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Autore: Letizia25    05/08/2015    4 recensioni
Luke è un diciottenne con la testa sulle spalle e con un sorriso che fa battere troppi cuori. Un sorriso che tuttavia dedica solo a Vanessa, la sua ragazza.
Vanessa va all’università, lavora la sera in discoteca e ha occhi solo per il suo ragazzo – e per Michael, suo fratello minore.
Il problema è che lei non ha mai notato gli occhi scuri di Calum su di lei.
Calum che, oltre ad avere una passione per il calcio, ne ha una più grande proprio per la ragazza del suo migliore amico.
Tutto questo non fa che aumentare la gelosia di Letizia, persa per Calum da tutta una vita. O almeno così pare.
Perché gli occhi di Michael passano spesso su di lei, anche se lui non vuole ammetterlo.
Stesso ragazzo che, grazie ad Ashton, ha trovato lavoro insieme alla sorella.
Ashton è il fratello di Letizia. Ed è pure il migliore amico di Charlotte, la ragazza rossa meglio conosciuta come Charlie.
Charlie è amica dei fratelli Irwin da una vita. Ma se tra lei ed Ashton non ci fosse solo amicizia?
*
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=7vmlUcTkoPY
*
Storia a quattro mani con Nanek
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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10 . Unspoken words
 
 
 
Quel sabato sera le stelle spendono più che mai in quel cielo quasi nero, illuminando tutto come piccole fiammelle, candele che in quella notte – assieme alla luna e ai lampioni delle strade – guidano i passi di Letizia su quella spiaggia non troppo lontana da casa, la stessa dove quasi due mesi prima lei e gli altri avevano fatto il falò. I suoi piedi procedono lenti, lasciano impronte sulla sabbia fredda, mentre il vento di inizio autunno si fa sentire, un po' freddo, che le si insinua tra i vestiti e la fa rabbrividire. 
Si sente distrutta, Letizia, per di tutto quel che è successo in quell'ultimo mese, a causa di quello stupido ragazzo che tanti abbi prima le ha rubato il cuore e rendendolo polvere giorno dopo giorno, con tutte le ragazze con cui era stato, con tutti quei segnali che lei gli mandava ma che lui non aveva mai capito, con quella cotta per una ragazza bionda che lui si era preso e che ha avuto solo il potere di rovinare tutto quanto. 
Le fa male il cuore, a pensare a tutto quell'amore che era disposta a donare solo a lui. Un amore che tuttavia Calum non era mai riuscito a vedere oltre la profonda amicizia che li legava. Perché adesso, Letizia crede che tra loro non ci sia più niente. Non si parlano da troppo tempo. E una cosa simile per loro due non è normale. Solitamente una loro incazzatura durava un paio di giorni, e poi tutto tornava come prima. Adesso è tutto diverso. E a lei manca Calum, le manca da impazzire, così tanto che non riesce a pensare lucidamente, anche a causa di quella rabbia sorda che prova verso di lui. Una rabbia che la sta logorando lentamente, giocando con il suo cuore troppo stanco per reagire. 
Sospira e si sistema gli occhiali sul viso, per poi stringersi la giacca di pelle addosso e sistemarsi meglio la sciarpa nera attorno al collo, per cercare di fermare quei brividi che le corrono sul corpo, forse non solo per il freddo di quella brezza lieve che tira quella sera e che non vuole decidersi a fermarsi.
Scuote lievemente la tesa, perché non vuole piangere, non vuole cadere. Perché sa che non riuscirebbe a rimettersi in piedi da sola; perché sa che potrebbe riuscirci solo se un ragazzo dai capelli colorati e dagli occhi verdi fosse con lei a tranquillizzarla. E questo, Letizia proprio non sa come interpretarlo. 
Continua a camminare, solo per poco. Perché un ragazzo moro le si è appena parato davanti, mandando in pezzi quel poco che si sarebbe potuto salvare.
