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Autore: GregMiller    28/07/2015    3 recensioni
Il virus C, potente arma creata nei laboratori dell' Umbrella Corporation è caduto in mano ad un organizzazione terroristica nota come " The Rebbelion " formata dall'alleanza delle principiali cellule terroristiche del globo. Quest'arma è in grado di trasformare un normale essere vivente umano in j'avo: Mostruosi essere con abilità fisiche e motorie fuori dal comune. Somministrandolo ai loro soldati, la Rebelion lancia un massiccio attacco,assediando per prima L'Europa orientale dove i paesi locali,già indeboliti dalle crisi economiche e sociali vengono facilmente sopraffatti, spingendosi fino ad arrivare alla parte centrale del continente occupando la Germania ed espandendosi gradualmente verso l'Ovest. La BSAA, una squadra speciale antiterrorismo è inviata al fronte per contrastare l'invasione.Il sergente Greg Miller si ritroverà ben presto coinvolto in una guerra senza esclusione di colpi.........
SPOILER: PIERS NIEVANS PROTAGONISTA DI RESIDENT EVIL è uno dei principali antagonisti del romanzo.
Genere: Avventura, Azione, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Chris Redfield, Nuovo Personaggio, Piers Nievans
Note: Cross-over | Avvertimenti: Bondage
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Era l’inizio della fine, un attacco senza esclusione di colpi. I Napad, le terribili B.O.W nemiche caricavano i nostri uomini mentre i j’avo avanzavano sparando all’impazzata. Vidi due soldati vicino a me cadere sotto il getto incessante dei loro proiettili uno dei quali colpito alla testa. L’attacco a sorpresa aveva diviso i nostri reparti; io e il mio compagno Rivas fummo separati dal resto della squadra e cercammo una copertura dietro i crateri fumanti degli edifici in fiamme. L’attacco ci aveva disorientati e potevo vedere i nemici che massacravano i nostri senza pietà; i Napad che li prendevano per il collo, gli lanciavano a parecchi chilometri di distanza come se fossero delle palle da baseball, caricavano i mezzi d’assalto e di trasporto fino a decapitarli ed esibendo le loro teste come trofei. C’era solo un modo per risolvere quella situazione… Già nella campagna di Edonia era stata avvistata una creatura che poteva controllare le BOW e i J’avo. Gigantesca e letale ma allo stesso tempo goffa e lenta nei movimenti e perciò veniva spesso schierata nelle retrovie. Si faceva chiamare Ogroman e tramite un tentacolo rosso posto sul dorso comandava le truppe nemiche a suo piacimento. Il nostro obiettivo fu quello di mantenere la posizione in attesa dei rinforzi ma capimmo ben presto che per arrestare l’invasione dovevamo colpire la sorgente dell’invasione Sono il sergente Gregory Miller, per gli amici Greg e insieme ai miei soldati dovetti difendere la posizione o morire provandoci… Ci spostammo subito verso un muretto davanti a noi per migliorare la visuale del fronte di battaglia. Vicino vi era un soldato della BSAA che continuava sparare senza sosta agli invasori; lo interrogai: “ Rapporto? “ “ I nemici ci hanno attaccato sfruttando l'effetto sorpresa e hanno diviso la nostra compagnia in due tagliandoci dal resto del gruppo” disse urlando il soldato “ Il comandante Redfield ci ha detto di mantenere la posizione… Tuttavia i nostri hanno notato che nelle retrovie è presente un Ogroman che comanda i soldati nemici… Qualcuno deve distruggerlo per rallentare l’invasione in attesa dei rinforzi”. Lo guardai annuendo e dissi col fare ironico “ Fammi indovinare quel qualcuno sarei io, giusto?”. Il soldato annuì: “ Manterrò la posizione ad ogni costo… o morirò provandoci!” Disse mentre imbracciò ASM1 e vomitava proiettili contro i nemici di fronte che caddero a terra come se fossero stati pali di legno vecchi di tanti anni. “ è il momento di fare casino!”