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Autore: Nephertiti    09/08/2015    6 recensioni
ATTENZIONE: CAPITOLI REVISIONATI, IMMAGINI RICARICATE.
Mitsuko, una ragazza di diciassette anni, è stata obbligata dai genitori a frequentare una nuova scuola, ignara del perché, dovrà trasferirsi in una nuova casa. Ma nell'abitazione troverà sei fratelli bellissimi, nonché vampiri assetati del suo sangue...(riprende la storia dei Diabolik Lovers, ma troveremo una nuova protagonista con un fisico ma soprattutto un carattere ben diversi da quelli della nostra Yui.)
Mitsuko resterà solo un'altra Sposa Sacrificale o riuscirà ad adattarsi in quella villa del terrore, che diverrà per lei man mano più familiare?
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Capitolo 12 - Rivelazioni - 

 

 

 

 

 

La bambina dai capelli ramati fissava gli occhi sconvolti e tristi di una donna, questa le stringeva nella mano una scatolina, il suo carillon...
“Porta questo e ricordati che la mamma ti vuole bene. E te ne vorrà per sempre. Ma ora corri Ellen, corri!”

Spalancai gli occhi repentinamente, nel silenzio, si udiva solo il palpitio del mio cuore. Avevo la fronte imperlata di sudore e gli occhi lucidi.
Compresi di essere nella mia camera da letto, ancora viva, eppure scoppiai in un pianto silenzioso: il volto della mia vera madre ben impresso nella mente.

Quello del mio padre adottivo un po' sfocato... dicendogli addio, la mia memoria aveva istintivamente rimosso i suoi contorni, i suoi lineamenti; a stenti ricordavo la forma del naso, la sfumatura di verde in quegli occhi nocciola...
Costernazione, desolazione, ecco cosa provavo; non volevo dimenticarlo, mi aveva allevata, accudita, educata: era mio padre.

I singhiozzi echeggiarono nella stanza, mentre io mi perdevo in un turbinio di ricordi d'infanzia, ricordi piacevoli che ora mi corrodevano dentro.
La porta si aprì all'improvviso e una testa fece capolino, sulla soglia d'ingresso.

Un Ayato visibilmente preoccupato entrò in camera.
“Ciao Tavoletta!” cominciò lui, per sdrammatizzare, accomodandosi sul bordo del materasso.
Mi asciugai le lacrime, tirando su con il naso.
“C-cosa è successo?” chiesi, con voce arrochita dal pianto.
“Abbiamo tolto di mezzo Isabelle.” annunciò il rosso risoluto.
Nonostante all'inizio strabuzzai gli occhi, subito dopo sentii il cuore alleggerirsi.
“Come?” domandai.

Pensavo che i vampiri fossero immortali, come potevano averla uccisa?
“Ti stavo cercando, ma non c'era traccia di te nella villa. – spiegò Ayato – allora sono uscito e a me si è unito Raito. Quando siamo arrivati in giardino, Subaru, precedentemente informato da Shu, aveva già allontanato Isabelle da te.” cacciò quelle parole con un enorme sforzo, forse voleva essere lui il vero e proprio “salvatore”.

Ma cosa vai a pensare? Già è tanto che ti hanno salvata...
Mi disse una vocina perfida.

“Poi io e Subaru l'abbiamo uccisa e Raito le ha dato fuoco.”, annunciò, con una scrollata di spalle.
Dopo questo macabro dettaglio, mi sarei dovuta lasciar prendere dal panico e guardarlo con sdegno e orrore, invece la mia voce risuonò pacata e decisa.

“Quindi non tornerà più?” stupito quanto me della mia compostezza, il vampiro annuì.
“Tu sei mia e nessun altro può toccarti.” affermò il giovane, avvicinandosi al mio viso.
Questa storia cominciava a stufarmi.
“Ayato, sai che...”
“Lo so. –, la voce del vampiro mi precedette – Non sei un giocattolo.”
La mia bocca minacciò di spalancarsi, non ero sicura di avere di fronte “l'Oree-sama1” di sempre.
Dovevo aver battuto la testa.
“Ci sei arrivato, finalmente.” dissi, con una punta di esasperazione nella voce.
“Ciò nonostante, sappi che continui ad appartenermi.”

