Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: Spensieratezza    24/07/2015    7 recensioni
Dean Winchester è un adolescente difficile e problematico, che crea molti problemi al padre John. Quando Sam, suo fratello separato alla nascita, torna a vivere nella loro casa assieme alla madre Mary, cercherà di aiutarlo a combattere e a distruggere i propri demoni, ma ben presto Sam scoprirà che non può aiutare Dean, senza che esso lo stravolga nell'animo. I due fratelli rimarranno intrappolati in un vortice di sentimenti e passioni e tanti altri sentimenti che li sconvolgeranno nel profondo.
Genere: Angst, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'La catena dell'estasi, dell'amore e della famiglia'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sam si era fermato a dormire da Castiel. Per fortuna avevano un altro materasso per gli ospiti, che avevano potuto mettere nella stanza con Castiel, così Sam dormì lì. Non se la sentiva di affrontare subito Dean.

La mattina dopo, Sam e Castiel si svegliarono quasi contemporaneamente.

“Giorno.” Sorrise Castiel a Sam, felice di essersi svegliato vedendo il suo viso come prima cosa. Per lui era un sogno che si avverava. Quante volte l’aveva desiderato!

“Ciao.” Lo salutò Sam, sorridendo. Sembrava contento.

“È ancora presto. Andiamo a fare colazione.” Gli disse Castiel un po’ imbarazzato.

Sam lo guardò stranito, avvicinandosi un po’. “Mm..niente saluto?”

Castiel alzò il viso un po’ imbarazzato e gli diede un timido bacio sulla guancia.

“Uhh…sono un cagnolino?” chiese Sam, un po’ offeso.

Ora sì che Castiel era davvero felice. Il suo volto si illuminò.

“Allora non ti penti di ieri sera?”

“No.” rispose Sam, sorridendo. Per ora non si sentiva di dire altro.

A quel punto allora Castiel gli diede un bacetto sulle labbra. Un bacio dolce.

Sam sorrise.

“Ora andiamo.” Disse Castiel, prendendolo per mano.

“Sì…ehm., Cas, devo dirti però una cosa.”

Castiel si sentì gelare. Ebbe paura che Sam stava per dirgli che non voleva impegnarsi.

“Devo tornare a casa prima di andare a scuola. Sai, ho dormito qui senza cambio e preferirei lavarmi e cambiarmi, prima di andare a scuola. lo faccio tutti i giorni.” Sorrise.

Castiel sospirò. “Al signorino piace improfumarsi, eh?”

Sam sorrise più malizioso.

“Però…uhm…vedrai Dean, allora?” chiese, d’un tratto impaurito.

Sam tremò appena. “Non so. Se non è ancora uscito, credo di sì.”

Castiel si adombrò un po’.

Sam lo fissò. “Cas, è mio fratello. Viviamo nella stessa casa. Non potrò comunque evitarlo per sempre.”

Castiel si sforzò di sorridere.

“D’accordo. Sì, hai ragione. Solo, stà attento, ok? Non permettergli di turbarti.”

“Lo prometto.” Disse Sam, anche se non poteva giurarlo.


Cas è il mio migliore amico da sempre...forse non potrà farmi battere il cuore come fa Dean, ma questo vuol dire che non mi farà neanche soffrire in quel modo... Cas mi dà tranquillità e poi gli voglio bene...e ammettiamolo, non è un brutto ragazzo. pensò Sam.

 
 
 
 
 
*

Erano le sette e venti, quando Sam tornò a casa. Per fortuna le due case non erano troppo distanti tra loro. Cercò di far più adagio possibile e di entrare di soppiatto, ma beccò Dean dentro il bagno che si lavava i denti.

“Ops!” disse, richiudendosi la porta del bagno alle spalle.

Dean sorpreso e subito dopo incazzato, riaprì la porta del bagno.


“Buongiorno!” lo salutò freddo.

“Giorno.” Rispose Sam, con lo stesso tono glaciale.

“Passata una bella nottata ieri?”

“Non sono affari tuoi!” disse, cercando di tornare in camera. Dean gli si parò davanti.

“Dove hai dormito?”

“Da Castiel! Tu invece da Jessica??” gli chiese.

Dean restò  zitto. Sam lo guardò meglio e vide che Dean aveva ancora un occhio nero per via dei pugni di ieri. Si sentì d’un tratto in colpa.

“Non mi interessa andare da Jessica e comunque con quest’occhio nero potrei abbordare solo ragazze con la sindrome da crocerossina.” Disse Dean, indicando l’occhio e andando via infuriato, dirigendosi in cucina.

