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Autore: Alektos    28/01/2009    0 recensioni
Non sempre puoi conquistare quel lieto fine a lungo sognato, nemmeno dopo la guerra, nemmeno dopo aver combattuto e lottato anche con i denti. A volte non rimangono che cocci da raccogliere e un cuore gonfio d'amarezza. Ma la vita continua e, a volte, quella parte di te che si è spezzata si può sistemare in maniera insperata.
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Weasley, Charlie Weasley, George Weasley, Molly Weasley, Nimphadora Tonks
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Eccolo nuovamente a casa, dopo circa cinque mesi d’assenza. Non era mai rientrato così spesso alla Tana come negli ultimi anni, ma vista la situazione era meglio non far alterare ulteriormente sua madre.
Charlie posò la borsa nell’ingresso e si tolse il mantello: era infreddolito e quindi si andò a posizionare immediatamente vicino al caminetto dopo  aver chiamato, invano, un qualunque abitante della casa che sembrava deserta. Dopo appena cinque minuti sentì un rumore provenire dal piano di sopra, nemmeno il tempo di chiedersi chi fosse che Molly entrò in cucina correndo ad abbracciarlo.

“È andato bene il viaggio?”

Charlie annuì.

“Ma come, sei da solo?” Chiese Molly indispettita, senza dare tempo al figlio di aggiungere altro.

“Sì, perché?” Rispose il ragazzo sorpreso.

“Ah, non ti ci mettere anche tu, eh? Sono anni che aspetto che tu ti presenti con una ragazza, e ancora niente! Non vorrai fare lo scapolo a vita, vero?” Charlie fu preso alla sprovvista e quel cucchiaio di legno che sua madre aveva preso in mano per  mescolare il contenuto di una pentola non gli era mai parso più pericoloso. “A ben pensarci, non ti ho mai visto con una ragazza… mi preoccupi, lo sai?”
Era vero, Molly non lo aveva mai visto con una ragazza ma per il semplice motivo che di storie stabili e durature ne aveva avute poche, lui non era mai stato un fan del rapporto di coppia. Fortunatamente per Charlie ad interrompere quella conversazione ci pensò Ginny che ebbe il tempismo di entrare in casa proprio in quel momento; il ragazzo ne approfittò per andare verso la camera che condivideva con Bill a posare la sua roba e, perché no, coricarsi anche un po’ sul letto.
I giorni che seguirono il suo rientro a casa furono frenetici: c’era poco tempo, a detta di sua madre, per
organizzare la cena della Vigilia, quella del giorno di Natale e dell’ultimo dell’anno.
Molly passava quasi tutte le giornate ai fornelli e ogni membro della famiglia libero doveva pulire e rassettare la casa: oltre ai soliti parenti, durante questi giorni di festa, i signori Weasley avrebbero conosciuto i genitori di Audrey e lei voleva assolutamente fare bella figura.

In tutto quel trambusto a Charlie non sfuggì che il rapporto tra sua madre e i membri della sua famiglia era migliorato, l’aria era molto più distesa dell’ultima volta che era stato lì e soprattutto Bill sembrava molto più cordiale e servizievole che nei mesi precedenti. Nei suoi modi, però, Charlie non notò nulla di spontaneo. Non ebbe molte occasioni per parlare con il fratello, tra il suo lavoro, i preparativi e qualche uscita con gli amici, tornava sempre a casa stanco e appena si coricava a letto si addormentava.  

Proprio a causa di questo comportamento Charlie si annoiava, e se c’era qualcosa che proprio non sopportava era non saper cosa fare o ritrovarsi alle undici di sera con lo sguardo rivolto verso il soffitto e senza avere sonno. Da quando era arrivato non avevano ancora parlato, gli mancavano le sedute notturne con Burrobirra e cioccolata fondente passate a parlare, che l’argomento fosse serio o ludico non faceva differenza. Era riuscito a scambiare due parole con George, un giorno che era venuto a cena, ma non era riuscito a sapere nulla di rilevante, anzi, per il fratello era tutto assolutamente normale.

La mattina di Natale, quando Charlie scese con il suo nuovo maglione rosso con ricamata una C in marrone trovò Bill intento a sorseggiare una tazza di tè, con un espressione strana dipinta in volto. Ecco, quella era l’occasione giusta, il momento che aspettava: lo osservò ancora per qualche secondo, l’espressione dipinta sul volto del fratello l’aveva già vista… già, ma quando? Non riusciva a ricordarselo. Infine entrò in cucina, pronto a sferrare il suo attacco ma gli era sfuggito un piccolo particolare: Molly stava cucinando e lui non l’aveva sentita armeggiare ai fornelli. Occasione sfumata.

