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Autore: Spensieratezza    12/08/2015    9 recensioni
Dean Winchester è un adolescente difficile e problematico, che crea molti problemi al padre John. Quando Sam, suo fratello separato alla nascita, torna a vivere nella loro casa assieme alla madre Mary, cercherà di aiutarlo a combattere e a distruggere i propri demoni, ma ben presto Sam scoprirà che non può aiutare Dean, senza che esso lo stravolga nell'animo. I due fratelli rimarranno intrappolati in un vortice di sentimenti e passioni e tanti altri sentimenti che li sconvolgeranno nel profondo.
Genere: Angst, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La catena dell'estasi, dell'amore e della famiglia'
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Sam apre gli occhi sentendosi avvolto da una morbidezza come se fosse in Paradiso avvolto da soffici nuvole. La sua testa era avvolta, il suo corpo era avvolto. Cercò di capire cosa fosse e si rese conto che erano le braccia di Dean che lo avvolgevano e la sua testa era imprigionata fra le sue mani e il suo collo.

Alzò cautamente lo sguardo e si mise a studiare il suo viso, sorridendo teneramente.

Risvegliarsi abbracciato alla persona che ama, è sempre stato il suo sogno.

Con Castiel non era lo stesso.

Castiel che ora stava passando davanti a loro e aveva lo sguardo stranito e anche un po’ irritato. Lo fissò in una muta domanda.

Sam fece una smorfia buffa come a dire: Che cosa posso farci?

Dean poi, scelse proprio quel momento, per stringersi di più contro Sam, accarezzargli la guancia e mettere una gamba sopra quella di Sam.

Sam avvampò, Cas invece scappò a gambe levate e Sam chiuse gli occhi sospirando, ma poi non si levò da quella posizione, anzi, affondò la testa nel petto di Dean, assaporando quel calore meraviglioso.
 
 
 


*

Si erano svegliati tutti ed era ora di colazione. Il gruppetto si trovava davanti ad un lungo tavolo.

Sam cercò di prendere un posto lontano da tutti, che lo aiutasse a nascondersi o in mancanza di quello, che lo facesse sprofondare nel pavimento, ma passò davanti a Dean, che lo acchiappò per la maglia, mentre Dean era ancora seduto, rischiando di farlo cadere.

“AHH!” gridò per lo spavento, mentre Dean lo faceva cadere pesantemente in braccio a lui, mormorando parole sconnesse a proposito di marmellata, cioccolata, latte, caffè, biscotti, brioches.

Sam si sentiva incredibilmente a disagio in quella situazione, credeva anche di essere arrossito, ma come al solito la prepotenza calda di Dean e come lo manovrava, usando anche la sua forza, lo irritava tanto quanto lo riscaldava e autocompiaceva.

Dall’altra parte del tavolo, i gemelli guardavano Sam con un sorrisetto malizioso e Castiel invece li guardava con uno sguardo arrabbiato.
 
 


*

Sam era andato in bagno per lavarsi i denti dopo colazione e sobbalzò quando Dean si chiuse la porta alle sue spalle.

“ODDIO! DEAN, CAZZO, LA VUOI FINIRE DI FARMI PRENDERE UN INFARTO?”

“Mi piace come gridi e sobbalzi, mi ricordano tanto certi gridolini che ho sentito ieri notte.” Disse Dean, ridendo, cingendolo per la vita.

Sam arrossì. “Beh, adesso…devo lavarmi, quindi, per favore, esci!” disse Sam, cercando di spingerlo via, cercando di spingere via il bel petto muscoloso e sodo di Dean, il suo petto nudo senza maglietta… Oddio….

“Ma come, sono appena arrivato!” disse Dean con un’aria buffa.

“Dean, ascolta, quello che è successo ieri notte, è…stato bello…”

“Direi fantastico.”

“Ma, non può ripetersi!!” disse Sam, cercando di suonare ferreo.

“Sono d’accordo. Niente più orgasmi con i vestiti addosso, oltre ad essere una cosa molto appiccicosa, è difficile nascondere i vestiti, cancellare le tracce, senza farsi beccare. Davvero molto scomodo.”

“Dean, sai cosa intendo!”

“Sì che lo so, è solo che non capisco. Le tue parole dicono una cosa, ma il tuo corpo un’altra e io non so più a chi dare ascolto, a chi credere.“ disse Dean, guardandolo in basso.

Merda

“Dean, non è come pensi!” disse Sam, agitato.

“Io credo invece che sia – esattamente – come penso!” disse Dean, stringendogli il membro ancora coperto dai jeans, in veloci, ma intense strette. Allontanava la mano facendo una pausa tra una stretta e l’altra e poi lo faceva di nuovo, facendolo sobbalzare.

“Ah –ah – ah.. B – basta, vattene, vattene!”

Dean lo guardò malizioso, poi gli diede un bacio sulla guancia. “Ok, piccolo, quando sarai pronto.”

“C-che cosa?? Io non voglio essere pronto! Dean!!” disse, ma Dean era già uscito dal bagno.

“Merda!” disse, spogliandosi ed entrando nella doccia, per poi cominciare a toccarsi.
 
