Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: piperina    30/01/2009    55 recensioni
ULTIMO CAPITOLO - CAP 1: ringraziamenti "Obsession"
Hermione Granger. Un nome, una garanzia. Quali aggettivi collegate a questo nome? Sinceramente. Non voglio altre prese in giro, decisamente non le tollero più.
Sapete che vi dico? Hermione Granger si è stancata. Mi volete diversa? Perfetto. Sarete accontentati. Non osate lamentarvi, poi, se quello che vedrete non vi piacerà. (cit. Cap 1)
Genere: Romantico, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Pansy Parkinson, Theodore Nott | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Draco&Hermione -Leather&Libraries'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

 Alla piccola Luna.

 

 

 

 

 

*Act XI*
- Tenderness -

 

 

 

 

 

Sono passate due settimane da quel giorno. Febbraio è iniziato da poco. Draco non mi ha rivolto uno sguardo neanche per errore; Theo mi ha tenuto compagnia.

Mi sento ancora sotto esame come quando, mesi fa, iniziai a girare per la scuola insieme a Malfoy. Io e Theo non stiamo insieme e di certo non camminiamo nei corridoi mano nella mano.

Quello lo facevo con Draco.

Ad ogni modo credo che ormai non ci siano più speranze con lui. Ho evitato il suo pensiero come la peste, mi sono concentrata sui compiti e su Theo. Per un po’ funziona.

Vedere quel biondo da strapazzo insieme alla Parkinson, però, mi fa ancora saltare i nervi. Continuo a ripetermi che Draco non prova nulla per me e quindi non ho motivo di sentirmi gelosa.

Tuttavia, sento la mancanza delle attenzioni che lui mi dedicava, dei suoi rari sorrisi solo per me, delle sue carezze… Hermione, basta!

È venerdì sera e quasi tutta la scuola sta assistendo alla gloriosa riapertura del Club dei Duellanti. Ogni tanto i professori concedono agli studenti di sfidarsi e nessuno vuole perdersi queste rare occasioni.

Beh, quasi nessuno. A me non importa granché di quel Club..

La scuola è praticamente deserta e io voglio approfittarne per poter girare con calma senza sentirmi gli sguardi di tutti puntati addosso. Insomma, cos’è questa, una scuola per portinai?

- Hermione?-

Mi chiedo perché ci sia sempre gente che mi chiama, in ogni momento.

Giro su me stessa per vedere chi è e un sorriso si fa strada sul mio viso. È Blaise. Credo sia l’unica persona con cui ho voglia di parlare adesso.

- Non vai al Club?- chiedo.

- Non mi interessa.- risponde lui facendo spallucce. Adoro questo ragazzo, decisamente.

- E tu? Dove stai andando?-

- Mi godo la scuola sgombra di pettegoli.- rispondo con assoluta sincerità - Non ne posso più di occhiate e allusioni.-

Sorride. Ha un bel sorriso davvero, riesce ad infondere calma a chiunque. È terapeutico, ecco.

- Vuoi compagnia?- chiede gentile.

Annuisco e iniziamo a camminare insieme, in silenzio, per un po’. Forse Blaise è dotato di qualche capacità psichica… non so come spiegarlo, ma sembra la calma fatta persona.

- Ti va un drink?- chiede ad un certo punto della nostra camminata-

- Beh… ma sì, dai.- rispondo. Un drink cosa potrà mai fare di male?

 

 

***

 

 

Io e Blaise ci troviamo nella sua stanza, seduti sul suo letto con le tende tirate e una bottiglia di FireWhiskey tra le mani. Non sono brilla, neanche un po’. Abbiamo bevuto solo un bicchiere e non so come né perché, ma sto decisamente meglio di prima.

- …e io gli dico “Ron, scendi da lì, ti farai male.”- gli sto raccontando qualche divertente aneddoto di una tra le tante vacanze trascorse con le mie due dolci metà.

- E lui?- ride in anticipo immaginando la scena.

- Ovviamente è caduto.- ridiamo insieme - Non so cosa volesse dimostrare, ma di sicuro non ci è riuscito.-

Blaise prende la bottiglia, ne beve un sorso e la mette sul comodino. Poi si fa più vicino a me sul letto e mi posa una mano sulla guancia.

- Hermione…- sospira contro la mia pelle.

Un attimo, cosa sta succedendo? Perché all’improvviso si comporta così? Si avvicina ancora di più fino a sfiorare le mie labbra con le sue, ed è black out.

Il bacio non dura che pochi secondi. Due occhi blu cobalto mi stanno fissando con una strana intensità.

