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Autore: damaristich    30/01/2009    14 recensioni
New moon. edward ha lasciato bella, eppure non è andato via.. lei è nella sua stanza "La testa urtò violentemente contro il pavimento in uno spasmo mentre la crisi raggiungeva picchi considerevoli [...]cominciai a raschiare con le unghie il pavimento.. stranamente l'asse venne via con facilità......" buona lettura!
Genere: Romantico, Malinconico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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15 recensioni all'ultimo capitolo e 76 preferiti! ringrazio tutti quanti per aver letto questa FF e per come ne avete parlato! per ora.. buona lettura!

 

Bella

Sentire le sue forti braccia stringermi...

Era come se non fosse mai andato via.. era la cosa più semplice del mondo. Più che respirare.. anche i soffi d'aria mi parevano poter guastare quel momento perfetto.

Avevo tante domande che mi vorticavano in testa, ma nessuna di loro era importante quanto lo stare in sieme a lui. Avrei voluto non parlare ma sapevo che dovevo capire..

Un abbraccio non significava che fosse tornato da me per sempre no?

Stupida Bella! non è il momento di fidarsi delle speranze!

sospirai

< perchè.... >

< cosa amore mio? > mi prese il mento tra due dita toccandomi come se fossi fatta di cristallo, cosi leggero... così dolce

< perchè sei andato via? > in parte lo sapevo, in parte no. ma volevo che fossero le sue labbra a spiegarmi, ne avevo bisogno. Edward si rabbuiò. mi guardava ancora negli occhi e ora il suo sguardo era dolorante, sofferente

< Amore mio.. potrai mai perdonarmi per averti amata così tanto da non aver saputo gestire tutto l'amore per te? > parlava velocissimo.. dovetti impegnarmi per distinguere le parole tra loro < ho avuto paura, una paura FOLLE di poter essere io la causa della tua morte, e lo so! lo so che tu stessa vuoi che io ti trasformi, ma ho avuto il terrore di renderti come me, ti costringerti a forza a una vita di dannazzione, e seppure tu non diventassi come me, saresti reclusa in una vita anormale e... >

Di colpo non volli sentire più niente... non mi importava

< non mi importa >

< Io.. >

< no Edward basta >. Mi guardò spaventato..< è un'altra la domanda che voglio porti >

lui annuì silenzioso. fissandomi.

< Hai intenzioni di andare via, hai intenzione di rimuginare ancora sul giusto e sbagliato della mia vita e scegliere per me? ha intenzione ancora di scusarti perchè mi ami? HO bisogno che tu sia sicuro di questo. >

< Io no ho intenzione di abbandonarti nemmeno per un momento, non ho tutta la forza che mi attribuisci Bella. non ce l'ho mai avuta, in questi due mesi è morto tutto di me, vorrei che tu potessi sentire ciò che sento in questo momento, quanto io TI AMO e.... >

Sorrisi, non mi importava dell'inferno in cui ero crollata, nè del paradiso forse illusorio che mi stava abbracciando, mi interessava solo vivere per sempre con lui. Scoppiai a piangere.

Piangevo e ridevo insieme, e erano lacrime calde, dolcissime, che avevano il sapore della rinascita mentre mi stringevo forte a lui e sentivo la vita scorrere ancora una volta nelle mie vene.

Mi scostò piano piano e mi posò un bacio dolcissimo. Le nostre labbra si muovevano lente, in sincrono. Ci lasciammo andare.

Lui mi accarezzava i capelli, dal collo fino alle punte e poi da lì lasciò scivolare la mano sulla base della schiena avvicinandomi ancora di più a se. Il contatto si approfondiva e io respiravo il suo odore come aria... Prese a baciarmi il profilo del viso, poi il collo, rabbrividivo ai suoi sospiri freddi. Quando giunse all'orecchio sussussò < non avrò mai più la forza di lasciarti amore mio, non sono capace di spiegarti quanto tu mi sia mancata, non trovo le parole >

Le mie guance si tinsero di rosso come non accadeva da tanto tempo. MI posò un dolce bacio sul naso e me le accarezzò asciugandomi i rivoli di lascrime semplicemente salate.

