Note
dell’autore: Ci ho messo più del previsto, ma eccovi il
terzo e penultimo capitolo. Il prossimo sarà l’epilogo e vi prometto che ogni
cosa sarà spiegata.
Beh correte a leggere e lasciare una
bella recensione.
Capitolo
3
La
nuova Rose
Con la sua voce
fredda e metallica, guidato da un fuoco di follia, Dravos ordinò di attivare la
bomba anti-realtà. Lui impotente poteva solo guardare l’intera realtà essere
distrutta davanti ai suoi occhi. Tutte quelle persone, quei pianeti che ancora
non aveva visto, quelle realtà che lui aveva sempre cercato di tenere al
sicuro. Attorno a lui i suoi compagni, non tutti, ma era confortante averli
accanto; la sua mano era fredda, solitaria e sarebbe rimasta tale, la sua Rose
non c’era più, ma sicuramente adesso era un bene, non avrebbe assistito alla
sua sconfitta.
All’improvviso
un suono coprì la voce di Dravos, un rumore che non avrebbe più pensato di
sentire. Guardò verso la direzione da cui proveniva il suono e rimase
sbigottito nel vedere comparire la sua fidata Tardis.
“Impossibile”
disse Dravos sorpreso quanto lui. Una forte sensazione di Dejà vu lo colpì,
soprattutto quando le porte si aprirono e Rose fece la sua comparsa, bella come
ricordava, sorridente ma con una luce diversa negli occhi.
“Magistrale”
sospirò Jack accanto a sé.
Rose fece un
passo in avanti stringendo in mano l’arma che lui stava costruendo, e una
fremito di paura lo invase. L’ultima volta era stata sotto il controllo del
Lupo Cattivo, del vortice del Tempo, e aveva fermato i Daleks, non aveva idea
di cosa sarebbe stata in grado di fare.
“Ferma, no” urlò
quando la vide correre contro Dravos. Lui alzò la mano e la colpì al petto con
una raffica di elettricità facendo volare l’arma che teneva in mano e
costringendola a cadere a terra.
“Attivare cellula
di contenimento” disse Dravos accanto a sé.
Il Dottore non
riusciva a staccare gli occhi da Rose, non riuscendo a credere a ciò che aveva
davanti.
“Rose” urlando
Donna uscì dal Tardis prendendo l’arma.
“L'ho presa, ma
non so che devo fare” disse confusa la rossa. Dravos colpì anche lei con una
scarica elettrica mandandola dove lui non riusciva a vedere.
“Donna” urlò a
squarciagola, mentre Dravos si assicurò che l’arma fosse innocua.
“Mi sbagliavo
riguardo ai vostri guerrieri Dottore, sono davvero patetici” disse Dravos
avvicinandosi a lui, sentiva la rabbia bruciare le sue vene.
“Com’è possibile
che sia viva?” chiese Jack accanto a lui.
“Oh questa è una
storia divertente” disse Rose facendo spuntare la punta della lingua tra i suoi
denti, non sembrava molto turbata del fatto che fosse in trappola insieme a
loro.
“Non importa
questo, ma che non possiamo fermare la bomba anti-realtà.”
Dravos e i
Daleks ripresero nuovamente il conto alla rovescia per l’azionamento
dell’anti-realtà e quando ormai mancava poco, guardò verso Rose volendo solo
poterla guardare ancora una volta. La vide sorridergli dolcemente come aveva
fatto tanto tempo fa.
Prima che la
bomba entrasse in azione, però, successe qualcosa, tutto si fermò, un allarme
iniziò a suonare, il Dottore e tutti gli altri si guardarono attorno.
“Chiusi i
circuiti di trasmissione di Z neutrini, usando un anello di contro reazione a
inversione singola” disse tutto in un fiato Donna sorridendo da dietro i
comandi.
“Quel pulsante
lì” spiegò semplicemente. Il Dottore la guardò esterrefatto, Rose sembrava
invece divertirsi parecchio a tutto quello.
“Tu non sai
neanche cambiare una spina” affermò sconvolto il Dottore.
