Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer
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Autore: waraki_    28/07/2015    1 recensioni
Dal primo capitolo: "Mi metto seduta, incrocio le gambe e afferro la tazza di caffè. Voglio godermi questo momento.
Molly, la balena travestita da cane che di solito si aggira per casa elemosinando biscotti, mi osserva dal tappeto accanto al letto.
-Non mi guardare così, mi devo concentrare.- Le dico, la voce più alta di un'ottava a causa della musica sparata nelle orecchie.
Molly sospira. Minchia oh, che vita faticosa che fai.
Sposto lo sguardo sul libro, il fiato sospeso e un'espressione solenne, quando... be', accade il disastro."
*E' la mia prima storia, spero vi piaccia*
Genere: Comico, Fluff, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Calum Hood, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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4. Absolutely no!

 

 

 

 

 

Secondo me, prima di nascere, ci ritroviamo tutti in una specie di fila.

Una fila lunga, chilometrica, ambita da molti.

E alla fine di essa, Dio ci dona qualcosa. Che sia la bellezza, l'arguzia, la spontaneità. Ci regala una marcia in più per poter affrontare la vita.

Ovviamente, non tutti possono aspirare al dono migliore, quello di tutte le qualità insieme. Solo pochi hanno questa fortuna.

Bene, io ho ricevuto l'intelligenza. Credo. E qualche grammo di simpatia, mescolata a tanto sarcasmo. Fin qui, tutto okay.

Ma la domanda che mi pongo ora, davanti allo specchio di un bagno in un corridoio lussuoso, è: perché la bellezza era totalmente assente nel mio pacchetto?

È ingiusto.

Fottutamente ingiusto.

Mi passo una mano tra i capelli color castano scuro (o color cioccolato, o color merda; dipende dai punti di vista), cercando di dargli una forma. Non sono né lisci, né ricci. Sono un'odiosa via di mezzo.

Mi sciacquo il viso, sperando che quando riaprirò gli occhi io abbia i lineamenti di Ariana Grande, o gli occhi di Katy Perry, o il sorriso di Demi Lovato. Perché loro, amici miei, hanno trovato tanta bellezza nei loro pacchetti. E dovrebbero condividerla con chi ne è sprovvisto, porcammerda!

Infilo una mano in tasca e tiro fuori una piccola scatolina bianca. Ne estraggo una pasticca e rimango un attimo a fissarla, prima di bere un sorso d'acqua e inghiottirla.

Ormai sono quasi sei mesi che prendo quella roba e lo psichiatra non mi ha ancora detto quando potrò smettere. A ogni seduta mi ricorda che tutte le volte che ha provato a togliermi i farmaci, sono caduta di nuovo nel buio. Ed è vero, perciò non posso mai ribattere. Ma vorrei smettere di prenderla, poiché mi fa male al fisico e mi distrugge con i sensi di colpa. Liam, infatti, non sa che ingerisco antidepressivi, e mentirgli è doloroso.

Mi lavo le mani, faccio ciò che non è carino dire ma che di solito si fa in bagno, mi do un'ultima occhiata piena di disgusto allo specchio e torno dai ragazzi.

Ma quando apro la porta, ho una bella sorpresa.

Seduto sul divano accanto a mio fratello, con cui sta chiacchierando con naturalezza, c'è il tizio che prima mi ha quasi asfaltata.

Corrugo le sopracciglia e assottiglio gli occhi, scrutandolo sospettosa. Soppeso l'idea di girarmi e uscire, ma non riesco ad allontanarmi in tempo che Liam alza lo sguardo e mi vede. Si apre in un sorriso luminoso e mi fa segno di avvicinarmi.

Esito un attimo, poi lo accontento e mi accosto a lui.

Il ragazzo è momentaneamente preso dal cellulare e tiene la testa china sullo schermo.

-Calum, lei è mia sorella Emily. Raggio di sole, lui è Calum, il bassista dei 5sos.- Ci presenta mio fratello.

