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Autore: Mordred90    26/08/2015    3 recensioni
Allora, ho deciso di scrivere questa storia perché ho sempre voluto leggere un Cross Over con i nostri amatissimi giocatori in versione maghi!
La trama ruota intorno ad un mio OC, maschio, ma non tralascerò i nostri amatissimi personaggi, anzi.
Dal testo:
Non mi fermai a sentire quello che dicevano, ignorandoli per posare i miei occhi sul giovane apparso al mio fianco.
Sussultai nel notare quanto fosse chiara la sua pelle, soffermandomi per un istante sui capelli cremisi prima di comprendere:
Hiroto Kiyama, uno dei Prefetti di Serpeverde.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Claude Beacons/Nagumo Haruya, Jordan/Ryuuji, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Xavier/Hiroto
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Serpeverde – Prima Parte

 

Una settimana. Una dannatissima settimana. Era esattamente quello il tempo che avevo passato a maledirmi e, molto più importante, ad ignorare Hiroto. Si. Non solo i miei compagni di Casa mi avevano preso per pazzo bipolare ma anche, ebbene si, alcuni Serpeverde di mia conoscenza. Akio si era presentato nella sala comune Grifondoro, come avesse fatto a scoprire la parola d'ordine era ancora un mistero, presto seguito da Suzuno, ignorato bellamente da un certo Tulipano, chiedendomi a gran voce una spiegazione per il mio “impensabile comportamento da coglione” - parole sue, non mie. Inutile dire che mi aveva fatto una ramanzina di un'ora, dicendomi che quando finalmente Hiroto si interessava a me io lo ignoravo come una ragazzina delle elementari. Si, lo aveva detto davvero. Il tutto sotto lo sguardo divertito dell'altro Serpeverde che si era limitato ad annuire un paio di volte. Ero diventato il centro del gossip verde-oro negli ultimi giorni. Magnifico, davvero magnifico. Non avevo saputo replicare – di certo non potevo dire che Reina mi ricattava con metodi molto persuasivi – e quindi il duo se ne era andato piuttosto scocciato. Penserete che il mio tormento fosse finalmente giunto al termine, e invece no. Maki e Ryuuji mi avevano scosso come un milkshake per farmi parlare ma io, testardo come solo un Capricorno sa essere, non avevo aperto bocca. Ora non solo i miei amici mi tormentavano ma, visto e considerato che Hiroto era il principe dei Serpeverde, tutti gli appartenenti alla casa più subdola facevano a gara per avere il mio scalpo. Ci tengo a precisare che amo troppo i miei capelli per separarmene, grazie. Sospirai, per l'ennesima volta della giornata, camminando avanti e indietro per il lungo corridoio al fianco del giardino interno. Speravo di riuscire a schiarirmi le idee ma, come sempre, la mia mente non era per niente d'accordo. Continuavo a chiedermi come diavolo avevo fatto a diventare il centro di tutti quei pettegolezzi. Insomma, non eravamo mica un branco di oche, no? Non né ero più tanto sicuro....

“ Shun Midorikawa. “ Una voce fredda e, dannatamente attraente, mi costrinse a girarmi – soltanto per incrociare due occhi verdi che sembravano un oceano di irritazione, ed un paio di labbra storte in una smorfia non identificabile. Ebbene si, Hiroto Kiyama si era stufato di essere trattato come un muro – aspetta, io ci parlo con i muri! - ed era venuto al centro stesso del problema: io.

“ H-hiroto! “ Balbettai appena, in risposta, indietreggiando di un paio di passi. Perché era così bello d'arrabbiato? Niente pensieri sconci, Shun, non è decisamente il momento. Cacciai via quel ridicolo pensiero dalla mia testa, attorcigliandomi una ciocca di capelli tra le dita mentre cercavo una via di fuga.

“ Posso avere due minuti della tua attenzione o intendi fuggire di nuovo? “ Il Serpeverde non si fece impietosire, muovendosi in risposta più vicino a me, mentre mi fulminava con lo sguardo in un chiaro, affascinante, rimprovero.

