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Autore: Mirwen    27/02/2005    3 recensioni
Sfogliando le pagine un mare di ricordi e di solitudine
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La ragazza si sedette a terra incrociando le gambe, prese l'album dalla copertina bianca fra le mani, un albero dallo sfondo t

Salve ragazzi l’ho fatta con tutto il cuore pensando ad una persona che non incrocerà mai più la mia vita.

 

 

La ragazza si sedette a terra incrociando le gambe, prese l'album dalla copertina bianca fra le mani, un albero dallo sfondo tenue in copertina. Passò una mano sulla copertina, cercando di ricordare da quanto tempo non lo sfogliasse, tanto tempo.... aprì la prima pagina, foto in penombra, sfogliò le pagine avanti tornando indietro con la memoria, cercando di ricordare quando furono scattate, se non ci fossero le annotazioni di sua madre non lo saprebbe, non si ricorda. Guarda con attenzione le foto, guardando i visi e i sorrisi congelati da tanti anni, poi arriva a quella foto. In penna c'è una piccola nota "I° anno in asilo". Cerca se stessa, è quasi al centro della foto sembrava arrabbiata o triste, non sta sorridendo, non si ricorda il motivo, ma non sorride, guarda svogliata il fotografo con i grandi occhi castani, che nella foto sembrano neri. Passa i visi dei bambini fino ad accorgersi di lui, il profilo mezzo nascosto da un cesto, tanto nascosto da non far vedere il volto di orsetto di quel bambino. Sembra anche lui arrabbiato, chissà forse avevano litigato quel giorno, non se lo ricorda. Guarda le foto seguenti, lui è seduto accanto a lei, la faccia tonda è sorridente, gli occhi che non guardano il fotografo, ma qualcosa che l'obiettivo non riesce a racchiudere. Mentre ripensa allo sguardo dell'amico le sembra che guardi un punto indefinito della stanza dove si trova lei, sopra la sua spalla destra, si volta c'è solo il vuoto. Il triste e solitario vuoto.

Guarda avanti, lui non compare nelle pagine seguenti, ma lei lo cerca comunque, fino a trovarlo senza prestare attenzione agli altri volti che immobili la guardano.

La foto è sempre stata scattata all'asilo, durante una gita in treno, nemmeno se la ricorda, in quella foto lui è in braccio alla maestra, per non venir nascosto dagli altri, sui gradini del treno. Era così piccolo, era sempre stato piccolo, sempre più piccolo di lei almeno, chissà se ora l'aveva battuta in altezza, probabilmente si, ma è da tanto che non lo vede. Guarda le foto della recita, lui è sempre lì, seduto accanto a lei, c'era sempre.... ora non più.

Sfoglia le pagine avanti, ora lei ha gli occhiali, piccoli, ovali e rossi, ma comunque lui è lì, con le guanciotte da orsacchiotto, ora non è più seduto accanto a lei.

Arriva alla foto della prima elementare, non c'è, era assente quel giorno, ma se lo può immaginare, il suo viso non è mai cambiato, ci sono altri visi di bambini, ma il suo non c'è, per un attimo si chiede se quell'anno il suo viso assomigliava sempre ad un orsachiotto...per fortuna poi rispunta ancora, con la stessa faccia... In questa foto della II B lui è seduto, non accanto a lei, ma c'è sempre, con il viso più tondo, ma gli stessi occhi, si ricorda quante volte ha visto quel viso sedersi lì, in quella stanza e quante volte lei si era seduta nella sua. C'è una foto scattata a Carnevale lui è lì, vestito da militare, fucile in spalla, casco sulla testa, chissà se andrà mai a fare il militare o il meccanico come aveva disegnato su quel diario.

Ora è la terza e lui è sempre lì, sempre con le guanciotte, sembra non cambi mai, eppure cambiava ed è cambiato, cambiato tanto, è cresciuto, assieme a lei.

Un'altro anno, un'altra foto, è incredibili come lui sia sempre lì, ormai faceva parte di lei, del suo cuore, della sua vita, e una parte di lei lo immagina seduto accanto a lei in quella stanza, con gli stessi occhi e le stesse guance.

E' la quinta, lui si sente grande, gel tra i capelli, un sorriso aperto, camicia bianca sui jeans, ricorda come lui si vedeva già grande, in quinta, insomma, lui era grande! Come si crede di essere grandi quando si è solo dei bambini e lui le regalò quell'anello senza valore, che chissà perchè poi lui dimenticò ma che per lei è ancora importante. Eppure era stato così impacciato nel darglielo, così tenero.

Arrivarono le medie e lui nonostante fosse sempre lì, in quelle foto immobile, si allontanava, da lei e da quello che era stato, lei non se ne era accorta, gli voleva troppo bene per accorgesi che lui si allontanava, e ora seconda superiore, chissà se lui qualche volta si è mai ricordato di lei?

Lei lo ricorda come il primo amico, come il primo amore, come la persona con cui era cresciuta.

Chiude l'album e va a scuola, quella scuola così vicina alla casa di lui, le manda uno sguardo a quella casa. Lì, immobile, così vicina eppure così lontana, chissà se la rivedrà mai, quella casa, comunque sia la ricorda bene, con le sue piccole stanze, con la sua presenza. Chissà se è cambiata, anche se fosse lei la ricorderebbe ancora bene. Mentre guarda quella casa sente che le manca. Quell'amico le mancherà per sempre anche se lui forse non la ricorda più.

 

Beh che dire recensite numerosi.

   
 
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