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Autore: Heart    28/07/2015    2 recensioni
Naraku si è ritirato dopo che la sfera si è spezzata in due. Una parte ce l'ha lui e l'altra Kagome.
Nel silenzio, una nuova presenza appare. Una giovane arrivata da molto lontano per distruggere una volta per sempre la Shikon no Tama.
Ma qual è la sua vera missione? Misteri e segreti si susseguiranno con l'andare del tempo, sentimenti sconosciuti usciranno allo scoperto e attrazioni fatali provocheranno quasi la morte.
Il mondo del sovrannaturale apre le sue porte.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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“Il canto degli innamorati”

 

 

 

 

-Sono un demone completo.-Disse sorpreso.

 

 

Nessuno fiatò. Il vento faceva ondulare le foglie avanti e indietro.

I presenti rimasero in silenzio aspettando che qualcuno spiegasse loro ciò che stava succedendo.

Kagome guardava Inuyasha che fissava Dafne con aria di sgomento, ma non era l'unico. Sesshomaru aveva due nervi pulsanti che si intravedevano dalla tempia, tra breve la tempesta si sarebbe scatenata.

Gli altri non riuscivano a parlare, quella rivelazione non era stata pianificata.

Dafne rise e poi si avvicinò a Inuyasha che si osservava incerto.

-Non credevo che saresti rimasto talmente sconvolto da non poter parlare più Inu-chan!-Affermò, toccandogli le lunghe ciocche di capelli d'argento.

-Ma, ma come è possibile? Inuyasha è un mezzo demone, lo sento forte e chiaro!-, la interruppe Kagome. La sua energia spirituale lo confermava, anche se sentiva qualcosa di diverso.

Come se il colore del suo essere si trasformasse pian piano.

-La sua energia e forza stanno mutando, la sto avvertendo in questo momento. E' debole ma percepibile. Inuyasha sta per diventare un demone completo. -Asserì Miroku.

-In verità lui lo è già, ma finchè non si renderà conto di ciò che è, il suo potere non si completerà.-Annunciò Dafne con aria soddisfatta.

Tutto procedeva come aveva pianificato, sperava solo che nessuno mettesse grane, come ad esempio un certo demone che la guardava con occhi truci.

La ragazza sbuffò annoiata: quel demone era una tale noioso, non aveva la minima idea che cosa significasse avere tanto potere. Alla fine congiunse le mani dietro la testa e si ricordò che aveva i due bambini nascosti dietro la siepe.

Mandò un messaggio telepaticamente al suo guardiano per portarli da loro.

-Sango.- La chiamo sorridendo.

La sterminatrice si girò per guardarla e rimase di stucco. Tra le braccia dell'amica giaceva suo fratello minore: Kohaku.

Il ragazzo era sotto il controllo di Naraku e lei purtroppo non era riuscita a salvarlo, ma un giorno ci sarebbe riuscita. Fece un passo incerto, come se tutto ciò che le veniva mostrato fosse una illusione, ma, andando avanti, si rese conto che era tutto reale e che il fratellino era vivo. Lacrime di gioia solcarono i suoi occhi castani, non perse tempo e lo abbracciò. Il piccolo non rispose come sperava, così la ragazza alzò gli occhi verso l'amica.

-Non ti preoccupare starà bene, il suo corpo ha bisogno di riprendere le forze. Naraku non riuscirà più a prenderlo, abbi cura di tuo fratello-, disse felice di aver fatto un bel gesto. Le sfiorò appena la spalla e la lasciò sola con il piccolo di casa, mentre lo abbracciava e invocava il suo nome. Il monaco si era avvicinato per verificare il tutto e la aiutò a trasportare Kohaku sotto un albero dove c'era del fresco.

Intanto gli altri fissavano le varie vicende che si susseguivano. Dafne era magnifica e di buon cuore, tali gesti rimanevano incisi nel cuore delle persone, ma lei non voleva riconoscimenti, solo la loro lealtà quando il pericolo si fosse presentato.

-Dafne, come è possibile che Inuyasha sia un demone completo? Era un mezzo demone, l'unica a poterlo trasformare era la sfera dei quattro spiriti.- Blaterò Kagome, vicina a Inuyasha che non riusciva a parlare.

-Donna! che magia oscura hai usato? Chi sei e che cosa vuoi da noi?-esclamò Sesshomaru con le unghia infilzate nelle mani, la gelosia per quel bastardo era altissima, perchè quell’essere indegno sì e lui no? Che cosa voleva in cambio?

Dafne non gli rispose e si allontanò dal gruppo.

-Eddy seguimi.- Dissi sotto voce, ma i due demoni lo sentirono.

I due ragazzi sparirono davanti al loro naso, il guardiano aveva invaso il corpo della ragazza di fumo nero per confondere i loro movimenti. Rimasero nascosti su un albero aspettando che le vicende si susseguissero. Chissà che cosa sarebbe successo…

 

-Mia signora che cosa si aspetta?-Chiese calmo il ragazzo, facendo penzolare le gambe.

-Che scoppi una guerra tra i due fratelli, voglio scoprire che capacità ha sviluppato Inuyasha con l'aiuto del mio sangue, dovresti sapere che sono fin troppo curiosa.- Affermò Dafne, mentre le sue labbra si tiravano in un sorriso.

