INVERNO
Freddo.
Marin sentì il freddo penetrare sin dentro le sue ossa, fino ai limiti dell'impossibile; i suoi muscoli erano intorpidi, quasi paralizzati, e le gambe sembravano non riuscire più a sostenere il peso del suo corpo.
La fanciulla si lasciò cadere a terra, si sfilò la maschera ed iniziò silenziosamente a piangere.
Il suo Aiolia, il solo uomo che avesse mai amato, adesso non c'era più.
Lo aveva sentito, sebbene a distanza di chilometri ella aveva sentito molto chiaramente l'anima di Aiolia abbandonare il proprio corpo e consegnarsi in maniera del tutto spontanea alle amorevoli cure della Signora Morte.
Una parte di lei sapeva che quel momento sarebbe prima o poi arrivato, lo aveva sempre saputo: sin dal momento in cui Aiolia era partito per quella pericolosa missione, il suo cuore di Cavaliere non aveva fatto altro che ripeterle che prima o poi il Leone sarebbe morto e che avrebbe fatto molto meglio ad abituarsi a quell'idea il prima possibile. Eppure, il suo cuore di donna non aveva mai smesso di sperare che un giorno o l'altro sarebbe tornato, e che finalmente avrebbero potuto stare assieme come due persone normali, liberi di vivere il proprio amore alla luce del sole, senza più paura o vergogna alcuna.
Erano solo fragili illusioni, ma per un po' Marin vi aveva creduto davvero.
E adesso, non le era rimasto che un cuore spezzato e troppi dolorosi ricordi ad offuscarle la mente.
N.d.A: Ed eccoci qua, anche questa breve raccolta è giunta al termine.
Vorrei ringraziare ancora una volta andromaca14 per avermi offerto un preziosissimo spunto per scrivere questa storia ( e per continuare, giorno dopo giorno, a darmi nuove idee... Sappi che la storia che stai aspettando sarà presto ufficialmente in cantiere! :D ) e tutti coloro che hanno seguito, letto e/o commentato.
Per chiunque volesse contattarmi, mi trovate sulla mia pagina efp e su facebook, come sempre. :)
Alla prossima! :D