< queste mi mancheranno davvero quando diventerai come me... > guardava il rossore... mentre io lo stavo guardando scioccata. lui si riprese < beh sempre se tu ancora vuoi diventare come me... perchè se vuoi rimanere come sei per me.. cioè.. mi interessa solo che tu sia felice e.. > lo interruppi poggiandogli una mano sul petto

< Lo faresti davvero per me?! >

< Qualunque cosa per te >

Poteve essere la vita cosi perfetta? poteva l'inferno tramutare in paradiso e i demoni divenire dolci come angeli? stava accadendo sotto i miei occhi. Non volevo pensare che era un sogno e sorrisi! sorrisi gettando via i cattivi pensieri e ancorandomi a quello splendido momento

< Io voglio rimanere con te, per sempre Edward, non mi basta una sola vita >

I nostri corpi ripresero subito confidenza. Mantenendomi dolcemente la schiena con le sue mani mi poggiò sull'erba fresca ma io non riuscivo a riflettere nemmeno sulla sua consistenza , avvertivo solo la gioia del suo dolce peso su di me. era come riprendere a respirare, come bere dopo un'estenuante corsa. Passarono ore finchè fummo sazi di carezze, baci, sussurri, promesse eterne. Ma l'amore non sazia mai. Io ero completamente persa nei suoi occhi, non sarei mai voluta uscire da quel mare, ma iniziava a fare davvero freddo... e lui di certo non contribuiva a migliorare la temperatura...

< bella stai tremando >

< non fa niente... > sorrisi trasognata ma di tutta risposta mi rialzò mantenendomi stretta a se come una bambola e accompagnando il movimento con tanti piccoli baci.

< Torniamo a casa? >

< no! no! no! non voglio! voglio rimanere qua! > faceva molto capriccio da bambina piccola ma avevo paura di perderlo.paura che il sogno finisse..Quinfi probabilmente avevo lo sguardo terrorizzato dall'idea di tornare in quella stanza dove ero rimasta senza vita per due mesi, e lui l'avverti. Mi strinse ancora di più a se.

< vieni da me ok? Troviamo un telefono e chiami Charlie...>

L'idea mi parve ragionevole e annuì. Lui sorrise sgembo, come amavo tanto. Ero in paradiso.

 

Edward

Sfrecciavo con lei sulle spalle come desideravo da mesi. Dentro di me sentivo un fuoco crescere, la speranza rinascere. Avrei pagato per quell'errore, ma sarebbe tornata come un tempo. Era debole, molto più leggera di un tempo, Sentivo le ossa che sporgevano e digrignai i denti al pensiero che fossi io la causa ma non diedi tempo all'angoscia di raffiorare perchè tutta la mia mente fu presa da lei.

< Ti amo > mi sussurrò all'orecchio dandomi un leggero bacio sulla clavicola

Dolce.. dolce bella non merito tanto amore.

< Invece si che lo meriti! > sobbalzai...

< cosa fai leggi nella mente ora?! >

< No! > avvertivo che rideva < ma i tuoi muscoli si sono contratti... ti conosco bene sai... >

Si.. lei mi conosceva perfettamente, e mi perdonava per il dolore che le avevo portato.. perchè sentiva quanto l'amavo...

Forse anche per me esisteva il paradiso... Il mio paradiso era lei!

< Bella dobbiamo avvicinarci a Forks per prendere un telefono.. perchè la linea a casa mia è bloccata e io... non ne ho uno con me >

Intanto lei era scesa dalle mie spalle e mi guardava...

< Edward.... ma che hai? >

< Perchè?? > perchè mi fissava?

< sei... mmm... non ti ho mai visto cosi! > continuava a guardarmi accigliata. E il mio sguardo setacciò i miei vestiti. Erano logori..strappati.. Al tatto i capelli erano arruffati, e pieni di foglie e pezzettini di legno..

< ehm... non mi sono dedicato molto a me stesso...>

< noto > e sorrise.. quanto era bella...era come il sole, stupenda

< Sei bellissima, sei... sei... incantevole > Era arrossita, come sempre.. come Bella... QUANTO L'AMAVO!!!! l'abbracciai ancora, per non abbandonarla mai più

< e si Edward... odori proprio di bosco! >

scoppiammo a ridere, lei era cristallina. Mai suono rese il mio cuore tanto leggero.

< Dai.. troviamo un telefono, anzi.... > pensava di farmi una sorpresa.. illusa! < ora qualcuno ce lo porterà > e in pochi secondi Alice sbucò da dietro l'angolo.

< Vi serve un telefono? l'ho appena visto nella mia visione! > Bella era sbigottita.. io sorridevo... si abbracciarono forte.

- se le fai ancora del male giuro che ti faccio a pezzi e brucio i tuoi resti edward-

< Non servirà Alice > risposi ai suoi pensieri e lei si rilassò. - ci conto.. se no la promessa vale-

< Ehi voi due! rendetemi partecipe! > Bella imbronciata

E la nostra risata riempì l'aria

< tranquilla Bella.. stavo semplicemente mettendo in guardia il mio folle fratellino > poi si avvicinò al suo orecchio sussurrandole piano < ti avevo detto che ti amava > ma ovviamente io la sentivo con facilità

< Alice, ma tu non eri quella che non aveva detto niente di niente a bella > sottolineai il "niente di niente".

