E quindi, compiva quel gesto solito, scandito dal suono regolare e piacevole che lo contraddistingue, portando avanti e indietro la lama, lasciandola scivolare con lentezza esperta lungo lo spadino.
Era così elegante, così armonioso nei movimenti, mentre sedeva sul bordo della finestra, una gamba ripiegata e l'altra distesa, il suono silenzioso di metallo contro metallo che lo avvolgeva come colonna sonora di una visione tanto splendida, immerso nella luce bianca della lampada all'angolo della stanza, a renderlo freddo, distante, come un diamante raro e prezioso.