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Autore: BrokenArrows    04/08/2015    3 recensioni
Dimenticate vampiri, licantropi e ibridi. Ma non le streghe.
Catapultati nel mondo di Harry Potter, i protagonisti di The Vampire Diaries e The Originals, vedranno le loro azioni svolgersi nell'insidioso castello di Hogwarts.
Preparatevi a incantesimi, pozioni, filtri d'amore e intrighi oscuri!
Genere: Commedia, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Originari, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti! Nel primo capitolo ci siamo dimenticate di informarvi che questa ff, come chi ci segue già saprà, è scritta a 4 mani. 
Gli aggiornamenti però non saranno regolari, in quanto la fanfiction è in fase di scrittura. Inoltre abbiamo altri progetti in cantiere che ci porteranno via molto tempo.
Proveremo comunque ad aggiornare regolarmente in modo da accontentarvi :)
Buona lettura!
BrokenArrows



-Edith, svegliati- la chiamò la sua compagna di stanza Rebekah, scuotendola per la spalla.
Quella mugolò in risposta, rigirandosi tra le coperte -Oddio no, non voglio andare a  lezione- affermò, con voce roca. Rimase distesa immobile ancora per qualche attimo, poi decise che era ora di prepararsi.  
Si mise a sedere sul letto sistemandosi i capelli biondi che, lisci, le arrivavano alle spalle. Si alzò e andò a specchiarsi, appoggiando i gomiti sul comò, osservando come i suoi occhi verdi facevano trasparire il sonno che ancora la tormentava -Mi passi il correttore?- domandò a Katherine, l’altra compagna di stanza. 
-Certo, ma sbrigati che la colazione è tra dieci minuti- rispose frettolosamente infilandosi l’ultima scarpa tacco 12 -Per chi devi farti bella?- chiese maliziosamente, osservandola mentre si sistemava la giacca con ansia. Edith alzò gli occhi al cielo sbuffando 
Rebekah le fece l’occhiolino, sorridendo -Credo che c’entri un certo dei miei fratelli, o sbaglio?- 
-Ah giusto, oggi dovete istruire i novellini- rabbrividì al pensiero di quei piccoli sgorbi che d’ora in poi avrebbe dovuto vedere girare nei corridoio -Avrete molto da fare?- chiese dandosi l’ultima sistemata ai boccoli, ravvivandoli. 
-Spero di no- rispose, per nulla entusiasta di fare da tutor anche quell’anno -L’unico lato positivo è che passero del tempo con Niklaus- ammise sorridendo alle amiche. 
Uscirono tutte e tre dalla stanza e si proiettarono nei corridoi della scuola, camminando velocemente.


Nel frattempo, nella Sala Comune dei Corvonero, le ragazze del sesto anno stavano per uscire, quando Danielle si accorse di non aver preso il mantello -Torno subito!- esclamò, dirigendosi verso la sua stanza. 
Aprì il grande baule e lo prese, indossandolo. Prima di uscire si guardò un’ultima volta allo specchio, sistemandosi i lunghi capelli castani in una treccia e passandosi sulle ciglia del mascara per contornare gli occhi color ebano.
Quando uscì, Elena le spiegò che Bonnie era già partita con Jeremy per passare del tempo insieme.
-Dopo tutta l’estate trascorsa insieme avrebbe anche potuto aspettarci- disse, scherzando e imboccando l’uscita.
Si stavano lamentando di avere Pozioni come prima lezione dell’anno quando si catapultarono nei corridoi affollati di Hogwarts.
-Almeno quest’anno il professore è Enzo- si consolò Elena, tra un gradino e l’altro, mentre con lo sguardo cercava da ogni parte Stefan.
In quel momento, quando furono davanti alle classi, passò accanto a loro Damon, che le salutò con un cenno del capo con fare insolente -Buongiorno ladies- e continuò per la sua strada, entrando nell’aula di Trasfigurazione, classe tenuta da Esther Mikaelson.
Elena non trattenne una smorfia di disgusto -Dio, quanto non lo sopporto Damon- ammise, ormai a poca distanza dall’aula di Pozioni -Mi dispiace averti abbandonato ieri sera, a proposito- si scusò, guardando Danielle -Damon non è proprio di buona compagnia-
-Figurati- disse scuotendo la testa -Ci ho parlato giusto tre secondi e poi me ne sono andata anch’io. Comunque, non mi sembrava proprio del tutto antipatico-
Anche se non le aveva fatto proprio una buona impressione, Danielle era rimasta colpita dal fascino del ragazzo. I capelli neri, gli occhi così azzurri e profondi, tutto di lui l’aveva catturata. Ma sapeva che poteva fidarsi poco di quel bel faccino.
 Elena scosse la testa preoccupata -Non farti tradire dal suo sguardo magnetico. In realtà è peggio di quello che sembra- la informò, quasi leggendo nella mente dell’amica.
Proprio in quell’istante arrivò Edith e si mise tra le due, voltando le spalle ad Elena -Siamo state assegnate allo stesso banco, Payne- disse con disprezzo -Vedi di non combinare casini, secchiona- entrò poi nell’aula, senza aspettare la risposta dell’altra che la guardò stupita.
