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Autore: Gino94    19/08/2015    3 recensioni
Prendete tutto ciò che sapete di Inuyasha e mettetelo da parte.
Perchè adesso i nostri eroi affronteranno la più ardua delle sfide: la scuola.
Piccole avventure scolastiche e ricordi che rimarranno indelebili.
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti
Note: AU, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Lo so, lo so, sono in ritardo, scusate, ma ero in vacanza! :( Perdonatemi vi prego!
Ad ogni modo, eccomi con il nuovo capitolo!
Buona lettura!




UN’IMPRESA IMPOSSIBILE


 
Koga sfogliò gli appunti che la compagna Rin gli aveva gentilmente lasciato fotocopiare qualche giorno prima e, con svogliatezza, cominciò a leggere.
Non impiegò molto prima che questo, con ira, li scagliasse in fondo al banco.
-Ragazzi, pessime notizie- esordì improvvisamente osservando i suoi amici.
-Che succede?- chiese Tsubaki inarcando un sopracciglio.
-Non so un cazzo, non ho studiato.- avvisò portandosi una mano in fronte eppure, i suoi compagni non sembravano affatto sorpresi della notizia.
-Se per questo nemmeno io…- informò Bankotsu che anch’esso possedeva, inutilmente, gli stessi appunti del demone lupo.
-Siamo in tre…- mormorò Tsubaki sbuffando.
- E adesso come facciamo? Manca poco tempo alla fine della scuola, non possiamo abbassare la media che già è piuttosto scarsa…- domandò Koga cominciando seriamente ad agitarsi.
-Facciamo come abbiamo sempre fatto…- ripose la compagna ammiccando. –Copiamo.-
-Basta piazzarci vicino ai secchioni e siamo a cavallo.- continuò Bankotsu.
-Come ci organizziamo?- chiese il demone lupo scrutando attentamente l’aula.
-Semplice, io cercherò di posizionarmi accanto ad Yura, Sango o Kagura, voi due cercate di far sedere vicino Rin o Ayumi…-
-Ayumi?- esclamò Koga scoppiando poi a ridere. -Quella non ci farà copiare nulla, dobbiamo contare di nuovo su Rin…-
-Fate in fretta, Miroku potrebbe soffiarvi il posto.- consigliò Tsubaki.
-Non c’è da preoccuparsi, lui adesso ha la sua Sango…- commentò con acidità Bankotsu lasciandosi scappare una smorfia carica d’odio.
-Su, non perdiamo tempo.- disse infine Koga, alzandosi dal proprio banco.
Il piano era semplice ma efficace, avrebbero fatto spostare le loro ancore di salvezza vicino e, non appena questi si sarebbero posizionati nella giusta direzione, avrebbero cominciato a tartassarli di domande. Ovviamente, non era la prima volta che accadeva, spesso i soliti e pochi poveretti che studiavano, dovevano sorbirsi quella tortura che li faceva costantemente deconcentrare.
Tsubaki, senza destare sospetti, trascinò il banco a qualche metro da Yura, questa, notando la sua presenza, la fissò con sospetto.
-Conto su di te!- sussurrò la ragazza alzando il pollice.
-Oh Kami…- si lasciò scappare la compagna, esasperata.
 
Bankotsu e Koga non persero tempo, il demone lupo si posizionò esattamente dietro la compagna e l’altro alla sua destra.
-Rin!- esclamarono entrambi attirando la sua attenzione.
Lei notò solo in quel momento la loro presenza e i suoi occhi si spalancarono dallo stupore.
-Ci aiuterai vero?- chiese gentilmente Koga facendole l’occhiolino.
-Come al solito…- sbuffò lei ormai rassegnata.
-Esattamente!- dissero in coro i due con un sorriso smagliante.
 
