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Autore: martinapedrazzini8    27/08/2015    2 recensioni
Storia camren, crossover grey's anatomy da come si può intuire dal titolo. Si tratta della mia prima ff. Beh, buona lettura.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Sono passati due giorni da quella chiacchierata al bar con David, parlarne mi ha fatto bene, ma non sono ancora sicura che provare ad avere un rapporto con Camila, al di fuori dell'ambito lavorativo, sia la cosa migliore da fare.

La confusione più totale mi avvolge mentre mi dirigo in pronto soccorso dove hanno richiesto un consulto ortopedico.

Si tratta di un'anziana signora che si è rotta l'anca cadendo dal letto. Normani ha deciso di assistermi.

Quando sto per iniziare il mio lavoro vengo raggiunta dalla mia amica accompagnata dalla sua specializzanda. Appena la guardo meglio mi rendo conto che si tratta di Camila, ovviamente, con la fortuna che mi ritrovo cosa potevo pretendere.

Cerco di ignorare quei profondi occhi marroni che mi osservano durante l'operazione.

Normani, notando la mia tensione, ma non conoscendone il motivo, perché ignara della mia cotta, decide di rompere il silenzio.

-Ehi Lauren, come mai così tesa? Dovresti rilassarti più spesso, sai, una passeggiata nel verde, una bella dormita, del buon sesso.- mi dice con sguardo malizioso muovendo le sopracciglia.

-Cosa Mani?- le chiedo con gli occhi spalancati, smettendo di operare per un secondo, non ci posso credere che lo abbia detto sul serio.

-Hai capito bene Jauregui. In questo periodo sembri sempre al limite per avere una crisi di nervi. Da quanto è che non fai sesso? Troppo tempo, dopo quel Josh, nessuno ha più assaggiato il tuo frutto proibito.- mi risponde lei tranquillamente.

Camila dopo aver sentito le parole del chirurgo si schiarisce la voce, perché lei sa benissimo che non è passato poi così tanto tempo come pensa la mia amica di colore. Anche se da quando la specializzando ha beccato me e David nella stanza del medico di guardia, non ci sono più andata a letto.

Normani si gira a squadrare Camila per poi prendere parola.

-Oh mio dio, Josh non è stato l'ultimo? Perché non me ne hai parlato? Sono la sua migliore amica. Ma soprattutto, perché lo sa lei?- mi chiede sorpresa indicandola prima di continuare a parlare. -Non ho niente contro di te tesoro, sono furiosa con Lauren, tu non c'entri.- la rassicura Normani con un sorriso.

-Okay basta. Primo non c'è stato nessuno dopo Josh, secondo non mi sembra il luogo ne il momento per parlarne, terzo e ultimo, sto operando e ho bisogno di concentrazione e se volete continuare con questo discorso o qualunque altro, fuori dalla mia sala. Con questo ho chiuso e non voglio più sentire fiatare fino alla fine dell'intervento. Sono stata chiara?- dico fulminando le due ragazze davanti a me con lo sguardo. Loro si limitano ad annuire.

Finita l'operazione mi reco nel mio ufficio dove vengo raggiunta subito da Normani.

-Ehi Lau, scusa per prima non volevo.- mi dice dispiaciuta.

-No Mani, scusa tu, ho esagerato è che in questo periodo sono piuttosto nervosa.- le dico sinceramente.

-Che ne dici di uscire a bere qualcosa stasera? Devo dirti una cosa importante, poi mi potrai parlare di cosa sta succedendo. Ora devo scappare, fatti trovare pronta alle nove che passo a prenderti. Ciao ciao.- mi risponde la mia amica uscendo dalla porta senza nemmeno darmi modo di rispondere.

'Perfetto, davvero perfetto'. Penso tra me e me alzando gli occhi al cielo e passandomi una mano tra i capelli.

È una buona mezz'ora che sono davanti all'armadio senza sapere cosa indossare stasera.