-Buona fortuna- le sussurrò Elena, trascinandola nella stanza, dove il professor Enzo, era già alla cattedra.
-Davanti a voi avete degli ingredienti. Chi mi sa dire a cosa servono?- domandò il professore, scrutandoli dall’alto.
Su ogni tavolo di ciascuna coppia erano disposti ordinatamente 4 ingredienti: un Bezoar, delle bacche di vischio, un corno di unicorno e delle erbe. Gli studenti confabularono a lungo, riguardo l’uso di questi, ma alla fine solamente una di loro arrivò alla risposta: -Si tratta di un antidoto contro i veleni comuni, professore-
-Eccellente, signorina?- 
-Payne, Danielle Payne-
Edith, seduta al suo fianco, sbuffò, infastidita dalla sapienza della compagna. 
-E lei signorina, a quali veleni crede si riferisca la sua amica?- continuò Enzo. 
La bionda ci pensò per qualche momento, ma alla fine giunse ad una risposta -Un esempio potrebbe essere il veleno del Basilisco o del Gallese Verde- 
Il professore la guardò sorpreso -Molto bene… signorina?- 
-Grant, Edith Grant- rispose con aria di sfida, facendole il verso. 
Enzo percepì l’ostilità tra le due, ma non ci diede peso e si rivolse ad altri studenti, interpellandoli con altre domande. 
-Bene! Ora, prendete i vostri libri e andate a pagina 17. Lì sono presenti le istruzioni per preparare al meglio l’antidoto. Seguiteli passo per passo- andò alla cattedra, intinse la piuma d’oca nella boccetta d’inchiostro e iniziò a firmare delle pergamene. 
Nell’assoluto silenzio, le due presero il mortaio dove inserirono il bezoar e iniziarono a frantumarlo con il pestello, ottenendo così una polvere finissima. Danielle aggiunse quattro misurini di bezoar tritato al calderone.
-È troppo- sentenziò la bionda, bruscamente. 
-Credo che vada benissimo- rispose la mora, continuando imperterrita. 
Edith infastidita, le prese la pozione dalle mani e aggiunse i due misurini dell’erba base, riscaldando poi il tutto per cinque secondi. Un pizzico di corno di unicorno fu aggiunto successivamente da Danielle, mentre Edith mescolava. Aggiunsero le bacche di vischio, e agitarono la bacchetta per completare la pozione. 
Il professore si avvicinò a loro -Vedo che nonostante le vostre divergenze, siete riuscite a finire per prime, ricavando dagli ingredienti un ottimo antidoto. Complimenti!- esclamò, alzando la voce e richiamando l’attenzione di tutti. 
Ma in quel momento qualcuno bussò alla porta -Entri pure!- 
Niklaus apparve da dietro la porta -Buongiorno professor Enzo, sono venuto a prendere Edith- 
-Un appuntamento romantico?- ridacchiò il professore, suscitando l’ilarità di tutti -Suvvia, scherzavo, scherzavo- 
Nonostante ciò, Rebekah continuò a ridersela sotto i baffi.
Edith uscì dalla stanza, bordeaux -Dai, andiamo- lo prese sottobraccio, chiudendosi la porta alle spalle. 
I due ragazzi trovarono i nuovi arrivati dove gli era stato riferito la sera prima: nel cortile interno della scuola al pianoterra, di fianco alla stanza di Difesa Contro le Arti Oscure, dove Elijah stava tenendo la lezione ad alcuni studenti delle classi quinte.
-Buongiorno a tutti!- esclamò Edith, rivolgendo un sorriso a quei piccoli mostriciattoli, che si voltarono verso di loro non appena sentirono la sua voce. Una volta richiamato l'ordine, calò il silenzio e i ragazzini si sedettero sulle panchine lì presenti, occupandole praticamente tutte.
-Bene, oltre alle cose che vi abbiamo spiegato ieri, ci sono altre indicazioni da darvi- Klaus fu diretto, andò dritto al punto senza troppi indugi -Innanzitutto l'orario di scuola, come presumo sappiate già, si sviluppa in due momenti della giornata: la mattina, con due ore di lezione, il pomeriggio con una o due, dipende quando avrete il "rientro"- guardò la bionda, facendole un cenno per lasciarle la parola.
-Durante le lezioni i professori vi rivolgeranno alcune domande relative alla materia o all'argomento che state studiando o che andrete a studiare. Più siete preparati, più il punteggio della nostra casata salirà. Quindi la vostra preparazione è importante e sta nell'interesse di tutti. Compreso?- 
Alcuni ragazzini annuirono, altri semplicemente fecero un piccolo cenno con la testa. 
-I punti accumulati verranno conteggiati e a fine anno la casata con più punti vincerà- continuò la bionda, sorridendo.
-E con cosa verremo premiati?- la interruppe una ragazzina dall'aria insolente.
Niklaus corse subito in aiuto di Edith -Nulla. Ma otterremo la gloria di aver vinto, tesoro. Ne capirai l'importanza quando sarai cresciuta- 
La ragazzina venne così messa a tacere, incassando il colpo in silenzio. 