Il professor Totosai aveva già fatto la sua entrata in classe scrutando attentamente gli alunni già ben organizzati, questa volta però le cose sarebbero andate diversamente.
-Sono felice di vedere che vi siete già sistemati.- esordì incrociando le braccia. –Ma prima di consegnarvi il compito preferirei fare dei piccoli cambiamenti.-
-Che cosa?- mormorò Tsubaki allibita guardandosi attorno con affanno.
Anche Koga e Bankotsu rimasero spiazzati dalla notizia, solitamente Totosai non badava a certe piccolezze anzi, era uno dei pochi che li lasciava sedersi dove volevano senza alcun problema.
Tuttavia, quel giorno, probabilmente si era alzato con il piede sbagliato e, non tollerando alcuna lamentela, cominciò a spostare i vari alunni facendoli scambiare di posto.
Rin, Ayumi, Sango, Jaken, Eri e Yura vennero posizionati nei primi banchi lontani da occhi indiscreti, Koga venne risparmiato al suo posto, ma vicino a lui si ritrovò Inuyasha, non che lui non fosse bravo, ma non riusciva proprio a trovarlo affidabile. Bankotsu e Miroku, ironia della sorte, si ritrovarono uno di fianco all’altro, insieme a Kagome e Kagura, infine, Tsubaki venne affiancata all’ultima persona che avrebbe desiderato: Kikyo.
-Merda!- esclamò notando che si trovava ben distante dalle sue ancora di salvezza, oltre a Kikyo, vi era Ayame e Shippo, altri due personaggi per nulla utili.
-Sono spacciata…- sussurrò quasi sul punto di piangere dalla disperazione.
-Hey!- la chiamò improvvisamente la compagna a fianco.
Lei alzò il capo notando l’espressione poco serena di Kikyo.
-Tu hai studiato? Perché io non so proprio nulla!- la informò successivamente peggiorando notevolmente il suo umore.
-Sono indubbiamente spacciata…-
Koga, Bankotsu e Miroku si fissarono notevolmente agitati, non aveva preso minimamente in considerazione quel cambio di programma e, ovviamente, non avevano un piano B.
-Adesso come facciamo?- sussurrò Koga a denti stretti.
Il compagno si guardò attorno studiando attentamente l’aula: non vi era nessuno nelle vicinanze che potesse aiutarli e, anche se avessero provato a parlare con Rin, di certo il Prof li avrebbe sentiti e di conseguenza ritirato il compito.
-Pss! Ragazzi!-
Un flebile sussurro giunse alle loro orecchie, Tsubaki, anch’essa spaesata, li chiamò agitando freneticamente le braccia.
-Dobbiamo elaborare un altro piano.- affermò la compagna portandosi un dito sul mento.
-Hai qualche idea?- chiese Bankotsu con tono quasi implorante.
Si concesse alcuni secondi per pensare: non vi era possibilità di ottenere risposte dai secchioni essendo circondati da altri come loro, però, soffermandosi qualche secondo sugli altri compagni le si accese una lampadina.
“Sicuramente anche gli altri cercheranno di avere le risposte…”
Senza alcun dubbio, Kikyo, come Jakotsu e altri erano ormai diventati dei veterani nel fatto di copiare e, guarda caso, una di loro le era di fianco, senza nemmeno accorgersene aveva la soluzione dinnanzi ai suoi occhi.
-Ma certo!- esclamò a gran voce.
I tre compagni alzarono un sopracciglio confusi.
-Ragazzi, ho trovato la soluzione!- sussurrò poi controllando che il Prof non li stesse guardando.
-Su che aspetti? Spiegaci!- la incitarono i ragazzi.
-Dobbiamo fare gioco di squadra, non solo noi tre, ma tutti coloro che non hanno studiato nulla per questo compito, dobbiamo passarci le risposte a vicenda.-
-Sì, ma come? Il Prof non ci metterà molto a scoprirci!- ribatté Bankotsu.
-Non è detto…- intervenne Koga con gli occhi lucidi. –Pensateci, molti di noi sono demoni, di conseguenza possediamo “poteri magici”, per non parlare di Shippo, la sua stirpe è specializzata nell’arte dell’inganno.-
-Hai ragione!- esclamò Tsubaki. –Io possiedo la magia nera, mentre Kikyo e Kagome hanno poteri spirituali, possediamo tutte le qualità per poter copiare senza problemi!-
-Vi rendete conto che fino ad ora non ci abbiamo mai pensato?- affermò Miroku allibito.
-E’ ora di rimediare, avvertite gli altri.- ordinò Tsubaki con un sorriso a trentadue denti. –Sarà un’impresa dura, ma noi ce la faremo!-
 
Il professor Totosai consegnò i compiti passando da un banco all’altro controllando, nel frattempo, che non vi fossero fogliettini o scritte sospette eppure, con suo stupore, notò che questi erano perfettamente puliti.
“C’è qualcosa che non va…” pensò adocchiando sospetto l’intera classe.
Non appena si risedette alla cattedra prese una copia della verifica e cominciò a leggerla: -Dovete solo rispondere alle domande a crocette nella prima parte e quelle aperte nella seconda. Leggiamo quelle aperte, prima domanda: “Descrivi le origini, nascita e famiglia di Oda Nobunaga”…-
Il Prof continuò nelle sua svogliata parlantina ma gli alluni, o almeno, la maggior parte di loro, si trovarono totalmente spiazzati dai quesiti.
-Non pensavo vi fosse anche domande aperte!- si lamentò Bankotsu osservando il foglio come se fosse un mostro.
-Io non so rispondere a nessuna…- ammise Koga. –Tu?-
-Nemmeno, dobbiamo affidarci a Tsubaki…-
 