- Cosa stai facendo?- chiedo con un filo di voce.

- Voglio solo farti star meglio.-

Sembra che lui sappia qualcosa che io non so. Io sto bene, sono sol un po’ infastidita da voci e sguardi indiscreti, ma sto bene.

- Permettimi di fare qualcosa per te.- sussurra.

Un brivido intenso mi corre lungo la schiena. Lui mi abbraccia e io mi inebrio subito del suo buonissimo profumo, che ho sempre adorato.

- Io non sono Potter.- dice sfiorandomi il collo con le labbra - Non so consolare le persone con le parole.-

- Non ho bisogno di essere consolata.- rispondo con voce insicura.

- Se sono una serpe un motivo c’è, Hermione.-

Man mano mi fa stendere sul suo letto, lui accanto a me. Torna a baciarmi con più sicurezza mente la sua mano sinistra mi accarezza il fianco. È dolce, gentile, delicato. Come una carezza, una piuma. È così lieve che mi viene da piangere.

Mi manca la dolcezza di… no. Non deve mancarmi.

Alzo una mano e la porto tra i suoi capelli corvini, mentre il bacio si fa più audace. Sento il suo corpo tendersi, forse per la sorpresa del mio assenso, forse per atro. Non lo so.

So solo che questo ragazzo mi sta trattando come se fossi la cosa più fragile del mondo. Non mi sentivo così da tanto tempo. Da prima di Natale.

E sto bene. Blaise, adesso, mi fa stare bene.

Mi sbottona la camicia lentamente, senza fretta. Bacia ogni centimetro di pelle con adorazione, mi guarda come se non esistesse altro. Come se mi amasse.

Vorrei parlare, vorrei dirgli tante cose, ma mi manca la voce. Non riesco ad articolare suono diverso da qualche sospiro. I nostri vestiti scivolano a terra in un fruscio leggero, quasi sordo.

Solo in intimo, mi stringe a sé e mi abbraccia con forza. Come fa Harry quando non riesce a dirmi a voce che mi vuole bene. È questo quello che stai cercando di dirmi, Blaise? Che mi vuoi bene?

Le sue mani si muovono leggere come il soffio del vento sul mio corpo. È un contatto intimo e delicato. Sembra che abbia paura di rompermi.

- Blaise…- sospiro.

- Sssh… non dire nulla.- risponde lui con un sorriso.

Sento le sue dita scivolare silenziosamente tra le mie gambe.

- Non devi farlo.- gli dico - Io sto… ah!-

Non riesco a continuare. Quello che mi sta facendo mi sconnette il cervello e dalle mia labbra escono solo sospiri e gemiti di piacere.

- Ah… Blaise… aah…!-

So perché sta facendo tutto questo. So perché mi sta trattando come una statua di cristallo. Io lo so. Vorrei che lo sapesse anche

- Non pensare.- sento la sua voce appena sussurrata vicino al mio orecchio - Non pensare a nulla, Hermione.-

Il mio nome è così dolce, pronunciato dalla sua bocca…

- Blaise…- mi stringo a lui in preda ad un intenso spasmo di piacere.

- Sono qui.-

Sono qui. Dette da lui queste parole hanno un significato. Dette da un’altra persona ne avrebbero un altro. Ben diverso. Vorrei che fosse così.

Sento le lacrime pizzicarmi gli occhi mente l’angelo corvino che ho davanti si stende su di me. È con dolcezza estrema che mi fa aprire le gambe per lui, ed è con altrettanta dolcezza che entra in me.

Tra i gemiti e le piccole grida strozzate che lasciano le mie labbra, solo tre parole sono coerenti e comprensibili.

- Ti voglio bene.-

 

 

***

 

 

Mi tiro le coperte fin sopra i capelli e cerco di seppellirmi il più possibile nel mio letto. Sono le quattro e mezzo del mattino e sono appena tornata nella mia camera.

Dopo aver fatto sesso con Blaise lui mi ha cullata come una bambina. Ho pianto per mezz’ora, poi mi sono addormentata. Quando ho riaperto gli occhi era ancora al mio fianco e mi teneva stretta a lui. Mi ha accompagnata alla Torre ed è tornato nei sotterranei.

Non riesco a dormire. Del resto, come potrei? Blaise mi ha consolata a modo suo. Mi ha dato quello di cui avevo bisogno, di cui sentivo la mancanza.

Come sono stata stupida…

Il sesso con altri ragazzi è diverso da quello con Draco semplicemente perché con Draco non era sesso. Era amore. E io l’ho capito troppo tardi.

