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Autore: Cat_Writer    28/08/2015    6 recensioni
E se Shinichi e Ran non fossero amici d'infanzia?
E se Shinichi si trasferisse a Tokio da Osaka?
Cosa porta Shinichi a Tokio?
TRATTO DAL CAPITOLO 4:
“- non lasciarmi qui da sola, per di più al buio -”
“- torno subito, tu non muoverti -” rispose lui sorridendo.
Stava per andare, quando un altro tuono, più forte degli altri
squarciò il cielo, illuminandolo.
Ran saltò in aria dallo spavento, senza rendersene conto
tirò a se Shinichi, che, non aspettandoselo perse l'equilibrio cadendole addosso. Erano molto vicini..

[....]
TRATTO DAL CAPITOLO 6:
[….]
Ran lo guardò negli occhi con rabbia. Non ne poteva più di sentire quelle parole che, alle sue orecchie erano false e inutili.
“- Adesso basta -” il suo tono erano notevolmente alto, Shinichi s'interruppe, vedendo nei suoi occhi tanta rabbia e altrettanto dolore.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Heiji Hattori, Kazuha Toyama, Nuovo personaggio, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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IL GIOCO DEL DESTINO

CAPITOLO UNDICI


– La Verità : Parte Due -


Il giovane detective dell'est leggeva con minuzioso interesse l'articolo appena trovato, riportando testuali parole:
 

“ Arrestato narcotrafficante giapponese,
Takaìro Yoshina quarantatré anni
ex impiegato con moglie e un figlio.
L'uomo è stato colto in flagrante
dalla polizia del distretto di Beika.
L'uomo faceva anche parte del
Clan Mamoro..”


Shinichi continuò a leggere l'articolo con allegate le foto dell'uomo e dei suoi complici.
Iniziò a capire e cercò di collegare i pezzi trovati finora, mancava ancora la parte più importante però..
Cercò altre notizie, quando una lo colpì notevolmente:


 

“ Ucciso il prigioniero Takaìro Yoshina,
arrestato il 12 dicembre del 2003 e ucciso
in data 17 febbraio 2004.
Sembra sia stato picchiato selvaggiamente
da un altro prigioniero sconosciuti i motivi
della rissa.
Il medico del penitenziario ha dichiarato
verbalmente che il prigioniero dopo
essere stato picchiato sia caduto a terra
ed abbia picchiato il cranio
in modo violento, provocando la
morte immediata
.”


Il detective scrutò attentamente l'articolo e prendendo il cellulare dalla tasca dei jeans compose il numero di Heiji.
TUUU
TUTUUUU
TUTUUUU

“- Pronto?-” rispose la voce del detective dell'ovest.

“- Hattori. -”

“- Shinichi, stavo proprio per chiamarti. Novità?-” chiese il detective dalla pelle ambrata.

“- Si, ho trovato un paio di cose interessanti riguardanti il nostro 'amico' -” rispose Shinichi
iniziando a raccontare quello che aveva scoperto sino ad ora.

Heiji ascoltava attento ed interveniva se non collegava qualche passaggio o anticipava
l'amico capendo esattamente dove voleva andare a parare Shinichi.

“- Ho bisogno di un favore, Hattori. Devi cercare nell'archivio della centrale di polizia
di Beika, notizie su Takaìro Yoshina. Tutto, chi si occupava dell'indagine, chi ha scritto il
verbale e chi lo ha arrestato. E mi fai avere tutto per e-mail, nel frattempo io cercherò
notizie su questo zio -” spiegò Shinichi calmo e serio.

“- Sarà fatto, riceverai tutto il prima possibile -”

Dopo di che ci fu un interminabile silenzio, interrotto solo da Shinichi.

“- Come sta..lei ?-”

“- Non bene, ha pianto e..beh, credo sia rimasta abbastanza male -” rispose Heiji a
disagio, si sentiva lievemente in colpa ma sapeva di non poter dire nulla.

“- Capisco..-” rispose semplicemente Shinichi.

Hattori capiva dal tono di voce che Kudo si sentiva in colpa, e sapeva di non poter fare
nulla per alleviare la sofferenza dei suoi amici.

“- Ci sentiamo, Hattori -” parlò nuovamente Shinichi, Heiji non fece nemmeno in tempo a
rispondere che il detective dell'est aveva già riagganciato.

