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Autore: Fanelia    19/08/2015    1 recensioni
Nulla. Nemmeno l'eco sbiadito dei miei rimpianti.
Nulla. Non le tue urla, nè i miei pianti, neppure il suono cristallino delle nostre risate.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Che rimane di noi?


Nulla. Nemmeno l'eco sbiadito dei miei rimpianti. Nulla. Non le tue urla, nè i miei pianti, neppure il suono cristallino delle nostre risate. Non c'è più niente di quelle parole dolci sussurrate, di quegli attimi rubati, del mare in tempesta nei tuoi occhi, delle farfalle impazzite nello stomaco. Solo frammenti polverosi, sudici, di memorie corrotte, sottratte al tempo ma alterate dallo scorrere dello stesso. Che rimane di te, di noi? Un vacuo fantasma nello smeraldo delle tue iridi che lo scorrere incessante e impietoso degli anni non può mutare ma ha portato via con sè, così che ne restasse solo un contenitore vuoto, nel quale riconoscerti, ritrovarti, è un'impresa disperata, impossibile a essere onesti. E seppure ci provassi, non ti troverei perché non c'è più nulla di te. Che ne è stato di tutto quell'amore, quelle promesse, del dolore e dello strazio? Forse in quel nero che ti sta fagocitando, lentamente e inesorabilmente, costringendo a uno stillicidio persino il ricordo di ciò che siamo stati, forse se riuscissi a tuffarmi lì dentro, infilarci un arto e tirarti su per permetterti di respirare, magari solo così potrei sapere se qualcosa permane. Mentre tu sprofondi nelle tenebre, ti lasci inconsapevolmente e ineluttabilmente ingoiare, e diventi tutt'uno con quell'oscurità affascinante, il cui mantello vellutato e caldo sembra offrire un porto accogliente, io cerco di aggrapparmi a dei piccoli, insignificanti frantumi, ci provo a ricordare, lo giuro, ma... è tutta foschia. Che il mostro che ti sta portando via si stia rubando anche le mie memorie? Che abbia aperto il vaso comunicante di quello che eravamo e vi stia facendo entrare una nebbia fitta per cancellare definitivamente tutto quello che c'era di te? Perché sarebbe facile lasciare andare e dimenticare, sarebbe davvero molto più semplice, ma non posso. E non voglio.
   
 
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