Quando la Rosa Nera incontra il
Thè Verde
In un luogo sperduto, nella regione di Unima, il Team Plasma sta cercando i migliori allenatori del mondo, per poterli sconfiggere e per costringerli a liberare i loro Pokèmon.
In questo esatto momento, una recluta sta parlando con un capitano riguardo una ragazza.
-In una cartella del data-base ci sono i seguenti dati:
Alysea Fran Rosemburg.
Squadra:
1
Snivy, con le seguenti mosse-
Parassiseme, Vorticerba, Megassorbimento e Fendifoglia
2
Glaceon, con le mosse
Geloraggio, Ventogelato, Geloscheggia e Gelodenti
3
Umbreon, che possiede un set
del genere: Lucelunare, Colpocoda, Altruismo e Barattoscudo
4
Sylveon, un Pokèmon di sesta generazione. Ha le
mosse Incantavoce,
Vento di Fata,
Assorbibacio e Lucelunare.
5
Zorua, che ha Sfuriate,
Falselacrime, Ripicca ed Urtoscuro.
6
ed ultimo Pokèmon è Victini!
Degli attacchi notevoli, devo dire. Veicolaforza, Sparafuoco,
Bottintesta ed
infine Marchiatura.
Il comandante si gratta la nuca,
confuso.
-E perché noi dovremo dare
importanza
ad una ragazzina del genere?!- sbraita, agitando i pugni in aria, il
comandante
Ronald. O almeno, questo è il nome che
c’è inciso sulla targhetta.
-Sì, è vero, non
è una squadra molto
apprezzabile, eccetto Victini. Ma i nostri tecnici hanno individuato
altri due
PokèMon che seguono Alysea. Uno è Mew,
l’altro è un Pokèmon non meglio
identificato, sappiamo solo che ha sembianze semiumane e che ha poteri
Pisichici.- aggiunge tranquillamente una delle TAAAANTE reclute,
girando e
rigirando come un idiota sulla redia con le ruote.
Ronald si gira e parla tra
sé e sé.
–Alysea, sei una di quelli. Ti troveremo!-.
*-* -.-
XD ;) J B)
In una casetta affacciata sul mare,
nella città di Altomare appunto, una ragazza si sta
preparando per un incontro speciale.
E voi lettori direte: E
a noi che ce ne
frega?
Beh, quella ragazza non è
una ragazza
comune, e in questa OneShot vi spiegherò il
perché.
Richiesta dalla mia amica
Chimera_lupo_99 (spero di aver scritto bene)che mi ha
“prestato”una sua OC
nuova di zecca…e che SUPPONGOOOO QUESTA VOLTA SI DEGNI DI
RECENSIREEEE!!! XD XD
XD
J J J J J J J J J
NOnormal POV
Alysea, lunghi capelli, lunghi fino
alle ginocchia, neri e raccolti spesso in due code.
È una ragazza taciturna e
schiva,
tranne che con i suoi amati Pokémon, con i quali ama molto
divertirsi e
giocare.
Tutti, o meglio quasi tutti,
possedevano la natura vivace.
Una ragazza alta, slanciata, occhi
marroni e molto espressivi. Il suo abbigliamento abituale consiste in
una
maglietta bianca, coperta da una giacchetta nera, aperta sul davanti. I
pantaloni grigi e degli anfibi neri.
Era una sua abitudine portare una
Sfera Pokè con una catenina appesa al collo, dalla quale
usciva sempre il suo
caro Mewtwo, caro perché dopo ogni singola lotta vinta dalla
sua “collega” lui
doveva fare sempre il simpaticone e commentare con tono
ironico…
-Ma che brava! Finalmente hai vinto.
Non ne potevo più di allenarmi con questi inetti!- come in
questo caso.
(Esempio lampante!)
Dietro di lei stava sempre il piccolo
Mew, attirato dalla scaltrezza della ragazzina, sempre
“Preda” delle attenzioni
della ragazzina.
Anche oggi, durante la sua ultima,
IMPORTANTISSIMA lotta in palestra, Mew e Mewtwo erano al suo fianco.
-Vai Victini, usa Sparafuoco!-
ordinò
la giovane allenatrice, puntando il dito contro il Pokèmon
di Velia, Scolipede,
già messo male.
Victini non perse tempo. Si
gettò
all’inseguimento del Pokèmon Veleno e lo
colpì in pieno, inondandolo di fiamme
e quindi sconfiggendolo.
-AAAAAARRGHH!!! MI HAI
SCONFITTAAAAA!!!- Velia si scatenò con la sua chitarra
elettrica, intonando un
Do Re Mi a dir poco orribile.
Alysea si avvicinò al suo
Pokèmon,
evitando maliconicamente le rocce che costellavano il campo di
battaglia, ed
accarezzandolo sulla testa. –Bel lavoro piccolo.-.
Poi, senza esitare, si
avvicinò alla
Capopalestra. –Mi dia la medaglia e basta, niente
complimenti.- e protese la
mano.
Velia posò su quel palmo
così pallido
la medaglia della sua Palestra, quella che le avrebbe assicurato
l’accesso alla
Lega Pokémon.
