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Autore: Little_Lotte    23/07/2015    5 recensioni
Una lettera d'amore è un'idea stupida, ridicola, ed assolutamente imbarazzante.
Eppure Draco non può proprio impedirsi di scriverla.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy | Coppie: Draco/Harry
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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NOTE PRIMA DELLA LETTURA: Non sono solita scrivere questo genere di storie (non perchè non sia nel mio genere, ma perchè ho un tale rispetto per questo fandom da avere il terrore di avvicinarmici per non rischiare di rovinarlo), ma in seguito ad un prompt lasciatomi da Donnie Tz su facebook, per una challenge indetta dal gruppo "We Are Out For Prompt", ho deciso di fare un tentativo.
Buona lettura a tutti! :)

 





“ D'accordo, Draco... Calma e sangue freddo.

Non è certo la fine del mondo, si tratta solo di una lettere! Quante altre persone prima di te avranno scritto una lettera?

Tante.

Sicuramente, moltissime.

Va bene, allora... Incomincio.


Caro Potter...


No, no... Non posso chiamarlo con il suo cognome, non ha alcun senso! D'accordo, adesso riproviamo.


Caro Harry... Come stai?

 

Uhm... Forse non dovrei sprecarmi in convenevoli ed andare dritto al punto, senza girarci troppo intorno. Devo essere diretto, ecco!

Caro Harry... Io ti amo.


Va bene, forse adesso sonostato un po' troppo diretto.

Ricominciamo.

 

Caro Harry...
Non è semplice, per me, doverti dire queste cose.

Per un ragazzo fiero ed orgoglioso come me non è facile dover mettere da parte i propri principi ed arrendersi all'evidenza dei propri sentimenti.


Wow... Questo sì che è un inizio! E chi lo avrebbe mai detto che sarei stato così bravo a scrivere lettere? Ottimo lavoro, Draco, semplicemente fantastico.

E adesso... Adesso...

Beh, adesso come vado avanti? Oh, no... Ho il vuoto totale, accidenti!

Scrivere una lettera è molto più difficile di quanto pensassi.

Va bene, con calma... Non c'è alcuna fretta, nessuno mi sta rincorrendo; una parola dopo l'altra, Draco, vedrai che prima o poi ne verrà fuori qualcosa.
 

Caro Harry...
Non è semplice, per me, doverti dire queste cose.

Per un ragazzo fiero ed orgoglioso come me non è facile dover mettere da parte i propri principi ed arrendersi all'evidenza dei propri sentimenti.

Mi ritrovo spesso a pensare a te e questo significa dover avere....


 

No, così non mi piace.



Che significa bisognare di aver...



No, questo non è neanche inglese! Ci vorrebbe un interprete per capire che cosa sto dicendo... Va bene, ricominciamo.



Caro Harry.... Non è semplice, per me, doverti dire queste cose.

Per un ragazzo fiero ed orgoglioso come me non è facile dover mettere da parte i propri principi ed arrendersi all'evidenza dei propri sentimenti.

Mi ritrovo spesso a pensare a te e questo significa dover... Dover... Dover...”



<< Oh, adesso basta! Ci rinuncio! >>

Draco si alzò in piedi di scatto ed appallottolò il foglio di carta sul quale stava lavorando, gettandolo rabbiosamente a terra in un rapido spasmo d'ira.

Inutile, pensò fra sé e sé, non sarebbe mai riuscito a scrivere quella lettera.

Come aveva potuto anche solo lontantamente pensare di essere in grado di farlo? Molto meglio lasciare i propri sentimenti nascosti, così come lo erano sempre stati: si sarebbe certamente risparmiato un sacco di seccature e – cosa non meno importante – un bel po' di umiliazione.

Il ragazzo sbuffò pesantemente ed afferrò il foglio di carta ancora accartocciato, per poi gettarlo nel caminetto acceso della Sala Comune di Serpeverde prima di andarsene. Il fuoco ardeva lentamente, portando via con sé ogni parola di quella lettera, che si perse fra la cenere prima ancora di essere stata portata a termine.

