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Autore: cricrifanficlover01    22/08/2015    2 recensioni
E se invece di far irruzione a casa di Hiccup Saltanuvole fosse entrato nella casa di Astrid? E se l'avesse portata con se? Se i genitori di Astrid non sapessero minimamente dov'è la loro figlia? Se sperassero in un suo ritorno, che non era mai avvenuto?
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 16.

Hiccup scese da Sdentato, avvicinandosi lentamente a Drago Bludvist, il quale era fermo a terra.

“Beh..puoi scegliere ora, Bludvist. O ti tuffi in acqua come il Bestia Selvaggia o...” cominciò a dire Hiccup, osservato da Drago Bludvist.

“Ho ucciso tuo padre.” disse Bludvist con voce roca, ma profonda. “Cosa aspetti a uccidermi per vendetta?” chiese, guardandolo.

Hiccup rise. “Non era tua intenzione, tu volevi uccidere me.” disse lui.

“Allora dovresti avere ancora più voglia di uccidermi.” disse ancora Drago, non capendo il modo di pensare di Hiccup.

“Il mio obiettivo è portare la pace. Non ucciderò mai qualcuno se non costretto.” disse Hiccup, chiarendo forse i dubbi di Drago.

Quest'ultimo si rialzò, camminando lento e impacciato a causa della caduta da Sdentato. Non si capiva dove si stesse dirigendo, si stava avvicinando sempre di più alla costa dell'isola di Berk, dove c'erano i resti della sua nave. Forse voleva imbarcarsi su di essi.

“Se ti serviva una nave, bastava chiedere!” gridò Hiccup verso Drago, guardandolo dall'alto. Non gli rispose, salì sulla nave bruciacchiata e spaccata in vari punti. Forse ci teneva ad affogare.

Hiccup alzò le spalle, girandosi verso i vichinghi. Quella da quel momento era la sua gente, dal momento che suo padre non c'era più.

Li guardò, uno per uno.

Astrid era sempre lì, al suo fianco, non aveva sempre vissuto a Berk, ma aveva comunque sangue di berkiana. Lo guardava con occhi fieri e meravigliati, simili a quelli di sua madre Valka, lì vicina anch'ella. Ma erano diversi. Quelli di sua madre non erano così meravigliati, lei se l'era aspettato. Sapeva che sarebbe diventato un buon capo, pur essendo sotto le aspettative di chiunque altro.

Poi c'erano i suoi amici, se poteva chiamarli così..Gambedipesce lo guardava sorpreso come sempre, i gemelli non facevano altro che dimostrarsi i gemelli di sempre, un po' senza cervello, ma capaci di essere accettati e di fare azioni utili a tutta Berk, anche se in un numero ristretto di volte.

E infine c'era Moccicoso..sorpreso, arrabbiato..? Non si capiva, l'unica cosa che non riusciva a capire Hiccup era il perché di quella gelosia nei suoi confronti.

Ormai non ci faceva più nemmeno caso.

E poi c'erano tutte le altre persone che avevano sempre vissuto lì.

Camminò tra loro, sorridendo e non sapendo esattamente cosa pensare. Poi si ritrovò davanti Gothi, la druida del villaggio. Era l'unica con l'onore di poter trasformare un comune figlio di un capo in lui stesso un capo. La guardò, poi si inginocchiò alla sua altezza.

Ella si macchiò il dito con della terra, poi con essa creò un simbolo sulla fronte di Hiccup, una runa, la runa che l'aveva trasformato in un capo. Il capo di Berk, il capo della sua gente.

Si rialzò in pedi, facendo un respiro profondo. Non sapeva se essere felice o spaventato, sapeva solo che quella era una grande responsabilità.

Ma non ci pensava troppo, sorrise soltanto, guardando in giro. Ogni volto che vedeva lo conosceva, l'aveva visto almeno una volta nella sua vita. E in futuro avrebbe dovuto proteggere ognuno di loro, senza eccezioni. Non era un peso, anzi. Si sentiva onorato.

Tutti iniziarono a gioire, lanciare le braccia in aria e gridare di felicità per il nuovo capo.

“Beh...penso dovremmo cominciare a rimettere apposto Berk.” disse Hiccup, ricevendo risposte positive.