Butto un'occhiata alla mia sveglia e mi rendo conto di avere solo venti minuti prima che passi Normani. Sbuffo e opto per un vestito rosso aderente e piuttosto corto, tacchi neri abbastanza alti, trucco nero abbinato al rossetto.

Ho appena finito di piastrarmi i capelli che sento il clacson della mia amica suonare, segno del suo arrivo.

Entrate nel bar noto subito che ad un tavolo sono sedute Camila e Dinah e subito inizio ad agitarmi, ma la cosa che mi preoccupa di più è che Mani si sta dirigendo proprio da loro.

Immediatamente Dinah si alza e da un bacio a stampo alla mia amica facendomi ritrovare con uno sguardo alquanto confuso. Cosa diavolo sta succedendo?

Prima che io possa, riesca, a spiccicare una parola, la ragazza di colore mi precede.

-Lauren, era questa la cosa importante che dovevo dirti, io e DJ stiamo insieme.- mi informa la mia amica sorridente come non mai. Dopo essermi ripresa dallo stupore mi lancio addosso a lei abbracciandola fortissimo.

-Ehi, ehi, ehi, vacci piano occhi verdi. Potrei anche esserne gelosa sai?- mi dice Dinah ridendo.

-Tranquilla amore, sembra che abbia qualcun altro per la testa la qui presente ragazza dark.- scherza Mani facendomi arrossire. Solo ora mi ricordo della presenza di Camila, bellissima come sempre, che è rimasta tutto il tempo ad osservare la scena sorridendo ampiamente.

-Ehm, perché non ci sediamo e beviamo qualcosa?- chiedo cercando di cambiare argomento al più presto.

Dopo un'oretta ci ritroviamo da sole io e Camila al tavolino, mentre le altre due sono in pista a ballare.

Ma è una sensazione piacevole, non so se questo è dovuto al fatto che io sia piuttosto brilla al momento o se sia lei a farmi questo effetto.

-Volevo chiederti una cosa.- la sua voce interrompe i miei pensieri. Mi giro completamente verso di lei.

-Si certo, dimmi.- le dico sorridente.

-Mi stavo chiedendo se per caso, qualche volta, posso assisterti durante le tue operazioni.- mi chiede senza smettere di guardarmi con quel suo sorriso stupendo.

-Ma come? Pensavo che fosse chirurgia generale la tua passione.- le rispondo sorridendo a mia volta.

-Si, certo, è molto intrigante, ma sono all'inizio e vorrei fare più esperienze possibili e poi ortopedia mi affascina parecchio.- mi dice abbassando il tono mentre pronuncia l'ultima parte della frase.

-Oh beh, mi sento lusingata allora.- le rispondo abbassando a mia volta la voce, rendendola più sensuale.

-Dovresti.- mi sussurra.

Mi iniziano a sudare le mani, sta iniziando a fare sempre più caldo mentre le ragazza di fronte a me si sta avvicinando al mio viso senza smettere di fissarmi le labbra.

Per un secondo gliele osservo anche io e inizio ad avvicinarmi piano piano per incontrarla a metà strada.

Lei di riflesso chiude gli occhi, stessa cosa che sto per fare anche io, quando ad un tratto l'ultima briciola di razionalità che mi ritrovo mi fa alzare di colpo interrompendo il momento.

-Ehm, scusa, io devo andare. Ci vediamo in ospedale allora.- le dico imbarazzata con un mezzo sorriso ricevendo uno sguardo confuso da parte sua prima di prendere la mia borsa e precipitarmi fuori dal locale. 

Appena fuori l'aria mi colpisce e faccio un bel respiro e smetto di trattenere il fiato, cosa che stavo facendo da quando la piccola specializzanda aveva iniziato ad accorciare la distanza che ci separava.

Anche se probabilmente avrei preferito smettere di respirare per sempre pur di assaggiare quelle labbra che tanto avevano tormentato i miei sogni.

Ormai lei è il mio sogno.

   
 
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