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Autore: horjzons    27/07/2015    3 recensioni
Ogni passeggero aveva il suo buon motivo per essere su quell'aereo. Chi era desideroso di un'emozionante avventura, chi si apprestava a una noiosa vacanza di lavoro e chi voleva solo abbracciare un parente o un amico lontano. Ognuno si portava dietro un bagaglio e la sua storia. Ma poi tutto, su quell'aereo, era precipitato. Non importava chi fossi, o da dove venissi, se fossi buono o la carogna più grande del mondo: tutto era caduto giù, senza pietà. Eppure il destino ha deciso di dare una seconda possibilità ad alcuni di loro. Sono dieci i superstiti. Per loro, non c'è modo di sfuggire alla morte, ma ce n'è uno per inseguire la vita.
L'isola è la loro unica salvezza, ma chi sarà veramente in grado di cavarsela e di stare alle leggi della giungla?
TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=Lnn21N2727s
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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TRAILER 

CHAPTER THREE
 
 
17 luglio 2015
ASHLEY
18:00

Un ronzio fastidioso raggiunge le orecchie della ragazza già in preda ad una crisi isterica. L’urlo assordante, provocato dalla visione dello strano insetto, si espande nella foresta facendo quasi assordare i tre ragazzi vicino a lei.
-Puoi smetterla di urlare per ogni cosa che vedi?- esclama Louis con una smorfia.
-Senti coso, se per questo dovrei urlare anche per quella maglietta oscena che hai addosso- le risponde lei scatenando la risata di Niall.
-Beh in effetti non ha tutti questi torti, Louis- si intrommette il biondo.
Il ragazzo si guarda la sua T-shirt nera con una grande scritta bianca e una foto al centro prima di sbuffare rumorosamente e riprendere la sua marciata.
-Siamo su una cazzo di isola deserta e voi pensate alla mia maglietta, mi spiegate che problemi vi affliggono?- continua poi picchiettando il suo indice sul suo capo.
Niall e Ashley si guardano complici prima di scoppiare a ridere ricevendo un’occhiataccia da Louis.
Sei ore fa si erano addentrati in quella terra misteriosa per poi scoprire miseramente che sono isolati dal resto del mondo e circondati da semplice e pura natura. Eppure, nonostante l’esito fallimentare della spedizione, Ash riesce ancora a dilettare tutti con il suo senso dell’umorismo.
-Ragazzi, ecco gli altri- grida entusiasta Melissa che non avrebbe retto un altro passo.
Il gruppo si ferma ad osservare i loro compagni nel pieno delle loro attività: Gregory e Harry cercano di accendere il fuoco, Liam si diverte a distrarre dalla situazione il piccolo Mark mentre Zayn e Gwen osservano, con una smorfia soddisfatta, il rifugio appena costruito.
Ash guarda, a bocca spalancata, il lavoro fatto dalla rossa e il suo amichetto non riuscendo a trattenere i suoi commenti.
-Questa sarebbe la nostra bellissima casa?-  si avvicina ai due ragazzi mentre Mel, Niall e Louis alzano gli occhi al cielo pronti ad assistere ad una scenata.
-Esatto. Che ne pensi?- risponde ingenuo Zayn.