-Fin troppo.- l'ammonì Eddy; ma gli piaceva quando lei sorrideva, quando i suoi occhi brillavano come la luna, erano poche le volte in cui la vedeva in quel modo, rilassata e in pace con se stessa. Dafne sarebbe stata una grande donna o forse lo era già. Discendente da una grande famiglia, in cui ognuno aveva un incarico preciso, che destino infausto. Ma ...si. Lei ci sarebbe riuscita, nel compiere quella missione infuocata.

La guardò di sottecchi, senza perdere un minimo spostamento dei suo gesti, i lunghi capelli erano sparpagliati di qua e di là, gli occhi puntati su quei due demoni. Sarebbe riuscita a istruirli, prima che la battaglia iniziasse. Pian piano sentì i vari battibecchi tra quei due fratelli tanto simili, tanto diversi. La loro forza stava aumentando con il passare del tempo e infatti, come aveva predetto la sua signora, iniziò uno scontro tra colpi di spada e artigli. La sacerdotessa cercava in tutte le maniere di calmarli, ma non c'era nulla che potesse fare.

 

I due che erano lontani si avvicinarono trafelati e scioccati dalla distruzione che stavano provocando, alberi divelti, crepe sul terreno.

Dafne rise.

-Se lo sapesse Emily andrebbe in escandescenza.- Blaterò lei.

-Concordo con voi, credo che causerebbe un bel terremoto per calmare queste anime.- Disse, per poi vedere qualcosa d'inaspettato.

La sua signora era diventata tutto di un tratto silenziosa e la osservò, scoprendo che il suo sangue misto fosse totalmente sbilanciato. I suoi occhi castani sfumarono sul rosso acceso e i denti si allungarono. Doveva far qualcosa, ma una barriera lo fermò.

Dafne scese in picchiata verso il campo di battaglia, adesso stavano esagerando quello scontro stava distruggendo la natura e lei non aveva nessuna intenzione di rifarla.

 

I due fratelli non si erano nemmeno accorti del suo avvicinarsi, infatti si stavano scontrando con le due spade forgiate appunto per distruggere.

Successe in meno di un secondo, Bagusaika e Tessaiga si stavano avvicinando con il loro potere al massimo per far cadere l'avversario, quando qualcosa li bloccò.

Dafne si smaterializzò dinanzi a loro, e le due lame saettarono per incidere la testa. I due, accorgendosi di quello spostamento di aria e della sua intrusione cercarono ( o meglio, Inuyasha cercò!) di placare l'attacco che ormai era impossibile da fermare e colpì l'amica.

Un grande polverone si alzò tra di loro, oscurando la visuale.

Sembrava che fosse successo il finimondo.

Inuyasha era elettrizzato da ciò che aveva combinato, invece Sesshomaru non vedevo l'ora di osservare la scena.

Quando poi il vento trasportò via la polvere, tutti rimasero immobili. Una barriera sottile ma estremamente potente bloccava il colpo, facendo vibrare il terreno.

-Stupidi essere inferiori!-Urlò con voce rauca.

-Maledizione Dafne che cavolo volevi fare?-Sbraitò Inuyasha esasperato dai modi assurdi dell'amica.

-Tu!-Esclamò a gran voce la ragazza per ammonire Sesshomaru con un solo sguardo.

Come si era permesso di usare una tecnica così potente contro suo fratello minore? Era uscita dai gangheri, sta volta l'avrebbe pagata cara.

-Non mi fai paura donna, resta al tuo posto, io sono il grande Sesshomaru, principe del regno dell’Ovest. E tu chi sei? Solo un meticcio!-Sputò con disprezzo.

Dafne chiuse gli occhi per calmarsi e cercando di tenere la lingua a freno, se solo avesse saputo chi aveva davanti forse non avrebbe fatto il prepotente.

Prese un lungo respiro e poi un altro, alla fine si voltò cercando la pace nella natura e fissò Inuyasha che era ferito all'addome.

-Stai bene?-Domandò preoccupata.

-Si. Ma che cosa ti è saltato in mente? Ti volevi uccidere?- La rimproverò.

-Volevo solo fermare il colpo, se non fossi intervenuta, tu non ci saresti stato più. Il tuo potere ancora non è del tutto completo, sei in fase transitoria. Devi riposare e capire ciò che ti è successo. Il potere che ti ho donato non è stato fatto per sfizio ma per aiutarmi nel futuro-, confessò.

Gli altri si avvicinarono per ascoltare la discussione.

-Che cosa significa?-Chiese Miroku turbolento.

-Una guerra si sta per scatenare, quei tre esseri che avete incontrato quel giorno stanno cercando una pietra preziosa per aprire una dimensione-, disse avvicinandosi a un albero -il loro scopo è di riaprirla per far uscire tutte le creature oscure. Se mai succedesse, questo mondo e quello futuro potrebbero essere finiti. Non esisterebbe né passato, nè futuro, solo una oscura esistenza.- Spiegò con gli occhi lontani, sperava solo che non succedesse mai, lei era una delle custodi di quella grande muraglia.

-Chi è che minaccia il mondo?-domandò Sango, mentre coccolava Kohaku.

-Meglio non saperlo, non è un vostro compito, ma il mio.- Terminò chiudendo gli occhi.

-Non ci bastava Naraku ma anche questi farabutti!- Sbottò Inuyasha.

-Non ti preoccupare Inu-chan, come ti ho detto non è un vostro dovere.- Disse Dafne, appoggiando la schiena sul tronco, ci voleva proprio un poco di fresco.

-Non è vero Dafne, sei nostra amica e come tale ti aiuteremo. Gli amici non si lasciano nel momento del bisogno-, confessò Kagome per poi essere seguita dai vari sì dei suoi amici.