< TU! INGRATO! > mi puntò il piccolo indice contro con fare minaccioso, chiunque avrebbe arretrato a quel gesto. < MI DEVI... NON SO... MI DEVI, UN REGALO MOLTO GRANDE!!! >

< Si amore.. glielo devi! >

< BElla che fai ti allei con lei!!!! >

rise.. e io mi persi nel suo viso.

< ehi voi due.. non vi serviva un telefono!? > alice lo porse a bella, che in imbarazzo per il mio sguardo dolce su di lei, compose il numero di Charlie.

uno squillo...

< PRONTO!!!! >

< papà.... >

< Bella!!! stai bene?!? >

< si papà sono con.. > ci guardò. indugiò su di me e con sguardo affranto disse < Alice > . Aveva fatto bene... avrei dovuto parlare con Charlie ma ora non mi andava di riflettere su cosa gli avrei detto...

< Alice?! Cullen?! >

< si... >

< e c'è anche LUI!? > ecco... e ora? bella non sapeva mentire... mi guardò supplichevole e la incoraggiai a parlare.

< si... > .Dall'altro capo del telefono ci fu silenzio

< isabella marie swan! ti ordino di tornare immediatamente a casa e di farti accompagnare da ALICE! ALICE ! >

< Papà ora non torno > oh oh oh.... forse questa non la doveva dire.

< TI VENGO A PRENDERE! DOVE SEI!! FACCIO RINTRACCIARE LA POSIZIONE DEL TELEFONO, E LO AMMAZZO! > potevo distintamente sentire che afferrava il fucile e lo caricava... beh...almeno non provava a mani nude.. in quel caso si sarebbe fatto male!

< PAPA' NO! IO E EDWARD... NOI... NOI >

< VOI!?! ORA C'è UN VOI!?! ANCHE! MA TI RENDI CONTO BELLA TU... >

< PAPà SMETTILA! decido per la mia vita io! > no.. la situazione stava degenerando.. le chiesi di passarmi il telefono e lei mi guardò smarrita... rincalzai la richiesta e mi passò il telefono.

< signor swan... sono edward cullen >

< TU!!!! CON CHE CORAGGIO TORNI A PARLARE CON LEI!!!! DOPO COME L'HAI RIDOTTA!? > wow.. che carattere.. charlie ululava dall'altro lato del ricevitore, sbattendo un oggetto non determinato.. forse il fucile.. ma aveva ragione.

< signor swan.. ha pienamente ragione.. no.. mi faccia parlare! > continuava a strepitare epiteti... sovrastai la sua voce con la mia.

< NON LASCERO' PIU' SUA FIGLIA E QUESTA è UNA PROMESSA, PENSAVO DI FARE LA COSA GIUSTA E HO SBAGLIATO, MA NON LA LASCERO' PIU' E CREDO NEMMENO LEI LO VOGLIA, LA PORTERò A CASA SE è QUESTO CHE VUOLE MA NON LA FARò PIù SOFFRIRE >

rimase in silenzio. beh almeno l'avevo zittito.

< mmm... > mugugnava < alice è davvero con voi? >

< si è qui >

< ok... Bella può rimanere ma ti avverto edward... al prossimo passo falso, non importa che io sono un ispettore di polizia, la prossima volta TI SPARO! >

Alice tentò di soffocare una risata... e venne da ridere anche a me a immaginare charlie che mi imbracciava contro un fucile. Bella chiedeva informazioni su cosa accadesse.

< non sarà necessario... mi prederò cura di lei >

< Questa solfa l'ho già sentita edward. Prima possibile faremo un discorsetto io e te > Voleva essere minaccioso ma ovviamente.. non mi spaventai...

< Le riporterò sua figlia appena vorrà >

< Va bene, ripassamela > Diedi il cellulare a bella che lo prese tremante.

< pa..pà.. >

< Bella, se ti fa soffrire me lo dirai ok? io voglio che tu sia felice. e non m'importa sinceramente come.. ma me lo dirai? > Bella era accigliata...

< si papà... >

< ok torna presto > e si salutarono.

Bella si voltò verso di me e mi chiese:

< perchè vuole sapere se mi fai soffrire?? >

< perchè ha promesso di spararmi in quel caso! >

bella aveva uno sguardo inorridito! io e alice ridevamo di gusto...

la scossi...

< bella.. come se un proiettile possa farmi qualcosa! >

< mmm... già... > disse pensierosa...

< allora andiamo a casa? >

< passiamo prima al supermercato però.. > disse alice

< perchè? > dimmo all'unisolo io e bella..

< perchè vedo bella che propone di venire a caccia con noi per la fame che ha! >

a quel punto sentimmo distintamente il suo stomaco gorgogliare e lei arrossire.

Scoppiammo ancora una volta in una grossa risata.

 

spero vi sia piaciuta! non so se continuarla o meno con un nuovo intreccio.. voi che dite? commentate a questo proposito!!!

  
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