Buonsalve toto mundo!
E' il turno di Ria di dare il la e... Premetto, vi postiamo l'immagine per
farvi capire, ma... Giuro che non avevo intenzioni maliziose xD
Non più di tanto :P (se non la vedete… https://it.pinterest.com/pin/486599934716700821/ )
Tanto anche se vi dicessimo che
non ce l'abbiamo, voi non ci credereste! ^^
NON doveva essere nulla di sconcio ma lo è diventato! Rating
arancione! Arancione!
Esagerata! *Ria la placca* cmq basta convenevoli si dia inizio alle danze!
*voce da avvertenze delle pubblicità* non rispondiamo di lesioni permanenti a
neuroni, cuscini nelle vicinanze e magliette inondate di bava
PROMPT 4: Liquerizia
Kisshu emise un cupo borbottio dal profondo della gola, simile
ad un ringhio, che fece alzare lo sguardo a Ryo, seduto accanto a lui ad un
tavolo del Caffè intento a studiare alcune carte.
“Che c'è?” domandò confuso il
biondo.
L'alieno non rispose ma
continuò a fissare un punto davanti a sé, così intensamente che Shirogane si
risolse a trovare risposta seguendo la traiettoria del suo sguardo.
Dall'altra parte della sala,
ad uno dei tavoli più grandi, sedevano le ragazze, in pausa, con Minto
appostata direttamente in fronte al suo ragazzo e che appariva ora intenta a
risistemarsi il rossetto dopo la tazza di tè pomeridiana.
“Ah, non avete ancora fatto
pace, quindi?” commentò laconico il biondo, ritornano sui suoi appunti.
Questa volta, la risposta di
Kisshu assomigliò di più ad un lamento che distrasse nuovamente l'americano.
Minto, infatti, aveva scartato un pacchetto di lunghi bastoncini di liquirizia
rossi, quelli che Kei faceva arrivare apposta dagli Stati Uniti dopo aver
scoperto quanto piacessero sia a lei che a Ryo... peccato che a Shirogane non
sarebbe mai venuto in mente di mangiarli nel modo in cui stava facendo adesso
la Mew-bird.
“Ah... ahem,”
tossicchiò, lanciando un'occhiata all'alieno accanto a sé “Kisshu?”
Ma lui, con una smorfia
rassegnata e dolorante, era troppo impegnato ad osservare il lento movimento
con cui le labbra estremamente rosse della sua ragazza si chiudevano attorno al
dolcetto, prima che ne staccasse un piccolo morso e stringesse poi la bocca in
una piccola o.
E Minto, ovviamente, a
giudicare dal sorrisetto che faticava a nascondere e dalle occhiatine divertite
che si scambiava con le sue amiche, era ben conscia dell'effetto che stava
provocando.
Ricordati di non
far arrabbiare Ichigo per un po', si disse
l'americano, Quella le impara tutte.
“Forse dovresti andarle a
chiedere scusa,” insistette con Kisshu, cercando un modo per risolvere quella
situazione che stava diventando imbarazzante anche per lui – non voleva certo
pensare ad una sua amica e a quell'imbecille patentato occupati in cose del
genere, ma perché non potevano mai risolvere i loro problemi in modo normale,
perché doveva finirci sempre lui in mezzo?
Tutto quello che Ikisatashi
fu in grado di fare, però, fu schiantare la fronte contro il tavolo e gemere
sommessamente.
§§§§
Retasu guardò con
apprensione il giovane alieno che la squadrava un po’ spazientito.
-Ti prego, scusami!
Sono pronta in un attimo!
“Un attimo” pensò Pai con ironia, mentre la verde gli sfiorava la
guancia con un veloce bacio prima di scomparire al piano di sopra a legarsi i
lunghi capelli.
-Potresti lasciarli
sciolti, una volta ogni tanto- le propose, seguendola mesto dentro la sua
stanza. Retasu gli dava le spalle, intenta a intrecciare la prima ciocca di
capelli –Sono un po’ scomodi, ma se ti fa piacere…- lasciò liberi i capelli
nuovamente e li pettinò con le dita.
-Andiamo?
Pai annuì, guardando in
fretta l’orologio: avevano appuntamento con gli altri ed erano, al solito, in
anticipo e di certo l’ultima ad arrivare sarebbe stata Ichigo.
Quando tornò a guardare
Retasu gli venne quasi un colpo: la ragazza aveva in bocca un bastoncino rosso
di liquirizia, pescato da un pacchetto sulla scrivania, che succhiava con
lentezza.
Sentendosi osservata in
modo insistente, lo guardò interrogativa il ragazzo –Che c’è? - e il bastoncino
scivolò fuori dalla bocca lentamente, lasciandole un alone rosso sul labbro
superiore.
-Emh-
tossicchiò nervoso, vergognandosi del pensiero poco pudico –Niente.
-Vuoi provare la
liquirizia? E’ buona!
Porse al ragazzo un
altro bastoncino nuovo e si rimise a mangiucchiare il proprio.
Pai afferrò
meccanicamente la caramella mentre un pensiero molesto si affacciava
prepotentemente nella mente “Da quanto non stiamo un po’ soli?”.
Probabilmente Retasu
non si rendeva conto del mix: la gonna un po’ sopra il ginocchio, i capelli
sciolti, la leggera seppur modesta scollatura, il buon profumo che emanava e
infine, la liquirizia che senza accorgersi mangiava in modo troppo lento,
troppo sensuale, troppo… troppo!
“Un maniaco! Sono un
maniaco!” si grattò la testa, cercando di scacciare il pensiero molesto.
-Retasu?
-Mh?
Ecco. Botta finale. La
ragazza si era voltata verso di lui con la bocca socchiusa, rossa e gli occhini
grandi quanto il male.
Con un grugnito
l’attirò a sé, baciandola e sentendo il sapore della caramella sulla lingua e
sospirò sulle sue labbra.
Retasu avvampò per la impeto
di Pai, così raro e non osò discostarsi, lasciandosi cullare invece dal bacio.
Se credeva che Pai
potesse allontanarsi dopo poco, si sbagliava.
Il giovane sembrava ben
intento a tenerla stretta, abbracciandola completamente e movendo passi sicuri
verso il letto della ragazza.
-Pa…Pai- annaspò, rossa
e staccandosi un attimo mentre veniva letteralmente fatta sdraiare sul suo
letto –Fa…faremo tardi- mormorò tra un bacio e l’altro.
Pai fece un grugnito di
dissenso –Siamo in anticipo- disse solo –In largo anticipo- ripeté, mentre le
mani e la bocca frenetiche baciavano e toccavano il corpo della ragazza.
Retasu chiuse gli
occhi, vinta e si abbandonò a quel raro momento di impulsività del fidanzato.
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Poi mi dite come si fa a non scegliere
prompt assurdi? Io mi sto rotolando… x°°D
Alla prossima! Che non so quando sarà
perché HP ci abbandona per terre esotiche e maschi biondi americani TwT"