-Mi fa piacere avere il vostro sostegno, ma sono molto potenti, anch'io ho avuto filo da torcere con loro. Non si faranno commuovere né da bambini, nè da anziani. Loro vivono di distruzione e di caos, il loro potere è il sangue.- Quel discorso stava prendendo una brutta piega, non poteva rivelare tutto, c'erano ancora tanti segreti da tenere per sé. Loro non era pronti per quella verità.

 

La notte calò con sollievo, tutti avevano bisogno di rilassarsi e di dormire.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Erano passati cinque giorni.

Sango aveva riabbracciato il fratello minore e poi lo aveva lasciato al villaggio della vecchia Kaede per fargli riprendere le forze.

Invece loro erano ripartiti, ma nemmeno il tempo di andare un poco avanti che i nemici li avevano attaccati, cercando di rubare la sfera, senza sapere che essa non c'era più. Ma non fu difficile toglierli di mezzo: da quando Inuyasha aveva sviluppato i nuovi poteri non aveva nemmeno bisogno di usare Tassaiga per combattere.

Tutti sembravano felici, tranne un demone che li seguiva come se fosse attratto dal miele. Si era promesso di capire il suo mistero ed eccolo là, con gli occhi fissi su di lei. Il gruppo si era fermato per riposarsi e mangiare.

-Dafne che stai combinando?-Chiese Inuyasha vedendo l'amica che estraeva oggetti a lui sconosciuti dalla sua magica borsa.

-Infatti e già da un poco di tempo che ti vediamo trafficare spazientita-, aggiunse Kagome.

-Dove diavolo si è cacciato!-Urlò la ragazza, mentre metteva a soqquadro la borsa.

C'era una marmaglia di oggetti in quella piccola borsa, tale che il gruppo si chiese come potesse essere possibile che contenesse tutto.

-Che cosa è questo?- Chiese il piccolo Shippo cercando di capire qualcosa. Teneva in mano una strana confezione rettangolare con vari cerchi all'esterno, colorati. Le parole di quell'oggetto non le capiva.

Dafne l'osservò e poi rispose senza dare significato alle sue parole.

-Sono dei preservativi.-Disse, per poi continuare la sua misteriosa missione.

Gli altri fissarono lo strano oggetto, quando poi Kagome si avvicinò e lo fisso a lungo esclamò pietrificata: -Preservativi?!-

Il suo urlo si sentì fino al fondo della valle.

-Perchè urli? Dannazione, Kagome?- l'apostrofò Inuyasha, tappandosi le orecchie.

-Che cosa ci fanno queste cose qua? Dafne perchè te li porti dietro?- Disse per poi guardare la compagna.

La ragazza interpellata la fissò per poi ritornare al suo bel da fare.

-Ka-chan non dire sciocchezze, alla tua età è normale che ti vergogni, ma io no. Sono abbastanza grande da prendere delle decisioni.- Ammise.

-Sono certa che sei abbastanza grande, ma che cavolo, dovrebbero averli i maschi e non tu!-Parlò l'altra.

Si scambiarono diverse battute, facendo perdere la pazienza anche agli altri che non capivano un tubo.

-La volete finire di blaterare solo voi due? Vorremmo capire anche noi.- le interruppe Inuyasha.

-Che cosa sarebbe questa cosa di tanto misteriosa?- Disse curioso Miroku.

-Credo che servirebbe a te, farebbe a caso tuo. Sei un gran don giovanni e non vorrei che tutte le donne che ti porti dietro un giorno o l'altro restassero gravide.- Puntualizzò Dafne.

Il suo discorso non faceva nessuna piega, ma Sango, a sentire quelle parole divenne paonazza di rabbia.

-Maleddo porco!-Disse mentre afferrava il suo bastone e glielo tirava in testa.

-No, Sango...io non ho fatto nulla!- Si difese il ragazzo arretrando di alcuni passi.

-Sango. Mica ho detto che ti ha tradito e poi nemmeno state insieme potrebbe fare ciò che vuole, tuttavia ciò che dicevo era per un ipotetico futuro. - Citò Dafne ridendo alla scenata di quei due.

-Per tutti i Kami sembrate due piccioncini!-gridò Kagome dando man forte all'amica, facendo arrossire i due che si ritrovarono a balbettare confusamente.

-Comunque state tranquilli, il preservativo serve per non rimanere incinte, come avete capito. E poi Ka-chan non l’ho messo io nella mia sacca ma mia madre, lei si preoccupa su tutto ciò che faccio, nel pensare che una volta mi ha confessato che...- si fermò in tempo, prima di scoperchiare tutti quei segreti che la donna le aveva rivelato.

-Meglio che tu taccia, a volte meglio non saperlo cosa hanno i grandi.- Mormorò Kagome annuendo convinta.

-Fhe! Tuttavia ancora non ho capito cosa serve?- Dichiarò innocentemente il mezzodemone.

Tutti caddero come pere cotte, era il solito.

-Inuyasha!-Gridarono tutti.

-Ma che ho detto?-Rispose lui.

-Inu-chan serve per i rapporti sessuali! Quelli tra due persone, sai quando arriva a una determinata situazione e ...-

-Fermati, l'ho capito!- Urlò rosso il ragazzo maledicendosi per averlo chiesto. Non sapeva della loro esistenza, sicuramente nel mondo moderno era una cosa normale, ma non per loro, che ancora vivevano di rituali e cose del genere.