. Dopodiché ordinai al mio compagno Rivas di seguirmi; vedemmo dei nostri soldati che si ritiravano inseguiti dai J’avo che sparavano contro di loro. In quel preciso istante imbracciai il P90 e sparai ai nemici mentre il mio compagno prese il fucile da cecchino e ne beccò uno in testa in pochi secondi appena presa la mira. Avanzammo per le vie distrutte mentre vedemmo altri soldati della BSAA che si trovavano sotto fuoco di sbarramento. Nel frattempo noi aggirammo il nemico dal fianco e sparando dalle nostre coperture,ci liberammo dei J’avo ma proprio in quel preciso istante apparve un Napad che fece fuori i soldati in copertura e caricò verso di noi. Poiché durante l’addestramento ci avevano descritto le tipologie di nemici che dovevamo affrontare e i loro punti deboli ci spostammo appena prima che ci venisse addosso e finì contro un muro cadendo rovinosamente per terra. La stupidità di quei mostri mi faceva talmente ridere che lo crivellammo subito dopo appena si ritrovò pancia all’aria, erano pericolosi ma talmente stupidi che in caso di grande esperienza sul campo si potevano anche sottovalutare. Continuammo per la strada sparando ai vari nemici che ci ostacolavano e radunando tutti i soldati che avevano intenzione di combattere fino all’ultimo finchè non notammo una creatura strana; doveva essere una nuova BOW ma non l’avevo mai notata… Sembrava una specie di geco gigante… Era attaccata al muro immobile sicuramente in attesa di attaccare qualcuno. “ Non muovete un solo muscolo” sussurrai alla mia squadra, ma proprio in quel preciso istante un soldato urlò di eliminarlo vomitando proiettili seguito dagli altri all’unisono; a quel punto scese dal muro con una velocità straordinaria e con una lunga e schioccante lingua tipica dei Licker tranciò la testa di netto al malcapitato e senza sosta prese un altro soldato e gli mangiò la testa lanciando il corpo verso di noi. Io e Rivas ci spostammo di lato appena tentò di attaccarci con i suoi artigli ma proprio in quel preciso istante,casualmente vedemmo il suo punto debole ( una specie di protuberanza giallo arancio dietro la sua testa piccola ma ben visibile) e ci concentrammo su quel punto fino a farlo cadere esausto al suolo. Ogni creatura aveva un punto debole, erano forti ma non imbattibili. Scivolammo ai suoi lati e crivellammo il suo punto debole sentendo i proiettili produrre un suono acquoso nella protuberanza arancio-rossa. Proseguimmo il tragitto fino ad arrivare al ponte principale della città dove vi era un convoglio bloccato con alcuni veicoli ribaltati che fungevano da protezione per i nostri soldati. Si impegnavano fino all’ultimo; da coloro che tentavano di togliere i feriti dal fuoco incrociato rischiando e morendo con loro fino a quelli che medicarono i sopravvissuti. Ci avvicinammo a quello che sembrava il capo della squadra, dalle mostrine aveva il mio stesso grado. “ Com’è la situazione collega?” “ Stiamo tenendo occupati i j’avo sul ponte per evitare che entrino in città. Abbiamo sentito anche un ruggito sospetto. Forse dietro di loro c’è qualcosa di molto pericoloso!”. “ Dammi subito un binocolo” dissi rivolgendomi ad un soldato là vicino. “ Sissignore!” disse porgendomelo e osservando subito il fronte; potevo vedere un enorme tentacolo rosso che sporgeva dietro una chiesa. Il nostro bersaglio era vicino. “ Se riuscissimo a sconfiggerlo i J’avo sarebbero in seria difficoltà e non avremmo particolari problemi a respingerli” disse il mio collega mentre esaminava una cartina posta su una scatola di rifornimenti. “ Io avrei un’idea . Se mi affidasse due dei suoi uomini migliori potremmo aggirare la BOW passando per le scalinate laterali del ponte e una volta superato ci apposteremo sulla cupola della chiesa dove si trova al riparo e lo colpiremo fino a farlo crepare… Ci sono ancora le armi antiaree in quella zona?” “ Si, ma alcune sono fuori uso. Per sua fortuna le posso affidare il tecnico della mia squadra in modo che alcune le possa riparare. Jones vieni qui!” Disse urlando e richiamando il soldato dalla copertura con un gesto della mano. “Specialista James Jones a suoi ordini sergente” disse mettendosi rapidamente sull’attenti dinnanzi a me. Subito dopo radunai gli altri miei uomini e insieme ci incamminammo verso l’obiettivo. Durante il cammino, grazie all’addestramento avevo imparato ad affinare il mio sesto senso per salvarmi la vita ed è per questo che ordinai a Rivas di coprirmi con il suo Barret 50 cal.; avevo visto dei sacchi di sabbia sospetti dall’altra parte del ponte dove molto probabilmente si nascondevano i cecchini nemici per le imboscate . In quel preciso sitante arrivarono dei J’avo alati ( soprannominati cosi per le ali sul loro dorso ) che iniziarono a far vomitare i proiettli dei