La bionda fa un giro intorno all’ammasso di legni e pezzi di albero accatastati prima di esclamare arricciando la fronte:
-Complimenti, bella merda-
Tutto il gruppo si ferma da ciò in cui è impegnato per puntare gli occhi sulla ragazza.
-Senti biondina, stai iniziando a rompermi le palle. Ci siamo spaccati in due per fare questa cosa anche per te e se non ti va bene puoi anche andartene dove ti pare- le punta un dito contro Gwen.
Ash si fa scappare una risata isterica prima di ribattere –Certo che me ne vado, solo al pensiero di stare appiccicata a te sotto questo ammasso di legno mi viene il voltastomaco- grida isterica.
-Ash, smettila, stai esagerando- si intromette Mel avvicinandosi all’amica.
Trascorre un minuto di silenzio prima che la voce della bionda si faccia sentire di nuovo.
-Certo sto esagerando. Sai cosa ti dico, anzi lo dico a tutti voi- li indica uno ad uno –vi lascio soli, tanto so che non sono una presenza gradita, è stato un piacere- sposta la mano di Melissa dalla sua spalla e si dirige nuovamente verso la foresta.
-Ecco, fai bene- aggiunge Gwen ricevendo un bel dito medio da Ashley.
Tutti osservano la scena quasi fosse uno spettacolo prima che, come se niente fosse, riprendano i propri compiti.
Mentre Ashley si addentra nell’immenso bosco, il vecchio si avvicina a Melissa per afferrarla da un braccio e trascinarla in disparte.
-Senti, siamo vivi per miracolo, non possiamo permetterci di separarci e tantomeno di perderci. Conosco persone come la tua amica e quello che ti posso dire è di andare là dentro, trovarla, farla ragionare cercando di insegnarle a comportarsi almeno decentemente e riportarla qui. Ci siamo intesi?- la guarda bieco.
Mel fa un cenno con la testa per poi sorridere, accarezza il braccio di Gregory in segno di ringraziamento prima di dirigersi verso il bosco. Immersa nei suoi pensieri e intenta ad elaborare un discorsetto da fare ad Ashley quasi non si accorge che qualcun’altro la ferma.
-Hai bisogno di qualcosa, Louis?- gli chiede non ricevendo alcuna parola dal ragazzo.
-Ho ascoltato cosa ti ha detto Gregory e, personalmente, non mi va che tu vada da sola là dentro. Sta diventando buio e dato che c’è già un esemplare di Ashley persa in quell’inferno non vorrei che poi ci tocca trovarne due- si gratta la nuca quasi imbarazzato.
Melissa scoppia a ridere prima di rispondere.
-Stai per caso dubitando del mio senso di orientamento?-
Si fa scappare una piccola risata –Diciamo che è un fattore che influenza-
Sorride divertita per poi fissarlo negli occhi–Va bene, vai tu, ma mi raccomando Ash è una persona particolare. Bisogna saperci fare con lei, mi fido di te anche se non ti conosco-
-Puoi contarci, la riporto qui il più presto possibile- le sorride avviandosi verso l’immensità della foresta.
-Louis, grazie- lo richiama ancora una volta lei.
-È ancora presto per dirlo, forse mi potrai ringraziare dopo-
Mel accenna un sorriso prima di sedersi insieme agli altri intorno al fuoco e fissare la sagoma di Louis sparire tra gli alberi.