-Comunque tralasciando questo, ho trovato ciò che cercavo.-Disse Dafne spostando i capelli di lato. Estrasse un piccolo libricino regalato dalla madre.

-Che libro è?-Chiese la piccola Rin che aveva osservato le varie scene.

-E' un regalo fatto dalla mia mamma, l'ha scritto lei. Si tratta di poesie. Era solito raccontarcele prima di andare a letto o nei momenti solitari- Confessò, ripensando a quegli episodi nostalgici.

-Oh che bello. Anche mamma di Rin raccontava!- Rise la piccola battendo le mani.

Gli altri sorrisero a quella piccola scena, Dafne si ritrovò a leggere dei piccoli componimenti, facendo avvolgere quella zona di pace e di suoni naturali.

 

La calma era palpabile, tutti si stavano prendendo il sereno fresco, fino a che Inuyasha si svegliò e puntò gli occhi verso la folta boscaglia. Da laggiu proveniva un puzzo di lupo, non fece nemmeno il tempo per esclamare quel nome che se lo trovò di fronte.

Koga si presentava a tutti come un ragazzo alto e forte, dagli occhi azzurri come il cielo e una strana pelliccia avvolta al corpo.

Dafne lo guardò con attenzione, anche lui era un demone. Il suo odore le dava da vomitare. Non solo doveva sopportare quello dei cani che aveva attorno ma anche quello di un lupo :“santa pazienza” , esclamò a se stessa.

-Mia adorata Kagome, come stai? Come ti tratta questo cane randagio?- Iniziò a dire, modulando la voce con differente tono.

Non lo sopportava quel cane, era sempre intorno alla sua amata, se solo non ci fosse stato!!

-Te lo puoi togliere dalla mente, Inuyasha rimmarrà qua!-Disse all'improvviso Dafne, facendosi spazio tra i suoi amici che oramai sapevano che tra poco si sarebbero scontrati.

-E tu chi sei mocciosa? Non ti ho mai visto.- Domandò il lupo squadrandola dalla testa ai piedi.

-E' normale, non sono di queste parti, lupastro!-Disse forte e chiaro.

Inuyasha rise a quella frecciatina.

-Ehi tu! Come osi parlarmi in questa maniera? Porta rispetto per le persone.- Ululò Koga adirato.

-Portarti rispetto, fhe! Lo porto solo a chi me lo dimostra, tu sei altezzoso quando Sesshomaru, ahime, quanta pazienza!- borbottò.

Koga ringhiò a quell'appellativo, non aveva nulla da condividere con quel cane di Sesshomaru.

 

 

Il demone bianco interpellato ringhiò, non gli piaceva quella discussione, si voltò per non dare importanza a quelle teste calde.

Inuyasha se la rideva sotto i baffi, nessuno prima di lui aveva contrariato Koga, avere un alleata gli piaceva.

Dafne stava litigando con il demone, dicendogliene di tutti i colori.

Lui alla fine si era seduto per osservarli.

-Maledetta ragazzina, vieni qua e ti faccio vedere io come ti riduco.- Affermò Koga, preparando un colpo per indirizzarlo proprio a lei. Ma non riuscì nel suo intento, infatti Eddy si era smaterializzato proprio in quel momento per consegnare una lettera alla sua padrona.

Arrivato, parò senza voltarsi il pugno per poi guardare storto il suo nemico.

-E tu, da dove sei spuntato?-Urlò Koga.

-Dal cielo, baka.-Rispose il ragazzo. Per poi consegnare la missiva alla sua signora. -Ho fatto più in fretta che ho potuto.-

Dafne la prese senza complimenti e la lesse, facendo scorrere gli occhi su ogni riga, alla fine chiuse gli occhi e sbuffò.

-Mi dispiace ragazzi ma devo andare, hanno bisogno di me. Una riunione speciale mi attende. Fate i bravi , e tu- rivolgendosi a Koga- non andare via, al mio ritorno ti voglio parlare. – Disse.

Prese la borsa che Kagome le porgeva e salutò con un gesto di mano gli amici.

Gli altri la videro scomparire con delle fiamme blu che la circondarono e svanì.

 

Era la prima volta che se ne andava in quella maniera, solo Sesshomaru non fu del tutto sorpreso, anche se si chiedeva quale potere avesse. Si sapeva teletrasportare, di sicuro era qualcuno di un certo potere.

 

 

La notte calò e Koga e i suoi compagni si erano uniti al gruppo, stavano mangiando una volpe intanto si parlava del più e del meno.

Le chiacchiere riguardavano specialmente Naraku e i suoi piani per distruggere il mondo, quell' essere non solo voleva più potere ma anche il controllo del mondo.

A fine serata iniziò il turno di notte, per primo fu Inuyasha che ripensava ai fatti del giorno

Si sentiva più forte, questo non c'era nulla da dire, ma ancora non capiva per quale motivo le lo avesse fatto. Certo per aiutarla in futuro, ma c'era qualcos'altro in fondo.

In quel momento si rese conto che forse il suo piano consisteva di farli diventare più forti, forse era questo il punto. Aveva donato una nuova arma a Kagome, Tessaiga si era fortificata e lui era diventato un demone completo, lei era stata mandata per far si che accadesse.

Kaede l'aveva guardata in un modo diverso, come se fosse una divinità, ma lui sapeva che i Kami non esistevano e se ci fossero Stati, non si sarebbero dati briga di scendere sulla terra.

