Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Love_Food    27/08/2015    1 recensioni
Quando Arendelle viene attaccata da qualcosa di inaspettato, Elsa deve scegliere: cavarsela da sola o farsi aiutare da lui? Riusciranno insieme a sconfiggere il male e ha riportare la felicità nel mondo? Ma sopratutto, riuscirà lui a riconquistarla?
Jelsa
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Elsa, Jack, Frost, Kristoff, Olaf
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Elsa lo sapeva. Non poteva più nascondere la verità ad Anna, preferiva essere onesta stavolta, e sopportare i commenti che sarebbero conseguiti su quello che era successo. 'Okay,' disse tre sé e sé 'Non è poi successo chissà cosa, era solo un bacio. Uno bellissimo bacio, ma pur sempre un bacio, no?..' Lasciò vagare il pensiero quando giunsero nella loro stanza e si sedettero sul letto.

Anna fissò insistentemente Elsa, e così questa iniziò a raccontare.

-Okay, hai presente la festa di Zio l'anno scorso a Natale? Quando tu e Kristoff avete fatto tutta sera a conoscere parenti e amici vari, ricordi? Ecco, ad un certo punto della serata ho optato per prendere una boccata d'aria, sai quanto amo gli spazi aperti, poi era inverno, la neve, il gelo.. - si fermò vedendo la faccia di Anna- si scusa.. continuo. Allora stavo passeggiando tra gli alberi della tenuta quando a un certo punto ho notato questo ragazzo in piedi in perfetto equilibrio su un bastone. Abbiamo parlato mentre l'aurora boreale si stava formando e ad un certo punto ha cominciato a farneticare su donne e baci e mi ha dato un bacio. Ora Anna.. ecco... quello spavaldo... era Jack.- La rossa la guardò. Un 'OH' sfuggì dalle sue labbra come un sospiro. Poi si riprese.

-Aspetta, che? Hai baciato il giovane spirito dell'Inverno e guardiano del divertimento e me lo dici dopo tutto questo tempo?! - Elsa la guardò.

-Ma no! Figurati saranno si e no tre mesi!-

-Allora, rapido calcolo per te: luglio geli Arendelle. Inizio settembre torni, sconfiggiamo Hans e torniamo tutti salvi. Dicembre c'è la festa dallo zio, e ora siamo a metà Agosto. Sono praticamente otto mesi dalla festa! Elsa! È stato il tuo primo bacio! Non mi hai detto nulla!-

-Ma perchè ero convinta fosse una cosa da nulla, davvero! Quando però l'ho rivisto... qualcosa è scattato in me. Credo davvero mi piaccia parecchio.. o quello, oppure mi fa veramente ribrezzo, perchè ogni volta che lo vedo mi succede una cosa strana nella pancia, sai? - Anna le sorrise-

-No tesoro, niente di strano alla pancia - le prese la mano- ti sei innamorata di lui Elsa.-

-No. No, non è possibile. Io... Beh si, mi sento strana, felice quando lo vedo però..-

-Elsa, è normale provare queste cose quando si ama una persona, e sono convinta dal modo in cui ti guarda che anche lui ricambia i tuoi sentimenti.-

-No tu non capisci... non... non posso fare questo. Non posso farlo a lui!-

Si alzò dal letto e corse fuori dalla camera verso il suo rifugio , le lacrime iniziarono a scendere copiose, e quando raggiunse il balcone della sala principale Anna si trovava dietro di lei.

Le appoggiò una mano sulla spalla e fece per parlare con calma. Ma Elsa iniziò prima, tra un singhiozzo e l'altro.

-Probabilmente non dovrei dirti nulla, ma sai come sono fatta, no? Le conversazioni tra sorelle mi tirano sempre fuori tutti i segreti. Posso dirti un'ultima cosa?-

Anna le strinse la mano - Puoi dirmi qualsiasi cosa, lo sai.-

-Va bene, ma è una signora cosa. È davvero 'grande'. Prima che Hans morisse in quella sala, a palazzo, lui ha... ecco – fece un respiro- ha posto una maledizione su di me.- Elsa si fermò, aveva quelle parole impresse nella memorie e, passo passo, citò la frase pronunciata dallo stregone - 'Tu hai osato sfidare Hans, Stregone delle dodici terre, per questo io ti maledico; Tu, Regina, morirai tra dodici mesi. Prima di questo troverai il vero amore, ma poi lo perderai per sempre'.-

Elsa cedette, le gambe che avevano tenuta fino alla fine della frase lasciarono spazio al dolore e alla tristezza, insieme alle lacrime che oramai non riuscivano più a fermarsi. Anna cadde con lei, ma invece di piangere la rossa la strinse a se e, calmandola, le promise che -con qualsiasi mezzo, Elsa, qualsiasi- l'avrebbero salvata.