“ Non so di cosa tu stia parlando...” Mormorai sommessamente, ritrovandomi a sbattere contro la balaustra del chiostro. Imprecai mentalmente, maledicendo la mia scarsa attenzione a qualunque cosa non avesse occhi verdi e capelli rossi al momento. Stupido, stupido animagus innamorato.

“ Non provarci nemmeno. “ Due mani, ferree, si piantarono ai miei fianchi, intrappolandomi con estremo successo. Il collare mi prudeva ma non potevo scostarlo, non davanti a Hiroto – non era il caso di fargli sapere la vera identità del suo famiglio, no.

Cercai di accennare un sorriso di scuse, notando in panico l'ingente numero di studenti che ci stavano fissando sconvolti. Probabilmente si chiedevano come sarei morto da lì ai prossimi cinque minuti, Hiroto non era famoso soltanto per la sua incredibile attinenza allo studio – il titolo di Principe delle Serpi era, decisamente, meritato.

“ D-di cosa volevi p-parlarmi? “ Chiesi timidamente, imbarazzato dal mio stesso balbettio, riuscendo finalmente a trovare il coraggio di incrociare il suo sguardo. Stavo facendo la figura dell'idiota e ne ero, purtroppo, pienamente consapevole.

“ Non mordo. “ Mi sorrise, gentilmente, il ragazzo prima aggiungere con tono – me lo sto immaginando, vero? - provocante in un sussurro. “Non adesso, almeno. “

“ M-mnh! “ Annuii appena, stupidamente, con le guance in fiamme mentre cercavo di non pensare a quante volte avevo desiderato di essere in una situazione del genere. No, non era lì per provarci – mi stava probabilmente sgridando per il mio comportamento. Nonostante continuassi a ripetermelo non potevo far altro che ammirare quanto bello fosse da così vicino, riuscivo quasi a contare le sue ciglia ramate. Socchiusi le labbra per dire, sicuramente, qualcosa di stupido – solo per essere interrotto da una voce piuttosto insistente ed allegra.

“ Hirooooto! “ Un ragazzo basso, con una fascia tra i capelli, ci raggiunse saltellando, mentre guardava il compagno di casa con insistente aspettativa. Hiroto socchiuse gli occhi, lanciandogli un'occhiataccia capace di uccidere – era molto irritato per l'interruzione? Non ci stavo capendo più nulla, ma approfittai della situazione per provare a calmare il battito frenetico del mio povero cuoricino.

“ Nepper. “ Riconobbi, soltanto in quel momento, l'amico di Nagumo e senza rendermene conto sorrisi. La capacità di interrompere, sempre e comunque, gli altri era un loro punto in comune. Il tono di voce del ragazzo vicino a me era gelido, abbastanza da mandarmi un – piccolissimo – brivido di terrore lungo la spina dorsale.

“ Devo assolutamente dirti - . . “ Cominciò, ignaro, il povero ragazzo prima di fermarsi un secondo e scrutare il viso del rosso. Sembrò rendersi conto della smorfia che stonava particolarmente su quella pelle candida, e forse anche dello sguardo decisamente assassino. Invece di fuggire a gambe levate, come avrebbe fatto chiunque, il ragazzino si limitò a piegare il viso di lato e domandargli curioso “ Perché mi guardi in quel modo? “

Iniziavo a chiedermi se i Serpeverde fossero tutti pazzi suicidi, nessuno sano di mente avrebbe fatto una domanda del genere a Hiroto Kiyama quando era, visibilmente, alterato. Od almeno io non mi sarei, mai e poi mai, azzardato.

“ Non ora, Nepper. “ Ringhiò, infatti, tra i denti il più alto mentre serrava le dita sul muretto di marmo fino a sbiancarsi le nocche. Ora avevo davvero paura, si.

“ Ma è import – oh” Iniziò di nuovo il Serpeverde, prima di notarmi. Passò un paio di volte lo sguardo tra noi due, prima di sgranare gli occhi e mormorare velocemente qualcosa del tipo “te lo dico dopo, sisi” e sparire alla velocità della luce lungo il corridoio. Certo che per essere così basso corre come un fulmine! Pensai, ammirato – al confronto con la mia abilità da bradipo era un genio.