Troppo snob per aiutare il prossimo.

Chiuse un occhi ma fu sorpreso da Koga.

-Ti dai alla fiacca cagnolino?-Domandò una voce ben conosciuta.

-Stai zitto lupastro, stavo riflettendo.- Mormorò.

-E da quando lo sai fare?-Interpellò un'altra voce fredda.

-L’ho sempre saputo fare, non rompete le scatole, non avete altro da fare?-sbraitò il ragazzo, tartassato dalle parole del lupo e del fratello.

-Stai calmo cagnolino, non ti agitare, non vorrai svegliare Kagome?-Disse Koga.

Al solo sentire quel nome Inuyasha si calmò.

-Quella ragazza è un fulcro di mistero. -Borbottò Sesshomaru, seduto su un ramo.

-Ma è di un cuore grande. Hai visto cosa ha fatto a Kohaku? Nessuno lo avrebbe fatto. Mi ha salvato e non solo me, ma anche Kagome…noi dovremo essere nel regno dei morti.- Confessò Inuyasha, rivolgendo i suoi occhi alla luna.

-Che cosa significa che eravate morti?-Asserì Koga allarmato.

-Non ti preoccupare. Dafne ci ha fatto ritornare, non so quale magia ha usato, ma siamo salvi grazie a lei. Ecco perchè mi sono promesso di aiutarla e poi le devo un favore, solo grazie a lei ho incontrato mio padre.- rivelò.

-Cosa?!- Urlò Sesshomaru alzandosi di scatto. Prese per il bavero il fratello e lo alzò alla sua altezza. - Che cosa significa che hai incontrato nostro padre?-

-E' stata una notte magica, grazie a una pietra l'ho incontrato, mi ha detto che un giorno ti vuole incontrare. Dovresti chiedere a Dafne. Solo lei lo sapeva. - Lo ammonì con dispezzo.

-Quella donna mi deve tante risposte, se solo non fosse scomparsa!- Ringhiò Sesshomaru afferrando Bagusaika.

-Chissà dove doveva andare, sembrava allarmata.- Bisbigliò Inuyasha.

-Chi lo sa, di quello che mi avete detto ...lei proviene dal futuro come Kagome, ma è diversa. Magari nella sua famiglia sono dei maghi?-ipotizzò Koga.

-Il suo potere deriva da qualcosa di più misterioso e lo scoprirò- , rivelò Sesshomaru per poi svanire nel buio fitto.

-Fhe quello ha solo una cosa in testa, il potere!.- Oramai aveva perso le speranze, il fratello non avrebbe mai capito ciò che era importante nella vita.

 

 

 

 

 

I giorni passarono e Dafne non era ancora ritornata, sembrava che la situazione fosse più complicata di quanto si aspettassero.

La sesta notte, nel cielo c'era una magnifica luna piena. Miroku era a spasso e gironzolava nei dintorni del fiume. L'acqua era cristallina e si intravedevano varie pietre.

Il ragazzo era pensieroso. Erano successe troppe cose e la sua testa non riusciva a rielaborare le varie informazioni. Naraku aveva attaccato due volte, ma i suoi attacchi sembravano deboli. Lui non si era più fatto vedere da quello scontro.

Camminando non si accorse di una figura che era dall'altra parte della sponda.

Sango osservava il cielo, le stelle e la luna. Era magnifica. Dei raggi colpirono qualcosa nell'acqua e curiosa, Sango si recò nei pressi dell'oggetto che luccicava. Immerse la mano in acqua ed estrasse una pietra, ma purtroppo era a metà. Era bella e ben levigata. La superficie era liscia e rifletteva una strana luce misteriosa.

Non si accorse che anche qualcun altro la fissava, tenendo qualcosa in mano.

-Sango.- Il vento le portò il suono di una voce, si voltò e si scontrò in due iridi blu. Miroku la fissava con stupore, come se non l’avesse mai vista. La sua Sango era bellissima, i lunghi capelli che scivolavano dalla vita in giù, il kimono che copriva quelle curve bellissime, che si intravedevano quando indossava la tuta da sterminatrice.

Si concentrò sul viso. Le labbra erano di un rosa pallido, erano piccole ma bellissime.

Gli veniva voglia prenderla e sfiorarla. Un bacio a farfalla.

-Che cosa ci fai qua, Miroku?-Chiese la giovane.

-Stavo prendendo un po' d'aria e tu? E' pericoloso vagare nei boschi da soli, specialmente per una ragazza.- Obbiettò preoccupato.

-Mi so difendere da sola-, replicò lei, gonfiando le guance.

-Quanto sei bella Sango.- Disse Miroku affascinato dal cambio del suo umore.

-Che cosa dici, Miroku?- Balbettò Sango confusa e imbarazzata. Si portò i capelli di lato e iniziò a pettinarli con le dita.

Il ragazzo sembra così strano, forse era la luna che lo faceva aprire. Nessuno dei due si accorse che si stavano avvicinando all'altro, sembravano attratti da una strana energia sconosciuta. Alla fine si trovarono a toccarsi. Il ragazzo ormai ipnotizzato, catturò una ciocca di capelli e gliela portò dietro l'orecchio.

-Mi sei entrata subito nel cuore, ho amato tutto di te. Credevo che l'amore fosse per gli stupidi, ma adesso... dopo averti incontrato, la mia vita è cambiato in meglio. Sango io...- interrumpe il discorso avvicinando le sue labbra a quelli di lei, ma non la baciò come lei immaginava, ma all'angolo della bocca.