 
Calum quella stessa sera è uscito, perché tutto quei pensieri in testa lo stanno distruggendo. E lui, almeno per qualche ora, ha bisogno di liberarsi da quelle preoccupazioni. Ecco perché si ritrova a camminare per le vie piene di gente, che ride, che scherza, che si diverte. Tutte cose che lui non ha più, a causa di quel piccolo grande errore che ha rovinato ogni cosa, tra lui, Luke, Vanessa e Letizia. 
Ormai per Luke è deciso più che mai a riportarlo da Vanessa, costi quel che costi, anche se proprio non sa come fare. Spera solo che tutto si risolva per il meglio, perché sul serio vorrebbe che le cose tornassero come prima. Perché gli manca troppo il suo migliore amico e tutte le cazzate che facevano insieme, tutti i sogni che hanno condiviso e tutte le esperienze che hanno fatto. Gli manca l'unica persona che - insieme alla mora - lo conosceva meglio di chiunque altro e lo capiva nella frazione di un secondo. 
Sospira e si passa nervosamente la mano tra i capelli corvini, quasi come se volesse allontanare i brutti pensieri che non lo fanno pensare lucidamente, che opprimono tutto e che lo mandano in una confusione da cui vorrebbe tanto uscire. Solo che non sa come fare.
E mentre il vento soffia lievemente, molto più simile ad una brezza leggera, si ritrova a passeggiare sulla spiaggia, con le sue solite Vans nere che affondano un poco nella sabbia fredda. A sentire il suono delle onde che si infrangono sul bagnasciuga, la mente lo riporta a quel falò di due mesi prima – fatto proprio lì – quando ancora non gli era passata per la testa questa stupida idea che aveva mandato tutto in frantumi nella frazione di un istante. Ed è mentre pensa a quel falò, che dentro di lui si fa vivo un altro pensiero, che lo ferisce come tutti gli altri, o forse anche di più.
Letizia.
E la loro amicizia andata a puttane per un motivo che lui ancora non ha ben chiaro.
Perché, in fondo, lui non le ha fatto niente. Ha ferito Luke, questo è vero. Ma lei non c'entrava niente in tutto quel casino. Allora perché ha smesso di parlargli improvvisamente, senza dargli neppure uno straccio di spiegazione? Cosa è successo perché lei si allontanasse così tanto da lasciarlo solo come un cane?
Sospira di nuovo. Perché non capisce, Calum. Non capisce e l'unica cosa certa che ha è la mancanza che l'assenza di Letizia gli provoca. Dopo Luke, lei è la persona più importante della sua vita, e tutto quel che sa è che non avrebbe mai voluto perderla, per nessun motivo al mondo. 
Cammina ancora, cercando di trovare una risposta a tutte quelle domande che gli affollano la testa, quando ad un tratto una figura davanti a lui non lo fa fermare, facendogli andare il cuore in gola per la sorpresa.
 
Si guardano negli occhi per secondi che paiono secoli. Un tempo abbastanza sufficiente per mandare in cenere ciò che restava del cuore della mora – perché quegli occhi così simili ai suoi le erano mancati così tanto che quasi non si ricordava più che effetto le facessero addosso. E sufficiente pure a sanare almeno un po' le ferite che pure Calum riportava dentro di sé, perché vedere la sua migliore amica dopo tutto quel tempo era il regalo migliore che in quel momento potesse ricevere. 
Per questo le sorride e fa per avvicinarsi a lei, con l'intento di stringerla a sé per non lasciarla più andare. 
Ma Letizia, capite le sue intenzioni, si allontana. Perché, nonostante anche lei voglia abbracciarlo perché gli era mancato troppo, non vuole dargli l'opportunità di ferirla ancora, anche se inconsapevolmente. 
Calum la guarda a lungo, cercando di capire cosa abbia sbagliato con lei, cercando di dare una risposta a tutte quelle domande che gli ronzano in testa per trovare una risposta che forse mai si farà presente. 
