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Autore: staroftheeast    17/08/2015    1 recensioni
Modern AU | Rufy x Law
"Marco era la pioggia della sua giovinezza. Law era il suo sole per sempre. E Ace? Ace era l'arcobaleno durante la pioggia e il sole, nella vita di Rufy."
Rufy female version.
(LawxRufy, accenni Sabo x Koala e Vivi x Ace)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey, D., Rufy, Portuguese, D., Ace, Sabo, Trafalgar, Law, Trafalgar, Law/Rufy
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: Gender Bender
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arcobaleno

Angolo dell’autrice:

Buonasera a tutti i lettori, metto l’angolo autrice subito, perché alla fine nessuno lo legge di solito.

Questa è un’altra mia traduzione e ci tengo molto a ringraziare l’autrice originale, ossia LittlemissTrafalgar che mi ha permesso di tradurre le sue storie.

Questa fic sarà di tre capitoli (massimo quattro) perché si era rivelata fin da subito troppo lunga da tradurre.

Un avvertimento importante:

In questa storia vi è un cambio di sesso: Rufy, protagonista maschile dell’anime/manga One Piece, in questa storia è una ragazza, quindi di sesso femminile.

Buona lettura.




RAINBOW



Pioveva forte quel giorno. Ace si ricorderà sempre il giorno in cui la sua dolce, innocente e carina sorellina nacqua. Era stato anche lo stesso giorno, durante il quale perserono i loro genitori. La loro madre morì a causa di complicazioni nel dare alla luce la sorellina e il padre in un incidente stradala sulla strada dal lavoro per l'ospedale.

Lui e Sabo piansero così tanto quando il loro nonno Garp e la zia Dadan raccontarono con pietà e con gli occhi in lacrime questo fatto. Makino fece del suo meglio per consolarli, ma non smisero di piangere per i loro genitori. Anche l'innocente piccola Rufy, piangeva tra le braccia di Shanks, come se lei avesse compreso cosa avesse perso quel giorno.

Il giorno del funerale dei loro genitori, Ace promise, davanti alla tomba dei suoi genitori, che, essendo il figlio maggiore della famiglia, avrebbe cercato al meglio di proteggere Sabo e soprattutto Rufy al loro posto:

"Prometto che li proteggerò. Ho intenzione del fare del mio meglio in modo da farvi riposare in pace, mamma e papà."

Come Ace cresceva, continuava a sentire un sacco di negatività da parte delle persone intorno a lui, a causa della sua iperprottettività verso i fratelli, specialmente verso Rufy. Zia Dadan, Dogura e Magra, erano tra quelle persone che avevano sempre da dire sul suo atteggiamento protettivo.

"La smetti di fare così con tua sorella, Ace?!" Ace voleva solo proteggere la sorellina.

"Smettila di prendere decisioni per Sabo e Rufy, sono abbastanza grandi per farlo." No, non lo erano. Rufy aveva solo quattro anni e Sabo tredici, era appena entrato nella sua pubertà. Non erano abbastanza grandi.

"Hai solo quattordici anni non devi controllare tuo fratello e tua sorella." Ace non li controllava, li proteggeva.

Ace - tutti lo dicevano - oltre ad essere protettivo, causava difficoltà ai fratelli. Una volta aveva picchiato dei ragazzi che tentavano di fare amicizia con la sua dolce, innocente e carina sorellina; Ace era finito alla stazione della polizia. Aveva solo quindici anni e la zia Dadan lo rimproverò molto. Se non fosse che suo nonno lavorava lì, Ace sarebbe finito nel carcere giovanile. Makino aveva detto di non rifarlo, spiegandogli cosa avrebbe rischiato. Shanks derise e prese in giro i ragazzi che lui aveva picchiato, portando confusione della mente di cinque anni della piccola Rufy.

Sabo, comprendeva la protezione datagli da Ace, ma si lamentava dicendo che fosse molta. TROPPA! Sabo disse che non era felice quando Ace interferiva con le sue decisioni, essendo ancora minorenne. Ace sapeva che era per il bene di Sabo, anche se quest'ultimo era più intelligente di lui. Alla fine quando Sabo raggiunse la maggior età, Ace lasciò fare a lui le sue decisioni, essendo nell'età per farlo.

La dolce Rufy, dall'altra parte, diceva di non aver problemi per la protezione datale dal fratello. A Rufy non importava se Ace interferiva con le sue decisioni. Infatti era d'accordo con lui ogni volta. Rufy amava quando Ace veniva a prenderla a scuola, si sentiva sicuro con il suo fratello maggiore.