-Bene ragazzi, ora potete iniziare, buona lavoro!- augurò in fine Totosai prima di aprire il solito giornale e perdersi nel suo mondo.
Tsubaki, dopo aver riletto per l’ennesima volta quelle assurde domande di cui non conosceva risposta, alzò lo sguardo e notò come molti dei suoi compagni la stavano fissando in attesa di un suo ordine.
-Se sapete qualche risposta passatele agli altri…- suggerì semplicemente trovando piuttosto in soggezione.
-Tu ne conosci qualcuna?- bisbigliò Kikyo nervosa.
-No, ma ho un’idea…-
 
Era ormai passato un quarto d’ora dall’inizio del compito e già molti alunni aveva risposto a gran parte delle domande, ma non Tsubaki, lei si limitò ad attendere il momento giusto per attuare il suo piano.
Osservò attentamente la situazione, i compagni posizionati davanti alla cattedra, ovviamente, non riuscivano a smettere di scrivere, sicuri di conoscere le risposte mentre loro, quelli in fondo, continuavano a guardarsi attorno sperando che qualcuno o qualcosa li aiutasse.
-Bene, è ora.- mormorò abbassando il capo.
Incrociò le dite delle mani, chiuse gli occhi e, con voce flebile, bisbigliò delle strane parole, anzi, una vera e propria formula magica.
La sua testa, improvvisamente, cominciò a girare, cercò di aprire gli occhi ma questi sembravano serrati e, prima che potesse fare alcun che, si trovò sprofondata nel vuoto assoluto.
Passò qualche secondo, fatto di dubbi ed incertezze finché, tutto d’una tratto, gli occhi tornarono a funzionare e dinnanzi a sé si trovò il compito completato quasi a metà.
Prese tra le mani il foglio e cominciò a leggerlo.
-Perfetto!- esclamò la ragazza che, dopo aver sentito il tono della sua voce, cominciò a ridacchiare.
Si toccò una ciocca di capelli neri ricci e ammirò i vestiti colorati che indossava.
Lo spirito di Tsubaki era riuscito ad entrare nel corpo di Ayumi così da poter copiare le sue risposte.
“Devo fare in fretta, non ho molto tempo prima che il mio spirito venga cacciato da questo corpo!” si disse cercando di memorizzare a grandi linee le risposte.
Terminato il suo compito, chiuse nuovamente gli occhi, unì le mani e, dopo qualche secondo di gelido vuoto, il suo spirito fece ritorno nel corpo.
Senza perdere tempo cominciò a riscrivere tutto ciò che aveva letto in precedenza, cambiando qualche frase o verbo così da evitare inutili sospetti.
Koga, che da prima aveva notato uno strano comportamento nell’amica, in quel momento la vide scrivere con impeto sul foglio e un sorriso soddisfatto.
-Hey!- bisbigliò attirando la sua attenzione.
Lei alzò lo sguardo e si ritrovò i suoi occhi nocciola puntati addosso.
-Come hai fatto a copiare?- chiese subito lui sospetto.
-Storia lunga, se aspetti ti passo le risposte…- rispose la compagna.
-Bene, grazie.-
-KOGA!-
La voce roca e astia del professore lo chiamò e costui, non appena si voltò, vide il volto del professore pieno d’ira.
-Smettila di parlare o ti ritiro la verifica!- esclamò lui assottigliando lo sguardo.
-Sì Prof, mi scusi.-
Non appena l’insegnante ritornò al suo amato giornale Tsubaki gli sussurrò: -Te le scrivo su un foglietto, ma dovrai venite tu a prenderlo.-
Koga non osò voltarsi a ribattere eppure quella situazione lo stava agitando non poco.
Come poteva recuperare le risposte senza essere beccato?
Totosai era pur sempre un demone, anche se la sua attenzione era rivolta alle pagina di cronaca i suoi sensi erano acuti e, nonostante fosse piuttosto anziano, il suo udito e la sua vista erano ancora ben sviluppati, al contrario di quello che solitamente voleva far credere.
-E adesso cosa faccio?- mormorò massaggiandosi la fronte.
-Usa i tuoi poteri da demone, no!- consigliò Inuyasha inarcando un sopracciglio.
Quel maledetto mezzo-demone aveva ragione, come aveva fatto a non pensarci?
Lui era uno dei demoni più veloci  della scuola, la stirpe dei demoni lupo infatti era ben nota per questa loro dote, utile per cacciare, sfuggire ai nemici e attaccare le prede, ma in quel momento, il suo dono, gentilmente ereditato dalla sua famiglia, lo avrebbe salvato da un’insufficienza.
Cercando di non dare nell’occhio appallottolò un pezzo di carta e, con indifferenza lo gettò nel cestino vicino alla porta d’ingresso. Con la coda dell’occhio controllò più volte le azioni del professore ma questo sembrò non degnarlo nemmeno di uno sguardo.
“Perfetto, via libera!”
Agitò freneticamente le braccia bisbigliando il nome della compagna e, quando Tsubaki incrociò il suo sguardo, questo alzò il pollice e lei capì.
Senza aggiungere altro la ragazza posò sull’angolo del banco un piccolo foglietto piegato in quattro parti e Koga eseguì uno scatto felino formando dei piccoli vortici verdi che gli coprirono le gambe e, in men che non si dica, si ritrovò dinnanzi alla compagna, prese velocemente l’oggetto e con l’ennesima velocità tornò al posto.
-Ce l’hai fatta!- mormorò Inuyasha sorridendo.
 
