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Autore: Water_wolf    25/07/2015    1 recensioni
Una fic per ognuno dei maggiori pairing di The 100 - o quasi. Perché ognuna di queste coppie è bella a modo suo e merita il suo spazio nel fandom.
01. An absence of Clarke (Bellamy/Clarke) — Dopotutto, è sempre stato un codardo.
02. How to love (Octavia/Lincoln) — «Lincoln, mi insegni a dire ti amo?»
03. I love you there (Raven/Wick) — Raven pensa che, se continua così, può riuscire a baciarle anche l’anima.
04. Master of deceptions (Clarke/Lexa) — L’amore non l’ha mai aiutata e mai lo farà. Mai.
05. Black is a warm color (Clarke/Bellamy) — «Sei qui» singhiozza sulla sua spalla. «Per me.»
06. A hundred cracks (Finn/Clarke) — Ma loro non vogliono dirti dov’è Clarke.
07. The loner (Murphy/Bellamy) — Sta davvero pensando a Bellamy come compagno di sbronze?
08. Bulletproof love (Bellamy/Raven) — «Hai intenzione di rimanere qui a fissarmi alitandomi sul collo senza un motivo, Bellamy?»
09. The stars above you (Costia/Lexa) — Il suo fiato le scalda le labbra quando soffia: «Ho paura.»
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: Bellamy Blake, Clarke Griffin, Raven Reyes
Note: Lime, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: The stars above you.
Rating: Giallo.
Wordcounter: 560 parole.
Pairing: Lostia (Lexia? Coxa?)
NdA: Lo scopo di questa raccolta non è quello di essere una sotto specie di long da aggiornare regolarmente, bensì quello di fornire una fic per qualsiasi tipo di coppia, ma mi sento un po’ in colpa lo stesso per essere scomparsa tutto questo tempo. Le mie vacanze mi portano a girare come una trottola, sorry. È una vita dura, ma qualcuno la deve pur fare lol Anyway, amo tantissimo la Lexa/Costia (molto più della Clexa) e non poteva mancarmi un momento tra loro. Con entrambe in vita, si intende. Enjoy!

 
 
→ How long will I love you?
As long as the stars are above you

 


Costia sa che Lexa è sveglia dal ritmo del suo respiro. Sa anche che si sta sforzando di rallentarlo e di renderlo regolare come se fosse addormentata, perché non vuole rischiare di disturbarla. Ma Costia ha passato molte ore con l’orecchio premuto contro le sue costole ed è in grado di riconoscere ogni cambiamento nel suo respiro.
Si sistema meglio contro di lei e per sbaglio scalcia via il lembo di coperta che la copriva, ma non le importa, perché il calore emanato dal corpo di Lexa non è comparabile a quello delle pelli. È un fuoco bianco che le brucia nel petto anche di giorno e che si attizza ad ogni suo sguardo, le fiamme alte che le avvolgono il cuore, pompato nelle sue vene assieme al sangue. Come tutti i fuochi, però, brucia più intensamente al buio. Ed è così vivido, così vivido, al buio della tenda di Lexa quando fanno l’amore.
Le sfiora un fianco con i polpastrelli e poi abbandona la mano sul suo ombelico. Può sentire i muscoli sotto la pelle, quella pelle meravigliosa che non può trattenersi dal toccare.
Lexa trattiene il fiato a lungo, prima di lasciarlo andare in un sospiro pesante come il manto bagnato di un lupo.
«A cosa stai pensando?» le domanda. È solo un sussurro, parole più lievi del canto dei grilli tra l’erba.
Lexa non risponde.
Costia fa scivolare la mano lungo il suo interno coscia, piano e sicura—è una promessa che le ha fatto mille e uno volte e che mille e uno volte si è impegnata a mantenere.
«Adesso, a cosa stai pensando?» la stuzzica, mordendosi il labbro inferiore con malizia.
Lexa volta il viso verso il suo. «A te» risponde. «Stavo e sto pensando a te.»
Costia ritira la mano e si concentra sul suo viso. Distingue solo gli occhi, cerchi verdi con pagliuzze dorate, e la curva delle labbra. Non  c’è bisogno che la inviti a spiegare; d’altronde, non c’è mai stato bisogno di molte parole tra loro.
«Ho fatto un sogno» continua Lexa. «Non mi ricordo cos’ho visto, ma ero così piena di dolore e rabbia che mi sono svegliata.» Sposta gli occhi oltre la spalla di Costia. «Temo che ti accada qualcosa di brutto.»
Non dice: a causa mia. Ma Costia sa.
«Lexa…» Le prende la mano e intreccia le dita con le sue. «Sei la mia anima. Non potresti mai farmi del male.»
Lei ricambia la stretta, forte, ma attenta a non farle male. I suoi calli sono duri e ruvido contro il palmo di Costia. È una guerriera, la sua anima—la sua guerriera. La ama anche e nonostante questo.
Lexa ha il respiro più corto mentre avvicina il viso al suo. Il suo fiato le scalda le labbra quando soffia: «Ho paura
«Sono con te» dice Costia, sfiorandole la bocca con la sua. «Sono sempre con te.» Le preme la mano aperta sul cuore. «Sempre.» Indugia ancora, sebbene frema di desiderio. «Anima mia» mormora. «Fino a quando le stelle brilleranno sopra il nostro capo, io sarò con te. Non avere paura.»
Un angolo della bocca di Lexa si solleva lievemente. «Non ne ho più.»
Costia si sente esplodere la gioia nel petto. Le ha strappato un sorriso. «Lo so.»
E poi ci sono unicamente i loro corpi che diventano uno solo e le loro anime che si ricongiungono.
  
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