Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Mirwen    23/01/2009    6 recensioni
“Quindi Teddy, non sei mai solo… e non devi avere mai paura perché mamma e papà sono sempre con te….” Gli accarezzò i capelli mentre il piccolo sbadigliava “Vuoi che resti a dormire con te, così non torna più l’incubo?” “No, Harry, ci sono mamma e papà…” disse il bambino mentre si addormentava.
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Teddy Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Mentre aspetto che la mia beta finisca il prossimo capitolo di Safely... vi posto questa piccola storiellina

 

Ci sono Mamma e Papà

Aveva avuto un incubo, scese dal letto in punta di piedi rabbrividendo al contatto con il pavimento freddo. I piedini si mossero rapidi fino alla porta. Il bambino di quattro anni si voltò ancora un attimo a guardare il letto che occupava in quei giorni. Un brivido gli percorse la schiena come se lì davanti a lui vedesse il suo incubo in carne ed ossa. Singhiozzò, passandosi la manica del pigiama sugli occhi. Poi come se scappasse da qualcosa, forse dall’incubo stesso chiuse velocemente la porta della camera e corse per il corridoio. Inevitabilmente i suoi piedini intirizziti dal freddo inciamparono nei pantaloni troppo lunghi, per fortuna il tappeto gli attutì la caduta. Strinse i dentini e si rialzò, era abituato ad inciampare dappertutto. Scese velocemente le scale, avvicinandosi al salotto. Una flebile luce usciva dalla stanza. Il suo padrino stava leggendo un libro, tranquillamente seduto su una poltrona. Il bambino si fermò un attimo a guardarlo, poi si voltò verso il corridoio spaurito.

“Harry…” sussurrò piano, tanto che per un attimo pensò che il giovane non l’avesse sentito, poi il ragazzo lo guardò

“Teddy… credevo stessi dormendo…” disse togliendo i piedi dalla poltrona e facendo segno al bambino di avvicinarsi. Teddy non se lo fece ripetere due volte e corse tra le braccia del padrino.

“Hai fatto un brutto sogno?” chiese Harry dolcemente, accarezzando i capelli del figlioccio che da blu notte stavano prendendo un colore più chiaro, man mano che il bambino si calmava nel suo abbraccio.

“Si…” mugugnò stretto al pigiama di Harry.

“Cos’hai sognato?” chiese il giovane

“Un mostro… aveva tanti occhi e tante bocche…” cominciò il bambino terrorizzato

“E ti faceva paura?”

“No… cioè all’inizio no… sai c’era la mamma e c’era anche papà… mi tenevano le mani e io non avevo paura…” Harry lo strinse a se, facendolo sedere meglio sulle sue ginocchia “ma poi… sono spariti… e io li chiamavo e non loro non rispondevano… e io avevo tanta paura…” disse con gli occhi che gli si riempivano di lacrime.

“Ora ci sono io… non devi più aver paura Teddy…” disse alzandosi, con il bimbo in braccio. Se sua nonna avesse scoperto che il suo adorato nipotino era sveglio a quell’ora, Harry era sicuro che non gli avrebbe più permesso di tenerlo per i weekend…

“Harry…” chiese Teddy mentre il padrino si sedeva sul letto della sua stanza, così da farlo scendere

“Dimmi…”

“Dove sono?” chiese con gli occhi lucidi

“Loro sono lontano…” cominciò Harry, con un groppo in gola, quante volte si era fatto la stessa domanda

“Quanto?” chiese il bambino

“Tanto… troppo…” disse il ragazzo spingendolo sotto le coperte e coprendolo

“Non possiamo andare a trovarli?” chiese Teddy

“No, Ted, non possiamo…”

“Perché?” Harry sembrò pensarci un attimo su…

“La vuoi sentire una storia, Teddy?” chiese poi, il bambino annuì mentre i capelli gli diventavano di un azzurro intenso.

“C’era una volta un lupo…” cominciò Harry

“Come questo?” chiese Teddy tirando fuori da sotto le coperte il suo peluches preferito.

“Si… lui vagava da solo nella foresta più buia, strappato dal suo branco.”

“E aveva paura?”

“Si, ma era soprattutto triste e si guardava intorno ululando alla luna che brillava nel cielo. E lo sai perché lo faceva?”

“Perché lo fanno tutti i lupi?”

“No, perché gli ricordava gli amici perduti , continuò a parlare alla luna finché non incontrò una ninfa.”

“Ed era bella?”

“Bellissima… Lei era vestita d’arcobaleno e il suo sorriso lo fece rivivere. Vagarono insieme in mezzo alla burrasca, gioendo ognuno della compagnia dell’altro e di ciò che scoprivano e creavano insieme.”

“Erano come una mamma e un papà?”

“Si, Teddy… Lottarono contro il vento e contro la pioggia finché purtroppo un fulmine non li spense entrambi: il lupo si accasciò al suolo con un ululato di dolore e l’arcobaleno si estinse al suo fianco.”

“Non mi piace questa storia…”

“Aspetta la fine… Teddy…” il bambino si fece di nuovo attento “Ma dopo la tempesta un raggio di sole scaldò il volto di ciò che, nascosto tra gli alberi, il lupo e la ninfa avevano difeso: un piccolo cucciolo vestito d’arcobaleno.”

Il bambino lo guardò

“Un cucciolotto che io ho giurato di difendere!” disse abbracciandolo “Hai capito, Teddy, per quanto loro siano lontani loro sono in te, perché tu sei un po’ lupo un po’ arcobaleno… non dimenticarlo mai… se non li puoi trovare la fuori, li puoi trovare qui dentro…” disse Harry appoggiandogli una mano sul cuore

“E mi abbracciano lo stesso?”

“Si, se ti concentri, li puoi sentire abbracciarti…”

Teddy chiuse gli occhi concentrandosi, Harry gli sorrise quando gli aprì di nuovo

“È vero se li penso forte forte, mi sembra che mi abbraccino come fai tu!” sorrise il bambino

“Quindi Teddy, non sei mai solo… e non devi avere mai paura perché mamma e papà sono sempre con te….” Gli accarezzò i capelli mentre il piccolo sbadigliava “Vuoi che resti a dormire con te, così non torna più l’incubo?”

“No, Harry, ci sono mamma e papà…” disse il bambino mentre si addormentava.

 

E con Queste mia immagine vi lascio, alla prossima!

   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Mirwen