Ho usato Theo per ripicca e Blaise per essere consolata e avere almeno un poco di quello che vorrei avere da Draco.

Mi manca, mi manca da impazzire… ma so che ormai non posso fare niente.

Non mi rivolge la parola e continua a frequentare la Parkinson. Sarà contenta lei, dato che programmava di sposarselo. Eppure mi era sembrato di capire che lui non la sopportasse…

Mi chiedo se le cose sarebbero andate diversamente se non avessi rifiutato Draco, o se fossi andata a parlargli al ritorno dalle vacanze.

Mi avrebbe perdonata per non aver capito prima quasi fossero i miei veri sentimenti per lui? Avrebbe compreso la mia confusione quando si è dichiarato, la paura per i suoi sentimenti così limpidi e sinceri? Avrebbe capito?

Non lo so, e molto probabilmente non lo saprò mai. Ho l’impressione di aver perso Draco per sempre.

 

 

***

 

 

Fingendo che il mondo sia bello e rosa e pieno d’amore leggo un libro accucciata su una poltrona davanti al fuoco in Sala Comune.

I tavoli dietro di me sono pieni di ragazzi che studiano o giocano a scacchi magici. Inutile dire che un divano è occupato da Ron e Lavanda che fanno le prove del kamasutra davanti a tutti.

Continuo a leggere il mio libro di ottocento pagine ma qualcuno si siede sul bracciolo della mia poltrona. Non guardo neanche, so già chi è e probabilmente so anche cosa vuole.

- Ciao Harry.-

- Dobbiamo parlare.- salta la parte dei convenevoli e va dritto al punto.

- Ti voglio bene anche io.-

- Vieni.- si alza e mi fa cenno di seguirlo.

Sbuffo, chiudo il libro lasciando una piuma alla pagina che stavo leggendo e mi incammino con Harry verso il dormitorio maschile.

- Ginny si arrabbia se mi porti in camera tua.- gli dico camminando.

- Ginny non ha diritto di parola sul nostro rapporto.-

Adoro quando parla in questo modo della piattola. Lei è invidiosa di quello che c’è tra me ed Harry. Pur essendo la sua fidanzata sta un passo dietro di me.

Non ha motivo di essere gelosa dato che io e lui ci consideriamo come fratello e sorella. Non ci metteremmo mai le mani addosso con pensieri perversi in mente, ma lei non ha e non avrà mai la confidenza e l’intimità che lui ha con me.

Hermione vince sulla Piattola, tiè.

- Ora ti metti a letto e ti apri per me.-

- Hai detto una cosa oscena, lo sai vero?-

- Sì e no. Siediti e raccontami tutto.-

All’improvviso un peso enorme mi cade addosso e scoppio a piangere. Non so cosa mi stia succedendo. Harry mi prende tra le braccia e lascia che mi sfoghi.

Restiamo così a lungo, non so dire quanto. So solo che dopo aver pianto in questo modo mi sento molto stanca, ma anche sollevata da un enorme peso.

Ci sediamo sul letto, Harry continua a tenermi stretta a lui mentre le parole lasciano le mie labbra quasi senza controllo.

- Sono stata a letto con Blaise.- confesso.

- Lo so.-

- Come, lo sai?- esclamo stupita.

- Ero venuta a cercarti perché non volevo che stessi da sola.- risponde - E ti ho vista andar via con lui.-

- Ah.- è tutto quello che riesco a dire.

- Su, continua.- mi dice con un sorriso incoraggiante.

Rispondo al sorriso e riprendo il mio sfogo - Ho usato sia lui che Theo. Non sono coinvolti sentimentalmente e ci hanno provato loro, io li ho solo seguiti, però mi sento comunque in colpa.- cerco di calmare gli ultimi singhiozzi - Theo è stato una ripicca vera e propria. Blaise invece…- sospiro - …lui mi ha dato quello che vorrei avere da Draco.-

Harry si irrigidisce per un attimo, poi si sforza di rilassarsi - Malfoy. Alla fine arriviamo sempre a lui.-

- Già.-

- Lo ami?-

Oddio, questa è una domanda più che diretta. Ma dal mio migliore amico non posso aspettarmi giri di parole inutili e fuorvianti.

Chiudo gli occhi e penso a Draco.

L’immagine più bella che ho di lui? Risale al giorno in cui facemmo shopping ad Hogsmeade. Al ritorno il sole stava tramontando e i sui raggi colpivano interamente la figura di Draco.

