Seconda lettera
30 Luglio 2015
Claudia,
eccomi di nuovo qui, a scrivere. Ho cominciato così, non so nemmeno io perché, ma ormai un po’ di conforto lo trovo solo in questo modo.
Sai, il dolore è arrivato tutto insieme, proprio ieri.
E adesso che c’è, è incolmabile. Al confronto, la gamba ingessata e le numerose escoriazioni che ho ancora addosso non sono niente. Non le sento nemmeno, per me è come se non esistessero.
Per me è come se IO non esistessi.
È come se mi si fosse aperta una voragine dentro, un buco grande, buio e senza fondo.
Sono totalmente annullato, cancellato, inesistente.
Non esisto più.
Non riesco a mangiare niente.
Non riesco a bere niente.
Non mi muovo.
Louis è molto preoccupato per me, ma non ha mai osato avvicinarsi per affrontare l’argomento finora. Sa che voglio essere lasciato solo. Eppure è preoccupato, lo vedo. Oltre che triste naturalmente, come tutti gli altri.
Più che altro, spesso si siede sul mio letto e mi racconta che mi succede intorno.
So che anche Eleanor e Perrie non stanno meglio di me. Da quel che mi racconta Louis, Zayn in questo periodo passa molto tempo con Perrie, probabilmente per farle forza.
In effetti non sono più passate da quella sera.
Non le ho più viste.
Ma non mi importa.
Non mi importa più di niente.
Ora come ora, con la consapevolezza che non sei più con me, non mi importa neanche più di riuscire a respirare.
So che non vorresti che io stia così, ma non posso farci niente, Claudia.
Scusami.