Cinque, sei, il silenzio tra uno squillo e l’altro si faceva sempre più breve. Che stupido. Avrebbe dovuto andarsene finché poteva. I pugni della ragazza si strinsero lentamente fino a tremare. Ma respirò a fondo. Avrebbe contato fino a dieci, e questo proposito la calmò, almeno un po’, e le distese le labbra in un sorriso orribile.