-Se avete altri dubbi non esitate a chiedere. Siamo sempre a vostra disposizione. Il nostro riferente di casata è Elijah Mikaelson, ma per qualsiasi problema rivolgetevi a noi, che porteremo a lui il vostro messaggio. Elijah non ama essere infastidito da persone che non conosce personalmente- spiegò Niklaus.
-Avete altre domande?- chiese Edith, scrutando i volti dei presenti, ma nessuno parve voler prendere parola -Bene, allora potete andare ognuno nelle vostre classi-
I ragazzini se la svignarono, chiacchierando allegramente tra di loro, dirigendosi verso il campo di Quidditch, dove Marcel, trattenendo le numerose risate scatenate dall'incapacità dei novellini, avrebbe insegnato loro come andare sulla scopa. 
-Cosa fai adesso?- domandò Niklaus alla bionda, mentre si incamminavano a passo lento verso l'interno della scuola.
-Torno a Pozioni, mi sembra ovvio- fece spallucce, guardandolo.
-Io non so se ho voglia di andare a Incantesimi... Liz Forbes non è la mia professoressa preferita- sussurrò ridendo -Stiamo un po' fuori?-
-No Nik, non posso, veramente. Mi sentirei in colpa a saltare la prima lezione del primo giorno- si passò una mano tra i capelli, poi si aggiustò il mantello.
-Ma sentiti, sembri una Corvonero!- 
-Hey, piano con le offese!- Edith gli diede una gomitata -Almeno adesso abbi la decenza di accompagnarmi in classe-
E così fece il ragazzo. Percorsero le infinite rampe di scale in un silenzio imbarazzante, almeno lo fu per Edith, dato che per lungo tempo aveva provato qualcosa per lui, ma Klaus non se n'era mai accorto. Le sue attenzioni erano state rivolte a Hayley Marshall, "la puttanella di Grifondoro", come Rebekah e Katherine si riferivano a lei.
In questo turbinio di pensieri arrivarono davanti all'aula di pozioni.
-Beh, ci vediamo, Grant- la salutò con un sorriso, proseguendo la sua marcia verso Trasfigurazione. 
-A dopo, Niklaus!- 


Mentre tutti erano nella Sala Grande a studiare per il giorno successivo, Katherine entrò tutta felice a andò a sedersi accanto a Klaus -Ragazzi, ho un'idea per risollevare un po' l'atmosfera dopo questo primo giorno!- il suo sguardo cadde sui libri aperti -State studiando?- domandò incredula. 
-La professoressa Forbes ci ha già dato degli esercizi per domani- la informò Edith -Credimi, vorrei non essere qui-
Kol intervenne, felice che fosse arrivata una distrazione dallo studio -Qual è la tua idea, Katherine? Sono aperto a tutto-
Lei sorrise con complicità -Voglio organizzare una festa clandestina questa sera nel nostro dormitorio! Non guardatemi con quelle facce- disse, quando tutti la scrutarono da testa a piedi -Inizieremo dopo le nove, quando il coprifuoco sarà già scaduto e tutti ci vedranno nelle nostre stanze-
-Ma così come faranno ad arrivare gli altri?- chiese Edith, non capendo il ragionamento dell'amica. 
-Altri?- domandò lei in risposta -Quali altri?-
-Le altre casate!- esclamò Kol -Insomma, vorrei invitare la mia ragazza-
-Già, e se viene Davina io voglio invitare Hayley Marshall- sentenziò Klaus -Ci sarà alcool, vero?-
Katherine fece per controbattere -Ma-
-In questo caso anche io voglio chiedere a una persona- s'intromise Damon -Andiamo al tavolo dei Corvonero, Kol- gli disse, alzandosi dalla panca e portandosi dietro il ragazzo.
Davina e Danielle erano sedute una accanto all'altra, sfogliando la Gazzetta del Profeta, quando furono costrette ad alzare lo sguardo. Davanti a loro si erano accomodati Kol Mikaelson e Damon Salvatore, raggianti come non mai. 
Davina sorrise a sua volta -A cosa devo questa visita?-
-Stiamo organizzando una festa per stasera nel nostro dormitorio- la informò il suo ragazzo -Vuoi venire? Sarà dopo il coprifuoco, ma non ci saranno problemi, vedrai!-
Davina guardò la sua amica che prontamente tornò a guardare il giornale, facendole intendere che non voleva averne niente a che fare -Decidi tu, Davina- 
Damon ridacchiò tra se e se -Dovrai pensarci anche tu, Payne, perché ti sto invitando in questo preciso momento e non accettiamo un no come risposta-
La ragazza alzò lo sguardo, perplessa -E perché dovrei accettare un invito da parte tua?-
-Perché so che alla fine verrai- le rispose facendo l'occhiolino -Invitate anche la Gilbert e mio fratello-
-E che loro invitino chi vogliono- aggiunse Kol, alzandosi -Più siamo meglio è! Ma ricordatevi di mantenere il segreto-
Entrambi diedero loro le spalle e si diressero verso il loro tavolo. 
-Ci sarà da divertirsi...- mormorò Damon a bassa voce. 
  
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