loro AK 47 su di noi. In quel preciso istante ci riparammo dietro le ringhiere e sparai alle loro ali per farli precipitare nei fondali del fiume. A metà del percorso sentì un tuono facilmente riconoscibile; Rivas stava facendo un ottimo lavoro di copertura. Arrivati dall’altra parte del ponte salimmo le scale e senza concederci neanche un secondo di tregua, avvistai a stento due Napad che caricavano a testa bassa verso di noi. Utilizzammo sempre la stessa strategia: schivata e sparo. Avevo la fortuna di avere Jones che imbracciava uno SPAS 12 che scalfì la loro armatura senza particolari problemi. Nel frattempo, Rivas con la sua infallibile precisione ci assisteva dall’altro lato del ponte. Trovato un cratere di un edificio nei pressi della chiesa a cupola richiamai Rivas dalla postazione e presi la radio per avvisare il sergente a difesa del ponte: “ Siamo arrivati a destinazione e stiamo per salire sulla torre. Com’è la situazione da voi?”. “ è in fase di stallo ma dovete sbrigarvi,non possiamo trattenerli in eterno” disse gracchiando dal microfono. Fatto ciò scattammo verso la torre attraversando crateri e macchine in fiamme ma subito dopo incontrammo alcuni j’avo armati di coltelli che caricarono verso di noi. Io schivai un fendente e gli presi il braccio con cui imbracciava il coltello stritolandolo e piantandogli la lama dritta nel cranio mentre Rivas e gli altri si dedicarono a quelli rimasti senza intoppi; l’addestramento puntava molto anche sugli esercizi di Close Quarter Combat da quando venne scoperto questo tipo di nemico anche per risparmiare proiettili e munizioni. In seguito arrivammo alla torre dove proprio in quel preciso istante l’ Ogroman girò subito il suo volto tumefatto e bavoso verso la nostra direzione alzando un braccio per colpirci. Schivammo il potente attacco mentre io dissi a Jones: “ Quando tempo impiegherai a far funzionare quel pezzo di ferraglia?” Dissi urlando “ Almeno 2 minuti “ rispose lui di rimando. Devo trovare una soluzione dissi tra me mentre schivai il secondo attacco. In un lampo mi venne in mente l’idea da mettere in atto: “ Ragazzi sparate tutto ciò che avete! Fate fuoco!” Dissi sparando con il mio P90 seguito dalla mia squadra mentre Jones riparava e caricava il cannone antiaereo. I proiettili, pur non arrecando danni di rilievo alla BOW riuscirono comunque a tenerlo lontano quel che bastava per stordirlo concedendo il tempo necessario a Jones per riparare il cannone. Mi avvicinai a Rivas e dissi: “ Caporale! Sai cosa fare” dissi mentre annuì lentamente con la testa. Dopò pochi secondi prese la rincorsa e si lanciò con tutta forza verso il tentacolo del mostro. Si aggrappò alla punta, tirò fuori la sua mini ascia e iniziò a martellargli il punto debole; mi stupiva quel ragazzo, capiva al volo e con pochi gesti e parole portava a termine ogni obiettivo con qualsiasi mezzo mentre il mostro tentò di scrollarselo di dosso. “ Il cannone è pronto!” Urlò Jones. Appena udite le sue parole urlai a Rivas “ Torna qui fra poco ci saranno i fuochi d’artificio!” In quell’istante Rivas prese il suo cinturino con le granate a frammentazione e lo incastrò nell’enorme insenatura della BOW e saltò verso di noi rischiando di perdere la presa sul bordo dell’edificio in cui eravamo se non fossi intervenuto subito. Mi diressi poi verso il cannone e urlai con tutto il fiato che ebbi nei polmoni. “ Gioca con questo bastardo” e sparai il potente proiettile esplosivo che si infranse sul tentacolo dell’ Ogroman che lo inghiottì in un enorme palla di fuoco facendo esplodere anche le granate che Rivas aveva incastrato in mezzo ai suoi tentacoli. Il mostro emise un enorme ruggito prima di cadere a terra con un enorme tonfo che fece tremare tutto il terreno. In quel preciso istante sentì gracchiare alla radio:” il nemico si ritira, ripeto il nemico si ritira” e potei vedere dalla cima della torre i nemici che si ritiravano e i nostri avanzare sui mezzi da combattimento. Mi sedetti a bordo della torre con le gambe penzolanti a guardare l’orizzonte mentre il sole raggiungeva lo zenit. “ Abbiamo vinto?” Disse Jones dietro di me “ No, abbiamo vinto la battaglia ma la guerra è ancora in atto… Abbiamo appena cominciato” dissi con tono calmo e basso.
   
 
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