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Autore: Soly_D    25/08/2015    1 recensioni
#01. «Allora, cosa ti piace fare nel tempo libero?». / «Prendere a pugni chi mi infastidisce».
#02. «Vedi, Choji, Karui non è una ragazza come tutte le altre. A parte il fatto che di femminile non ha proprio nulla...».
#03. Karui la prese come una sfida: avrebbe ottenuto quel pezzo di carne a qualunque costo, era praticamente suo.
#04. «Segui una qualche dieta?». / «No, certo che no!». / «È che sembri piuttosto... magrolina».
#05. «Ciccione!». Choji sgranò gli occhi e Karui si coprì la bocca con una mano, ma ormai era troppo tardi.
#06. «Choji, caro, mi trovi grassa?». L’Akimichi sentì un brivido di paura attraversargli la schiena.
#07. ...non riuscì a non provare un po’ di imbarazzo nel mostrargli le sue forme troppo piccole e acerbe per una ragazza della sua età.
#08. Choji, semplicemente, cercava l’amore. Era un desiderio così forte da offuscare perfino la fame.
#09. «Shikamaru, non ti sembra che Choji sia un po’... ingrassato?». / «È difficile notare se Choji abbia preso qualche chilo, Ino».
#10. Durante il viaggio con Sarada, non aveva trovato i suoi veri genitori semplicemente perché erano sempre rimasti a casa ad aspettarla. [Speciale Naruto Gaiden!]
[Raccolta Choji/Karui]
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Choji Akimichi, Chouchou Akimichi, Karui
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Cream puff & Chocolate bar

10. Chocolate puff [Speciale Naruto Gaiden!]

ChouChou trascinava stancamente i piedi per le vie di Konoha. Le facevano terribilmente male a causa del lungo cammino e il suo stomaco brontolava da ore. Mancava ancora un po’ di strada per arrivare a quella che lei aveva sempre considerato la sua casa, la sua famiglia, o almeno fino a quando non si era accorta che Choji e Karui – non osava chiamarli “papà” e “mamma” − non erano i suoi veri genitori.
Il suo viaggio con Sarada era giunto al termine. ChouChou si era divertita, aveva incontrato tante cose e persone nuove, tuttavia non poteva dire di essere stata fortunata come Sarada, la quale aveva trovato il suo papà e aveva avuto la conferma che Sakura era sua madre. Anche la piccola Akimichi aveva sperato di trovare i suoi veri genitori − quanto le sarebbe piaciuto scoprire che suo padre era un uomo affascinante come Sasuke Uchiha o il settimo Hokage! − ma alla fine era ritornata a casa a mani vuote. La verità era che avrebbe dovuto convivere con i suoi genitori adottivi ancora per molto, ma ormai non le importava più. Aveva solo bisogno di un buon piatto caldo e del suo comodo lettuccio.
ChouChou si ritrovò finalmente di fronte alla porta di casa. Era socchiusa, segno che Choji e Karui la stavano aspettando. Con un sospiro rassegnato la aprì e fece due passi in avanti, ritrovandosi nell’ingresso. Subito sentì provenire dalla cucina le voci dei due coniugi che si stavano urlando l’uno contro l’altro. ChouChou avanzò silenziosamente e le loro parole divennero più chiare.
«È tutta colpa tua! Mangi tutto il tempo e non ti accorgi che nostra figlia sparisce da casa!».
«Karui, tesoro, non fare così... Hai sentito cosa ha detto la copia di Naruto, no? ChouChou è con Sarada. Sono certo che sta bene e tornerà presto a casa. La nostra bambina sa cavarsela da sola!».
«Ma è solo una bambina, dannazione!».
A quel punto ChouChou, nascosta nel corridoio, udì un singhiozzo. Era di Karui.
La bambina abbassò lo sguardo, mordendosi il labbro inferiore. Come spinta da mani invisibili, si mosse in avanti e si nascose dietro il mobile con lo specchio, in modo da poter spiare cosa accadeva in cucina senza farsi notare. Ciò che vide la lasciò di stucco: Karui stava piangendo in silenzio, il viso rigato di lacrime, mentre Choji la teneva abbracciata e le accarezzava dolcemente la schiena.
«Siamo dei cattivi genitori, ecco perché ChouChou é scappata».
«Ma no, dev’esserci sicuramente un’altra spiegazione...».
«Io... io rivoglio solo indietro mia figlia!».
ChouChou spalancò gli occhi e distolse lo sguardo, puntandolo sullo specchio appeso al muro, ma la lacrime le offuscavano la vista. Svelta si asciugò gli occhi con il dorso della mano, non si era accorta di essersi messa a piangere. Con gli occhi asciutti osservò la propria immagine riflessa nello specchio, un’immagine che conosceva ma che non aveva mai osservato con attenzione.
Era un po’ cicciottella, ma Choji le aveva spiegato che era una caratteristica di famiglia e che da grande sarebbe stata fortissima. La sua pelle era scura e i suoi occhi ambrati, caratteristiche tipiche del clan di Karui. Era calma come suo padre, ma quando si arrabbiava sapeva essere parecchio aggressiva come sua madre. Le piaceva mangiare − «Degna Akimichi», ripeteva Choji con tono orgoglioso − e se qualcuno la prendeva in giro per la sua stazza sapeva farsi rispettare − «Ti ho cresciuta bene», le diceva Karui con un sorriso fiero.
ChouChou sentì il cuore battere forte mentre la verità arrivava come un fulmine a ciel sereno: durante il viaggio con Sarada, non aveva trovato i suoi veri genitori semplicemente perché erano sempre rimasti a casa ad aspettarla. Come aveva potuto dubitare di loro? Che stupida era stata!
Sgusciò fuori dal corridoio ed entrò in cucina correndo, le mani paffute tese in avanti.
«Mamma, papà!», era felice di poterli chiamare in quel modo, «mi siete mancati!».
Karui urlò di gioia, inginocchiandosi per terra e accogliendo la bambina al suo petto, mentre Choji avvolse entrambe le sue donne con le braccia enormi.
ChouChou, stretta alla sua vera famiglia, sorrise. Tutto era ritornato alla normalità.














Note dell'autrice:
Non aggiornavo da tipo 5 mesi a causa della mancanza di tempo e ispirazione, ma ci tenevo davvero a completare questa raccolta che mi ha aiutata a superare la delusione per il finale di Naruto. Poiché non avevo più idee per la coppia, ho voluto descrivere il ritorno a casa di ChouChou in Naruto Gaiden e ho chiamato il capitolo “Chocolate puff” che è una combinazione tra “cream puff” (Choji) e “chocolate bar” (Karui), proprio per sottolineare che l’intero capitolo era dedicato a ChouChou che è un mix dei suoi genitori. Spero che l’idea vi sia piaciuta.
Si chiude qui questa raccolta. GRAZIE INFINITE a tutti coloro che l’hanno seguita e commentata.
Se vi piace questa coppia, scriveteci pure una fanfiction. Sarò contenta di leggerla!

Soly Dea

  
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