“ Dovrei andare anche io...si...” Mormorai, non appena mi resi conto di essere ancora intrappolato dalle braccia della mia cotta, alzando speranzoso lo sguardo sul ragazzo. Speranze vane, si. Infatti si girò di scatto verso di me, fulminandomi con lo sguardo.

“ Tu non vai da nessuna parte! “ Rispose schietto alla mia richiesta, avvicinandosi ulteriormente e storcendo le labbra in un'espressione quasi pensierosa. Non riuscivo proprio a capire cosa gli stesse passando per la mente al momento, legame e tutto il resto non sembravo aver ancora capito le mille sfumature della sua personalità.

“ Scusa? “ Pigolai cauto, facendomi il più piccolo possibile mentre gli donavo i miei migliori occhi da cucciolo sperduto – di solito funzionavano su tutti – nella vana speranza di fargli dimenticare il motivo per cui mi aveva, poco gentilmente, placcato.

“ Sei impossibile....” Sospirò lui, piano, prima di scuotere appena la testa e tornare a guardarmi. Senza attendere la mia, perplessa, richiesta di ulteriori spiegazioni si piegò appena su di me, ponendo fine al discorso. No, non era vero. Hiroto Kiyama non mi stava baciando, non me – non davanti a tutte quelle persone. Eppure, per quanto volessi negarlo, potevo sentire la consistenza morbida delle sue labbra sulle mie, il calore del suo corpo contro il mio e lo sguardo intenso che mi stava rivolgendo attraverso gli occhi socchiusi. Non so cosa dicono dei fuochi d'artificio ma, nel mio caso, sentivo l'improvviso bisogno di correre per tutta la scuola ed urlare euforico. Prima che potessi riprendermi e, per ovvi motivi, rispondere al bacio il ragazzo si scostò appena – scrutandomi ora perplesso, ora divertito con quei suoi bellissimi occhi color bosco.

Mi portai una mano alle labbra, cercando di comprendere cos'era appena accaduto, mentre le mie guance andavano a fuoco. Oh per Merlino. Sbattei più volte le palpebre, osservandolo con un'espressione, ne ero sicuro, da perfetto idiota. Lui si limitò a sospirare, passandosi una mano tra le ciocche rosse mentre spostava il peso da un piede all'altro. Era imbarazzato? Hiroto...imbarazzato?

“ Mi piaci, Shun. “ Disse infine, scrutandomi in attesa di una mia reazione. Uh? Pensai, intelligentemente, cercando di capire se ero sveglio o stavo dormendo. Insomma, Hiroto mi si era davvero dichiarato? Quell'Hiroto? Nhà, impossibile. Lo guardai, lasciando ricadere la mano a quella vista: mi stava osservando, lasciando ogni tanto scorrere lo sguardo sul pavimento o sul soffitto, mentre si mordicchiava distrattamente il labbro inferiore. Era serio, compresi finalmente, era davvero serio! Mi trattenni a stento dal saltare sul muretto ed improvvisare una danza della vittoria, completa di un'enorme prendi questo dedicato a Reina.

“ Mnh? Non credi di aver capito, potresti ripetere? “ Chiesi, con una nota di malizia, allacciandogli le braccia al collo in un improvviso – quanto effimero – momento di coraggio.

“ Lascia che ti spieghi meglio, allora...” Rispose, con lo stesso tono ed un sorriso giocoso sulle labbra – diventando nuovamente il Serpeverde sicuro di se che tutti conoscevamo – prima di serrarmi le braccia alla vita e coinvolgermi in un altro, decisamente più lungo, bacio.

Francamente non mi importava niente dell'urletto di sorpresa proveniente da un punto indefinito del cortile, né di cosa avrebbe detto Reina il giorno dopo. Il ragazzo di cui ero, follemente, innamorato mi stava baciando davanti a tutti – come se fosse la cosa più naturale del mondo – ed io non potevo essere più felice.

Al diavolo tutto il resto.