La luce aranciata dava di riflessi nuovi ai suoi capelli biondissimi, la pelle chiara era leggermente più scura del solito. Sul suo viso si erano formate delle ombre che lo rendevano ancora più affascinante.

Il suo sorriso era il più bello che avessi mai visto e i suoi occhi argentati fissavano i miei.

- . Lo amo.- lo dico senza esitazione, senza tremori nella voce.

È la pura verità. Io amo Draco Malfoy.

- Ok…- sospira Harry passandosi una mano tra i capelli - Posso dirtelo.-

- Dirmi cosa?-

- Ho saputo delle cose… su Malfoy.- inizia lui - E la Parkinson.-

Una smorfia di disgusto nasce spontanea sul mio viso.

- Le cose tra loro non vanno bene. Beh, non sono mai andate bene. Malfoy si porta dietro la Parkinson solo per, come dire… facciata, ecco.-

- Spiegati.- ordino senza giri di parole.

- Lui è stato anche con altre, non solo con lei.-

- Quindi la Parkinson è cornuta. E allora?-

- E allora, Malfoy non è interessato a lei, né a nessun altra… che non sia tu.-

Adesso ho gli occhi fuori dalle orbite. Che cosa ha appena detto? A chi è interessato Draco? No, deve esserci un errore, sicuramente ho sentito male.

- A quanto ne so io, lui è lontano, molto distante dalla Parkinson. Fa tutte quelle scene in pubblico e ogni tanto ci va a letto, ma è solo finzione. È pazzo di te.-

A questo punto come dovrei reagire?

- Hermione, tesoro, dì qualcosa.-

- Non so cosa dire.- confesso - Se è vero quello che dici, Draco ha messo su questa finta per niente e io sono stata a letto con i suoi due migliori amici per un motivo che non esiste.-

- Voleva farti soffrire.-

- Ci è riuscito.- annuisco - Ma due mesi sono decisamente troppi, dovrei sbudellarlo per questo.- mi passo una mano tra i capelli e sospiro stancamente - Harry, non metto in dubbio la tua parola o le tue fonti, ma voglio che sia Draco a dirmi come stanno le cose.-

- Hai intenzione di cercarlo e parlargli?- mi chiede un po’ preoccupato. Probabilmente crede che voglia davvero sbudellarlo.

- No, non posso andare da lui e dirgli “Ehi, lo so che ti piaccio, perché non me lo dici ad alta voce?”. Mi ucciderebbe.-

- Allora come pensi di fare?-

- Non lo so…- ammetto - Mi verrà in mente qualcosa. Prima di tutto devo trovare l’occasione per restare sola con lui. Poi penserò a cosa dirgli.-

Non dubito del mio migliore amico, ma voglio che sia Draco a parlarmi. Se gli piaccio ancora, se ha messo su questa sceneggiata per punirmi per la sua sofferenza, per qualunque altra cosa, voglio che me lo dica.

Ho bisogno di sentire la sua voce che dice di amarmi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

*PICCOLA SPIEGAZIONE*

Bene, ora vi spiego. Hermione va a letto con Blaise e Theo e questo mi è servito per mostrarvi due tipi diversi di sesso, amore e amicizia. L’ho fatto sia per far maturare Hermione e farle capire i suoi sentimenti sia per un’altra cosa: avrete notato che in quasi tutte le fic, quando Draco ed Hermione si lasciano o passano un brutto momento, lui non si fa problemi ad andare a letto con altre ragazze.
Quasi sempre Hermione è vergine prima di mettersi con Draco e anche dopo litigi o periodi di separazione lei non va con nessun altro. Draco è l’unico con lui lei va a letto per tutta la sua vita. Bene, questa cosa non mi piace. Chi l’ha detto che Draco deve essere un esperto di sesso e lei una vergine? Chi l’ha detto che lui può andare a letto con altre ragazze e lei non va a letto con nessuno che non sia Draco fino alla fine dei suoi giorni?
Bene, io ho cambiato questa brutta abitudine che vedo in purtroppo troppe fiction. I ragazzi quando si arrabbiano vanno a letto con altre? Anche le ragazze lo fanno. Draco lo fa. Hermione anche.
Spero di avervi chiarito uno dei motivi di questa mia scelta e che vi aiuti a capire sia che cerco di rispecchiare il più possibile quello che succede nella vita reale, sia di essere originale e dare una spinta affinché si esca dai soliti schemi che dominano la gran parte delle fiction su Draco ed Hermione.

 

   
 
Leggi le 55 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: piperina