No, d’accordo, è l'Ayato di sempre… pensai fra me e me.
Eppure sembrava sincero, forse aveva davvero capito che non ero solo qualcosa con cui nutrirsi.
Mi sfuggii un sospiro di sollievo; poi ricaddi sul letto come un peso morto, priva d'energie, dimenticavo di essere stata malmenata.
“Immagino avrai bisogno di riposo. – intuì Ayato – se ti servono dei medicinali sono in bagno, qui c'è qualcosa da mangiare.” concluse il rosso e uscì dalla camera.

Guardai fuori dalla finestra, accorgendomi che il sole tingeva di sfumature arancioni il cielo blu scuro.
Sorseggiai il tè sul comodino e spiluccai qualche biscotto dal vassoio.
Con una smorfia, constatai che erano gli stessi biscotti insapore che avevo trangugiato qualche ora prima.
Scaldata dalla bevanda e rifocillata con lo spuntino, mi accoccolai nel letto e caddi in un sonno profondo.

***

Quando mi svegliai dalla rilassante dormita, decisi che era arrivato il momento di cambiarsi.

Controvoglia, abbandonai il tepore del letto per dirigermi verso l'armadio, strascicando le gambe indolenzite.
Decisi d'indossare un vestitino magenta, lungo fin sopra le ginocchia.
Provai anche a domare i miei ricci ribelli.Mentre mi cambiavo, notai i numerosissimi tagli e lividi, causati dallo “scontro” del giorno prima.

Disinfettai le ferite e ricordai un battibecco con Ayato: lui insisteva col dire che dovevo temere Isabelle, io ribattevo dicendo che non poteva farmi più male di loro sei.

Ma appurai che i Sakamaki non mi avevano mai picchiata o maltrattata, solo prosciugata fino a farmi perdere i sensi.
E ti pare poco?...
In effetti non erano angioletti, ciò nonostante, avrebbero potuto uccidermi senza ripensamenti e, anzi, mi avevano salvato la vita.

Una piccolissima speranza si accese nel mio cuore: loro tenevano a me.
Forse non molto, ma una briciola d'affetto nei miei riguardi ce l'avevano tutti quanti. Nello stesso istante che pensavo a questo, ebbi un'altra rivelazione: anche io tenevo a loro.
Da tempo conoscevo la verità, però, ogni volta che veniva fuori, tentavo di reprimerla in un angolo remoto della mia testa.
Ora, invece, lo sapevo: ora non cercavo più di negare l'evidenza.
Per tutti provavo affetto, seppur in modo diverso.
Richiusi la porta della camera da letto alle mie spalle e, con passo veloce, andai in giro per la villa, dovevo ringraziare qualcuno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE:

 

Ciaooo a tuttiii!! ^___^  *particolarmente gioiosa*

 

Ed eccoci ad un altro capitolo!! So che è un po' corto e non avviene nulla di particolare, ma ormai siamo quasi alla fine (Anche se questo non significa che vi libererete di me e di Mitsuko!

Mitsuko/Ellen: Ed io che c'entro?!

Nephertiti: E' la tua storia, sei la protagonista!!

Mitsuko: Si, ma sei tu che rompi le scatole alle persone...

Nephertiti: Dettagli u.u)

 

Ma passiamo ai ringraziamenti!!

*Ha gli occhi lucidi* siete sempre di più a seguire la mia ff e sono commossa!!

Il primo capitolo ha ottenuto più di mille visiteee *w*

E quindi, voglio ringraziare voi cari lettori con un bonus(?). Quando recensirete, non sarò io a rispondere, ma loro *punta il dito contro i Sakamaki*

 

Sakamaki: o_O M-ma perchè non ci lascia in pace?!

 

Nephertiti: Perchè mi diverte u.u *risata malvagia*

 

Sakamaki: E poi siamo noi quelli sadici -.-”

 

Nephertiti: Zitti e non vi lamentate. e.e

Dicevo... Quindi alle recensioni, insieme a me, risponderà il Sakamaki che preferite, non è stupendo?! ^___^

 

Sakamaki: No.

 

Nephy: Non vi ho chiesto il permesso *gli getta un'occhiataccia*

Detto questo, vi ringrazio ancora, mandandovi un bacione ^3^

-Nephertiti-

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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