchè mai era così timido quando era con lei?
 "Non cambiare discorso!  Dimmi cosa ti è successo. E poi lo sai che odio le bacche."
 "Cosa ti dice che mi sia successo qualcosa?"
 "Semplice, ti conosco!"
 "Va bene. Certo però che sei ostinata." Fece un respiro profondo e disse "L'altra volta, al forno ho visto Darius che... insomma... cosa  voleva?"
 Katniss sembrava sorpresa ma quando parlò la sua voce era calma "niente di importante, non devi preoccuparti, è un idiota, solo questo. Voleva barattare."
 "Barattare...cosa?"
 "Un bacio... una stupidaggine, appunto."
 " Un che?!"
 "Lui...voleva uno scoiattolo in cambio di un suo bacio."
 "Cosa?? Di nuovo?"
 "Si... aspetta, hai detto di nuovo?"
 "Emh... sei sicura di non volere una bacca? "Gale provò a montare un sorriso sbilenco ma gli tremavano le mani così le chiuse a pugno. Sbuffò allo sguardo serio di Katniss e disse: "Una volta ho sentito che ti pregava di dargli un bacio, e che ti stava facendo un gran favore a chiederti solo un coniglio."
 Katniss sembrava perplessa ma il suo tono era rassicurante "Gale... io non avrei mai dato quel coniglio,  o quello scoiattolo, a Darius senza niente in cambio, lo so che le tue sorelle in questo preciso momento aspettano con ansia proprio quella preda e che, quest'ultima, potrebbe essere la diferenza tra la loro vita o la loro morte. Non avrei mai scambiato quel coniglio, o quello scoiattolo, con un misero bacio.... e, detto tra noi, preferirei sposare un albero che baciare Darius!"
 "Ma..." Gale avrebbe voluto dirle che non gli importava niente di quello stupido scoiattolo e che odiava Darius solo per averle rivolto parola, quel tizio gli aveva sempre ispirato un bel pugno in faccia; le avrebbe voluto rivelare che voleva essere lui, quello che le spostò i capelli dagli occhi, quel giorno, e che lo avrebbe voluto fare anche adesso...
 Senza neanche accorgersene il braccio di lui si era alzato e si stava dirigendo verso il viso di Katniss per ripetere quel gesto che tanto aveva sognato; ma, visto che ormai Gale era tornato a ragionare e aveva ripreso pienamente il controllo del proprio braccio, fermo a mezz'aria, disse: "Guarda." Indicando davanti a se. Non sapeva bene cosa stesse idicando infatti, quando Katniss seguì il suo sguardo e non trovo nulla disse: "Guarda...cosa?". Lui non riusciva a trovare niente da dire e aveva paura di aprire bocca perché sapeva che avrebbe iniziato a balbettare,alla fine disse a bassa voce, con tono rassegnato: "Dicevo... Guarda! Si sta facendo buio e..."E cosa? Pensò. Ma, per fortuna, gli fù risparmiata l'angoscia di pensare a cosa dovessero guardare perché Katniss terminò la frase da sola "... E non abbiamo ancora iniziato a cacciare, hai ragione. Perdonami, è tutta colpa mia, sarei dovuta arrivare un ora prima, ormai si è fatto tardi." A quel punto Gale si ricordò che aveva già fatto il giro delle trappole." Tranquila, le mia trappole anno fruttato molto, questa volta mi sono superato, non abbiamo molto da barattare me per le nostre famiglie basta e avanza".
 Katniss aveva appena scorto il mucchietto di animali: tre scoiattoli, un procione, e un paio di pesci.  "Gale sei un grande" disse, dandogli una pacca sulla spalla. Il ragazzo sapeva che Katniss ammirava la sua destrezza del posizionare le trappole e trovare le giuste leve e sapeva anche che non riponeva la stessa ammirazione nelle trappole stesse perchè preferiva osservare negli occhi la propria preda ed abbatterla con le sue mani; ma Katniss doveva comunque ammettere che, quella volta, le trappole erano state più che utili.
 "Non c'è di che, prendi metà di tutto e torniamo indietro altrimento potrebbero elettrificare il cancello." disse saltando giù dal masso suy cui erano seduti.
 E  fu così che Gale fece il suo primo passo verso un traguardo che sembrava irraggiungibile: dichiarare il suo amore a Katniss.
 Ritornarono nel distretto senza neanche dire una parola. Era stato un giorno fin troppo imbarazzante per lui e adesso non si sentiva in grado di intraprendere neanche un dialogo tra i più semplici con l'unica ragazza al mondo che lo intimoriva; lui che era il sex-symbol della scuola e che avrebbe potuto avere chiunque desiderasse, era ridotto a non poterle rivolgere la parola perché sapeva che se lo avesse fatto non avrebbe saputo più che dire. Lei era l'unica persona per cui valeva la pena amare.
 Ripensado a questa e ad altre giornate, si faceva pena da solo.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: _The story at the End_