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Autore: TheSensitiveGirl94    23/08/2015    1 recensioni
Non mi interessa cosa pensa la gente di me. Chi sono loro per dirmi come dovrei vestirmi, come dovrei comportarmi, chi dovrei amare, chi dovrei essere.
Mi chiamo Ash, una ragazza diversa dalle altre, un po' maschiaccio, una tomboy.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1
 

15 giugno 2000

Quel giorno a scuola successe una cosa che mi colse di sorpresa.

Erano poche settimane che avevo iniziato il primo anno di liceo e ancora conoscevo poche persone. Io poi ho un carattere tendenzialmente chiuso, timido, mi fido poco delle persone.
Con i ragazzi avevo socializzato subito, trovandomi a mio agio con i loro argomenti, tra il baseball, i videogames ecc. e a loro non importava che fossi una ragazza.
Con le ragazze invece facevo fatica. Il fatto è che non sopportavo i loro argomenti futili, superficiali, tra make up e abbigliamento. Mi sarei trovata a disagio. Di cosa avrei parlato io? Dei nuovi tricks che ero riuscita a fare con lo skate, dell'ultima partita di baseball vista in tv? Nah, mi avrebbero guardata strana e il silenzio sarebbe piombato inesorabile. 
Fino ad allora avevo legato con Jake ed Hamilton, mi piacevano, erano simpatici e il pomeriggio ci trovavamo spesso al parco con i nostri skate per sfidarci sulle rampe. 
Quel giorno, come sempre, a ricreazione in mensa, ero seduta al tavolo con Jake ed Hamilton.

"Ash hai visto ieri la partita dei Dodgers contro i Padres? Mamma che match!" iniziò con enfasi Jake.
"Sì, è stata fantastica! I Dodgers meritavano quella vittoria!" risposi gesticolando.
"Con questa partita abbiamo guadagnato un ottimo posto in classifica!" intervenne Hamilton.

Improvvisamente notai che un gruppetto di ragazze sculettanti in gonna e lipstick si avvicinava al nostro tavolo. Sembravano tutte coalizzate, con Charlotte davanti a tutte, quasi come fosse la leader del gruppo. Non prometteva nulla di buono.

"Ciao ragazzi... Oh scusa Ashley ci sei anche tu!" iniziò Charlotte con quel tono smorfioso che mi dava sui nervi.
Cercai di fare una faccia indifferente: se l'intento era far ridere o offendermi, beh non l'è riuscito.

"Mi sono sempre chiesta, perché stai con loro e non con noi? Sei una ragazza..." continuò ancora con quel tono.

Si diceva in giro che lei fosse innamorata di Jake, quindi molto probabilmente questa sua uscita era dettata puramente da gelosia ed invidia.

"Devo proprio risponderti Charlotte? Ma ti senti quando parli? E poi perché dovrei stare con voi se non condivido i vostri futili interessi?" risposi con una punta di arroganza.
"Come puoi definirli futili! In fondo tutte le ragazze parlano di quello di cui parliamo noi... Che razza di ragazza sei?" disse con uno sguardo quasi di sdegno.
"Sicuramente non una ragazza vuota come voi che pensate solo a farvi belle, a mettere in mostra le vostre tette e il vostro culo solo per compiacere i ragazzi... Siete ridicole!" riposi alzandomi in piedi, non riuscivo più a stare seduta.

Se avesse detto ancora qualcos'altro le avrei stampato le mie cinque dita su quella faccia con tremila strati di fondotinta.

"Ma sentila! Come ti permetti! - che voce stridula, insopportabile - Lo sappiamo che sei innamorata di Jake! È tutta un scusa questa..." disse puntando il dito contro di me e di Jake.

E lei chi cazzo era per fare certe accuse? Smorfiosa di merda. Io e Jake? Ma per piacere! E poi passare del tempo con i ragazzi non implica che mi piacciano. A me sono sempre piaciute le ragazze - non come lei chiaramente - anche se non avevo ancora fatto coming out.
Prima che Jake avesse il tempo di dire qualcosa, io ero già lì che schiaffeggiavo quella odiosa. Le facce di Charlotte e del suo seguito erano impagabili.

"Solo perché Jake non ti caga di striscio non significa che tutti quelli che stanno con lui vogliano starci insieme. Sai, cara piccola Charlotte, le persone hanno degli interessi e tendono a parlare e stringere amicizia con persone con cui li condividono, non importa che siano un ragazzo ed una ragazza. Lezioncina imparata? - dissi tirandole un buffetto sulla guancia con sarcasmo - Se la prossima volta farai altre accuse del genere ci andrò giù più pesante e non basteranno tre quintali di trucco per coprire gli sfregi!" conclusi con il mio sorrisetto sardonico.

Sentendosi umiliata, scappò insieme alle sue comare.
Subito dopo tornai al mio posto e Hamilton mi diede il cinque e anche Jake, superato lo shock iniziale.

"Ash sei una bomba! Le hai fatto il culo! Hai tutta la mia stima." disse Hamilton.
"Hahah grazie Ham! Meritava una lezione. Era un po' che avevo notato le sue occhiate di traverso quando parlavamo in classe... Che odiosa." dissi con una faccia disgustata.
"Ash, davvero sei stata un mito... Grazie per aver detto quelle cose... Io poi non la sopporto proprio, meglio che sappia già che tra noi non ci sono possibilità." disse Jake.
"Tranquillo... Questo e altro per un amico! Ora me la devi, per averti liberato da lei!" risi e subito dopo ci stringemmo la mano in simbolo di promessa.

Poi tornammo in classe a lezione.
Chi avrebbe potuto sapere che mi sarebbe servito subito il suo aiuto.

 ________

Personaggi:
  • Ashley "Ash": Katherine Moennig
  • Jake: Ian Somerhalder
  • Hamilton: Jacob Artist
  • Charlotte: Bailey Buntain
   
 
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