Loro non erano gli unici a dover escogitare piani subdoli per ottenere le risposte, anche Kikyo, insieme a Kagome, Jakotsu, Ayame e Kagura attuarono la loro disperata strategia.
-Io penserò ad Inuyasha, voi fate arrivare il messaggio ad Yura e Sango.- ordinò Kagome prima di frugare nella propria cartella.
Questa estrasse una piccola e sottile freccia dalla punta ben levigata e lucida, senza farsi notare legò con un piccolo pezzo di spago un bigliettino arrotolato e, dopo aver controllato le azione del professore, prese la mira e tese il braccio per poi scagliarla contro il banco di Inuyasha.
Un ambiguo oggetto sfiorò il braccio del demone facendolo sussultare, Inuyasha si guardò attorno spaesato e non appena notò la freccia conficcata nel banco questa svanì in piccole scintille viola lasciando solamente il biglietto.
-Cosa succede Inuyasha?- tuonò Totosai che aveva puntato i suoi grandi occhi a palla su di lui.
Il mezzo-demone afferrò fulmineo il piccolo pezzo di carta e sorrise.
-Nulla Prof, nulla.-
-Bene, non farti distrarre.- disse il Prof prima di riprendere la sua lettura.
Inuyasha successivamente aprì il foglietto leggendo attentamente ciò che vi era scritto:
“Distrai il Prof.
-Kagome”
Non se lo fece ripetere una seconda volta.
-Beh veramente Prof, io avrei una domanda!- esclamò di punto in bianco il ragazzo alzandosi  dalla sedia.
-Vieni qui e vediamo come ti posso aiutare…- rispose l’altro senza spostare lo sguardo dal giornale.
Il ragazzo si diresse verso la cattedra e girandosi leggermente verso Kagome le fece “ok” con la mano dandole il via libera.
Da quel momento in poi, grazie a Inuyasha, i poveri alunni disperati e bisognosi di aiuto misero in atto tutti i loro più sporchi giochetti per ottenere una sufficienza.
 