«Perché?» riesce a chiederle solo questo, Calum, che intanto cerca lentamente di rimettere in senso quel che rimane del suo cuore distrutto, stanco, troppo provato da troppe cose.
A quella domanda, Letizia volta lo sguardi verso il mare, che intanto continua incurante il suo movimento placido, con le onde che si infrangono sul bagnasciuga, lente e dolci. E chissà, magari Letizia è troppo stanca di tenersi quel peso dentro che la logora giorno dopo giorno, magari non ce la fa più a tenerlo nascosto perché tanto sa che non servirà più a niente, magari è perché quelle parole non dette stanno premendo nella sua gola da così tanto tempo che hanno accumulato una forza tale da farle uscire senza che lei possa controllarle.
«Mi hai ferito, Calum.» inizia, e già sente gli occhi lucidi, perché forse non sarà mai la scelta migliore quella di rivelare a qualcuno i propri sentimenti, quando già si sa che questa ci respingerebbe in ogni caso.
«Che cosa?» chiede lui, incredulo, non riuscendo a capire cosa abbia fatto alla sua migliore amica per ridurla così. Vorrebbe credere che è tutto uno scherzo, che non è mai successo niente, che le cose sono nuovamente come prima. Ma le lacrime che vede scenderle sulle guance sono vere. E lui lo sa, che Letizia piange solo quando è troppo stanca, quando non ce la fa più, dopo tanto tempo che tiene segreta una cosa, Letizia scoppia, come una bomba che distrugge.
«Mi hai fatto male, sì… In tutti questi anni, non hai fatto altro che farmi male!»
Vorrebbe smetterla, Letizia, di dire quelle cose, vorrebbe smetterla di dar voce a quei pensieri che ha dentro di sé da tutta una vita. Eppure continua, incurante delle proteste del suo cuore, incurante delle lacrime che già le scendono sulle guance e le bruciano la pelle, incurante del danno che potrà causare, perché forse peggio di così non potrebbe andare.
«Io sono innamorata di te, Calum. Da sempre.»
E sono quelle parole che rendono polvere ciò che rimaneva del cuore del  moro, parole importanti e vere, che lui ha destinato ad un’altra sapendo comunque di non essere ricambiato, parole che mai avrebbe pensato di poter sentire indirizzate verso di lui, parole dette dall’ultima persona che si sarebbe aspettata.
«E adesso fai un po’ i conti, e vedi che cosa ne tiri fuori.» continua la ragazza, ferita dal fatto che Calum non dice niente, non si esprime, non emette neppure uno stupidissimo suono per far capire cosa passi per la sua testa. Perché non lo sa neppure lui, che cosa pensare. E, sul serio, non ha idea da che parte rifarsi. Per questo punta i suoi occhi scuri in quelli di Letizia, così simili ai suoi, così diversi da quelli di…
«Vanessa.» si ritrova a dire a voce alta, capendo ciò che voleva dire la sua migliore amica.
Letizia trema, a sentire quel nome uscire da quelle labbra che si è sempre limitata solo a sognare. Trema e non sa più che cosa fare, perché si è esposta troppo e sa che non può tornare indietro.
«Vanessa. Bravo, risposta esatta. Adesso vuoi tirare ad indovinare anche la prossima, fino a che non arrivi alla soluzione?» chiede sprezzante, con la voce rotta e le lacrime lente che non vogliono smettere di correrle lungo le guance e continuano a bruciare su quella pelle irritata dal freddo.
«Leti, adesso finiscila.» dice Calum, con lo stesso tono della ragazza. Perché se c’è una cosa che proprio non sopporta, è quando Letizia inizia a fare in quel modo, inizia ad essere stronza, quando lui vorrebbe solo capire per cercare di rimediare almeno in parte all’errore che ha commesso.
«Finire cosa, Calum? Eh? Non è mai iniziato niente, niente.»
Solo che il ragazzo, con quelle frasi sconnesse, che non hanno né capo né coda, ha perso la pazienza.
