Tra le tenebre, quell'unica, pallida luce era appena sufficiente ad illuminare il sorriso soddisfatto che si allargava tra le guance lisce, ma a lui tanto bastava.
Di giorno, non era altro che Varys, l'uomo dalla testa pelata e il viso glabro, ma, quando il sole calava, non erano le ricchezze o la forza del braccio le sue armi, ma l'arguzia e l'ingegno, doti che impiegava per far ciò che nessuno sapeva far meglio.
Lui solo sapeva come tendere i fili al punto giusto.
Aveva a disposizione un assortimento quanto mai disparato di uccelletti, eppure era abilissimo nel scegliere i più adatti per ogni situazione, ed era altrettanto accurato nell'indirizzarli verso la traiettoria migliore.
Per Varys, nulla poteva essere più appagante.
Non c'era tesoro che non potesse scovare, né ostacolo che non potesse superare, né segreto che potesse rimanere celato alla sua conoscenza.
Sorrise ancora: a quanto pareva, i suoi uccelletti avevano fatto nuovamente centro, ed era certo che quello sarebbe stato solo uno dei tanti piccoli successi di quella serata.
Il familiare jingle risuonò per la stanza buia, mentre altre tre stelline sgargianti apparivano in rapida sequenza.
Ad Angry Birds, era decisamente insuperabile.
Spelonca dell’autore: Okay, questa era decisamente demenziale. Ma dovete capirmi: l’ho scritta qualche sera fa, quando il caldo e la musica a tutto volume di un locale non-poi-così-vicino mi impedivano di dormire. Non ho nulla da dire per discolparmi, alla prossima!
Sono graditi uccelletti colorati, Ragni Tessitori dalla scarsa autostima e ancor più recensioni!