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Autore: SeeD_of_the_Moon    21/08/2015    1 recensioni
Le belve bramano il sangue umano, e si nascondono sotto maschere umane...è pura follia, giusto?
Genere: Avventura, Thriller, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Esisteva una casata, i Carca. Era leggendaria per i suoi assassini, esperti in un arte unica e gelosamente tenuta nascosta: la Velocizzazione. Quest’arte nasce dalla capacità di controllo al 100% del proprio corpo, in particolare, la propria muscolatura. Questo permetteva di aumentare la propria pressione sanguigna ed il relativo flusso sanguigno, che rendeva questi uomini capaci di muoversi ad una velocità tale da essere impercettibili all’occhio umano. Questo gli consentiva di combattere e uccidere a mani nude, sfruttando l’energia cinetica prodotta dal loro movimento. Non tutti erano capaci di sostenere gli allenamenti, e se un bambino risultava inadatto, veniva abbandonato in un luogo sperduto, come se fosse considerato un disonore per l’intera casata. In ogni caso, gli assassini non vivevano più di quarant’anni, a causa del fatto che la loro tecnica finiva con il prosciugargli la forza muscolare, e lo sforzo di controllare la pressione finiva con il procurargli, prima o poi, un arresto cardiaco.
Nacque un bambino. A cinque anni era ormai chiaro che era inadatto all’utilizzo della Velocizzazione, e venne abbandonato su una montagna nei pressi della casata. Due settimane dopo, qualcuno bussò alla porta del quartiere. Era quel bambino, coperto di sangue e pelo bianco. Per sopravvivere quel bambino, considerato inadatto, aveva ucciso e mangiato un orso bianco. Da quel giorno venne riaccettato nella casata. Tuttavia, il suo livello di allenamento non era paragonabili a quello degli altri.  Si allenava quasi 20 ore al giorno, senza pause. Mentre gli altri ragazzi mangiavano, lui continuava a esercitare il suo corpo ed i suoi movimenti finchè, 15 anni più tardi, il suo corpo non subì un evoluzione.
Aveva quasi 25 anni all’epoca. Dopo tutti quei massacranti ed incessanti allenamenti, le sue gambe, le sue braccia, i suoi organi, avevano finito con l’adattarsi in funzione della Velocizzazione. Divenne più forte, più rapido di ogni altro suo compagno. Cercava di affrontare sempre avversari più grandi, finendo sempre con l’ottenere una vittoria schiacciante. Questo suo comportamento, lo fece uscire di testa. In pieno giorno, massacrò ed uccise tutta la sua casata. Davanti al corpo senza vita della madre, la stessa che prima lo aveva abbandonato poi lo aveva riaccettato, disse: “Mamma ora sono forte…sono bravo vero? Hai visto che ho fatto? Sono diventato il più forte di tutti.”
Dopo quell’avvenimento, continuò il suo addestramento uccidendo prede sempre più grosse di lui. Finì a servire l’imperatrice, con la promessa che gli avrebbe procurato sempre nuovi “avversari” per migliorare le sue qualità.
Mai si sarebbe aspettato di venir ucciso e massacrato dal suo unico mancato assassinio.
Nell’ultimo istante di vita, levò una mano al cielo e sussurrò: “ Mamma…scusami. Sono…debole.”
   
 
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