 

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“ No, davvero. “ Riprese Kidou, scrutandomi ancora come fossi uno strano essere incapace di comprendere le sue parole. Scossi il capo, il sorriso incapace di lasciare le mie labbra prima di rispondere.

“ Rune Antiche è molto meglio di Difesa Contro le Arti Oscure! “ Risposi, impedendomi di saltellare sul posto – da quando, soltanto ieri, Hiroto mi aveva baciato ero di ottimo umore. Ovviamente sapevo che presto tutti l'avrebbero saputo ma, al momento, non me né importava nulla. Così, sul prato, avevo iniziato un'animata discussione con il Corvonero sulle nostre rispettive materie preferite. Chi poteva preferire una qualsiasi materia a Rune Antiche?

“ Spero tu stia scherzando, Midorikawa. “ Mi scrutò, ancora sconvolto, l'altro mentre sventolava un trattato sulle maledizioni senza perdono come fosse il suo libro sacro. Scossi il capo, alzando il tomo che mi portavo sempre dietro in una chiara risposta.

“ Certo che no! “ Dissi allegro, posando nuovamente il libro sul prato e lanciandogli un'occhiata divertita. Poco lontano i miei compagni di casa, ed alcuni dei suoi, giocavano una partita a calcio. Ovviamente i due 'secchioni', me e Yuuto, si erano rifiutati e questo dovrebbe più o meno spiegare come eravamo finiti in quella situazione.

“ Tu sei completamente pazzo. “ Scosse il capo affranto il Corvonero, incrociando le braccia al petto per dare più enfasi alla frase mentre io ridacchiavo divertito.

“ Questo si sapeva! “ S'intromise una voce nel discorso, portando entrambi ad alzare lo sguardo sul nuovo arrivato.

“ Akio! “

“ Fudou...”

Io e Yuuto parlammo in perfetto sincrono, il tono completamente diverso. Mentre io stavo sorridendo tutto felice, tanto per fare qualcosa di diverso, il ragazzo fissava il Serpeverde con una strana espressione. Oh, sposatevi e basta! Pensai, scostandomi i capelli dal viso con un sorrisetto malizioso nella loro direzione.

“ Possiamo unirci a voi? “ Quella voce l'avrei riconosciuta ovunque, spostai lo sguardo su Hiroto e gli sorrisi – prima di arrossire violentemente e distogliere lo sguardo. Oddeichecosaglidico?

“ Lo prenderemo per un si. “ Suzuno si sedette vicino a noi, senza attendere nessuno, prima di essere imitato dai suoi compagni di casa. Sotto lo sguardo, decisamente sconvolto, di Yuuto – Hiroto si sistemò al mio fianco, piegando appena il viso di lato nel notare il libro vicino a me.

“ Di cosa discutevate? “ Chiese divertito Akio, guardandomi con un'espressione piena di malizia mentre alzava le sopracciglia in maniera suggestiva nella direzione mia e del suo Prefetto.

“ Midorikawa sostiene che Rune Antiche sia meglio di Difesa....” Rispose Kidou, lanciandomi un'occhiata piena di domande a cui, al momento, non sapevo rispondere. Cercai, con scarsi risultati, d'ignorare la vicinanza con il Serpeverde dei miei sogni prima di fare una sonora linguaccia al Corvonero.

“ Difesa è una materia barbarica, Rune Antiche è molto più interessante! “ Ribattei annoiato, incrociando le braccia al petto con un broncio infantile – e chiaramente scherzoso.

“ Secchione. “ Akio mi lanciò uno stelo d'erba appallottolato, ridacchiando mentre io lo guardavo fintamente scandalizzato.

“ In effetti...” Si unì al discorso Hiroto, afferrando la mia mano per portarsela alle labbra con un sorriso quasi felino “ Ma sei il mio secchione. “

“ Diabetico. “ Suzuno sbuffò quasi annoiato, mentre io assumevo tutte le tonalità esistenti del rosso e Kidou mi guardava, sempre più curioso.

“ Mi sono perso qualcosa? “ Imprecai mentalmente prima di incrociare lo sguardo di un Nagumo molto, ma molto, arrabbiato. Oh merda.

