Marin non era ancora pronta dire addio.
Non riusciva ad accettare che quella potesse essere l'ultima volta che avrebbe visto quel sorriso, sfiorato quelle labbra, carezzato quei capelli e guardato dentro a quegli occhi.
Sapeva che non ci sarebbe stato un domani e tentava di aggrapparsi al presente disperatamente, con tutte le sue forze.
<< Non voglio che tu pianga per me, Marin. >> le aveva detto Aiolia, stringendola fra le sue braccia fino ai limiti dell'impossibile << Non voglio vederti soffire, né voglio che il tuo ultimo ricordo sia di dolore: Desidero solo che tu possa ripensare a me come a colui che in vita ha saputo amarti più di qualunque altra cosa al mondo. >>
<< Non potrei fare diversamente. >> rilanciò prontamente la fanciulla << Tuttavia, non riesco a tollerare il fatto che tu stia per compiere un simile gesto: stai andando incontro a morte certa, Aiolia. >>
Il Leone, in risposta, si protese dolcemente verso la sua amata e posò sulle sua labbra un lungo bacio appassionato, le braccia strette attorno alla sua vita quasi avesse paura di vederla scivolare via all'improvviso.
<< Non ho nessuna paura della morte. >> bisbigliò Aiolia, ancora sospeso fra le labbra di Marin << Essa è spaventosa solamente per coloro che non hanno mai vissuto. E in tutti questi anni trascorsi al tuo fianco, amore mio, non si può certo dire che io non abbia vissuto fino in fondo. >>
N.d.A: Era del tutto inevitabile arrivare a questo momento.
Purtroppo conosciamo tutti la storia di Marin e Aiolia, il sacrificio di quest'ultimo per salvare la dea Athena, dunque non potevo non dedicare una di queste quattro drabble alla sua partenza imminente.
Il prossimo capitolo sarà l'ultimo, dunque... Beh, potete - purtroppo - immaginare quel che succederà. :(