Shinichi chiuse gli occhi e si rilassò sullo schienale della sedia girevole.

“ Perdonami Ran ” pensò amaramente.


₪ ₪ ₪ ₪ ₪ ₪


Detroit, 24 gennaio 2015 ore 19:39


Erano passati due giorni e non aveva ancora ricevuto l'e-mail da parte di Hattori su ciò che aveva richiesto.
Nel frattempo non era rimasto con le mani in mano ed aveva scoperto infine il quartiere dove abitavano
Akira e lo zio. Aveva chiesto informazioni ai condomini abitanti nella medesima palazzina ma aveva
ottenuto molto poco, ovvero:
Lo zio di Akira era un uomo sulla cinquantina capelli brizzolati e statura media.
Si chiama Kendo Yoshina, impiegato in banca, nessuna moglie o figli. Nient'altro.

Sentì il cellulare vibrare e vide finalmente l'icona tanto aspettata, la piccola bustina
bianca lampeggiava sul piccolo schermo.
Senza aspettare molto l'aprì e lesse velocemente il contenuto.
Sgranò gli occhi e deglutii un paio di volte.

“Non è possibile..”

Chiamò Hattori velocemente.

“- Siamo nei guai -” rispose velocemente Heiji che come Shinichi collegò velocemente il tutto.

“ Hattori, prenderò il primo volo disponibile, tu intanto..-” spiegò velocemente il suo piano
ad Heiji cercando di mantenere il suo solito sangue freddo.

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Tokyo, 25 gennaio 2015 ore 08:03

Ran stava davanti al cancello della Teitan High, aspettando come al solito i suoi amici.
Erano passati cinque giorni dalla partenza di Shinichi, non riusciva ancora a crederci.
Una parte di lei sperava di vederlo entrare in classe e scusarsi del ritardo. Ed ogni volta
che la porta dell'aula si apriva nel mezzo della lezione sentiva un tuffo al cuore, che si
trasformava purtroppo in amarezza e delusione, quando vedeva un viso che non era il suo.
In quei giorni era andata a trovare Eri al cimitero, le portava dei fiori e stava lì per ore
a parlare, il soggetto era sempre e solo uno : Shinichi.
Parlare con la madre la liberava di quel peso ma non funzionava spesso. Sapeva di far
preoccupare anche Kogoro, e si dispiaceva ancora di più. Anche il padre aveva saputo,
tramite Heiji, che Shinichi era partito. Se ne era dispiaciuto, ed aveva stretto la figlia in un
dolce abbraccio, voleva che Ran sentisse la sua presenza.
Sospirò pesantemente.

“- Ran -” la chiamò allegramente Kazuha.

Ran alzò lo sguardo e vide Heiji e Kazuha dirigersi nella sua direzione.

“- Buongiorno Kazuha, Heiji -” salutò entrambi sorridendo.

“- Buongiorno -” ricambiarono entrambi.

Ran guardò attentamente Heji e lo vide teso e preoccupato.

“- Heiji, va tutto bene?-”

“- Si certo, perché lo chiedi?-” rispose.

“- Ti ho visto preoccupato e pensavo che ti fosse successo qualcosa, o..- si bloccò di
botto sgranando gli occhi azzurro lilla.

“-..o..?-” chiese Heiji stranito.

“- E' successo qualcosa a Shinichi?-” chiese con foga.

“- Sta tranquilla Ran, Shinichi sta bene -” le rispose sorridendo e tranquillizzandola.

Ran sospirò di sollievo, ed insieme entrarono nel grande ed immenso edificio che era la
Teitan High.

₪ ₪ ₪ ₪ ₪ ₪

La classe era piena di ragazzi in attesa della professoressa d'inglese.
Anche Akira era presente. Ran e Kazuha iniziarono a parlare tra loro di
cose strettamente femminili, mentre Heiji era dietro di loro.
Successe tutto in un secondo.
Heiji cadde in modo buffo urtando Ran, quest'ultima e Kazuha lo guardarono in
modo strano. Heiji rise nervosamente e si scusò con l'amica, che gli sorrise
rassicurante.

“- Ma che combini, testone?-” lo riprese la neo fidanzata, guardandolo truce.

“- Testone a chi?-” chiese offeso, restituendole l'occhiata ostile.

“- A te -” rispose lei.

