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Autore: Just a Shapeshifter    23/08/2015    2 recensioni
É così patetico amare qualcuno del proprio sesso?
Perché andiamo, deve esserlo senza dubbio alcuno, sentirsi patetici, odiarsi, farsi ribrezzo da soli al solo pensiero che beh, l'universo ti ha insegnato fin da subito ad amare la figa e poi ti ritrovi nel lato oscuro, insieme a quei reietti odiati dalla società.
Ed hai paura, perché fidati, hai una paura da fartela sotto, una paura che nemmeno la visione di qualche bestia satanica può eguagliarla...
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Scott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Ho bisogno di solitudine, di una doccia bollente e di pensare in santa pace.
Mi dice che è fidanzato e dopo dopo mi salta addosso? Tsk andiamo bello mio, sei confuso e non poco eh?
Va bene che in quel dannato reality ne ho viste di tutte ma diamine, almeno le alleanze la maggior parte delle volte erano per strategia e non per amore... andiamo quanti? Quanti sono ancora insieme?
Geoff e Bridgette di sicuro, ma su di loro nessuno aveva dubbi.
Zoey e Mike? Ero rimasto all'ultima litigata, voci di corridoio o cose così, ma io non so, a parte loro nessun altro è rimasto insieme, che io sappia. Scuoto la testa ed accendo l'acqua, getto la canotta fradicia da qualche parte e mi slaccio i jeans, rimanendo in boxer e nel mentre che l'acqua diviene calda vado a vedermi l'occhio, come sospettavo: violaceo e lo zigomo gonfio, ma nulla su cui non si possa prender rimedio...
Mi sciacquo la faccia e quando apro di nuovo gli occhi dopo essermi asciugato il viso vedo Oliver riflesso nello specchio.
“Che vuoi?” Taglio corto lasciando l'asciugamano sul lavandino e girandomi di centottanta gradi, poggiando il basso schiena sul lavabo e fissandolo. Lui sembra imbarazzato nel vedermi mezzo nudo, io semplicemente me ne frego e sogghigno compiaciuto nel notare le sue gote arrossire. “Beh? Non ho mica tutto il giorno.” Per la prima volta lo colgo senza parole, cosi ghigno apertamente e lo supero, andando verso la doccia e levandomi anche l'ultimo indumento. “Goditi lo spettacolo allora, ma fallo in silenzio che devo pensare.” Abbandono anche i boxer per terra e chiudo dietro le mie spalle la porta del box doccia... dopo pochi istanti sento la porta chiudersi e alzo le spalle, peggio per lui e meglio per me.
Almeno una cosa positiva c'è; sono solo.

Bisessuale al massimo andiamo, non posso mica essere gay non, non totalmente almeno... nel senso ho avuto esperienze con ragazze eh, tsk mica sono un verginello come il Joystick o... sono costretto a mordermi mentalmente e fisicamente la lingua, giusto... Sam sta con Dakota, almeno lui una ragazza ce l'ha... mutante, ma pur sempre una ragazza. Resto brevemente allibito al pensiero che la società accetti di più la relazione tra un umano ed un mutante che tra due umani dello stesso sesso, poi mi ricordo per l'ennesima volta di essere bisessuale e mi stampo una bella cinquina sulla fronte, me ne starei volentieri altri venti minuti sotto la doccia, ma lo stomaco brontola e bussano incessantemente alla porta, così sono costretto a muovere il culo ed uscire.

“Eccomi cristo, che cosa vuoi ancora Ruber?” Sbuffo tranquillamente davanti a lui, i capelli ancora umidi e schiacciati a metà sulla faccia ma sono comunque vestito. “Possibile che anche mentre diluvia devi rompermi?”
“Stai zitto e ascolta un po' ragazzino, ai miei tempi si portava più rispetto agli adulti.”
“Esattamente: agli adulti, non alle mummie scassa balle.”
Lui inizia ad imprecare ed io alzo gli occhi al cielo, Oliver dietro di me aveva aperto a questo pazzo certo, ma ora tocca a me cacciarlo dalla mia proprietà.
“Comunque, che cosa vuoi?” Lui mi guarda da sotto la veranda, io appoggiato con la spalla allo stipite della porta e Oliver che osserva lo svolgimento della scena.
“Succede che quel sacco di pulci continua a rubare le mie galline!” Con rabbia indica Puck, il quale se ne sta bellamente sulla propria brandina a fissare il temporale, sinceramente non capisco come mai non ne abbia paura come chiunque altro cane, poi mi ricordo che non dovrebbe interessarmi e allora alzo le spalle e guardo il vecchio. “Ma se non riesce nemmeno ad alzarsi, come diamine dovrebbe riuscire ad introdursi nel tuo pollaio? E poi con quella là di sicuro non avrebbe vita facile.” Faccio un cenno con la testa a Vanilla e lei mi ringhia, io sogghigno divertito e torno a guardarlo.
“Magari sono le volpi, genio.”
“O magari è quel tuo cagnaccio buono a nulla!”
Sto per sbatterlo al muro e cantargliele come si deve, solo che una voce imponente ferma i miei pensieri e le urla di Ruber.
“Che succede buon uomo?” La voce allo stesso tempo permissiva ma autoritaria di mio padre giunge a noi superando la pioggia. L'uomo scende dalla jeep e veloce ci raggiunge in veranda, Ruber sbianca e non fa più di tanto il galletto ora, io semplicemente alzo le spalle.
“Insinua che Puck gli ha fottuto e mangiato delle galline, quel cane nemmeno si regge in piedi e dovrebbe andare fin la solo per qualche pollo? Tsk.”
So che io e il mio vecchio non abbiamo buoni rapporti, ma nessuno dei due darebbe mai la soddisfazione di ammettere che è proprio il nostro sacco di pulci a fare tutti quei casini. Mio padre in pochi istanti lo manda via dicendogli che il nostro cane non centra niente e io me ne torno dentro, ignoro Oliver che mi chiede spiegazioni e salgo nella mia stanza.
Solitudine: ho bisogno di solitudine per riordinare per bene i pensieri.