Kikyo, non appena Kagome diede il via libera, la imitò estraendo anch’essa un ulteriore freccia a cui legò un altro foglietto che spedì direttamente a Yura.
“Potresti scrivermi le risposte delle domande 1,2,3,4 e 5?
-Kikyo”
Yura, dopo essersi presa un bello spavento causato dalla freccia fulminea che le aveva sfiorato i capelli, lesse il messaggio e, svogliatamente, cominciò a trascrivere le soluzioni.
Terminato il suo compito passò velocemente il foglio al compagno più vicino, ovvero Shippo che, dopo averle anch’esso lette e copiate, escogitò un metodo per poter rilasciare l’oggetto al destinatario.
Kikyo d'altronde era piuttosto lontana dai due, se avesse osato alzarsi sicuramente il Prof, anche se distratto dai continui chiacchiericci di Inuyasha, lo avrebbe scoperto.
Il suo clan era piuttosto famoso nell’arte dell’illusione e dei trucchi magici, non poteva disonorare la sua famiglia, doveva assolutamente trovare un sotterfugio e dare sfoggio a tutte le sue capacità.
Mise una mano nella tasca dei Jeans larghi e, dopo qualche secondo, ne estrasse un piccolo funghetto rosso  a pois bianchi. Velocemente legò ad esso il bigliettino e poi lo fece cadere a terra con indifferenza.
Il piccolo fungo cominciò a saltellare velocemente tra i banchi senza emettere alcun minimo rumore per poi finire a destinazione sopra le gambe di Kikyo.
La ragazza, soddisfatta trascrisse velocemente le rispose e, improvvisamente, altre tri funghetti spuntarono sotto i suoi piedi, a uno di questi era legato un ulteriore foglietto.
“Passa le risposte anche agli altri, serviti dei miei funghi.
-Shippo”
Questa obbedì e tanti piccoli funghetti si fecero largo tra i vari alluni giungendo infine a Kagura, Kagome, Jakotsu e Ayame.
Kagura invece decise di servirsi del suo fedelissimo vento per poter spedire e ricevere i vari biglietti.
Estraendo il solito ventaglio rosso e bianco rilascio qualche una piccola corrente che fece volare un foglio verso Sango.
Dopo che l’amica ebbe eseguito ciò che vi era scritto, la demone creò un piccolo turbine che si spostò verso di lei portando con sé le risposte.
Tra un trucchetto e l’altro, non si accorsero nemmeno che il tempo era scaduto.
-Giù le penne ragazzi e consegnate il compito!- ordinò il Professore ripiegando il giornale.
Ce l’avevano fatta, erano riusciti in soli quaranta minuti e portare a termine una missione quasi impossibile con successo.
-SIAMO I MIGLIORI!- esclamò Kagome dopo che Totosai lasciasse l’aula.
-Decisamente!- rispose Tsubaki abbracciando l’amica.
-Io sinceramente pensavo di non farcela…- ammise Koga asciugandosi la fronte.
-Mai perdere le speranze!- affermò Kikyo con un sorriso a trentadue denti.
Gli esulti durarono tutta la giornata, forse non erano stati corretti, forse avrebbero dovuto studiare, ma una cosa era certa, quando il gioco si fa duro, la quarta C comincia a giocare.
 

Il tempo era appena scaduto e tutti gli alunni consegnarono velocemente il loro compito.
-Come ti è andata?- chiese Rin a Sesshomaru stiracchiandosi le braccia.
-Abbastanza bene, tu?-
-Bene, stranamente nessuno mi ha chiesto nulla…-
-Erano troppo occupati a far volare bigliettini con il vento di Kagura, lanciare funghetti e bisbigliare tra loro…- commentò il demone cane ridacchiando.
-Ma che stai dicendo…?- esclamò Rin confusa, ovviamente lei non aveva notato nulla di tutto ciò.
-Sesshomaru ha ragione!- si intromise Inuyasha sedendosi su una sedia a caso vicino.
-Come al solito tu sei persa nel tuo mondo e non noti mai nulla!- schiamazzò Jaken sputandole da sotto i piedi.
-E a voi come è andata?- chiese poi la ragazza.
-E’ andata.- risposero in coro il demone Kappa e il mezzo-demone.
-Finalmente questo strazio è finito…- bofonchiò Jaken accasciandosi sul banco.
-Non per tutti…- aggiunse Sesshomaru fissando un punto imprecisato della stanza.
Gli altri lo imitarono, guardando nella stessa direzione e notarono qualcosa di strano.
Nazuna era seduta al suo banco composta, con gli occhi fissi su un foglio, a volta alzava lo sguardo e guardava il vuoto per poi tornare con il capo chino.
-Nazuna non ha ancora finito…- pensò a voce alta Rin.
-Speriamo che sappia le risposte…- disse subito dopo Jaken.
-Massi, adesso che gli hanno affidato un’insegnante di sostegno i suoi voti sono migliorati, no?- rispose Rin.
-A me non sembra molto sveglia quella tizia, non so quanto possa aiutarla…- affermò Sesshomaru inarcando un sopracciglio.
I tre cominciarono a discutere chiedendosi se la nuova insegnante di sostegno di Nazuna fosse affidabile nello svolgere suo compito, per quanto la prendessero in giro e le facessero scherzi ogni giorno, si preoccupavano per lei e anche molto, in fondo era loro amica.
-Ma che sta facendo?!- esclamò improvvisamente Inuyasha che si era completamente estraniato dalla conversazione.
Il “perfido Trio” smise di confabulare e si girò a fissare il mezzo-demone.
-Che hai?- chiese Jaken.
Il compagno non rispose ma si limitò ad indicare Nazuna che con calma e spensieratezza si diresse verso la cattedra prendendo in prestito il Dizionario Giapponese.
-Perché sta prendendo il dizionario?- domandò Rin sempre più confusa.
-Forse non si ricorda una parola o sta cercando un sinonimo…- ipotizzò il demone cane.
-No, secondo me c’è sotto qualcosa…- ribatté Inuyasha. –Adesso vado a controllare.-
Il mezzo-demone lasciò gli altri tre e si avvicinò alla compagna poggiando i gomiti al banco.
Dopo qualche minuto lo videro voltarsi nella loro direzione, rosso come un peperone, gli occhi umidi e un sorriso ebete che tratteneva a stento una risata.
-Ma che sta succedendo?- esclamò Rin allibita.
Il compagno fece ritorno, letteralmente piegato in due e, non appena fu abbastanza vicino, cominciò a ridere di gusto aprendo quasi totalmente la bocca.
-Cosa ti ha detto?!- domandò impaziente il demone Kappa.
Il compagno cercò di parlare ma il fiato gli si mozzò in gola, pensava che le assurdità di Nazuna avessero un limiti e invece…
-Allora?- insistette Rin.
-Le ho chiesto perché avesse preso il dizionario…- esordì Inuyasha con il fiato corto.
-E…- lo invitarono a continuare gli altri.
-E mi ha risposto che stava cercando “Oda Nobunaga”!- detto ciò scoppiò nuovamente in una risata.
Inizialmente vi fu silenzio tombale, i tre si guardarono confusi, chiedendosi se tali parole fossero reali e poi, improvvisamente, scoppiò l’ilarità generale.
-NON CI POSSO CREDE!- esclamò Jaken sganasciandosi.
-Questa è la cosa più assurda che Nazuna abbia mai fatto!- aggiunse Rin piegandosi su sé stessa.
-Sì è sicuramente superata!- disse infine Sesshomaru portandosi una mano al volto.