«Cazzo, Letizia, vuoi dirmi una buona volta che cosa ti ho fatto?! Non riesco a capire se fai così.»
E la mora a quell’esclamazione si ferma, resta immobile, sulla sabbia, mentre il vento leggero le sferza il viso, facendola rabbrividire, e mentre tutta la polvere di lei che era rimasta adesso se ne sta volando via chissà dove, lontano, forse per non tornare più. Perché lo sapeva che Calum fosse cieco per tante, tantissime cose, ma non credeva potesse essere così stupido fino a quel punto.
«Cosa c’è da capire, Calum? Non hai mai notato tutti i segnali che ti lasciavo per farti capire quanto tu fossi importante per me. O tutte quelle volte in cui mi fermavo ad osservarti per minuti. Non hai mai capito un cazzo, Calum, dei miei sentimenti per te. E, proprio perché non li conoscevi, mi hai fatto male, Cal. Perché io speravo davvero tanto che potesse succedere qualcosa tra noi due, sul serio, ci ho sperato così tanto da rimetterci il cuore. Perché tu hai sempre scelto Vanessa, ogni volta. Perché ogni tuo sorriso o ogni tuo pensiero è sempre stato rivolto a lei, e mai a me, neppure una volta. Non mi hai mai guardata come guardi lei, o non hai mai pensato a me come pensi a lei. E soprattutto… Non hai mai messo a repentaglio niente per me, mentre per lei hai messo in gioco tutto quel che avevi, Calum, e l’hai perso… Hai sempre scelto Vanessa, Calum, e mi hai fatto sempre male…»
Calum resta basito, senza riuscire a tirar fuori niente da quella sua testa troppo piena. Perché si sarebbe aspettato davvero di tutto, ma non che avesse ferito Letizia così nel profondo. E sa che, per ferite come questa, il tempo è l’unico rimedio possibile, per cercare di cicatrizzarle e non renderle più né tanto visibili, né tanto presenti, come se il tempo volesse che lentamente il ricordare ciò che ha procurato quelle ferite non faccia più soffrire.
«Leti, io… Mi dispiace… Giuro… Giuro che non volevo farti stare in questo modo. Sul serio… Mi dispiace davvero tanto…»
E Letizia lo sa che Calum è sincero nelle sue scure, è sincero perché in fondo è il ragazzo migliore del mondo perché è troppo buono. Ed è questa sua caratteristica che, insieme a tutto il resto, l’ha fatta innamorare di lui. E sa anche, Letizia, che combattere per quell’amore ormai non serve più, perché Calum è troppo distante da lei su quel piano. È già tanto se resteranno amici, dopo quello che ha detto. E forse è meglio così, forse è meglio mettere un punto dopo un discorso durato troppe linee e con troppe virgole, forse è meglio chiudere quel lungo capitolo della sua vita, per aprirne uno tutto nuovo e ancora da scoprire.
Ma per questo passo, Letizia ha bisogno di tempo, per chiarire tutti i suoi dubbi, tutti insiti nella sua testa da non lasciarle modo di ragionare a mente lucida.
E non si è accorta di esserci avvicinata a lui, fino a che i loro occhi così simili non si ritrovano solo a qualche millimetro di distanza, proprio come le loro labbra
«Non fa niente, Cal. Sono io la stupida qui… Avrei dovuto lasciarti andare tempo fa, non appena mi avevi informato della tua cotta per Vanessa. Avrei dovuto rinunciare a te già da allora…» dice ancora lei, con un sorriso triste sulle labbra.
Labbra che poi vanno a posarsi delicatamente su quelle del moro e che iniziano a muoversi lente tra di loro, timide, bisognose di un affetto che sanno di non poter ricevere mai dal ragazzo che hanno di fronte. E nonostante Calum stia rispondendo dolcemente a quel tocco, dopo essersi ripreso dall’enorme stupore iniziale, Letizia lo sente che quel loro bacio non trasmette niente di più se non una semplice, profonda ed intensa amicizia, che li ha sempre legati e che sempre li terrà uniti, non importa cosa accadrà.