 


*

Tutti si stavano preparando per far ritorno a casa, ma i gemelli abbrancarono Sam e lo trascinarono in una stanza vuota, mentre gli altri aspettavano in macchina.

“Dicci com’è stato!!!” dissero in coro.

“Che cosa?” chiese Sam, ma arrossì, immaginando a quello a cui si riferivano.

“Dean!!” disse Fred.

“Insomma, Sam, non vorrai che non ci siamo accorti di come ti abbracciava..” disse George.

“E coccolava…” disse Fred.

“E toccava…” disse George.

“Abbassate la voce! Ok, ok, avete vinto e avevate ragione.”

I gemelli aspettarono che dicesse altro. Sam fece una pausa e sorrise.

“Ci siamo baciati.” Disse.

“Quando??” chiesero in coro.

“Ieri notte. Dean mi ha praticamente costretto a dire cosa provo quando mi tocca, perché l’altro giorno, avevo cominciato questa frase, lasciandola a metà, sapete..e gli ho detto che…quando la notte prima mi ha sfiorato con il braccio, mi ha fatto sentire vivo!”

“Wow…e poi?” chiesero in coro.

“Mi è…wow, letteralmente buttato addosso. Mi ha baciato fino a mozzarmi il respiro ed era tutto un groviglio di bocche, saliva, mani, corpi che si strusciavano. Siamo finiti per terra.”

I gemelli erano basiti.

“E poi…ehm…”

“L’avete fatto?” chiese George.

“No!" disse Sam sconvolto, poi aggiunse stranito: Perché, voi sì?”

I gemelli si guardarono imbarazzati.

“Coff..rispondi alla domanda, Sam.” disse George.

“Ehm…ecco…è stato come…fare sesso con i vestiti addosso.” Disse Sam, fuggendo dai loro sguardi.

I gemelli erano impressionati e avevano perso le parole.

“Dopo..io ho avuto una specie di crisi di panico, Dean mi ha consolato, mi ha abbracciato durante la notte, a letto. È stato molto dolce. Io non so che pensare davvero e ora non so che cosa fare. Questo cambierà tutto, tutto.” Disse Sam, triste.

“Lo ami?” gli chiese Fred, serio.

Sam ci pensò su. “Io…non riesco a capire se lo amo come fratello o come…”

“Come amante? Sam, ci siamo passati anche noi.” Disse George.

“E come l’avete risolta?” chiese Sam, disperato.

“Come abbiamo capito che non era amore fraterno? L’abbiamo sempre saputo. Dovevamo solo permetterci di accettarlo.” Disse Fred, passando un braccio intorno al collo di George.
 
 


*

Sam ritornò alla macchina, mentre i gemelli dissero:

“Vi accompagniamo noi, perché c’è solo una macchina a disposizione dopo la grande fuga di ieri! Stringetevi un po’ e ci starete tutti, Charlie tu prendi in braccio Ruby e tu Sam stai in braccio a Dean.” Ordinò Fred.

Sam sospirò affannosamente, mentre Dean sorrideva maliziosamente.

“Poi quando siamo a casa devo chiederti due cose sui nostri cari amici.” Gli sussurrò all’orecchio, stringendogli i fianchi, quando Sam si mise in braccio a lui. Sam fece finta di non capire.

“Ma voi ce l’avete la patente per guidare?” chiese Castiel.

“No, ma non c’è bisogno che la gente lo sappia!” rispose Fred, ridendo e partendo come un missile.
 
 
 
 
 
*

A casa di Castiel….

“Non ci posso credere, Sam!!!”

Sam aveva gli occhi lucidi, traboccanti di lacrime.

Castiel si sedette sul suo letto, strofinandosi la faccia con le mani  e lasciandole lì.

“Mi dispiace, io….io non avrei mai pensato che….che Dean….mi….ricambiasse.” disse, a fatica, anche se avrebbe in realtà voluto dire: mi amasse.

Ma era poi così?

“E Fred e George sono d’accordo??”

“Sì, perché loro…stanno insieme.”

Castiel sbarrò gli occhi.

“Hanno sempre sospettato che io provassi qualcosa per Dean, perché loro…si amano. “

Castiel annuì distrattamente.

“Se adesso ti faccio schifo, me ne vado subito.” disse Sam, con voce addolorata.

Castiel però, lo sorprese, abbracciandolo.

“Se è lui quello che vuoi, fallo. Mi faccio da parte.”

“Mi dispiace, mi dispiace, Cas.”

“Schhh. Non importa. Ce lo siamo detti fin dall’inizio, ricordi? Niente rancore se dovesse finire.”

“Davvero non mi odii?”

Castiel scosse la testa. “Solo, stà attento; state attenti, per favore. Ricordati che l’incesto è illegale e se vi scoprono, finite in carcere. Io invece voglio vederti in giro per molto tempo.”
 

Sam sembrava un po’ sconvolto, quando Castiel gli ricordò quella conseguenza, ma comunque annuì, pensieroso. “Grazie, Cas.” gli disse, abbracciandolo un’ultima volta, per poi correre via.
 
 
 
   
 
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