Era ridotta piuttosto male, ma alcune capanne c'erano ancora e chi non aveva una casa poteva dormire nella Grande Sala.

“Hiccup!” esclamò Valka, avvicinandosi a suo figlio. “Sono fiera di te e..voglio che tu sappia che tuo padre non aveva mai dubitato, ha sempre detto che tu saresti diventato il più forte di tutti...e era vero.” disse lei, guardandolo e sorridendo. Poi se ne andò.

Intanto si ritrovò davanti Astrid. “Allora..come ci si sente a essere un capo?” chiese lei, sorridendo.

“Non lo so.” rispose lui, guardandola. Ecco, in quel momento stava facendo uno di quei sorrisi capaci di mandarlo fuori di testa.

Allora le posò le mani sui fianchi, attirandola a sé. “Vieni qui tu.” disse, prima di abbassarsi quel che bastava su di lei e baciarla. Si lasciarono trasportare da quelle bellissime sensazioni, fino a quando non sentirono un urlo da parte di Moccicoso e i gemelli deriderlo.

“Ahh! Zannacurva!” urlò il primo, correndo via dal suo drago con il didietro infuocato.

Testa di Tufo lo guardò, tirando fuori il suo celebre pollo e dicendo la altrettanto celebre frase : “Il pollo non è divertito.”

I lavori per far ritornare Berk alla normalità poterono iniziare. Alcuni vichinghi si diedero da fare per raccogliere legna e cominciare a costruire nuove capanne con l'aiuto dei draghi, altri si preoccupavano di indicare ai draghi quali spuntoni di ghiaccio infuocare e quindi sciogliere.

Ognuno aiutava a modo suo, anche i gemelli.

~Qualche giorno dopo~

Berk era ritornata la stessa di sempre, tranne alcuni ''aggiornamenti'' per adattarla meglio alla vita dei draghi; come dei punti dove i draghi potevano mangiare pesce esclusivamente per loro o bere, oppure l'hangar dei draghi, ancora in costruzione. L'hangar doveva diventare un posto in cui i draghi potevano fermarsi a riposare in pace, un po' come la vecchia arena, che invece fu trasformata nell'accademia dei draghi, un luogo destinato a ospitare cavalieri di draghi con voglia di addestrarsi.

Inoltre c'era un altro progetto nella mente di Hiccup : la corsa dei draghi.

Sarebbe stato un gioco di draghi e cavalieri, dove ognuno gareggiava contro l'altro. Lo scopo del gioco era prendere delle pecore, bianche, e una nera. Mentre le pecore bianche valevano 5 punti, quella nera ne valeva ben 10. Una specie di bonus, insomma.

Era ancora un progetto, ma presto anch'esso sarebbe diventato realtà.

Dopo una lunga giornata a Berk, Hicup ritornò a casa alle 21 di sera, stanco più di chiunque altro. Ma dopotutto non gli interessava poi così tanto di essere stanco.

Quando tornava a casa la sera, prima doveva subire una delle tante cene disgustose di sua madre, che a volte riusciva a evitare cenando prima con Skaracchio o alla Grande Sala, poi saliva in camera sua. Sua madre pensava che lui andasse direttamente a letto, dopotutto quelle giornate lo distruggevano, ma non era affatto così.

Diceva a Sdentato di salire sul tetto, davanti alla sua finestra e appena poteva, usciva proprio da essa e saliva in groppa al suo amico, diretto verso la casa di Astrid.

La stessa cosa accadeva là; Sdentato atterrava sul tetto della bionda, cercando di fare meno rumore possibile e Hiccup entrava dalla finestra della sua camera.

Tutto ciò era un po' idiota, perché volendo poteva semplicemente uscire da casa sua dalla porta, bussare a quella di Astrid e chiedere ai suoi genitori di entrare. Non gli avrebbero mai detto di no, dato che lui li aveva salvati da Drago Bludvist e dall'affogare.

In ogni caso quello era diventato un rito, non c'era una sera in cui Hiccup non si presentasse alla finestra della Hofferson. Passavano tutta la notte insieme [ nota autrice : no, solo a dormire, non sperate cose che non accadono...lol ], poi lui si risvegliava la mattina presto, prima del sorgere del sole e ritornava a casa senza essere scoperto.

Nessuno li aveva scoperti, fino ad allora.