Eppure, nonostante Letizia lo sappia bene, quella consapevolezza fa male, davvero, perché aveva sperato tanto in loto due, mettendo in gioco ogni parte di sé, rimanendoci bruciata perché non si era difesa bene.
Anche Calum riceve la stessa conferma. E capisce che Letizia per lui è solo l’amica migliore che possa desiderare di avere nella sua vita. Lo è sempre stata, e il cuore del moro non l’ha mai vista in modo differente da quello. È sempre stata la persona su cui Calum poteva fare affidamento, la persona che lo ha sempre aiutato e che non lo ha mai abbandonato. E nonostante sia lusingato davvero dei sentimenti della ragazza, il non contraccambiarli lo fa sentire un mostro immane, perché Letizia non si merita di star male per uno come lui. Merita solo di essere felice con una persona che la ama con tutta se stessa. E Calum, forse, ha capito che un ragazzo dagli occhi verdi potrebbe ricoprire quel ruolo nel modo migliore di tutti.
Si dividono lentamente e si guardano negli occhi, un istante soltanto, prima di capire che ad entrambi serve tempo per metabolizzare bene tutto quel che è successo.
«Grazie Calum.»
Lui sorride e si avvia verso casa, con una certezza in più dentro al cuore e l’anima un po’ più leggera.
E mentre il ragazzo se ne va, gli occhi della mora tornano lucidi.
 
Sta fumando la sua solita sigaretta prima di andare a dormire. È da poco rientrato dopo il suo turno in discoteca e, stranamente, non è stanco. Solo, si sente strano, come se ci fosse qualcosa che non va. Ma non ci pensa più di tanto, Michael, e continua ad osservare il cielo stellato di quella notte, quando ad un tratto la porta di camera sua si apre, attirando la sua attenzione. E il cuore gli balza in gola per la sorpresa.
Perché Letizia è lì, è davanti a lui. E i suoi occhi sono lucidi. E lei trema così tanto da sembrare molto più fragile di quanto in realtà non sia. Perché lui lo sa che la mora è forte, lo sa bene, dopo tutto quel tempo passato a vivere con lei, osservandola di nascosto. Però sa anche che quando lei cade, vuol dire che la bomba che teneva dentro è esplosa. Ed è per questo che capisce al volo tutta la situazione.
«Calum?»
Letizia annuisce appena. E subito le braccia del ragazzo vanno a circondarla, a stringerla dolci in quell’abbraccio caldo e confortante. Un abbraccio di cui lei sentiva la necessità. Un abbraccio che mette a posto almeno un poco quei pochi cocci che restano dopo tutto quel che è successo.
E Letizia, a quelle braccia forti e gentili che la sorreggono, a quel ragazzo che lentamente le sta entrando dentro al cuore in un modo indescrivibile, si aggrappa. Perché Michael è la sua ancora, e lei è sicura, lo sente dentro, che lui non le permetterà mai di cadere.
Non sa perché sia andata da lui, una volta tornata a casa. Sapeva solo che aveva bisogno di qualcuno che la capisse e che la confortasse senza fare domande. E Michael si era rivelato essere quello giusto.
Non parlano, non dicono niente. Semplicemente, restano lì, in quel silenzio che aiuta a placare tutto quel turbine di pensieri che aleggiava dentro le loro teste. Un silenzio che mette in risalto quanto entrambi necessitino l’una dell’altro, nonostante non ne siano del tutto sicuri. Forse perché non vogliono ammetterlo per paura.
Perché a volte i sentimenti sono davvero strani, soprattutto se portano verso persone con cui prima si aveva un rapporto quasi opposto. Ed è proprio il nuovo e la forza così prepotente di quel sentimento che spaventa entrambi. Perché non sanno cosa può succedere. O meglio, tra i due è Letizia quella ad avere paura. Perché Michael è sicuro dei suoi sentimenti. Ha solo bisogno di una conferma che – lui lo sa bene – potrebbe non arrivare mai. Tuttavia, nonostante la paura…
«Non lasciarmi andare, Michael. Ti prego.»