“ Haru? “ Lo chiamai, con una delle mie – classiche – espressione sperdute, fingendo d'ignorare il motivo della sua ira mentre Hiroto, da brava Serpe, intrecciava le nostre dita con un sorriso divertito. Che disastro!

“ Non osare fare quella faccia. “ Nagumo mi puntò un dito, pieno d'accusa, contro mentre storceva le labbra nel notare anche la presenza di Suzuno. Dalla padella al rogo in pubblica piazza. La brace non era abbastanza per la situazione, no.

“ E' la mia faccia! “ Risposi colpito sul vivo, indicandomi il viso con la mano libera mentre lo guardavo offeso e, leggermente, sconvolto. Stava davvero per esplodere, aveva i pugni serrati ed un'espressione piena d'ira repressa.

“ Ed è adorabile. “ Commentò come niente fosse il mio Serpeverde, sfoggiando un sorriso dannatamente bello e affascinante, abbastanza – almeno – da distrarmi per parecchi secondi. Sentivo improvvisamente l'impulso di baciarlo, fregandomene di tutti quanti i presenti.

“ COSA? “ Urlò Nagumo, avvicinandosi di un paio di passi e guardandoci uno per uno per capire cosa diavolo stava accadendo. In effetti tre Serpeverde, un Corvonero ed un Grifondoro vicini non era qualcosa che si vedeva tutti i giorni.

“ Thò, un tappo. “ Suzuno ci degnò finalmente della sua attenzione, squadrando il mio migliore amico con una strana espressione che non riuscii ad identificare. Alzai gli occhi, perplesso, sul ragazzo al mio fianco ma lui si limitò a scrollare le spalle. Moolto utile, Hiroto, grazie.

“ Zitto ghiacciolo! “ Rispose senza nemmeno pensarci Haru, piantandosi le mani sui fianchi e fulminandolo con lo sguardo. Il ragazzo non sembrò minimamente colpito, si limitò ad alzare un sopracciglio e a guardarlo inespressivo.

“ Potete risolvere la vostra tensione sessuale da un'altra parte? “ Lì interruppe Akio, sbadigliando sonoramente ed appoggiando le mani sul prato con luccichio malizioso nello sguardo.

“ Concordo, stranamente. “ Annuì appena Yuuto, imitando la posa dell'altro senza rendersene conto – sembravano una coppietta, ai miei occhi almeno. Ma se l'avessi detto ad alta voce mi avrebbero ucciso, quindi decisi di rimanere in religioso silenzio.

“ Non so di cosa stiate parlando....e tu lascia stare Shun! “ Mormorò ad entrambi, prima di gridare l'ultima parte della frase al rosso Serpeverde che mi teneva al suo fianco. Hiroto si limitò a sospirare annoiato, attirandomi più a se grazie alle nostre mani unite mentre io arrossivo appena.

“ Cosa? Da quando sono un oggetto? “ Chiesi al mio migliore amico, indignato, lasciando che Hiroto posasse il mento sulla mia spalla senza chiedermi nemmeno il perché. Mi sentivo così bene al suo fianco, sembrava essere tutto perfetto – tranne il mio migliore amico urlante, ovviamente.

“ Zitta, principessa. “ Ribatté velenoso l'altro Grifondoro, causando una risatina divertita ad Akio ed una crisi di nervi al sottoscritto. Serrai i pugni, incenerendolo con lo sguardo mentre cercavo d'impedirmi di sgozzare Haru sul momento.

“ Oh? “ L'esclamazione divertita del mio non-ho-ben-capito-se ragazzo mi portò a fulminare anche lui – occhiata a cui lui rispose con un sorrisino da perfetta serpe.

“ Non. Una. Parola. “ Ringhiai tra i denti, allontanandomi appena per l'imbarazzo. Oh, insomma! Eravamo diventati troppi per queste...cose.

“ Sei sempre il solito idiota, noto. “ Suzuno si passò una mano tra le ciocche bianche, lanciando un'occhiata gelida al ragazzo in piedi. Si mette male, pensai sospirando appena.