Sentì il calore delle sue labbra sfiorare la pelle e le labbra, era elettrizzante, quel contatto. Chiuse gli occhi per assaporare quel momento. Il cuore era già partito da un pezzo e con sorpresa era ritornato più rumoroso, con un battito più acuto e vibrante. Si sentiva felice.

-Miroku.-Bisbigliò il suo nome e notò con stupore che i suoi occhi brillavano. Quel blu era diventato lucido, affascinante ai suoi occhi.

-Sango, scusa. Io, non so che mi è preso.- Disse il ragazzo imbarazzato, grattandosi la testa con nervosismo. -Forse la colpa è di questa incantatrice – indicando la luna e poi alzando la mano. Prigioniera in essa aveva una pietra. La ragazza si sorprese e aprì la sua mano, rivelando l'altra metà.

-Che strano...-borbottò il ragazzo per poi sorridere.

Anche Sango sorrise e avvicinò la pietra a quella che aveva Miroku, le due metà si unirono per magia, formando una sola entità.

-Sango… non credevo nel destino, ma da stasera ci credo. Non voglio parlare inutilmente, ma voglio confessarti una cosa. Mi hai sempre visto in un modo, ma io sono timido. Ci che voglio dire è che io...io provo dei sentimenti verso te ...io.- Iniziò a balbettare, mentre la faccia diventava rossa.

-Shh. Credo di averlo capito Miroku. Non sopporto alcuni tuoi comportamenti, ma alla fine sono sempre la prima a correrti dietro.- Confessò lei.

-Sango tu...-, disse, ma la sua bocca fu chiuso da un bacio inaspettato. Il ragazzo, preso di sorpresa, perse per un attimo l’equilibrio, ma, dopo averlo ristabilito, la strinse forte, dando più contatto a quel bacio che rivelava tante parole mancate.

La magia esisteva e, per una volta nella vita, anche loro avevano avuto quel momento.

Ritornarono dagli altri mano nella mano, con gli occhi lucidi e felici.

 

 

-Bentornati piccioncini, c'è ne avete messo di tempo!-Si congratulò una voce.

I due si voltarono e si scontrarono con una ragazza con un abbigliamento un po' fuori luogo.

Aveva dei pantaloncini molto corti, una canotta bianca e un giubbotto del medesimo colore del pantalone, e infine degli scarponi.

Dafne si presentava in questa maniera alla nuova coppia.

I due furono per un attimo imbarazzati dopo che lei li aveva scoperti, ma poi l'abbracciarono, felici del suo ritorno.

-Bentornata, dove eri? Ci siamo preoccupati-, disse Sango.

-Purtroppo ci è voluto più tempo di quanto avevo immaginato, avere dei doveri porta via molto tempo.-Spiegò.

-Gli altri sono di là-, aggiunse Miroku.

-Lo so. Ma prima ho una missione da terminare.- Indicando la pietra che avevano in mano.

-Questa? -L'alzò Miroku.

-Adularia o pietra della luna. Si narra che solo poche volte all'anno si faccia viva tra le rive del mare o dei fiumi. Chi trova la pietra o la indossa può confessare i propri sentimenti alla persona che ama. Ci sono molte leggende sulla pietra, poiché essa è molto rara. Essa possiede la capacità di proteggere e di farti vedere il futuro o di aiutarti a parlare. Diciamo che alla fine ha fatto molto di più, vi ha condotti fin qua, unendovi.- Sorrise per poi far galleggiare la pietra verso di lei.

-Ma come fai?-Disse la ragazza.

-Loro sono attratte dal mio potere, da oggi in poi non scherzerò più, prenderò sul serio la mia missione. Oramai manca davvero poco a quel giorno, quando gli astri saranno allineati e tutto inizierà.- Confessò.

La pietra si diresse verso di lei e si unì con le altre che possedeva. Il suo potere aumentò.

Tale afflusso fu percepito da molti, come ad esempio dai tre demoni che c'erano più in là, e poi da un mezzo demone di nome Naraku.

-Di chi è questo potere?-Chiese Inuyasha saltando tra gli alberi e arrivando dove c'erano i tre. Trovò Dafne che era avvolta da una strana luce.

-Che hai fatto?- Domandò, alla fine fissò i due ragazzi che si tenevano per mano. Non riuscì a dire più di una parole che si materializzano tutti quanti e notarono la nuova coppia e poi Dafne.

La ragazza, dopo aver assorbito la pietra, si sentiva più forte.

Solo allora captò un afflusso di potere che si stava avvicinando a loro.

-Giù! a terra!- urlò. Un meteorite di fuoco si scagliò contro il gruppo, che lo schivò solo grazie a Dafne.

La bomba esplose alle loro spalle, facendo illuminare il cielo.

-Che diamine!-Urlò Inuyasha, proteggendo d'istinto Kagome.

-Che cosa era?-Affermò Koga, andando verso quella zona ma non era l'unico, anche Sesshomaru volò in quella direzione.

Quando gli altri arrivarono trovarono parecchia terra bruciata, Dafne aveva un brutto presentimento.

In un solo secondo iniziò uno scontro, infatti da quella nuvola di fumo apparve Naraku che rise a quella scoperta. I suoi occhi erano puntati su Dafne.

-Umana, tu possiedi un potere che mi farebbe comodo. Unisciti a me e controlleremo il mondo!-Sbraitò con una risata malefica.

-Dannato finalmente ti fai vivo?-Tuonò Inuyasha sfoderando Tessaiga.