Charlie lasciò passare il giorno di Natale che fu devastante psicologicamente anche per lui ma entro la fine di  Santo Stefano avrebbe portato a termine la sua missione.
Quello era un giorno di vacanza, nessuna visita, nessun pranzo o cena da preparare e i Weasley ne approfittarono per recuperare le forze. Mentre tutti facevano la pennichella pomeridiana Charlie entrò nella sua camera; Bill stava sfogliando un giornale distrattamente, senza guardarlo realmente.
Charlie si sedette sul suo letto dopo aver posato due tavolette di cioccolato e una Burrobirra per Bill sul comodino. Bill lo aveva guardato stupito, posando poi il giornale per terra: sul volto di Charlie era comparso un ghigno che non prometteva niente di buono.

“Hai la faccia da Fleur,” disse Charlie dopo aver bevuto un sorso della sua Burrobirra e dall’espressione che assunse il fratello intuì che il suo messaggio non era stato capito.

“Ho detto che hai la faccia da Fleur!” Ripeté. “Hai la stessa espressione di quando eri cotto di Fleur.

“Non vedo Fleur da quando ho firmato per il divorzio.” Rispose calmo Bill.

“Lo so… infatti vorrei tanto sapere chi è che ha preso il suo posto e quando ti azzarderai a portarla a casa.” Charlie bevve un altro sorso di Burrobirra poi puntò su una delle due tavolette di cioccolato fondente.

“Nessuna ha preso il posto di Fleur.” Bill si sedette sul letto, prese la sua bottiglia e iniziò a sorseggiare la bevanda.

Charlie stava perdendo la pazienza: certo, quelli non erano affari suoi ma il fatto di essere escluso dalla vita di Bill lo rendeva in un certo senso… geloso. Si erano sempre detti tutto e dove non arrivavano le parole compensavano i gesti: insomma, si erano sempre capiti al volo e ora questo cambiamento lo indisponeva, e tanto anche!

“Beh, se non vuoi parlarne…” disse infine.

“Non è che non voglio parlarne, è che nessuno ha peso il posto di Fleur… sono ancora felicemente single.” Ribatté Bill, un po’ stizzito, chiedendosi come mai suo fratello lo conoscesse così dannatamente bene da accorgersi di ogni suo minimo cambiamento. Anche se, valeva la stessa cosa per lui nel confronti del fratello.

Charlie lo scrutò per qualche istante: sì, Bill diceva il vero. “E allora, a chi stai pensando?” Chiese e vide il fratello ricoricarsi sul letto e allungare poi alla cieca una mano verso il comodino e prendere la tavoletta di cioccolata rimanente.

“Non so…”

Ecco, quella risposta stava a significare: “Penso a qualcuno ma non sono ancora pronto per dirti chi è.”

“Qualcuno ci sarebbe, ma è una situazione troppo complicata.”

“Cos’è, ti ha dato il due di picche?” Buttò lì Charlie per stemperare un po’ la tensione che si era creata.

“Non ci ho nemmeno provato. E non è il momento giusto.”

“Però questa persona ti piace… cos’è che ti frena?”

Bella domanda, ottima domanda. Per Merlino, Charlie sapeva esattamente dove andare a parare. Bill annuì. “La sua situazione. Non ha passato un bel periodo ultimamente.”

Con questa frase sapeva di avergli messo in mano la soluzione, la risposta a tutte le sue domande, ma Charlie stranamente non ci arrivò

“Forse potresti esserle di aiuto…” Buttò lì, non sapendo come stava realmente la situazione.

“Al momento no.”

Quella conversazione era andata anche troppo per le lunghe e Charlie decise di troncarla: aveva comunque raggiunto il suo scopo e se suo fratello era restio a parlarne probabilmente aveva i suoi buoni motivi che un giorno, al momento giusto, gli avrebbe rivelato. Ne era sicuro, era già successo in passato. “Oh…”

“E le tue mille donne, come stanno?”

“Male…” Rispose Charlie, “Non mi vedono da quasi una settimana, saranno disperate.

“Non dirmi che tieni di nuovo il piede in due staffe…” rise Bill.

“No, solo in una, ma ne ho parecchie dietro…” Si pavoneggiò come un adolescente Charlie.

“Merlino, pensa se mamma ne venisse a conoscenza.” Bill si rimise seduto, ora quello in difficoltà era suo fratello.

“L’altro giorno ha detto che la preoccupo perché non mi ha mai visto in compagnia di una ragazza.” Rispose serio.
Entrambi scoppiarono a ridere di gusto. Merlino, Charlie senza una ragazza… lui che ai tempi di Hogwarts era molto gettonato e che anche dopo la scuola si era dato da fare bene… a ben pensarci era stato il più furbo di tutta la famiglia. Charlie non aveva mai provato quella sgradevole sensazione che prende la bocca dello stomaco quando si va davanti ai propri genitori e si dice: “Voglio farvi conoscere una persona, va bene se la invito a cena sabato prossimo?”

 

Grazie Saki! Sì, la situazione è ancora precaria per entrambi ma ormai sono passati più di due anni e tra poco credo saranno pronti. Ovviamente andandoci molto piano…

  
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