 Anche Nazuna finalmente terminò il proprio compito e, dopo aver consegnato la verifica, si appollaiò sulla sedia soddisfatta.
-Ciao Nazuna!-
Improvvisamente si ritrovò Sesshomaru, Jaken e Rin dinnanzi al suo banco che la fissavano in modo piuttosto strano rispetto al solito.
-Ciao ragazzi!- rispose lei sorridendo.
-Come è andata la verifica?- domandò semplicemente il demone cane.
-Bene.-
-Hai trovato “Oda Nobunaga” sul dizionario?- continuò Rin ridacchiando.
-E’ stato difficile ma poi, cercando bene, l’ho trovato.-
 I tre si diedero qualche occhiata spaesata.
-Davvero?!- esclamarono poi in coro.
-Certo! Mi è stato molto utile! Meno male che abbiamo il dizionario in questa classe!- affermò la ragazza infine.
Nessuno seppe come Nazuna possa aver trovato un personaggio storico su un dizionario, questo mistero irrisolto comunque rimase negli annali nella quarta C.
 


QUESTION TIME!


 
Erano le 8.10 ed erano appena iniziate le lezioni.
Kanna corse velocemente nel corridoio vuoto, le suole delle sue scarpe da ginnastica emettevano un suono stridulo ogni volta che sfioravano il pavimento.
Non appena fu davanti alla porta dell’aula afferrò la maniglia e l’abbassò per poi aprire la porta di scatto.
-BUONGIORNO PROF!- esclamò con un sorriso a trentadue denti.
-Kanna!- sbraitò l’insegnante con lo sguardo accigliato. –Come al solito sei in ritardo!-
-Sì lo so, mi scusi, ma vede ero per strada e…-
-E gli alieni ti hanno rapito, lo sappiamo tutti…- commentò Shippo scoppiando improvvisamente a ridere.
-Questa volta sono stati gli zombie!- ribatté lei portando le mani sui fianchi.
-Davvero?! OMMIODDIO RAGAZZI INVASIONE!- urlò il demone volpe agitando le braccia freneticamente.
-BASTA VOI DUE!- urlò d’un tratto la Prof. –Kanna, siediti e fa silenzio.-
L’alunna non indugiò oltre e obbedì.
-Bene…- mormorò la Prof. –Qualcuno vuole venire a correggere i compiti? Li avete fatti vero?-
Nessuno rispose.
-Vengo io!- intervenne una vocina in fondo all’aula.
-Ti ringrazio Kikyo ma questa volta preferisco chiamare qualcun altro. Ti offri sempre tu insieme a Jakotsu.-
La donna si guardò attorno e successivamente puntò il dito verso Yura.
-Yura, vieni tu.-
-Perché io?!- sbottò la ragazza.
-Perché di sì! Hai fatto i compiti questa volta?-
Lei abbassò lo sguardo e cominciò a balbettare: -Io e Ayumi stavamo per farli quando…-
-Quando ci è venuta sete e abbiamo bevuto quattro frullati tutti d’un colpo!- continuò Ayumi. –Solo che dopo… ci si è congelato il cervello!-
Tutta la classe, ovviamente, cominciò a ridere.
-Lasciamo perdere…dai Jaken vieni tu, almeno so per certo che tu le equazione e le disequazioni le sai risolvere…-
Il demone senza discutere si alzò e cominciò a trascrivere gli esercizi come un treno in corsa.
-Ma come fa ad essere così bravo in matematica?!- esclamò Sango allibita. –Io non ci capisco niente!-
-Quando mai tu hai capito qualcosa…- la schernì Bankotsu.
-Perché mi tratti sempre così?- piagnucolò lei facendo gli occhi da cerbiatto.
-Guarda che con me non attacca signorina…- rispose lui freddamente.
-Sei così carino quando fai l’indifferente!- cinguettò la ragazza con gli occhi pieni di ammirazione.
 