Appena dopo essere uscita dalla
palestra,
Alysea ricevette una videochiamata dalla Professoressa Aralia, che si
voleva
congratulare con lei per la sua ottava e decisiva vittoria.
Dopo aver attaccato il suo
PokèGear,
sentì dietro di sé
come un rumore di
passi veloci che andava verso la sua
direzione.
-A terra!- Mewtwo si gettò
sulla sua
allenatrice per proteggerla da un attacco Lanciafiamme improvviso.
-Grazie mille Mewtwo! Ti voglio bene
come se fossi un fratello maggiore.- gli ricordò per
l’ennesima volta Alysea.
–Ma ora non c’è tempo per le coccole!
Avanti,attacca! Usa Psichico!!!- aggiunse
poi, additando una direzione non meglio precisata.
L’aura violacea si
formò attorno al
Pokèmon e poi si accumulò nelle sue zampe, per
poi essere lanciata verso
l’ipotetico avversario.
Che fu colpito in pieno.
Purtroppo però fu colpito
pure il suo
allenatore, che ruzzolò in avanti e portò con
sé il un Tepig esausto.
Un ragazzo piuttosto strano,
pensò
Alysea.
Lunghi capelli verdi come il
thè,
occhi giganti colore dell’acqua, un naso tipo quello di un
Pokèmon Volpe e dei
vestiti strani.
-E questo chi è?- si chiese
la
ragazza, aiutata da Mewtwo.
-Non ne ho la più pallida
idea, ma
quello che so è che non è solo. Scappiamo,
forza!- le rispose il tipo Psico,
piuttosto preoccupato.
-Cosa c’è, hai
sentito qualcosa?- la
sua allenatrice si accorse delle reclute del Team Plasma quando ormai
era
troppo tardi.
-Hei TU, RAGAZZINA! FERMATI E LIBERA I
TUOI POKèMON! E NON TI SARà FATTO DEL MALE!-
urlò una delle reclute.
-Mewtwo, occupati di loro. Ce la puoi
fare da solo,vero?- domandò Alysea, prendendo tra le braccia
il Thè Verde e
cominciando a camminare.
-E con quello che vuoi fare?- il
Pokèmon fece fuoriuscire la sua parte gelosa.
Eh sì, lui era GELOSISSIMO
di Alysea!
-Devo aiutarlo. Credo che fosse anche
lui un bersaglio di quei tipi con le uniformi nere.- rispose, correndo
con il
ragazzo in spalla.
Mewtwo si arrese e cominciò
a
combattere con tutta la furia possibile, mentre…
-Do…dove sono?- chiese il
Thè Verde,
aprendo lentamente gli occhi. –E..tu? e
dov’è Tepig?-.
-Prima di tutto…- lo
interruppe Alysea
– tu chi sei?-.
Il ragazzo si strofinò gli
occhi con i
pugni chiusi, sbattè più volte le palpebre e solo
infine si degnò di dire il
suo nome.
-Io sono N. Il tuo nome
è…?-.
La ragazza gli porse la mano.
–Io sono
Alysea. Il tuo Tepig sta bene, l’ho curato. Mi ha detto che
vi stavano
inseguendo per catturarvi.-.
N sgranò vistosamente gli
occhi
davanti a quelle parole.
-Tu…tu parli coi
Pokèmon?! Riesci a
capirli?!- domandò confuso, afferrando per le braccia la
ragazza e
avvicinandola al suo petto.
-HEI! Wo, piano neh!- lo
sgridò
Mewtwo, che aveva sconfitto tutte le reclute come se fossero state di
burro.
-Sì, è un mio
talento naturale. Lo
faccio da quando sono nata.- rispose Alysea, rossa in viso e incurante
delle
minacce di morte di Mewtwo nei confronti di N, che la stringeva a
sé.
-Allora…tu sei come me.-
mormorò N,
guardandola negli occhi.
Quegli occhi così scuri,
così pucciosi,
così… puri.
-Cosa? Anche tu li senti?-
domandò
lei, arrossendo sempre di più. Il Thè Verde la
satva avvicinando al suo viso,
lentamente.
-Sì. Ti faccio una
proposta…- cominciò
lui.
-NON UNA PROPOSTA METRIMONIALE
SPERO!!!- si intromise Mewtwo, con il pugno già pronto.
-Alleati con me. Insieme sconfiggeremo
il Team Plasma.- finì la frase lui.
-Ah ben!- il Pokèmon Psico
si
tranquillizzò.
Alysea non riuscì a
rispondere.
Accennò ad un debole sì con la testa.
N si avvicinò sempre di
più, sempre di
più, ancora… seppur senza curarsi delle minacce
di morte di Mewtwo.
Ed infine…la
baciò.
Alysea si spaventò
all’inizio, ma poi
si arrese e contraccambiò il bacio.
-Questo è il sigillo del
patto che
abbiamo. Non dimenticarlo.-.
Un sigillo dolcissimo.
***
Commenti dell’autrice ***
Salve,
ho poco tempo, quindi passo subito alle dediche. Questa è
una richiesta della
mia amica più scassamarroni,
Chimera
lupo_99, e Alysea è un suo personaggio.
Mi
dispiace ma non riesco a mettere il disegno di Alysea, Culpa de Tinypic!
Beh,
buon ferragosto e alla prossima!
ReVvY!