Sam lo seguì subito.
 
 


I due fratelli attraversarono il salone e Ovidio li vide passare mentre lucidava i mobili.

“Bentornato signorino Sam. Spero abbia dormito bene. Ha già fatto colazione o devo preparargliela?” chiese Ovidio.

“Si, grazie, Ovidio.”

“E io chi sono? Il figlio della porta accanto?” Chiese Dean, sforzandosi di non essere troppo volgare.

Ovidio rispose piccato. “Mi scusi, signorino. Ho chiesto solo perché non avevo idea se dovevo prepararla anche per suo fratello, dal momento che ha passato la notte fuori. Mi scuso se sono stato maleducato.”

Ovidio li sorpassò e Sam si rivolse a Dean.

“Perché devi sempre essere così scorbutico?”

Dean lo sorpassò, senza rispondere.
 
 

In cucina….

Dean stava trangugiando il suo latte lentamente in silenzio. Si accorse troppo tardi che Sam si era inginocchiato per inzuppare delle pezze nella camomilla calda.

“Che diavolo fai?” chiese sorpreso.

“Lascia che…insomma…lasciami fare.” Disse Sam, con voce un po’ mortificata.

Dean restò a occhi sgranati a guardare Sam che con mano delicata gli poggiava le pezze sull’occhio.

“Guarda che mi sta passando.”

“Si…come no…è viola.”

“Ahia. Brucia!”

“Non fare il bambino.”

“è questo il tuo modo di chiedere perdono? Passarmi pezze di camomilla in faccia?”

“Sì.” Rispose Sam, umilmente. A quel punto Dean non parlò più.
 

Quando Sam fece per rialzarsi, si accorse che Ovidio li stava fissando teneramente, con le braccia dietro la schiena.

“Cos’hai da guardare? Torna al tuo lavoro.” Disse Dean irritato.

“Peccato. Era una bella scenetta commovente.” Disse Ovidio sorridendo.

“Vai!”

“Signorino, lei è ingiusto. Ho così poche distrazioni in questa casa. Meno male che oggi dovrà arrivare una dama a farmi compagnia.”

“Una dama? Vorrai dire una cameriera! Mia madre è riuscita a trovarne una?” chiese Dean sorpreso.

“Sì, signorino!”

“Oh…mamma mia. Speriamo che non sia una ficcanaso come te!”

Ovidio se ne andò via offeso.
 

Anche Sam stava per andare via, ma Dean lo fermò.

“Sam, aspetta un momento.”

“Che c’è?? Devo andare a lavarmi!”

“Lascia che..ti chieda scusa per quello che ho fatto.”

Sam sbuffò. “Non voglio ascoltare.”

“D’accordo, me lo merito, non posso pretendere che mi perdoni, ma non odiarmi almeno.”

Sam lo guardò arrabbiato. “Jessica era la mia ragazza e tu l’hai baciata. Se non ti avessi visto…”

Dean sospirò. “Ti avevo visto arrivare con Cas. l’ho baciata apposta.”

Sam spalancò la bocca inorridito.

“L’hai fatto apposta?? Dio…sei ancora più perverso di quello che pensavo! Dunque Jessica aveva ragione! E tutto questo per farmi soffrire???”

“No, no, io non volevo farti soffrire, Sam! Solo farti aprire gli occhi! Volevo che capissi che…Jessica non è la ragazza adatta a te. Se tu non fossi arrivato in quell’istante, lei non mi avrebbe fermato. Lo so.”

“E questo lo sai perché…sei un veggente, vero?? Jessica ti avrebbe fermato!!”

“No, non l’avrebbe fatto, Sam. Non sarò un veggente, ma ho imparato che se una ragazza non vuole essere baciata, non c’è prepotenza che tenga. Ti spintona, ti urla contro, fa in modo di andarsene prima che la situazione scappi di mano. A lei intrigava tanto quella situazione, credimi. Se non fossi stato io in quello sgabuzzino, ci sarebbe stato un altro.”

“Perché diavolo mi stai dicendo queste cose?? Perché diavolo non lasci che gestisca io la mia vita sentimentale?? Cos’è, metterai alla prova tutte le ragazze con cui esco??” chiese Sam, furibondo, facendo per andarsene di nuovo.

Dean gli si parò di nuovo davanti.

“Non lo farò più, prometto. Ho capito di aver esagerato.”

“E se io ora volessi tornare con Jessica, che farai??”

“Non farò niente, lo giuro, ma non è quello che vuoi.”