20:00
Il sole nonostante stia tramontando illumina ancora della sua luce la piccola isola, ma nel cuore della foresta è già completamente buio. Louis vi si aggira ancora alla ricerca di quella che può essere definita, per lui, una sconosciuta. Con un piccolo ramo, raccattato da terra, si aiuta a brancolare nel blu della notte. Davanti ai suoi occhi sembra esserci come uno scudo, riesce a notare solo alcuni dettagli e gli pare impossibile continuare. Si maledice per non essere in grado di trovare una ragazza in un piccolo bosco, ma, nonostante ciò, prosegue cercando di mettere i piedi nel miglior modo possibile.
I suoni della giungla iniziano a farsi sentire di più, il rumore  delle onde si è già spento da tempo nelle sue orecchie. Mentre combatte con la notte, nella sua mente, iniziano a farsi sentire alcuni pensieri, ma si fermano improvvisamente quando, distratto, non si accorge di dove posiziona la sua scarpa.
Sotto di lui il terreno non è più a contatto, il vuoto lo rapisce facendogli fare un salto inaspettato. Atterra di pancia, poco delicatamente, su un pezzo di roccia, ma non fa in tempo a raccapezzarsi e a contare le ossa rotte che una voce gli frantuma i timpani.
-E tu chi cazzo sei?-
Con la mascella incollata alla superficie di quella piccola grotta farfuglia qualcosa –Sono un uomo tanto cattivo che ti farà del male- cerca invano di sorridere –Secondo te, Ashley Benson, chi vuoi che ci sia su questa cazzo di isola?-
Ash sbuffa sollevata prima che risponda –Beh sai, possono esserci tante personcine carine su questa cosa qui. Per esempio hai presente quelli lì, com’è che si chiamano? Gli insigini-
Louis scoppia a ridere, ma se ne pente immediatamente provando dolore -Gli indigini, Ash-
-E cosa ho detto io, scusa- chiede con la sua vocina.
-Senti, se ti va, magari, non è che potresti aiutarmi visto che sono spiaccicato e che mi sono ridotto così per venire a cercarti- le chiede a fatica.
Ashley rimane per un attimo immobile pensierosa prima che si avvicini di più a lui per soccorrerlo.
-Beh almeno mi hai trovata- risponde lei girando Louis frontalmente e aiutandolo a sedersi.
Con difficoltà entrambi riescono ad appoggiarsi alla parete della piccola grotta in cui sono precipitati.
-Questo è vero- sorride lui spostandosi con un braccio la gamba sanguinante.
Trascorrono alcuni attimi di silenzio prima che, quasi come se fosse un richiamo, contemporaneamente i due ragazzi scoppiano a ridere rumorosamente.
-Ti rendi conto che abbiamo fatto un volo di non so quanti metri- interrompe lei, ma continuando a ridere.
-Esatto e mi sa anche che chi siamo rotti qualcosa-
-Oh dio santo Louis- alza gli occhi al cielo –potresti smetterla di essere così drammatico?-
Entrambi scoppiano di nuovo a ridere per poi, pochi secondi dopo, cadere nel silenzio composto solo da alcuni gemiti dolorosi.
-Cosa hai intenzione di fare?- interrompe Ashley, questa volta, stranamente, seria.
-Non possiamo muoverci, almeno non adesso. È troppo buio, rischiamo solo di peggiorare la situazione. Dobbiamo passare qui la notte e poi-
-E poi domani è un altro giorno- continua lei.
-Non ti facevo la tipa da “Via col vento”- ribatte stupito lui.
-Guarda che in fondo in fondo sono una romanticona!-
-Ashley Benson: mi stupisci ogni secondo di più!-
-Sì, lo so. Faccio questo effetto alle persone- conclude lei per poi unirsi al ragazzo in una dolce risata.
-A te non fa paura questa roba? È pure viscida- interrompe ancora Ash con una voce schifata tastando del muschio attaccato alle pareti.
-Accontentati, è pur sempre un rifugio migliore di quello che hanno fatto Zayn e Gwen- risponde Louis voltandosi nella sua direzione e mordendosi il labbro inferiore.
Ash scoppia a ridere per poi continuare –Batti il cinque socio-
-Nah, non ti darò mai la soddisfazione di aver ragione-
-Se non te ne fossi accorto me l’hai appena data-
-Eccezione, grande eccezione. Ora ho sonno, sono sveglio da più di ventiquattro ore, sono superstite di un incidente aereo e-
-E bla bla bla- conclude Ash.
Louis sbuffa rumorosamente per poi chiudere gli occhi, ma essere disturbato nuovamente con un “Ho freddo”. Fa scivolare gli occhi sulla ragazza che attende una risposta e, con un che di scocciato, le propone:
-Avanti vieni qui, appoggiati a me che ti scaldo un po’-
Senza farselo dire due volte, trascinandosi, riesce ad appoggiare la testa sul suo petto mentre il suo braccio le circonda le spalle. Sistematosi bene, quasi senza accorgersene, chiudono gli occhi inconsapevoli di cosa il giorno dopo li avrebbe accolti.


SPAZIO AUTRICI
Eccoci di nuovo qui a sfornare il terzo capitolo.
La storia inizia a prendere la sua forma e le tensioni continuano a persistere. Come sempre speriamo che vi piaccia e teniamo a ringraziarvi per essere passati anche negli scorsi capitoli.
Trovate già online, sul nostro profilo Wattpad (https://www.wattpad.com/story/44806896-the-island-one-direction) , il quarto capitolo mentre all’inizio della pagina trovate il link del trailer (basta cliccare sopra la scritta TRAILER e vi porta direttamente al video)
Fateci sapere cosa ne pensate con una recensione e vi mandiamo un grosso bacio.
A presto.


 
  
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