La lezione sembrava non finire mai, qualcuno doveva pur far qualcosa.
-Nazuna!- urlò Shippo colpendola con un pezzo di carta.
-Ma che vuoi?- esclamò la ragazza inarcando un sopracciglio.
-Distrai la Prof, tu sei l’unica con una parlantina abbastanza forbita da poterla affascinare.-
-Ci sto, però voglio qualcosa in cambio…-
-Cioè?-
-Offrimi la merenda e siamo a posto. In fondo ti ho aiutato più di una volta, sia nelle verifiche che nelle interrogazioni.-
-E va bene…-
Detto ciò, Nazuna si alzò dal banco e si schiarì la voce zittendo tutta la classe.
-Prof scusi se la interrompo, ma stavo pensando che ho appena scoperto un interessantissimo sito internet in cui si possono prenotare viaggi a prezzi bassissimi…-
La loquace e intrepida Nazuna cominciò a parlare e parlare lasciando la Prof completamente ipnotizzata.
-Em…ragazzi…- una vocina flebile interruppe l’interessante discorso della compagna.
-Rin, stavo parlando!- la riprese scocciata Nazuna. –Non apri mai bocca, proprio adesso devi intervenire?-
-Sì, lo so scusa ma…vorrei solamente informarvi che…-
-HAI VISTO GLI UNICORNI??!- urlò Shippo emettendo versi strani.
-MA VUOI CHIUDERE QUELLA BOCCA BRUTTO IDIOTA?!-
Ecco, Shippo, il pagliaccio iperattivo della classe, aveva fatto saltare i nervi all’irascibile Eri.
-Torna a farti le canne!- ribatté il compagno.
La compagna, ovviamente, lo fulminò con uno sguardo di fuoco per poi alzarsi dal banco in procinto di dargli un bel pugno in pieno muso.
-ORA TI AMMAZZO!-
-Ragazzi per favore calmatevi…- bisbigliò Ayame con tono gentile. –Perché dovete sempre litigare?-
-Ayame ha ragione…- commentò di punto in bianco Inuyasha.
-Oh Inu, ci sei anche tu?- scherzò Nazuna. –Sei sempre così silenzioso che non sappiamo nemmeno se tu ci sia o meno.-
-Perché dorme tutto il giorno…- aggiunse Ayumi ridacchiando.
-Scusate ma…- intervenne Yura guardandosi attorno. –Di cosa cazzo stavamo parlando poi?-
-Ah sì…- si ricordò Eri. –Rin stava dicendo qualcosa…-
-Si ecco…- farfugliò la ragazza torturandosi le mani dalla vergogna. –Sono arrivate le domande dei lettori…-
-Quanto le odio…- borbottò improvvisamente Sesshomaru. –Tutti fanno sempre le domande ai soliti…A me ovviamente nessuna perché a quanto pare sono antipatico…-
-E polemico, brutto, manicale, brutto, permaloso, brutto…ho già detto brutto?- scherzò Jaken lanciandogli un gessetto in pieno volto.
-Ragazzi dai! Non perdiamo tempo!- sbraitò Kanna alzando un braccio al cielo. –Voglio leggerle io le domande!-
-Sei sempre la solita egocentrica!- la riprese Sesshomaru.
-Stai zitto sgorbietto!- rispose lei facendogli vedere la lingua.
-ZITTA CULO A MOZZARELLA!-
-Ma come ti permetti!-
I due, come al solito, cominciarono a litigare alzando sempre più la voce.
Fortunatamente c’era Jaken: prese un paio di gessetti e colpi entrambi facendoli zittire.
-Questa volta, la leggo io.- tuonò la Prof esausta da tutto quel trambusto. –Oggi comunque siete più strani del solito.-
 