“E tu questo come lo sai?” lo sfidò Sam.

“Perché riconosco una persona innamorata e tu non lo eri con Jessica. Non eri felice, altrimenti non avrei mai fatto quello che ho fatto.”

Sam tentennò e Dean tentennò a sua volta, prima di abbracciarlo.


Quando lo fece, Sam era spiazzato dal gesto e tremò anche lui un po’.

“Sam, tu sei mio fratello. Non importa quello che succeda tra noi, questo non cambia.” Disse e sembrava alle orecchie di Dean sia una promessa che una condanna.

“Io…ero quasi arrivato a credere…a tutte le scemenze che mi hai raccontato quando siamo andati a Cabo San Luca..il batticuore, il romanticismo, l’amore romantico…” disse Sam con gli occhi lucidi.

Dean sentì una fitta al cuore.  “Ci credevi??”

“Ad un certo punto sì.”

“Mi dispiace se hai creduto che potesse essere Jessica e io…”

“No, Dean, non era Jessica.” Disse Sam.

Dean sciolse l’abbraccio e lo tenne per le spalle. “Eri innamorato di qualcun altro??” Chi??”

“Nessuno. Lasciami.”

“No, Sam, dimmelo. Chi?”

“Non deve interessarti, lasciami!”

“No, Sam, dimmelo. “ e poi la sua espressione cambiò. “Non sarà mica Cas? hai dormito da lui stanotte. È lui, non è vero??”

Sam si divincolò furiosamente.

“Sono tutto quello che tu vuoi che sia, non è vero?? Adesso sono anche gay, secondo te. Lasciami andare!!” detto così, scappò ai piani superiori.
 
 
 
 
*

A scuola……

Durante l’intervallo, Dean seguì Castiel in bagno.

“Ma che diav…” si spaventò Castiel, che si stava sciacquando la faccia e vide il riflesso di Dean nello specchio.

“Io e te dobbiamo parlare.”

“Ti sbagli. Io e te non abbiamo niente da dirci.” Disse Castiel, cercando di sfuggirgli, ma Dean gli si parò davanti.

“Io credo invece che abbiamo molte cose da dirci.”

“Senti, ma perché non mi lasci in pace? Hai avuto quello che volevi, no?? Jessica è tua. Sam l’ha lasciata!!”

Dean incrociò le braccia. “Sì. L’ha lasciata e tu come fai a saperlo?”

“Me l’ha raccontato lui.”

“E questo è successo prima o dopo che si è infilato nel tuo letto??”

Castiel lo guardò costernato e poi scoppiò a ridere.  “Amico, tu devi essere ubriaco.”

“Ma ha dormito a casa tua!!”

“Certo. Dormito, ti è chiaro il concetto?? Dormito e basta!”

“Nel tuo letto??”

Castiel sospirò rumorosamente per non doverlo insultare. Dean era molto più grande e grosso di lui e avrebbe avuto la peggio.

“No!! I miei genitori avevano un materasso in più e ha usato quello. Non se la sentiva di tornare a casa dopo che tu…dopo che noi “ aggiunse, vedendo Dean stringere gli occhi. “Gli abbiamo giocato quello scherzetto crudele. Ma perché diavolo mi sto giustificando??”

“Forse perché ti senti colpevole.”

Castiel accusò un po’, ma comunque ribattè: “Tu sei quello che l’ha fatta più grossa. Non sono stato io quello che ha baciato la sua fidanzata.”

“Però mi hai aiutato!”

“Ok, ok, l’ho fatto!!” sbottò Castiel. “Ora cosa vuoi, una medaglia al valore, un trofeo o dei soldi, per questo??”

Dean si avvicinò minacciosamente. “Voglio che stai alla larga da Sam. non posso impedirti di essergli amico, ma dovrà essere solo questo. Non ti azzardare a fare dei pensieri poco casti su di lui…se anche solo ci provi….”

“Ehi, un momento, tu sapevi benissimo qual era il mio interesse per Sam e quindi che cos’è adesso questa scenata?? No, mi dispiace, tu hai avuto quello che hai voluto e adesso tocca a me, e non lo otterrò con la forza, come fai tu, ma sarà Sam stesso a scegliere se volermi o no…”

Stai – lontano – da – lui.”  Scandì minaccioso Dean.

Castiel strinse gli occhi, cercando di non farsi vedere impaurito.

“Sai, Dean, te la prendi tanto a cuore che, se non fosse che so che sei suo fratello, si direbbe quasi che tu voglia scopartelo.”