«Non lo farò, Leti. Te lo prometto.»
 
È passata più di un'ora da quando Letizia è entrata nella camere di Michael, e da allora non l'ha più lasciata, cullata da quelle braccia forti che la stringono delicatamente, quasi avessero paura di farle male. 
Perché Michael ha seriamente paura di ferirla in qualche modo, di farle male nonostante lui non voglia. Perché per lui Letizia è diventata improvvisamente la cosa più importante che ha al mondo. O forse lui la considerava in quel modo già da molto tempo prima, solo che il suo stupido orgoglio non glielo aveva mai fatto ammettere, fino alla festa, durante la cui notte si era preso cura di lei come mai con nessuno aveva fatto prima. Lei, che si è rivelata essere la causa del suo batticuore e di molte delle sue notti in bianco. Lei, che è la causa di quelle troppe sigarette che lui ha fumato per cercare di calmare quei sentimenti che tuttavia non è riuscito a fermare. Lei, che adesso è lì, tra le sue braccia, così vicina al suo cuore che potrebbe prenderlo e giocarci se solo lo volesse. 
Sospira e lentamente le asciuga con il pollice una lacrima rimasta ferma su quella pelle che lui ha avuto l'opportunità di sentire sotto le labbra almeno una volta, con il cuore che gli esplodeva nel petto. 
A quel gesto, la mora alza la testa e punta i suoi grandi occhi scuri, lucidi e rossi per il pianto in quelli verdi e stanchi del ragazzo. E subito uno strano senso di calma, di quiete, la invade tutta, calmando quelle ultime cellule che ancora fremevano per la rabbia e la frustrazione per non essere riuscita a tenere Calum con sé.
Calum... 
E la mente che torna a pensare a lui, mentre il suo cuore chiede pietà, almeno per un momento, sono il mix più micidiale per tutti. Per Letizia che lo subisce stanca, senza più combattere. E per Michael, che invece si sente impotente e non sopporta vedere la mora in quello stato, soprattutto se a causa di Calum. 
«Leti, adesso basta, è tutto finito. Basta piangere.»
A quelle parole, il cuore della ragazza le affonda nel petto e poi si contorce su se stesso per la sorpresa. Perché nessuno - neppure Ashton - riesce a calmarla nello stesso modo e nella stessa facilità con cui ci riesce Michael.
«Perché non mi tratti come sempre?» chiede lei, con la voce simile ad un sussurro e con la testa che le esplode perché – tra Calum e Michael – non sta capendo più niente. 
A quella domanda, il ragazzo corruga la fronte e osserva la mora, non riuscendo a capirla, non riuscendo a capire dove voglia arrivare. 
«Come sempre?»
Letizia allora si mette seduta sul letto e si passa esasperata una mano tra i capelli sciolti e spettanti. È stanca di dover far sempre capire agli come si senta. 
«Perché non ribatti più alle cose che dico? Perché non mi squadri più con la tua aria di superiorità? Perché non sei più lo stronzo di sempre, né con Luke né con me?» chiede poi, e sa benissimo di aver toccato un tasto dolente. Michael infatti non risponde. Resta muto, cercando di trovare la risposta migliore a tutte quelle domande che lui stesso si è fatto più volte ma che non ha mai risolto. Eppure...
«Anche tu non sei più come sempre.» si ritrova a dire, mentre riflette sull'impressionante cambiamento del comportamento della ragazza nei suoi confronti. Ragazza che ora lo osserva attenta, con gli occhi lucidi e stanchi. 
«Che vuoi dire?»
«Non mi tratti più con sufficienza. Non mi guardi più come se mi volessi staccare la testa da un momento all'altro. Non mi dai più contro a prescindere.»
