Non si può star tranquilli neanche in una tavola calda

Harry non vede Malfoy da quando lo ha salvato da quel Mangiamorte l'ultima volta.

E non capisce perché lo abbia dovuto incontrare di nuovo in una tavola calda babbana. Esatto, babbana. Non ha senso.

Harry lo fissa per un po', poi lui si volta verso di lui, quindi deve distogliere lo sguardo. Beve un sorsetto di the caldo e sente i passi di Draco venirgli incontro.

"Potter" scandisce e Harry non riesce a voltarsi. Nope. "Potter, ti sto parlando"

Lo sa che gli sta parlando, che cavolo. Si volta lentamente e sorride. Draco non sembra proprio per niente quello degli anni passati ad Hogwarts. Ride, perché ha il naso leggermente rosso e la sciarpa di Serpeverde attorno al collo, con tanto di guanti. Si volta anche verso la vetrina e si accorge che effettivamente sta nevicando.

Draco si toglie il cappellino nero pieno di neve, gettandone un po' sul pavimento, ma non sembra importargliene tanto.

"Lo so che mi stai parlando, Malfoy" ribatte, mentre Draco si toglie anche il giaccone.

"E allora perché fai finta di niente?"

Meglio non rispondere alla domanda.

"Hai intenzione di sederti o no?" chiede, bruscamente e Draco ghigna, appoggia il giaccone sulla sedia e ci si siede.

"Sei venuto qui, in un posto babbano, a che fare?" chiede e gli occhi di Draco guizzano in tutta la stanza.

"A prendere un the" risponde e appoggia la guancia sul suo pugno.

"Hogsmeade?" fa e Draco sbuffa e lo guarda con sguardo freddo.

"Potter, taci" dice e la cameriera arriva sorridente con la tazza di the di Draco in mano - ciò significa che Draco gli ha detto che si sarebbe seduto lì?-

Harry ha avuto tempo di conoscerla, la cameriera, e quindi le sorride.

"Ti conosco finalmente" dice, appoggiando la tazza a Draco.

"Come?" chiede Draco e lei sorride ancora di più.

"Harry viene sempre e ogni volta mi parla di questo ragazzo biondo e bellissimo. Tu sei identico alla descrizione, quindi... Ti chiami Draco, giusto? Strano nome"

Harry sposta subito lo sguardo sulla sua tazza e lei dopo se ne va.

"Allora..." inizia Draco e Harry vuole sprofondare. "Parli di me alle babbane, eh? Devo essere un tipo importante" ride.

"Oh, ma taci" sbotta Harry e Draco ride e i suoi occhi grigi sono intrisi di divertimento.

"È che, non ci siamo più visti e, non lo so, pensavo che saremmo potuti diventare amici o..."

"O...?"

Ora Harry è confuso. Lo è e basta. "Non lo so!" continua e Draco non sembra tanto divertito.

"Sei una testa di Troll" afferma e sorride. Non sta ghignando, sta sorridendo. E lo sta facendo ad Harry. Non pensava fosse possibile. Poi sente le gambe di Draco che sfiorano le sue e quella tavola calda è davvero troppo calda.

Tutto a causa di quel 'O...'

È solo una piccola, minuscola cotta che ha per lui - da praticamente sempre, quindi non può essere tanto piccola. Eppure Harry non la vuole avere. Non vuole avere una cotta per Draco.

Draco avvicina lentamente la testa - la tavola calda è davvero bollente- e apre la bocca.

"Potter" dice e Harry sta praticamente tremando. "Che ne dici di una guerra a palle di neve?" chiede e ride, tanto da dover portare una mano davanti alla bocca per fermarsi.

"Muoviti!" urla, dopo essersi scolato l'intera tazza di the. Harry lo fissa strano e non si muove, quindi deve afferrarlo dal braccio e trascinarlo fuori.

Non sembra per niente il Draco che vedeva con Tiger e Goyle, più che altro sembra quel Draco che parla a Nott e Zabini.

Non capisce perché è tanto sorpreso, la guerra ha cambiato tutti, dopotutto.

"Ti ha fatto male?" chiede Harry e Draco lo guarda confuso, prima della domanda stava preparando una mega palla.

"Cosa? Cadere dal cielo? Solo un po'" dice e Harry alza gli occhi al cielo. "Potter, faccia da Troll con mocciolo in faccia, non rovinare il momento, okay? Mi sto divertendo!" fa e passa una mano tra i suoi capelli biondi.

"Malfoy" chiama Harry e si avvicina velocemente a lui. "Malfoy" ripete e Draco lo guarda stranamente.

"Potter, per le mutande di Merlino, perché sei così strano e disadattato?" Sbuffa e Harry lo abbraccia, perché è strano e Draco si aggrappa al suo giubbotto.

Un piccolo bacio alla guancia e poi si separano, Harry, rosso come un peperone, guarda Draco, che invece è sempre pallido.

"Senti, Potter" inizia "Se devi essere il mio ragazzo devi comportarti meglio di così. Sembri l'idiota di quando ti ho incontrato la prima volta" sospira e Harry arrossisce violentemente.

Ma che diamine...!

"Per essere il tuo cosa?"

Draco mette il broncio e si volta.

"Ti dico solo che il quattordici febbraio sarai tu il mio Valentino"

Note di Dragon

Non lo so. Non so cosa ho scritto, so solo che amo questa coppia. Volevo scrivere su di loro da tanto - troppo- tempo.

Draco è molto diverso dal libro, lo so. Ma il fatto è che io vedo in questo modo la Drarry. Non vedo un Draco un po' scorbutico, con Harry. Io vedo un Draco che sente qualcosa di così sincero da trattarlo in un modo completamente diverso da come tratta chiunque. Perché gli unici che tratta come suoi pari sono Zabini e Nott e io volevo esattamente questo. Perché u Draco che porta rispetto a qualcuno è un Draco totalmente diverso da quello che conosciamo, è quel Draco che zia Row non ci ha potuto far conoscere
E dopo questo mi chiudo

Quando Harry ha chiesto 'Ti ha fatto male?' intendeva iI pugno di Ron ma io sono una sociopatica iperattiva
- Sherlock ♥- quindi...

CIAO!