Siamo onesti: se uno è fidanzato non va di certo a baciare un altro, non come Courtney ha fatto con Cameron quando stava con me... o viceversa d'ah, ora non ha importanza.
Sarò anche un bastardo manipolatore, ma se sto con qualcuno sul serio, sveltine escluse io non tradisco, e che cavolo.
Mi ritrovo a fissare nuovamente il soffitto, questa volta quello della mia camera e non mi importa se i capelli bagnano il cuscino, tanto tra poco se continua così la casa sarà bella che allagata, al momento non è un mio problema. Sbuffo frustrato e il pensiero delle labbra dell'altro non vuole proprio andarsene. Okay, lo ammetto: ho paura, una fottuta paura bastarda di ciò che la gente potrebbe pensare di me, così mi aggrappo all'idea del “Ehi no guarda, a me piacciono le donne eh, dio se mi fanno impazzire e drizzare l'uccello.” Ma a sentirmi nella mente mi sento solo ancora più ridicolo di quanto non lo sia già, così opto per mandare a fare in culo i miei pensieri e ciò che la società si aspetta da tutti e mi abbandono al sonno, lo stomaco potrà brontolare quanto vuole, ma io la sotto con mio padre e il ragazzo fidanzato che però bacia gli altri non voglio andarci.
Non ora.

“Alla buon'ora eh, ah beh vorrà dire che laverai tu i piatti, almeno ti rendi utile.”
“Tsk, ma lavateli tu i piatti, non sono di certo una cameriera sexy.”
Mi mordo subito la lingue, ho appena fatto due errori imperdonabili.
Primo: dare ordini ad un ex sergente dell'esercito.
Secondo: aver detto la parola cameriera, in quanto mia madre e la sua oramai ex moglie era ed è, una cameriera.
Lui assottiglia lo sguardo fino a ridurre gli occhi a due fessure e so già di essere fottuto prima che apra la bocca, così lo anticipo.
“La cucina brillerà meglio di uno specchio, signore!” In anni e anni di convivenza forzata so che è l'unica possibilità che ho per salvarmi la pellaccia, lo vedo sorridere sotto la barba compiaciuto e sospiro, meglio non contraddirlo.
“E quell'occhio nero, soldatino?” Lo vedo sogghignare e digrigno i denti, ma cerco di starmene calmo. “Incidente sul luogo di lavoro.” Lui scoppia a ridere bofonchiando un qualcosa di simile a ”Ma quale lavoro!” e sparisce in salotto. Mi rinchiudo in cucina e mangio velocemente i rimasugli di pasta, iniziando a lavare lo schifo poco dopo. Tsk, io sono fatto per essere servito, non per servire. Non ci faccio troppo caso e continuo a pulire la cucina, ora si che mi sento una cameriera ma no, per niente sexy. Oliver sbuca dal nulla e cerca nuovamente di fare conversazione, opto per snobbarlo e, una volta finito mi dileguo in camera: se ha un poco di sale in zucca non mi seguirà, il vecchio è sordo ma non stupido e potrebbe insospettirsi.
Mi stravacco sul letto e sbadiglio, anche se il sonno proprio non c'è, così alla fine mi ritrovo seduto a fissare la tempesta che imperversa la fuori, mentre la notte cala sulla fattoria.
Chi sono veramente?


M's little nook:

Salve a tutti, EFPniani e bentornati su questa strana long confusionaria(?)
No davvero, non so chi sia più svalvolato tra la sottoscritta che scrive queste boiate qui cose qui o voi che mi date corda, mi assecondate e le leggete pure, arrivando a recensire *ride* no scherzo, vi adoro e lo sapete.
Come dicevo, stasera abbiamo una combo (OMG; da quando ~M pubblica due long lo stesso giorno)
Nah, non sono pazza né tanto meno malata: semplicemente, se abbiniamo l'insonnia all'ispirazione otteniamo un'autrice sveglia nel cuore della notte a scrivere yaoi.
Dio questa cosa sta cadendo nel nonsense..
Facciamo che sparisco va, magari stanotte scrivo il seguito di Animal I've become ... Buona serata carrrrri :3

~M

  
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