Nessuno al mondo avrebbe mai potuto conoscerne il contenuto.

Nessuno, a parte lo stesso Draco.

 

***


Caro Harry...

Non è semplice, per me, doverti dire queste cose.

Per un ragazzo fiero ed orgoglioso come me non è facile dover mettere da parte i propri principi ed arrendersi all'evidenza dei propri sentimenti.

Mi ritrovo spesso a pensare a te e questo significa, il più delle volte, tradire tutto ciò in cui ho sempre creduto prima di conoscerti.

O più semplicemente, ciò in cui ho sempre pensato di credere.

Innamorarsi di te non è certo un'impresa semplice ed è molto più facile odiarti, dichiarare apertamente tutto il mio astio ed il rancore che provo nei tuoi confronti, sentimenti solo in parti veritieri e dietro ai quali si nasconde un bisogno incessante ed inconfessabile, desideri proibiti e segreti che a nessuno potrei mai permettermi di rivelare.

Io, Draco Malfoy, unico erede di uno delle più prestigiose famiglie di Puro Sangue di tutto il Mondo Magico, innamorato proprio di te.

C'è qualcosa di decisamente ridicolo in questa affermazione, non trovi anche tu?

Eppure, malgrado ogni mio sforzo, io non riesco a tenere a bada i miei sentimenti.

Ci provo, a dire il vero, e piuttosto assiduamente: dietro ogni mio insulto, ogni sguardo altezzoso e austero, ogni sfida o provocazione, si cela un disperato tentativo di mettere a tacere delle emozioni incontrollabili, tutt'altro che appropriate al mio rango e decisamente fuori luogo.

Certo, non ne vado poi così fiero.

Credi forse che sia semplice, per me, dover sopportare gli sguardi che tu e i tuoi amici mi rivolgete ogni giorno? Pensi che sia piacevole, per me, essere guardato con pietà e compassione, sentir bisbigliare alle mie orecchie parole di disprezzo, rivolte a me e ai miei genitori?

La Guerra Magica è finita, eppure io ancora ne avverto l'eco: la mia famiglia, alla quale un tempo si guardava con timore e profonda riverenza, adesso non raccoglie altro che disprezzo e derisione, tutto ciò che non si era mai vergognata di dimostrare nei confronti di tutte quelle famiglie che non reputava all'altezza di far parte del Mondo Magico.

Ironico, non è vero?

Chissà che anche tu non lo abbia pensato, che non ti sia ritrovato tu stesso a guardarmi dall'alto in basso, scuotendo il capo e rivolgendomi pensieri di sdegno o rancore... O forse, più semplicemente, ti sei limitato a fissarmi con occhi colmi di mestizia, mormorando ai tuoi amici un triste e patetico: “ Povero Draco, non dovreste giudicarlo in questo modo. A me fa solamente tanta pena.”

Forse, tutto sommato, è proprio quel che mi merito.

Eppure io non voglio la tua pena, Harry, né la tua compassione; non sopporto l'idea di essere guardato da te come se fossi una specie di animale in gabbia, una creatura debole ed incapace di difendersi, meritevole di nient'altro che non sia la tua mera, pietosa commiserazione.

Non voglio essere più compatito, Harry.

Non voglio essere sempre il nemico, l'eterno rivale, colui dal quale sarebbe semplicemente meglio stare alla larga, da quale non è possibile aspettarsi niente di buono.

Non voglio più essere al di fuori della tua portata.

Eppure so che continuerò ad esserlo e allora, come sempre, sollevò fieramente il capo e mi rifugio dentro al mio orgoglio ferito, camminando a testa alta fra la folla e soffocando con violenza i miei sentimenti, così come faccio dal primo giorno in cui ho messo piede in questa scuola.

E forse non otterrò mai ciò che desidero e sarò per sempre destinato ad essere infelice... Ma almeno, continuerò ad esserlo con fierezza ed a testa alta.

Così, come ho sempre vissuto.

  
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