-Oh ci sei anche tu, Inuyasha? Non ti avevo visto!- Rise sfottendo il ragazzo.

-Fhe, me ne infischio del tuo sorriso, oggi ti distruggerò- e partì all'attacco, ma Naraku non si fece trovare impreparato, infatti liberò i suoi mostri.

Il gruppo non si fece distrarre da quegli attacchi e iniziò a combattere, Hiraikotsu sfrecciava nel cielo e colpiva i mostri, i fuda di Miroku li purificavano come le frecce di Kagome. Sesshomaru ed Inuyasha sfoderavano le loro spade attaccando senza ordine gli altri nemici rimanenti, invece Koga e Dafne si trovarono spalla a spalla per uccidere quei maledetti vermi che succhiavano il sangue. I vestiti di lei si stavano sporcando tutti e questo la fece arrabbiare.

-Non osate distruggere questi vestiti altrimenti vi disintegro con un solo colpo!-Urlò infuriata.

-Non sprecare fiato con loro, nemmeno ti sentono-protestò Koga, tirando un calcio al mostro millepiedi.

Dafne sparò un proiettile che disintregrò il verme e, come sospettava, il loro sangue bluastro le sporcò la maglietta.

Adesso ne aveva fin sopra i capelli.

-Coprimi le spalle lupo-, asserì.

Chiuse gli occhi per un istante e poi fece apparire una sfera di luce sul palmo della mano.

La sfera vorticava con una strana energia fino a che si fece gigante.

-Che diavoleria è?-Protestò Koga.

-Non scherzo mai e quando lo faccio dura per poco. Maledetto mostro mi hai rotto i cavoli!-Gettò la sfera verso Naraku che non si aspettava un attacco diretto.

Credeva che non avrebbe fatto l'effetto sperato, avendo una barriera che lo proteggeva, ma le cose non andarono come se le immaginava: infatti la sfera lo colpì mettendo a dura prova il suo potere.

-Maledetta mocciosa!-Esclamò Naraku, si spogliò del suo scudo per poi afferrare di sorpresa la ragazza che si era chinata per l'afflusso di troppo potere.

-Sei mia!-rise, bloccandola con le braccia.

Dafne si dimenò per liberarsi, ma aveva sprecato molta energia. Quel verme si stava nutrendo della sua linfa vitale.

-Maledetto liberami!-Urlò.

-Dafne!- Gridarono gli altri accorti del rapimento della loro amica.

-Bastardo lasciala!-gridò Inuyasha.

Ma Naraku non gli diede ascolto, prese uno dei suoi tentacoli e cercò di assorbire quella energia. Dafne si sentiva prosciugata, stava perdendo i sensi. Vedeva i suoi amici cercare di liberarla, ma niente. Sembrava che fosse giunta la fine, quando chiamò telepaticamente il suo guardiano.

Eddy arrivò immediatamente e trafisse Naraku con la sua spada, facendo cadere la ragazza dalle sue grinfie.

La prese tra le braccia. Il suo colorito stava diventando bianco, non c'era tempo da perdere, chiese a Kagome di trovare una bottiglietta rossa dalla sacca di Dafne. Kagome, coperta da Inuyasha e da Sango la cercò, mise un gran disordine, ma alla fine la trovò. Quella strana sostanza sembrava sangue, ma non ci badò molto, la lanciò verso il ragazzo.

Eddy la svitò e poi la versò nella bocca della ragazza che pian piano riprendeva il suo colorito.

-Bentornata mia signora, la prossima volta chiamatemi subito e perché non avete usato il vostro potere?-La rimproverò.

-Mi dispiace è solo che...- chiuse gli occhi troppo stanca, era stata molto stupida, poteva finire male.

Eddy l'adagiò sotto un albero ed emise una barriera.

Nessuno poteva perforarla.

Richiamò la sua spada e si mise a combattere con gli altri. Pian piano sconfissero tutti i mostri e portarono al ritiro di Naraku.

 

La battaglia si era conclusa e tutti erano sfiniti.

-Che faticaccia, ma per fortuna ci siamo riusciti.- Blaterò Miroku.

-Hai ragione anche se ce la siamo vista brutta.- Ammise Sango abbassando la testa per appoggiarla sulla spalla del monaco.

-Dafne-nee-chan stai bene?-Chiese all'improvviso Rin avvicinandosi a Dafne. La ragazza aveva gli occhi chiusi e il respiro regolare, nessuno si era accorto che si era addormentata.

-Dorme.- Disse Sesshomaru.

-Mah...ci deve molte spiegazioni-. Blaterò Inuyasha.

-Credo che sia molto stanca, aspetteremo il suo risveglio.- Aggiunse Kagome, coprendole con una coperta presa dalla sua sacca.

-Chissà che cosa le serviva quella pietra, abbiamo visto chiaramente l'assorbimento nel suo corpo.- Commento Miroku, facendo far silenzio ai suoi compagni.

-Ciò che ha detto, è che le pietre servono per essere distrutte, ma per quale motivo?- Disse curiosa Kagome.

-Posso rispondere io a questa domanda-, apparve Eddy.

-Tu sei l'amico di Dafne?-Rispose Rin. Eddy diede una carezza sulla testa della bambina per poi sedersi a circolo, dove i ragazzi stavano discutendo.