L'anno più problematico per Ace da vivere fu quando Barbabianca gli inviò una lettera d'invito per andare a lavorare da lui una volta finito il College. Ace non avrebbe avuto alcun problema a lavorare nell'azienza più grande della contea, quindi accettò.

Il suo problema era Rufy. Alla fine era arrivato alla sua scuola media e non poteva non essere preoccupato per i ragazzi delle medie. Era paranoico e sapeva che quei ragazzi avrebbero trovato la sua dolce, innocente e carina sorellina, attraente. Così, mentre lavorava da Barbabianca, nonostante poteva essere stanco dal lavoro, Ace scendeva sempre a prendere Rufy dalla scuola, per evitare fidanzamenti della sua sorellina con quei ragazzi flosci.

Quella striscia protettiva non era cambiata affatto e peggiorò quando Rufy iniziò ad avere una cotta per il nipote del suo capo, Marco. Non sapeva né cosa fare, né come reagire. L'unico a cui poteva parlare di ciò era Sabo, ma era lontano da casa.

Così quando Marco fece amicizia, Ace sapeva che l'universale codice del fratello era silenziosamente attuato durante la loro amicizia. Non si era mai sentito così sollevato in quell'inquieto anno...


--

Purtroppo però i ragazzi della scuola della sua sorellina, tornarono a farsi sentire desiderosi di uscire con Rufy.

Ace non si era mai sentito così, così, così, così pazzo e insultato in tutta la vita! Rufy andava al College e ormai era diventata una bella donna con il corpo voluttuoso - un orrore per Ace- e purtroppo per Ace, aveva un sacco di pretendenti. Quei teppisti desideravano tutto della sorellina e lui aveva fatto del suo meglio per inviare a ognuno di loro la minaccia di morte più spaventosa di tutte.

Ma ciò che infastidì di più Ave fu un ragazzo biondo, con le sopracciglia strane, aveva detto che il suo nome era Sanji, aveva chiesto un appuntamento a Rufy, di fronte a lui: stavano passeggiando nel parco insieme a Marco, quando improvvisamente questo tizio è uscito dal nulla, presentandosi come compagno di scuola di Rufy e, senza percepire il minimo pericolo e senza esitazioni di fronte a suo fratello, le aveva cheisto un appuntamento maledetto.

Ace colpì con un pugno il ragazzo, ancora prima di dare il tempo a Rufy di dargli una risposta. Continuò a picchiarlo fino a ridurlo a pezzi. Poi Ace trascinò il povero Sanji dal suo piede, fino alla spazzatura, superata in precedenza sulla strada per il parco:

"Sei uno stupido per aver chiesto un appuntamento a mia sorella di fronte a me. La prossima volta che vedo la tua faccia in giro, oppure con mia sorella, io avrò sicuramente intenzione di ucciderti."

Ace lo minacciò mentre trascinava il povero e quasi incosciente Sanji dal piede.

Sanji non disse nulla.

Ace non sapeva che Marco lo seguì. Marco scosse la testa quando vide che Ace lasciò Sanji al bidone della spazzatura. I due alla fine si videro e Ace lo avvertì di non dire niente a Rufy. Tornarono sulla via del ritorno dove Marco aveva lasciato Rufy (con il cuore spezzato).

Marco decise di dire qualcosa nel mezzo del silenzio, mentre andavano all'uscita del parco:

"Sai Ace che sei troppo iperprotettivo per tua sorella. Allenta un pò la cosa e lascia che sia lei a prendere decisioni per sè stessa. Ha diciotto anni, lo sai, non è giusto dalla sua parte che a Sabo lasci fare quello che vuole e lei no."

"Ho lasciato fare a Sabo quel diavolo che vuole fare, perchè lui è un ragazzo e può proteggersi dal pericolo, ma Rufy? Lei non può proteggere se stessa, è troppo fragile."

Ace confessò ciò sospirando e mettendosi le mani nelle tasche della giacca:

"Ho anche promesso ai nostri defunti genitori di proteggerla di più."

A Ace non importava molto se un sacco di persone fraintendevano la sua iperprotettività. Per lui, era sufficiente che Rufy capisse la sua intenzione di proteggerla da tutto ciò che può farle del male. Non sapeva che era proprio lui una delle ragioni del dolore di Rufy al momento.

  
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