 

Nekiny chiede:
 
1”Naraku, Ci puoi dire cosa e' la consulta? *Lo minaccia con gli artigli*”
Naraku: Cavolo, per la prima volta una domanda rivolta a me, che emozione! Allora la consulta è…
Kagome: Mi spiace ma non puoi rispondere alle domande perché non fai parte della quarta C, addio.
 
2-“Rin, perche' mai ti sei vestita da attrice porno? Per imitare Sasha Black? Non ti stimo più”
Rin: No, non per imitare Sasha Black, perché mi hanno sempre incuriosito e affascinato i vestiti Sadomaso!
Jaken: Dopo questa…
Kagome e Sesshomaru: ZOZZA!
 
3-“Qualcuno e' riuscito a mettere una foto di Jaken l'andiKAPPAto???”
Jaken: QUELLA FOTO NON ESISTE PIU’, CIAO.
Sesshomaru: Esiste ancora, è ben sicura nel mio pc!
 
4-“Shippo,ti spupazzerei tutto se potessi! *-*”
Shippo: E allora vieni! *allarga le braccia*
Bankotsu: Spupazzi anche me?
 

KittyQueen chiede:
 
1-“ Povero bankotsu ti capisco come ti senti io ti sono vicino!”
Bankotsu: Grazie cara! Ho tanto bisogno di coccole…
Jakotsu: Non fidarti…
 
2-“ Quarta C, che musica vi piace? Io adoro il rock. E poi posso essere vostra amica?”
Tutti: A tutti piace la musica commerciale, tranne a Jaken che piacciono le canzoni vecchie di trent’anni, Sesshomaru piacciono quelle spagnole, Shippo ascolta Rock e Metal, Bankotsu ascolta Justin Bieber e quei gruppi stani coreani…come si chiamano…?
Bankotsu: BIGBANG E BLOCK B! ZICO E TAEYANG VI ADORO! <31
Tutti: Sì em, dicevamo, a parte questi soggetti tutti ascoltiamo la stessa musica… E certo che puoi essere nostra amica! <3
 
3-“Rin quanti manga hai ? Ne ho tanti anche io.”
Rin: Davvero? ** Beh, sinceramente non lo so, allora dovrei collezionare, più o meno una ventina di serie, tra quelle finite e quelle in corso.
 
4-“Rin. Sesshomaru e jaken posso unirmi al vostro gruppo? Adoro i pokemon i Manga e i codini. E so fare bene i gratini.”
Sesshomaru: Certo!
Jaken: Ma così non saremmo più il “Perfido trio”!
Sesshomaru: Potremmo sostituire te…Oh sì, due donne…
Rin: Che idioti…
 

Milla chiede:
 
1-“Bankotsu, ti va un abbraccio consolatorio?”
Bankotsu: Oh sì donne, riempitemi di abbracci…
 
2-“Shippo,sei sicuro di quello che fai? Spero proprio di si.”
Shippo: Certo che sì!
 
3-“Rin, della tua classe ti pace qualcuno? Chi? (ragazzi, prima che risponda, se ve lo chiede, andatevene)”
Rin: Ancora questa domanda? N-No…nessuno.
Kagome e Kagura: Come nooooooo! *ammicc*
Rin: E’ solo sesso cazzo, solo sesso!
 
 
4-“Koga, auguri con quei due (lo so che non è una domanda)”
Koga: Ti ringrazio cara, ci vuole pazienza!
 
 
5-“Kanna: Non accostare colori che si prendono a pugni... L'effetto è molto più appariscente.”
Kanna: Continuerò a vestirmi di bianco così faccio prima…
Note: 1 - BigBang e Block B sono due boyband realmente esistenti esattamente come Zico, leader e membro dei Block B e Taeyang membro dei BigBang.

Eccoci alla fine.
Devo ammetterlo, sono delusa da questo capitolo, l'ho scritto male, saranno presenti un sacco di errori e scommetto che vi sarà sembrato nettamente divertente il Question Time, meno male che c'è lui!
Spero proprio che il prossimo sia migliore.
Alla prossima gente,
Gino94
  
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