A Hiccup piaceva troppo rimanere a dormire, o meglio a guardare Astrid mentre dormiva, con la testa appoggiata sul suo petto e i capelli sciolti sparsi sul sulla sua faccia. Forse era per quello che ogni giorno si sentiva stanco, ovvio, per il 70% della notte rimaneva a guardarla piuttosto che dormire.
Sapere che non se ne sarebbe mai più andata da lui lo faceva sentire bene. Sapere che non erano fratelli ancora di più.

Presto le avrebbe chiesto di sposarlo, doveva solo trovare il coraggio per farlo. Forse qualcuno l'avrebbe trovato un po' velocizzato, si conoscevano da tre settimane se non di meno, ma loro non se ne facevano un problema.

Hiccup sapeva che una come Astrid non l'avrebbe trovata da nessuna parte anche se l'avesse cercata e Astrid sapeva che uno come Hiccup non esisteva, lui era l'unico.

Forse davvero i loro pensieri non erano veri, forse c'era qualcun altro, ma pensare il contrario li rendeva un coppia che sarebbe durata nel tempo, sicuramente.



ANGOLO AUTRICE :

Just gonna stand there and watch me burn...but that's alright beacause I like the way it hurts..okay, la smetto con le cose deprimenti.

Just gonna stand there and hear me cry..but that's alright because I love the way you lie..Okay, non potevo non finirlo XD

Sinceramente mi da fastidio questa canzone...perché cavolo dovresti perdonare qualcuno che ti ha ferita?? Ecco come la penso u.u E se la ami, allora non ci siamo proprio * si sbatte una mano sulla fronte *

Anyway...sinceramente non so come far andare avanti la storia, forse parlerò solo di roba fuffluosa, che, ora come ora, non mi piace così tanto. Mi spaventa la velocità in cui cambio...fino a qualche settimana fa scrivevo ff incentrate praticamente solo sul fluff. Boh. Poi c'è Hero, dove ho intrecciato il fluff con una guerra e lì...ricordo ancora quando progettavo la trama della ff in classe, ancora non ero iscritta su efp...Quella volta che avrei dovuto prendere due 4, ma avevo il prof buono che lasciava stare e non mi metteva un voto LOLChe poi conosceva Dragon trainer, ricordo ancora quella volta che feci il tema di Dragon trainer e lui rimase tipo : aspetta, ma l'hai scritto davvero tu? Perché se io scivo su ciò che volgio mi riesce benissimo, quando sono sotto pressione invece no, ecco perché odio i temi di scuola. Sopratutto quello che ho fatto all'esame..dimmi te se dovevo fingere di essere un soldato della Grande Guerra!?! XD

E poi verso novembre cambiai prof...e quella mi diede 3, altro che 4. Ma dovette darmi anche un 10, nel tema. Hehheh...scirvete un tema fantasy su un tuo amico che viene rapito e messo in un sacco dell'immondizia ( Lol ) e prenderete un 10!

In mezzo a tutto ciò, non so come mi è venuto in mente lo spezzare di una matita..io spezzo continuamente le matite...ed ecco un giorno quel tipo che era innamorato di me, lo è tutt'ora, ma dettagli, passare davanti al mio banco. Mi irritava troppo. Pur essendo innamorato di me, e credetemi quando lo dico, voleva farmi un dispetto, quindi ooooovviamente prese la mia matita e cercò di spezzarla. Io e la mia migliore amica eravamo lì a guardarlo tipo : ci spieghi cosa stai facendo? Perché per quanto si sforzasse, non riusciva a spezzarla.

E allora io : “Stai cercando di spezzarla, per caso?” e subito dopo presi la matita dalle sue mani e la spezzai in meno di un secondo. LOL. Ci rimase male, ma meglio per me. Non serve mica essere Hulk per spezzare una matita!! XD

#cricridomanda : TOGLIETEMI QUESTA MANIA DEL LOL!!?!

#cricririspostaallacricridomanda : No. u.u

Già.

By cricrina01.

Ps. io ritorno a leggermi il mio caro Hunger games u.u vado a leggere di un po' di gente che muore, sapete com'è...

Ps2 I miei capelli stanno diventato davvero lunghi!! XD 😐😂😆😁😔😒Lol...queste facce fanno ridere XD

   
 
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