“- Qui l'unica testa vuota sei tu -” la riprese lui.

“- No, tu. -”

“- No, tu. -”

Continuarono quel loro siparietto per un po', l'intera classe rideva, mentre Ran scuoteva
la testa divertita.

“Non cambieranno mai” pensò guardandoli.

₪ ₪ ₪ ₪ ₪ ₪

Erano andati quasi tutti via, la campanella era suonata da una decina di minuti o poco
più. Ran finì di sistemare la cartella e uscì dall'aula. Era rimasta con Kazuha che alle
otto di quella sera avrebbero trascorso una serata di sole ragazze, pizza, film e pop corn.
Era in cortile quando si sentì chiamare.
Era Akira. Ignorò quel brivido, e si girò.

“- Akira, cosa ci fai ancora qui?-” chiese insicura.

“- Volevo parlarti -” rispose sorridendo in quel modo strano.

“- Ah..si, e di cosa?-” chiese sentendo il cuore battere in modo agitato.

“- Non qui, vieni con me -” spiegò furtivo, e senza darle il tempo di rispondere la portò
nella parte posteriore del liceo, il cortile adibito a parcheggio dove vi erano le auto degli
insegnati. Ma in quel momento,ce ne era una soltanto.

“- Allora, cosa volevi dirmi -” chiese infine cercando di calmare quella sensazione di
ansia e panico che cresceva sempre più.

“- Finalmente è arrivato il grande giorno, mia dolce Ran -” iniziò ad avvicinarsi lentamente
con quel sorriso che fece solo tremare Ran.

“- Di cosa stai parlando?-” chiese indietreggiando sempre più.

“- Ho aspettato più di sei mesi, e ho preparato tutto alla perfezione-” continuò
ignorandola e continuando ad avanzare verso di lei.

Ran sentì dietro di sé il muro che le impedì di allontanarsi, lui le era arrivato di fronte e
sorrideva. Aveva paura, dentro di lei sentiva una voce gridare : “scappa”.
Prese coraggio e gli diede una ginocchiata in basso, Akira si accasciò dolorante e lei iniziò
a correre. Ma non fece molti passi, poiché lui la raggiunse infuriato e la bloccò.
Stava per gridare ma lui, fulmineo, le mise un fazzoletto sul viso, coprendole naso
e bocca. Sentii le forze venir meno, le figure divennero sfocate e gli occhi pesanti..poi il
buio.

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Casa Toyama ore 19: 30

Kazuha era preoccupata, il telefono di Ran era staccato e Kogoro non l'aveva nè vista
né sentita. Sentiva le lacrime scorrere sul viso, Heiji l'abbracciò e la rassicurò. Anche il detective
dell'ovest era preoccupato nonostante il piano. Il cellulare di Heiji squillò.

“- Hattori, sono io. Sono appena arrivato all'aeroporto. Come va lì?-” chiese spiccio.

“- Male. Ran è sparita ed il cellulare è staccato, ha agito prima del previsto. -”

“- Dannazione. Sono già sul taxi, ci vediamo in centrale, intanto partiamo con il piano b. -”

“- Ricevuto. -” rispose prontamente Heiji prendendo sotto braccio il casco è uscendo di casa.

“- Aspetta, vengo con te -” s'impuntò Kazuha.

“- Non se ne parla, è pericoloso -” scosse la testa.

“- Heiji. Ran è mia amica e se c'è qualcosa che posso fare per aiutarla lo farò -” continuò
determinata.

“- E va bene, ma farai come dico, intesi?-” si arrese passandole il casco.

“- Intesi -” annuì facendo un piccolo sorriso.

E partirono verso la centrale di polizia di Beika.

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ANGOLO AUTRICE

Salve :)
ecco qui un altro bel (?) capitolo ^^
I misteri stanno per essere svelati..
Secondo voi qual'è il piano di Shinichi?
E cosa vuole Akira da Ran?
Domande che nei prossimi capitoli avranno
risposte ;)
Grazie mille di vero cuore a chi legge e
recensisce
<3
Grazie mille di vero cuore a chi ha inserito la
storia tra : Seguite, Preferite, Ricordate
<3
Grazie mille di vero cuore a chi
semplicemente legge in silenzio
<3
Siete unici :) senza di voi questa storia non
sarebbe arrivata sino a qui *-
*
Alla prossima :-*

Cat_Writer

  
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