“ E tu il solito stronzo. “ Rispose quello con il medesimo tono, avvicinandosi all'altro con aria – piuttosto – minacciosa. Ma quei due non riuscivano proprio ad andare d'accordo?

“ Davvero? “ Domandò il 'ghiacciolo', puntando le sue iridi color ghiaccio negli occhi dorati di Nagumo.

“ Si! “ Esclamò lui, battendo un piede per terra e fissandolo con una chiara sfida nello sguardo. Sospirai, di nuovo, guadagnandomi un'occhiata perplessa dagli altri tre che ignorai prontamente.

“ Oddei, volete smetterla? “ Sbottai, infine, alzando il braccio libero al cielo e guardandoli entrambi con disappunto. Così non andavano da nessuna parte, e lo sapevo bene. Eppure non sembravano rendersi conto del vero motivo dietro tutte le loro litigate, od almeno Nagumo non se ne rendeva conto. Ero quasi certo che Suzuno lo sapesse bene.

“ Stanne fuori! “ Mi ringhiò il mio non-più-di-tanto migliore amico, facendomi sgranare gli occhi per l'indignazione.

“ Oh, certo. “ Borbottai, offeso, mettendomi a giocare con il bordo della felpa. Akio mi lanciò un'occhiata preoccupata, mentre Hiroto mi strinse appena a se. Non alzai lo sguardo, ferito da quella affermazione.

“ Sei davvero stupido. “ Sospirò, infine, Suzuno – scuotendo la testa ed alzando lo sguardo sul cielo, deciso ad ignorare l'altro.

“ Non sono stupido, bel faccino. “ Ringhiò d'impulso Nagumo, facendoci alzare lo sguardo con mute espressioni di sorpresa. Bel faccino? Sorrisi, comprendendo subito quello che stava per succedere.

“ Bel faccino? “ Domandò – come volevasi dimostrare - malizioso il Serpeverde, guardandolo mentre si preparava ad alzarsi. Nagumo in risposta fece un passo indietro, inciampando nella gamba che Fudou aveva – accuratamente – steso in quel punto. Certo che era proprio malefico quando voleva!

“ N-non l'ho detto...” Borbottò il mio migliore amico, dopo essere caduto rovinosamente addosso ad un certo Serpeverde che, senza dargli la possibilità di muoversi, l'aveva rinchiuso tra le proprie braccia con un'espressione maliziosa.

“ Si, invece. “ Rispose, difatti, Suzuno con un vero – e decisamente bel – sorriso, scrutando l'altro che si limitò ad arrossire e borbottare sottovoce qualcosa che non compresi.

“ Sono adorabili. “ Mormorai, portandomi le mani al viso per trattenere un'urletto in perfetto stile fangirl, mentre mi dondolavo distrattamente avanti ed indietro. Che caaaarini! Urlai mentalmente, sorridendo come un'idiota.

“ Come te. “ Mormorò una voce calda e gentile nel mio orecchio, mentre un paio di braccia mi stringevano possessivamente. Arrossii fino alle orecchie, alzando il viso verso Hiroto con un'espressione imbarazzata.

“ Ah ah ah...no. “ Risi appena, rigirandomi nel suo abbraccio per poterlo guardare meglio mentre lui scuoteva la testa in risposta, stringendomi più a se. Posso morire felice?

“ Siamo circondati. “ Ridacchiò divertito Akio, probabilmente guardando il Corvonero.

“ Così sembra. “ Rispose pacatamente lui, sospirando appena prima d'intraprendere una discussione piuttosto animata con Fudou. Anche loro erano una coppia, solo che non lo sapevano ancora. Almeno secondo il mio modesto parere.

Ah, che giornata!


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Eccomi!
Scusatemi ma ho gli esami a breve e posto con la velocità di un bradipo zoppo.
Chiedo venia a tutti voi, miei amatissimi lettori!
Come sempre sono pronto a commenti, critiche e consigli!
Vediamo....spero vi sia piaciuta la scena e la Burn/Gazel. 
Finalmente il bacio, yeah!
( A breve ci sarà un Pov di Hiroto :3 )

Un bacio!

 

  
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