“Vogliamo
scommettere Time Boy” scherzò la
rossa.
Dravos la
minacciò ma prima che potesse colpirla, fece qualcosa che bloccò la scarica
elettrica.
“Oh campo di
abbattimento bioelettrico con inversione arco regressiva” scherzò Donna su di
giri.
Prima che i
Daleks potessero attaccarla, lei disattivò le loro armi lanciandosi nuovamente
in una spiegazione.
“Ma come hai
fatto, tu ...”
“Signore del
Tempo” aggiunse semplicemente Rose.
“In parte Signore
del Tempo” continuò la biondina divertita.
“In parte umano,
per metà Dottore, per metà Donna” aggiunse la rossa.
“Il Dottore-Donna
esattamente come gli Ood avevano previsto” continuò il Dottore sconvolto da
tutto quello.
“Celle di
contenimento disattivate, disigillate la volta” continuò la rossa.
Il Dottore si
voleva lanciare verso Rose, ma vide la biondina raggiungere di corsa la rossa.
“Forza Signore
del Tempo, abbiamo del lavoro da fare” gli disse sorridendo divertita, scosse
la testa incredulo e le raggiunse.
Sentiva
l’energia crescere in lei, il Dottore era corso nel Tardis per prepararlo a
trascinare la Terra, cadde sulle sue ginocchia ansimando, il potere in lei era
sempre più forte, sentì due mani forti prenderla per le spalle.
“Che succede?”
chiese la voce di Jack. Alzò lo sguardo incontrando i suoi occhi azzurri,
deglutì cercando un controllo a quello che succedeva, sentiva un formicolio
sotto la pelle, ormai mancava davvero poco, abbassò lo sguardo e vide la sua
pelle brillare di luce.
“Entrate tutti
sul Tardis, adesso” disse sentendo la sua voce tremare.
“Rose!” sentì il
Dottore urlare il suo nome, si avvicinò a lei prendendola fra le sue braccia.
“Portali sul
Tardis” disse lei tremante.
“Cosa?” chiese
confuso.
“Salite tutti sul
Tardis, ADESSO” disse con più urgenza.
“Rose” tentò di
intervenire il Dottore.
“Non ho molto
tempo, fai come ti dico” disse ancora più decisa, lo sentì allontanarsi, lei si
rimise in piedi e si fece pervadere dal potere. Sentì il canto del Tardis e il
vortice del tempo riempire ogni parte della sua mente, nelle vene sentiva lo
scorrere del potere del vortice, era inebriante, fantastico. Si lasciò
trascinare da quel potere, vide scorrere nei suoi occhi Gallifrey, la guerra
del tempo, i Dalek e il Dottore. Il TARDIS le stava dando pieno accesso
all’Universo, poteva fare tutto quello che voleva, ma sapeva che era importante
fermare i Dalek, far tornare Dravos al suo tempo, e fu quello che fece, per poi
cadere nell’oblio.
Si affacciò
dalle porte del Tardis, tutto era scomparso, nessuna traccia dei Daleks o di
Dravos, a terra inerme vide il corpo di Rose. Corse verso di lei con i cuori
che battevano nel petto all’impazzata, cosa avrebbe fatto se l’avesse persa di
nuovo? Tremava solo all’idea. Controllò i parametri vitali, sembrava stesse
bene, la prese tra le braccia e la portò sul Tardis.
“Sta bene?”
chiese subito Mickey.
“Sì, sembra abbia
perso solo i sensi” disse appoggiandola sul sedile, Donna si avvicinò a lui e
gli mise una mano sulla spalla.
“Stai tranquillo,
sta bene” lo tranquillizzò sorridendo.
“Donna …” iniziò
non sapendo bene cosa chiedere in realtà.
“Non ora Dottore,
dobbiamo riportare la terra al suo posto” lo fermò senza togliersi quel sorriso
dal viso. Il Dottore guardò Rose un'ultima volta, sospirò con una sensazione di
disagio nella sua mente, ma il Tardis sembrava volerlo calmare.
Fine
Capitolo
3