Anna fece un rapido conto. Se lei aveva sfidato Hans a inizio Settembre e ora era il 13 di Agosto.. le restavano due settimane di vita. Strinse le lacrime. Non voleva farsi vedere piangere. No. L'avrebbe salvata, a costo di ribaltare il modo alla ricerca di una cura.

Restarono abbracciate così per molto tempo, con Anna che accarezzava i morbidi capelli di Elsa.

Le prese il volto e la fece girare verso di lei.

-Guardami bene, signorina. Abbiamo già perso i nostri genitori. Non ho intenzione di perdere anche te. Mi capisci? Ne parleremo con qualcuno. Troveremo chi curerà e risolveremo tutto. Intese?-

Elsa annuì, poi tornò a piangere a si strinse la sorella. Per oggi, le conversazioni erano finite. D'ora in poi solo abbracci.

 

Verso l'ora di cena si ritrovarono tutti nella sala principale. Elsa si era lasciata spazzolare i capelli da Anna, che li aveva raccolti nella solita treccia. Si erano preparate insieme e avevano deciso di non dire nulla ai compagni di viaggio anche se Anna aveva insistito con Elsa riguardo la 'faccenda Jack'.

- Dovresti provare a dirgli i tuoi sentimenti,. Fregatene del futuro Elsa, noi risolveremo quella cosa. Pensa a come fargli capire quello che provi, fallo ed entrambi sarete persone diverse. -

Scesero le scale e cenarono tutti insieme ammirando il cielo stellato mentre consumavano alcune delle infinite provviste che Edward aveva fornito loro.

Poco prima di alzarsi dal tavolo, si misero d'accordo per la sveglia la mattina seguente. Elsa rimase a pulire e Anna, che improvvisamente era molto stanca, chiese a Jack di aiutare la Regina al posto suo.

'Sarebbe un piacere, certo! Vai pure a riposare Anna, aiuto io qui.'

Elsa la fulminò con uno sguardo mentre si metteva il grembiule per non sporcarsi e la rossa veniva scortata fuori dalla stanza tra Nord e Calmoniglio.

 

Il clima si era fatto improvvisamente strano. Non si parlavano dall'atterraggio doloroso, ed erano parecchio imbarazzati entrambi. Si chiese perchè le era cosi difficile stare in una stanza sola con lui. 'Oh, per quello' si rispose mentalmente, mentre il ragazzo iniziava ad aprire una conversazione.

-Quindi eccoci qui- esordì Jack mentre spostava gli avanzi dai piatti di ghiaccio al cestino.

-Eccoci qui!- gli sorrise, mentre scioglieva i bicchieri in cui avevano bevuto e li gettava nel vicino ruscello, che passava sotto una finestra che Elsa amava particolarmente. Era stile romantico. Due volte divise da una colonna, modellata anch'essa dal ghiaccio ovviamente, ma quella le era proprio uscita bene, infatti appena sotto una rientranza di ghiaccio la faceva diventare una bellissimo posto dove sedersi, allungare le gambe e leggere un buon libro. Aveva passato molto tempo li, un anno prima, intenta a leggere opera classiche.

Improvvisamente, mentre era assorta nei suoi pensieri, Jack la chiamò -Elsa? Tutto bene?-

-Si, si scusa, ero rimasta a vagare tra i miei ricordi, stavi dicendo?- si voltò, continuando a prenderne bicchieri da terra e scioglierli.

-Ecco - le si avvicinò- stavo pensando che ogni volta che ti vedo o sento la tua voce io sono felice. Mi sento in un modo in cui non mi sono mai sentito prima. Credo questo sia merito tuo. Inoltre, vorrei sapere se posso provare una cosa, Elsa?- La regina si voltò e lo trovò molto più vicino di prima. Lo fissò, ed iniziò a gesticolare imbarazzata.