-Io non sono un suo amico, beh lo sono, ma in realtà sono la sua guardia del corpo. Sono nato per difenderla e proteggerla dal nemico. Sono la sua parte più buona. Ogni guardiano ha una parte del suo padrone, signore. La difenderò anche a costo della vita. Le pietre servono per prendere possesso di un’arma leggendaria, poiché essa non può essere comandata da nessuno eccetto dalla sua anima gemella. Quando tutte saranno riunite il mondo entrerà nel caos o si stabilizzerà.- Terminò Eddy.

-Che arma è?- Chiese il monaco interessato.

-La vedrete presto. -Si congedò con queste parole, infatti un momento dopo Dafne aprì gli occhi.

-Buongiorno dormigliona,- si esibì Inuyasha sorridendole.

-'giorno a te-.

Ti sei svegliata presto, ancora non ha fatto buio-, la canzonò.

-Infatti mi sono svegliata perchè si sta avvicinando un’ aura potente da queste parti, assomiglia tanto a quella di Sesshomaru.- Sibilò.

 

Il demone bianco si alzò e puntò i suoi occhi in quelli castani di lei, solo dopo un poco di tempo si accorse di quell'aura. Come aveva fatto lei, ad accorgersene prima?

All'improvviso dal cielo apparve un lampo bianco che raggiunse il terreno, un grosso cane bianco prese sembianze umane ed arrivo la grande Saya.

-Madre che cosa ci fate in queste terre?-Disse inespessivo Sesshomaru.

La yasha lo guardò truce per poi indirizzare il suo sguardo verso il gruppetto che stava a poco distante dal figlio.

-Era da tanto che non ti vedevo e così sono venuta io. Ho mandato diversi messaggeri, ma come presumo non sono giunti a destinazione.- Raccontò, mandando fulmini a quelli esseri inferiori.

-Di quale messaggio parlate?-Domandò sbrigativo.

-Il sovrano dell'Est ci ha dichiarato guerra, tu come principe ereditario devi esserci.- Terminò.

Sesshomaru riflette sulle parole della madre, per poi prendere una decisione.

-Verrò con voi, ma anche loro. Potrebbero essere utili come guerrieri.- Disse, facendo un piccolo sorriso.

La madre non perse quelle parole ed acconsentì.

Sembrava strano, quel suo si, ma ci avrebbe pensato quando sarebbero giunti a destinazione.

-Sesshomaru prendi decisioni così, per tutti? Nessuno ha detto che verremo con te.- Abbaiò Inuyasha.

-Lo eseguirai come ordine, poiché fai parte della famiglia.-Disse autoritario.

La signora madre digrignò i denti per quell' affronto, se n'era accorta che la yuki di quel bastardo era cambiata, anche se non sapeva come, comunque accettò e riprese la sua forma canina per ritornare al palazzo.

Gli altri dovevano per forza andare così, Sango e Miroku cavalcarono Kirara.

Inuyasha prese Kagome e invece Rin, Dafne e Shippo furono trasportati da Ah -uh.

 

Il viaggio sembrava infinito. Tra soste e cammino giunsero a destinazione.

La signora madre li fece accomodare, senza perdere di vista quegli intrusi, quando chiuse il cancello, disse poche parole.

-Benvenuti all'inferno- borbottò.

-Mi dispiace contraddirla ma l'inferno lei non l'ha mai visto- commentò Dafne sorridendole.

-Non controbattere mocciosa, ti protrei uccidere con un solo gesto.- Affermò.

-Non si preoccupi morire è l'ultima mia chance. Ho nove vite come i gatti, signora. E poi non sono una mocciosa, potrei farle cadere tutti i denti con un solo dito- aggiunse facendosi fredda e composta.

Quella donna era una arpia, a confronto, Sesshomaru sembrava un agnellino.

-Me la pagherai mocciosa, il tuo affronto non resterà impunito-Borbottò, stringendo i pugni.

-Non vedo l'ora, signora madre!- Disse Dafne ridndo.

Inuyasha si avvicinò alla ragazza rimproverandola, ma lei lo abbracciò per le spalle.

-Non ti preoccupare Inu-chan, come ho detto non mi farò uccidere facilmente, io sono la morte!-

Rise a quelle battute, lasciando il povero ragazzo senza parole.

-Tu sei del tutto folle!-affermò lui, fermandosi e poi continuare a camminare per il lungo corridoio.

 

 

 

 

 

Note dell'autrice:

Salve a tutti!

Finalmente ci sono riuscita, ad aggiornare.

Il caldo di questi giorni non è normale, ci sono voluti tre giorni per finirlo e mezza giornata per rileggerlo. Sto per sciogliermi.

Spero che voi che leggerete siate belli al fresco.

La volta scorsa avevo messo in palio delle domande, ma nessuno è riuscito a scoprire come Inuyasha è diventato demone. Ritentate? Ultima possibilità.

Comunque, tralasciando il caldo e la mia voglia di lanciare tutto in aria, sono giunta qua. Il capitolo è finito in maniera un poco così così. Di sicuro non vi aspettavate un’ apparizione della signora madre, diciamo che non mi piaceva finirla senza un poco di suspanse, così mi sono detta e meglio farla entrare in scena. Vediamo di movimentare un po' l'aria. Spero solo di non avervi confuso le idee.

Ah vero, prima che mi dimentico anche come mi chiamo. Qua sotto ci sarà un link sul vestiario di Dafne, sono negata nel descrivere abiti. Per la pietra trovate la stessa cosa, qua.

Grazie a tutti coloro che hanno recensito e che mi seguono, e alla prossima.

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Heart

  
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