Dean tremò a quella frase e non rispose.

Castiel sapendo di aver colto nel segno, sorrise e infierì. “Ti comporti come un fidanzato geloso, ma non hai nessun diritto su Sam. Tu non sei niente, eccetto che un fratello, fra – tel – lo.”

Dean deglutì. “Quindi stagli tu alla larga.” Gli disse ancora, andando via sorridendo.
 
 
 
 
 
*

Era pomeriggio inoltrato e i fratelli erano a casa a guardare la televisione sul divano, rigorosamente lontani alle proprie estremità, guardandosi di sottecchi.

All’improvviso, suonò il campanello.

“Aspetti visite?” chiese Dean.

“No.” disse Sam perplesso.

Andarono ad aprire e vi entrò una ragazza graziosa con lunghi capelli castani e un visino angelico.

“Ohhhh, ma che bella casa!! Sapevo che era una villa, ma non immaginavo fosse così bella, come i padroni di casa!! Complimenti, essere proprietari di una casa così bella, già alla vostra età!!” disse la ragazzina, estasiata.

“Ehm, noi veramente saremmo i figli dei proprietari.” Disse Sam, cercando di non ridere.

“Oddio, i figli…scusatemi…faccio certe gaffes. Ma certo, i figli, è logico. Scusate, perdonatemi, ma devo sistemare le valigie, ah, non mi sono ancora presentata, sono la nuova cameriera, Mimì!!” disse la ragazza.

“Mimì?” chiese Sam sgranando gli occhi.

“Parli sempre così tanto?” chiese Dean.

“Oh, no no, solo quando sono agitata o quando sono appena assunta o sto per essere assunta!”

“Se scopriamo che hai mentito, sarai licenziata.” Disse Dean sorridendo.

“Ohhhh, oh no, signore, non mi faccia questo, posso parlare di meno, se è questo che desidera.”

“Dean!!” lo rimproverò Sam.

“Che cosa succede qui?? Che cos’è questo baccano??” chiese John, scendendo dalle scale con Mary.

“È arrivata, allora! È la nuova cameriera??” chiese Ovidio, sorridendo.

“Oh, oh sì lo sono, ma sono anche un’attrice , anzi, un’aspirante attrice per recitare nei film muti, come stavo appunto dicendo a suo figlio…”

“Parla sempre così tanto??” chiese John perplesso a Mimì.

Mimì stava per rispondere, ma Mary prese la parola.

“Ovidio, accompagna la signorina Mimì a farle vedere la casa e comincia a iniziarla alle varie regole per la pulizie.”

Ovidio la prese sottobraccio, mentre Mimì si divincolava.

“Non mi tocchi, giù le mani! So camminare da sola!!”

“Ovidio!!” lo richiamò John.

Ovidio e Mimì si girarono, ammutoliti.

“Porti via tutte queste valigie!” ordinò.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell'autrice: Voglio rassicuravi!! Mimì non metterà il bastone tra le ruote a Sam e Dean. Tranquilli xd almeno lei se ne starà tranquilla xd (per modo di dire)

Devo anche dirvi che i personaggi di Mimì e Ovidio li sto scrivendo ispirati a una telenovela spagnola che vedevo, dove appunto c'era un maggiordomo e una cameriera di nome Mimì e Ovidio xd. La telenovela si chiama: Zingara

Quindi vorrei che aveste loro in mente per questi due personaggi xd Mi piacevano davvero molto!

Vi posto i link per farvi capire che faccia hanno

http://36.media.tumblr.com/28195bcfd018533291c02b8ce4572830/tumblr_nrzzb5rHNH1t0u04do1_1280.jpg
 
  http://41.media.tumblr.com/8e93d1fc1e6638d396105dc0cb337606/tumblr_nrzzastcDb1t0u04do1_1280.jpg  
 
http://40.media.tumblr.com/a051cbb9dc77d70ef97f74a82a66a200/tumblr_nrzzahPFBO1t0u04do1_1280.jpg  
 
http://40.media.tumblr.com/086b89587244d14186fa5dd0a9035367/tumblr_nrzz9xTaow1t0u04do1_1280.jpg  
 
http://40.media.tumblr.com/1aed85edeb47de5dd82a56d05351c9bf/tumblr_nrzz9klaKa1t0u04do1_1280.jpg  
 
http://40.media.tumblr.com/3f9234578f374fe5f8e965ee0218d1d1/tumblr_nrzz94JZDX1t0u04do1_1280.jpg  
   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Spensieratezza