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Autore: ele_oli    17/08/2015    2 recensioni
Lo giuro, non farò mai più uno scherzo al figlio di Ade. Parola di Clarisse.
Genere: Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Clarisse La Rue, Nico di Angelo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve poveri mortali, io sono Clarisse La Rue, figlia di Ares. Sono una semidea (la migliore di tutto il Campo) e non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno. Il novantanove per cento delle volte. L'unica eccezione è avvenuta la settimana scorsa. Vedete, qui al Campo Mezzo-Sangue stiamo rimettendo tutto a posto dopo il bordello che ha fatto Crono col suo esercito. Abbiamo costruito nuove case per i figli degli dei minori, e una per il figlio di Ade. È proprio il ragazino la mia eccezione. Ora vi spiego. Nella mia casa, la casa di Ares, abbiamo una regola: i mezzosangue novellini devono subire la tortura dei gabinetti (che consiste col finire con la testa nel cesso); e Di Angelo è un mezzosangue novellino. Quindi una sera io e cinque dei miei fratelli siamo andati nella casa di Ade mentre Nico dormiva e l'abbiamo "rapito". Siamo arrivati ai bagni e io gia ridevo per il nostro scherzetto; insomma noi eravamo sei figli di Ares e lui un ragazzino, dovevamo riuscieci per forza. E invece no. Nico quando ha capito cosa volevamo fargli ha iniziato a cantilenare in greco antico. Delle parole inquietanti, che sapevano di...morte. In pochi minuti io e i miei fratelli ci siamo trovati immobilizzati da un esercito di scheletri. Nico sogghignava mentre i suoi sudditi-fantasma ci infliggevano la nostra stessa tortura. Poi come se non fosse bastata l'umiliazione sono arrivati gli altri ragazzi del Campo, svegliati dal rumore. Jackson è scoppiato a ridere e ha battuto il cinque a Nico, che aveva un sorrisetto soddisfatto stampato sul volto. Il mio ragazzo, Chris Rodriguez, ridendo mi ha chiesto come stavo; a quel punto mi sono saltati i nervi, ho preso la spada di Chris è mi sono scagliata sul ragazzino. Nico ha afferrato la spada di Percy e ha iniziato a duellare con me. Parata, stoccata, affondo. Nonostante non avesse la sua spada nera dello Stige, Nico combatteva benissimo. In poco tempo mi sono trovata disarmata e con Vortice puntata alla gola. Ho dovuto chiedere pubblicamente scusa al ragazzino; avrei davvero preferito farmi seppellire viva ma lui aveva il coltello dalla parte del manico, o meglio la spada. Mi sono vergognata come mai in vita mia e il giorno dopo mi è anche giunta voce che Ade, avendo sentito la notizia, si stesse vantando con mio padre sulla superiorità di Nico su di me. La morale? Non fate mai. MAI. Scherzi a Nico Di Angelo.
   
 
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