Ottimo, fa pure parte di quella band. Ora me lo troverò sempre tra i piedi quando verrò da Liam.

Calum fa un gesto con la mano, continuando a digitare qualcosa sulla tastiera.

-Ciao.- Sibilo.

Riconoscendo la mia voce, alza il viso di scatto.

Entrambi ci squadriamo con la stessa espressione confusa e irritata.

-Ehm... tutto bene, ragazzi?- Indaga mio fratello, facendo correre gli occhi da me a lui.

-Non sapevo che avessi una ragazzina rompi coglioni come sorella, Liam.- Grugnisce il filippino.

-Non sapevo che avessi un amico stronzo, Liam.- Lo cito.

Mio fratello indietreggia, perplesso.

-Cosa cazzo... vi conoscete già?-

-Abbiamo sbattuto davanti al bagno.- Minimizzo.

Michael ride e ci si avvicina. -Si può fraintendere, detto così.- Ammicca.

Liam spalanca gli occhi, come fulminato, e mi affretto a fermarlo prima che dia di matto. -No, Luke dai capelli verdi, gli piacerebbe che fosse successo qualcosa.- Inarco un sopracciglio, sfottendo sia il filippino ché Michael.

Calum ride e incrocia le braccia. -In realtà non mi piacerebbe affatto, ma resta nella tua convinzione. Basta che poi non ti illudi.-

Questa volta sono io a ridere, ignorando una strana sensazione che mi colpisce allo stomaco. -Non preoccuparti, non succederà. Anche perché quando saresti tornato nelle Filippine avrei sentito la tua mancanza.-

Luke e Michael scoppiano a ridere, mentre le guance del moro si tingono di rosso.

Qualcosa mi dice che si è arrabbiato, e mi ritengo soddisfatta. È proprio a quello a cui puntavo.

Stringe i pungi e gli occhi, rendendoli ancora più a mandorla.

-E' neozelandese e scozzese.- Dice una voce dietro di noi.

Mi volto, trovandomi davanti un altro colosso. Ha i ricci color caramello tenuti indietro da una bandana, un bel sorriso con tanto di fossette e braccia muscolose. Dev'essere Ashton. Ottimo, mancava solo lui all'appello.

-Ops.- Mi stringo nelle spalle, tornando a guardare Calum.

Quest'ultimo si è un po' calmato alla vista dell'amico, ma rimane rosso di rabbia.

-Sei solo una stupida ragazzina.- Ghigna.

Mi mordo il labbro inferiore e cerco di reprimere una vampata di odio. Apro la bocca per dedicargli una variopinta lista di insulti, quando Liam interviene.

-Dai, basta.- Mi afferra per una spalla e mi stringe a lui, allontanandomi dal moro.

-Lo conosco da mezz'ora e già mi sta sul cazzo. Begli amici hai.-

-Non dire così. Calum è un bravo ragazzo, davvero. Solo un po' stronzetto.-

Annuisco, per niente convinta.

Io e quel filippin... neozelandese non andremo d'accordo molto facilmente.

 

 

* * *

 

 

-Non voglio che torni da sola, è buio.- Sbotta Liam, afferrandomi per la manica del maglione.

Sono passate due ore dal mio arrivo e mentre loro devono andare a un evento, io devo tornare a casa.

-Fratello, mi duole ricordarti che ho diciassette anni. Non succederà niente, tranquillo.- Alzo gli occhi al cielo e spero che i ragazzi mi appoggino.

Ma ovviamente le mie speranze vengono infrante da un apprensivo Louis, che scuote la testa.

-Ha ragione, Emily, non puoi prendere la metro di sera con tutta la brutta gente che c'è in giro.-

Ridacchio tra me e me. -La “brutta gente” è in strada alle due di notte, non alle otto.-

Louis si stringe nelle spalle. -Dettagli trascurabili.-

-Vabbè. Ma io devo tornare a casa e fino a prova contraria non so volare. Quindi devo per forza prendere la metro.-

Liam sbuffa, spazientito, ma non mi lascia la manica. Harry si avvicina, scuotendo i ricci e aggiustandoli con una mano. -Noi andiamo a quella... quel... be', non so dove, ma loro no.- Indica i 5 Seconds of Summer.