Letizia abbassa la testa, affranta. Perché neppure a lei sono passati inosservati i cambiamenti che Michael ha notato. E si sente vulnerabile adesso, perché si sta rendendo conto di quanto bene il ragazzo la conosca. E questo la spaventa. Perché in fondo loro due non hanno mai avuto una conversione normale.
«Quello che è successo alla festa non sarebbe dovuto accadere.» dice lei alzandosi ed avvicinandosi alla finestra ormai chiusa, cercando di concentrarsi sulle stelle di quella notte fredda. 
Michael si alza a sua volta e le cinge delicatamente i fianchi, facendola voltare verso di lui, così da avere i suoi occhi davanti ai propri. Perché ha la netta sensazione che lei se ne stia andando, che gli stia scivolando via dalle dita. Ed è la cosa che più vorrebbe evitare. 
«Non dirmi che non ti è piaciuto.» mormora con voce bassa e roca, facendo ritornare nella mente della ragazza ogni brivido, ogni bacio, ogni sospiro, ogni carezza di quella notte che ha stravolto tutto. 
«Mi è piaciuto. È questo il problema.» risponde attirando su di sé quegli occhi verdi di cui - è sicura - mai si stancherebbe. «Io sono innamorata di Calum e mi è piaciuto fate sesso con te... Spiegami tu che cosa cazzo ho nella testa perché non sto capendo più niente!» esclama, e già sente gli occhi farsi più lucidi. 
Michael sospira affranto e si avvicina ancora di più a lei, prendendole il viso tra le mani. E la guarda solo per un istante.
Poi unisce le loro labbra, prendendo la ragazza di sorpresa. Ma non abbastanza da impedirle di lasciarsi andare. E risponde, Letizia. Risponde a quel bacio che la fa sentire viva, incandescente; a quel bacio che non si aspettava e che riesce a calmarla un po'. Un bacio a cui, tuttavia, è la prima a mettere fine. Perché ha troppo bisogno di risposte, e sa che molte non le otterrà in quella notte. 
«Che cosa siamo adesso, Michael?»
«Non lo so.»
E quella risposta basta per tutto il resto, forse. O forse non basterà mai per tutte quel domande con risposte a metà. Ma Letizia è davvero troppo stanca per ogni cosa e non ce la fa più.
Ecco perché non dice niente, non aggiunge altro, e se ne va, lasciando pure Michael pieno di domande senza risposta di cui non gli importa niente. Perché l'unica cosa di cui ha bisogno è lei. Perché ha finalmente trovato quella conferma di cui aveva bisogno. Solo che quella conferma è attivata troppo tardi. E ora lui non sa più che cosa fare. 
«So che ti amo. Questo basta?»






Nati
Tesori, buon giorno a tutti! <3
Capitolo interamente made by Leti oggi :D.  E che capitolo zeppo che è o.O (as usual :P :D)
Cal e Leti FINALMENTE parlano di quello che prova lei e ci mettono una pietra sorpa, capendo che la cosa non potrebbe andare avanti in nessun modo.
E poi i nostri Mizia. E qui sì che si dà di matto. Insomma... MICHAEL CAPISCE DI ESSERE INNAMORATO DI LETIZIA *^* <3 Alleluia! <3
Ok, calmiamoci tutti, altrimenti qui diventa tutto un enorme putiferio o.O
Stavo dicedo, quanto saranno scemi i nostri due piccolini? Grazie al cielo, almeno hanno notato che qualcosina tra di loro sta cambiando, alleluia u.u
Vediamo però come continuerà, sperando che non ci facciano dannare dell'altro questi due u.u
Detto questo, noi vi salutiamo, sperando con tutto il cuore che il capitolo vi sia piaciuto e sperando di sentirvi in tanti! <3
Grazie di tutto come sempre, siete pazzeschi e noi vi adoriamo! <3 <3 <3
Un bacione e a presto, Nati <3
   
 
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