-Beh.. capisco... Ecco, esattamente cosa vorresti provare? Sai, non che io non mi fidi.. – le si avvicinò di più e le tolse un bicchiere dalla mano- che stai facendo?- le tolse il grembiule e lo gettò per terra - Jack- mise le mani sul petto del ragazzo, allontanandolo il più possibile ma purtroppo non ci riuscì, quel ragazzo era dannatamente forte!

-Jack, che diavolo stai facendo?- sibilò, quando ormai poteva chiaramente vedere l'azzurro dei suoi occhi.

-Provo una teoria - e si fiondò sulle labbra della ragazza. Anche se inizialmente Elsa tentava di allontanarlo spingendo le mani sui pettorali si ritrovò ad apprezzare quei muscoli, e una volta capito che quella era la cosa migliore da fare spostò le mani dietro al collo del ragazzo unendole, rendendo il bacio più lungo. Jack le morse leggermente il labbro sinistro e quando la sua lingua chiese l'accesso la regina acconsentì, schiudendo leggermente le labbra. Si baciarono con passione, Jack fece salire Elsa sulla rientranza che dava sulla finestra, per averla alla stessa altezza. E poi parlò.

-Ti amo e questo era quello che volevo provare. Volevo vedere se baciandoti ancora avrei provato la stessa cosa dell'altra volta, nonostante il tempo. Se fosse stato un si, sarei stato sicuro della mia risposta. Se invece fosse stato un no..- Elsa lo fermò e ricominciò a baciarlo, si allontanò solo di poco per sussurrargli – A quanto pare è stato un si, per entrambi. Anche io ti amo Jack.-

Finì con accarezzargli il volto per spostarsi poi lungo il collo dove tracciò una scia di morbidi baci fino alla spalla ed iniziò a sbottonargli la camicia, finché non sentirono un grande baccano dalle scale.

- ZIO! SEI SICURO DI AVER LASCIATO LA GIACCA PROPRIO DOVE ABBIAMO CENATO?!-

Quando Elsa realizzò che sua sorella stava urlando come una matta perchè quella era la stanza della cena sollevò lo sguardo su Jack. Dovevano sistemarsi! Scese velocemente dalla finestra e iniziò a pettinarsi i capelli in modo decente, riprendendo a respirare normalmente. La stessa cosa toccò a Jack, con l'aggiunta di un'aggiustata alla camicia e una sistemata ai pantaloni.

-Jack! -sussurrò Elsa- il grembiule!-

Il ragazzo lo vide e lo lanciò alla ragazza, che se lo rimise appena in tempo. Le diede un rapido bacio prima di mimetizzarsi affianco al tavolo quando Anna e Nord entrarono.

-AH! Eccola qui la mia povera giacca! Pensavi papino ti avesse abbandonato? No potrei mai!- Vide Elsa e Jack immobili, e si rivolse a loro. -Beh, voi due che fatte li imbambolati! Quelle stoviglie non si sistemeranno da sole!-

-Si zio!- sorrise imbarazzata e indicò le tazzine appena comparse sul tavolo- ci eravamo fermati un secondo per.. - Elsa vide l'espressione divertita di Anna, che aveva capito tutto - … un caffè.-

-Oh certo! Un'ottima idea, a voi giovani servono forze! Beh, buona notte. Anna cara, torniamo nelle stanze?-

Anna guadò verso Elsa e sorrise – Ti aspetto sveglia Elsa, dobbiamo parlare! Notte Jack!-

Elsa annuì rapidamente mentre Jack alzò la mano per un saluto.

Quando chiusero la porta, Elsa la sigillò con il ghiaccio 'Che provino ad aprirla ora!' e si girò verso Jack.

Si era già seduta alla finestra e quando Jack arrivò,ricominciarono la conversazione di prima.. o parte di essa. Si scambiarono lenti e morbidi baci, accarezzando l'uno le curve dell'altra. Elsa spettinò i capelli di Jack che, con un gesto solo, sciolse la sua bellissima treccia, poi si fermò, -Amo i tuoi capelli, sei magnifica.- lei lo baciò teneramente.

Passarono un'ora buona baciarsi, finché si diedero la buona notte con un lungo bacio.

 

   
 
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