Tre di loro alzano la testa di scatto, sentendosi chiamati in causa. Inutile sottolineare che l'unico a non prestare attenzione è Calum, troppo concentrato sul cellulare.

-E allora?-

-Potrebbero accompagnarti.- Suggerisce Harry.

-Ma non tutti e quattro, succederebbe un casino se incontrassero qualche fan.- Constata Zayn.

Ashton annuisce. -Ha ragione Malik. Ma io e Luke sta sera non possiamo, abbiamo una cena con dei vecchi amici in vacanza a Londra.-

Michael alza le mani. -Io nemmeno, scusa Em, ma devo vedermi con una ragazza.- Mi strizza l'occhio e sorvolando l'odio per il soprannome appena datomi, inizio a provare simpatia per Mr-Capelli-Verdi.

-Tranquillo. Be', che peccato, nessuno può accompagnarmi.- Faccio per andare alla porta, ma prontamente Liam stringe la presa sulla manica.

-In realtà, uno ci sarebbe.-

A rallentatore, come quando nei film d'azione scoppia una bomba e tutti si lanciano a terra, i ragazzi si voltano verso Calum.

I miei neuroni ci mettono mezzo secondo a connettere e subito mi divincolo dalla presa di mio fratello. -Assolutamente no!- Esclamo, ma c'è qualcosa di strano nella mia voce. È suonata più forte... e doppia?

Mi volto, incrociando gli occhi scuri del neozelandese. Abbiamo detto la stessa cosa nello stesso momento.

-Sì invece, e ora muovetevi. Non voglio che faccia più buio di così mentre siete per strada.- Ordina Liam, spingendo me e il moro nell'ascensore.

-Ti odio.- Grugnisco a mio fratello.

Grugnisci? Che sei, un maiale?

L'ho già detto che devo smetterla di parlare da sola, vero?

-Nah, non è vero. Domani vieni? Il pomeriggio abbiamo i meet and greet, ma ho la mattinata libera.-

-Ho scuola, ma non importa. Vengo lo stesso.-

-Ah giusto...- Sospira Liam, strofinandosi la nuca con una mano.

-Dai, tanto non se ne accorge nessuno e non mi cambia la vita se per una volta non vado.- Lo convinco, abbracciandolo.

Sospira ancora e ricambia la stretta. Poi Calum borbotta qualcosa che suona tipo “sbrigatevi” e preme il tasto per il piano terra.

Le porte si chiudono e mi separano da Liam, lasciandomi sola con il filippino.




Ehilà!
I'm here with a new... capitolo. Sì, insomma, non ricordo come si dice, ma fa lo stesso.
Alloraaa, questo è un capitolo abbastanza importante, poiché cominciano a rivelarsi i problemi di Emily e il fatto che prende antidepressivi. Il perché sarà più chiaro avanti, ma anche così è abbastanza facilmente intuibile.
Anyway, come potete notare, i nostri Calem (?) ora si trovano soli, solini e soletti, diretti verso casa della ragazza. Cosa succederà durante il tragitto? Lo scoprirete nella prossima puntata! *To be continued* *sigla finale*
Ok, smetto di sparare minchiate, giuro.
Come al solito ringrazio tutti coloro che recensiranno o che anche solo leggeranno. Non voglio fare come alcune che scrivono "continuo a cinque recensioni" perché non ho nessuna voglia di costringere qualcuno a farlo, o semplicemente perché non credo che le raggiungerei e pubblicherei lo stesso il capitolo dopo. In ogni caso, mi fareste un immenso piacere se mi diceste cosa pensate di questa fan fiction.
Vabbuò, ci vediamo al prossimo capitolo, xx.
Twitter: @waraki_

 

   
 
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