Un luccichio lontano.
È il Sole, che bacia il suo pari
In gloria e lealtà, e sfavillante
Nella propria armatura, col proprio vessillo,
Egli avanza al galoppo inseguito dal vento
Senza voltarsi, sprezzante, inseguendo
Il Male, che trema come albero trema
Alla vista di un boscaiolo.
"Nessuno ha mai visto il suo ferro
Sfoderato, né le scintille
Che certamente sparge
Colpendo il Male con tutta la forza.
Nessuno ha mai visto il suo sangue
Né il sangue impuro che a fiumi
Sgorgò dalle teste che egli recise."
Perdonalo
Tu impavido
Tu glorioso
Tu candido cavaliere
Perdonalo
Perché non sa
Quello che dice.
Brucia sul rogo, nel fuoco che sana
Perché fu malvagio, perché fu blasfemo.
Disse, pensate, che non tutto è oro ciò che luccica
E che l'ombra si cela anche in chi sembra puro
E che il sole splende ugualmente sui santi e sui rei.
Te, Paladino, disse fallibile e umano.
Scarseggiava in fede, e ora è carbone.
È il Sole, che bacia il suo pari
In gloria e lealtà, e sfavillante
Nella propria armatura, col proprio vessillo,
Egli avanza al galoppo inseguito dal vento
Senza voltarsi, sprezzante, inseguendo
Il Male, che trema come albero trema
Alla vista di un boscaiolo.
"Nessuno ha mai visto il suo ferro
Sfoderato, né le scintille
Che certamente sparge
Colpendo il Male con tutta la forza.
Nessuno ha mai visto il suo sangue
Né il sangue impuro che a fiumi
Sgorgò dalle teste che egli recise."
Perdonalo
Tu impavido
Tu glorioso
Tu candido cavaliere
Perdonalo
Perché non sa
Quello che dice.
Brucia sul rogo, nel fuoco che sana
Perché fu malvagio, perché fu blasfemo.
Disse, pensate, che non tutto è oro ciò che luccica
E che l'ombra si cela anche in chi sembra puro
E che il sole splende ugualmente sui santi e sui rei.
Te, Paladino, disse fallibile e umano.
Scarseggiava in fede, e ora è carbone.